Controllo sociale: differenze tra le versioni

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{{F|sociologia|marzo 2011}}
{{S|sociologia}}
[[File:Summerfairesign.JPG|alt=Segnali di avvertimento di attività vietate; un esempio di controllo sociale.|miniatura|Segnali di avvertimento di attività vietate; un esempio di controllo sociale.]]
Il '''controllo sociale''' è l'insieme delle attività dirette a controllare e ad uniformare il [[comportamento]] degli [[individuo|individui]] in una [[Società (sociologia)|società]], facendo rispettare le [[norma sociale|norme]] e le [[aspettativa (sociologia)|aspettative]] deldi [[gruppo sociale|gruppo]] o politico dominante.
 
== Caratteristiche ==
Fra le personalità intellettuali che più di altre si sono occupate degli studi sul concetto di controllo sociale vi sono [[Edward Ross]], [[Émile Durkheim]], [[Travis Hirschi]], [[Stanley Cohen (sociologo)|Stanley Cohen]], [[Talcott Parsons]], [[George Homans]], [[Robert K. Merton]], [[Colin Crouch]] e [[Giovanni Sartori]]. Il concetto in questione è stato trattato, in origine, su un piano prevalentemente sociologico, per poi passare a un'analisi psicologica, in particolare, psicologico-comportamentale e cognitiva, anche alla luce delle moderne scoperte e speculazioni dell'[[intelligenza artificiale]]. Secondo il pensiero di [[Émile Durkheim]], il controllo sociale rappresenta l'idea che la società possa influenzare in modo coercitivo il comportamento del singolo soggetto, andando a generare, talvolta, comportamenti di rifiuto dello ''status quo'' e comportamenti anti-convenzionali. Egli concepiva la società come una entità esterna all'individuo, che esiste prima di esso e che ne influenza il comportamento; il concetto è stato ampliato da altri autori, in particolare, arricchendolo all'interno del contesto dell'omologazione, trattata in Italia sia come costruzione di una nuova personalità sociale, sia come decostruzione, come nel caso della teorizzazione di ''Homo videns'' da parte del politologo Giovanni Sartori.
Secondo il pensiero di [[Émile Durkheim]], il controllo sociale rappresenta l'idea che la società possa influenzare in modo [[coercizione|coercitivo]] il comportamento del singolo soggetto, andando a generare, talvolta, comportamenti di rifiuto dello ''[[status quo]]'' e comportamenti anti-convenzionali. Egli concepiva la società come una entità esterna all'individuo, che esiste prima di esso e che ne influenza il comportamento. Celebre la sua affermazione: «La società perpetua se stessa», con cui è possibile comprendere il significato che il sociologo attribuiva alla società ed il suo potere. Il filosofo Danilo Campanella ha introdotto il concetto di "controllo dall'alto"<ref>{{Cita web|autore = Danilo Campanella|url = http://www.riflessioni.it/riflessioni-politiche/era-del-controllo-dall-alto.htm|titolo = La contestazione del '68 e la crisi dell'autorità: nasce dell'era del controllo dall'alto.|accesso = 27/11/2014|editore = Riflessioni|data = Ottobre 2014}}</ref> ossia quello dei ''mass media'' al servizio del potere politico. Secondo l'autore i media e le nuove tecnologie della quarta rivoluzione industriale avrebbero trovato il pieno sviluppo negli [[anni 1970|anni '70]], sviluppatisi dopo le contestazioni del sessantotto<ref>{{Cita pubblicazione|autore = Danilo Campanella|titolo = La contestazione del '68 e la crisi dell'autorità: nasce l'era del controllo dall'alto.|rivista = Riflessioni|volume = 2014|numero = Ottobre}}</ref>.
 
Quest'ultimo ritiene che il controllo sociale sarebbe un fenomeno tipico del [[postmodernismo]], in particolare riferimento alla nascita del quinto potere, che avrebbe decostruito l'uomo a immagine e somiglianza del capitalismo<ref>{{Cita|Giovanni Sartori, 2009|p. 145}}.</ref>. Questo è un processo antropologico uniformativo<ref>{{Cita|Riccardo Narducci, 2016|pp. 89-90}}.</ref>, che, secondo il filosofo e saggista [[Noam Chomsky]] conduce ad un medesimo modello di vita per un unico tipo di cittadino: [[Pacifismo|pacifista]], lavoratore, consumatore<ref>{{Cita|Edward S. Herman e Noam Chomsky, 2008}}.</ref>.
 
== Tipologia ==
In ogni [[Società (sociologia)|società]] il controllo sociale opera sull'individuo su due livelli:
 
* Il controllo ''informale'', o ''interno'', corrisponde al processo di [[socializzazione (sociologia)|socializzazione]]. Questa è distinta in:
** ''Primaria''. Viene condotta dalla [[Famiglia (società)|famiglia]], comporta una prima elementare assimilazione delle norme sociali.
** ''Secondaria''. Viene condotta dagli altri gruppi di appartenenza quali ad es. il [[gruppo dei pari]] o le [[istituzione|istituzioni]] scolastiche.
* Il controllo ''formale'', o ''esterno'', è il controllo attuato dalle istituzioni, dalle [[norma penale|norme penali]] e dalle sanzioni, ossia da agenti esterni che sorvegliano la condotta dell'individuo.
 
== Sanzione sociale ==
Per [[Pietro Rescigno]] "là dove l’ordinamento statuale rinuncia o sceglie di non giungere" proprio la censura pubblica può sostituire il vincolo giuridico imposto dalle norme di diritto positivo: grazie al precetto imposto dalla società può realizzarsi "un’originale vitalità del diritto, sia pure affidata a forme nuove rispetto alla concezione propria dei moderni; ed esso va completato, come si è detto, con la menzione delle autonomie collettive private a base non territoriale"<ref name="rescigno">{{Cita|Pietro Rescigno, 2009|p. 83}}.</ref>.
 
In questi casi l'esclusione o la riprovazione dei gruppi sociali o degli ambiti territoriali ben delimitati, può addirittura essere più efficace della sanzione giuridica (persino quella espressa nella forma della pena); accade in quelle realtà "che rispecchiano esigenze e moduli organizzativi legati ai luoghi, le autonomie collettive", che "possono essere una fonte di diritto di cui lo stato si avvale nella disciplina di particolari rapporti, o divenire il solo fattore produttivo di un regime vincolante"<ref name="rescigno" />.
 
Ma può accadere anche in contesti professionali particolarmente conchiusi: "lo strumento della sanzione sociale che risulta essere più efficace in un contesto socioeconomico maggiormente integrato, quale quello del distretto. Nell’ambiente distrettuale, infatti, l’«ostracismo dalla comunità» non ha solo effetti economici, la negazione di credito per i periodi futuri, ma ha connotati anche sociali risultando essere un forte disincentivo per comportamenti opportunistici da parte del debitore"<ref>{{Cita|Fabrizio Cafaggi, 2004|p. 466}}.</ref>.
 
== Controllo informale ==
 
=== Valori sociali ===
I valori sociali sono il risultato dell'interiorizzazione di determinate norme e valori da parte di un individuo. I valori sociali presenti negli individui sono prodotti del controllo sociale informale, esercitato implicitamente da una società attraverso particolari costumi, norme e costumi. Gli individui interiorizzano i valori della loro società, consapevoli o meno dell'indottrinamento. La società tradizionale si basa principalmente sul controllo sociale informale radicato nella sua cultura consuetudinaria per socializzare i suoi membri. L'interiorizzazione di questi valori e norme è nota come processo chiamato [[Socializzazione (sociologia)|socializzazione]].
 
Il sociologo Edward A. Ross sostiene che i sistemi di credenze esercitano un controllo maggiore sul comportamento umano rispetto alle leggi imposte dal governo, indipendentemente dalla forma che assumono<ref>Ross, E.A. 2009 (1901). ''Social Control: Control A Survey of the Foundations of Order''</ref>.
 
=== Sanzioni ===
Le sanzioni informali possono includere vergogna, scherno, sarcasmo, critica e disapprovazione, che possono indurre un individuo ad allontanarsi dalle norme sociali della società. In casi estremi le sanzioni possono includere [[discriminazione]] ed [[esclusione sociale]]. Il controllo sociale informale di solito ha più effetto sugli individui perché i valori sociali vengono interiorizzati, diventando così un aspetto della personalità dell'individuo<ref>Holland G., Skinner B. F. ''The Analysis of behaviour (The autoinstructing program)''. McGraw-Hill N. Y., 1961, Lesson 33.</ref>.
 
=== Ricompensa e punizione ===
I controlli informali premiano o puniscono comportamenti accettabili o inaccettabili (ad esempio [[Devianza (sociologia)|devianza]]) e variano da individuo a individuo, da gruppo a gruppo e da società a società. Ad esempio, a una importante riunione di lavoro uno sguardo di disapprovazione potrebbe trasmettere il messaggio che è inappropriato flirtare con qualcuno dei partecipanti. In una banda criminale, d'altra parte, si applica una sanzione più severa nel caso di qualcuno che minaccia di denunciare alla polizia un'attività illegale.
 
Il controllo sociale attraverso l'uso di ricompense è noto come rinforzo positivo. Nella società, le leggi e i regolamenti attuati dal governo tendono a concentrarsi sulla punizione o sull'applicazione di sanzioni negative per agire come deterrente come mezzo di controllo sociale<ref>{{Cita pubblicazione|nome=P.n.|cognome=Grabosky|data=1995|titolo=Regulation by Reward: On the Use of Incentives as Regulatory Instruments|rivista=Law & Policy|volume=17|numero=3|pp=257–282|lingua=en|accesso=2025-05-14|doi=10.1111/j.1467-9930.1995.tb00150.x|url=https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1467-9930.1995.tb00150.x}}</ref>.
 
=== Pregiudizi teorici nei media moderni ===
Teorici come Noam Chomsky hanno sostenuto che nei media moderni esiste un pregiudizio sistemico<ref>Chomsky, Noam; Herman, Edward (1988), ''Manufacturing Consent: The Political Economy of the Mass Media'', New York: Pantheon, ISBN 978-0-679-72034-8</ref>. Si è quindi affermato che i settori del [[marketing]], della pubblicità e delle [[pubbliche relazioni]] utilizzano le comunicazioni di massa per sostenere gli interessi di alcune élite politiche e imprenditoriali. Potenti lobbisti ideologici, economici e religiosi hanno spesso utilizzato i sistemi scolastici e le comunicazioni elettroniche centralizzate per influenzare l'[[opinione pubblica]].
 
== Controllo formale ==
 
=== Sanzioni ===
Le sanzioni formali sono solitamente imposte dal governo e dalle organizzazioni sotto forma di leggi per premiare o punire un comportamento. Alcune sanzioni formali includono multe e incarcerazione al fine di scoraggiare comportamenti negativi. Altre forme di controllo sociale formale possono includere altre sanzioni più severe a seconda del comportamento considerato negativo, come la censura, l'espulsione e le limitazioni alla libertà politica<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://socialsci.libretexts.org/Bookshelves/Sociology/Introduction_to_Sociology/Sociology_(Boundless)/03:_Culture/3.02:_The_Symbolic_Nature_of_Culture/3.2I:_Sanctions|titolo=3.2I: Sanctions|sito=Social Sci LibreTexts|data=2018-07-27|accesso=2025-05-14}}</ref>.
 
Esempi di ciò si possono trovare nel diritto. Se una persona viola una legge stabilita dal governo e viene scoperta, dovrà presentarsi in tribunale e, a seconda della gravità, dovrà pagare multe o affrontare conseguenze più severe.
 
Secondo uno studio sulla criminalità nelle città, quelle in cui la polizia effettua più arresti per reati pubblici e hanno tassi di incarcerazione più elevati tendono a registrare tassi di criminalità più bassi<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Robert J.|cognome=Sampson|data=1986-01|titolo=Crime in Cities: The Effects of Formal and Informal Social Control|rivista=Crime and Justice|volume=8|pp=271–311|accesso=2025-05-14|doi=10.1086/449125|url=https://www.journals.uchicago.edu/doi/10.1086/449125}}</ref>.
 
=== Tecniche ===
Il diritto è una tecnica utilizzata per scopi di controllo sociale<ref>R. Pound (1997) [1942]. ''Social Control Through Law''. Transaction Publishers. ISBN <bdi>9781560009160</bdi>.</ref>. Ad esempio, esistono alcune leggi riguardanti le relazioni sessuali appropriate; queste sono in gran parte basate sui valori sociali. Storicamente, l'[[omosessualità]] è stata criminalizzata in Occidente. In tempi moderni, a causa dei cambiamenti nei valori sociali, le società occidentali hanno per lo più depenalizzato le relazioni omosessuali. Tuttavia, esistono ancora leggi riguardanti l'età del consenso e l'[[incesto]], poiché questi sono ancora considerati problemi nella società che richiedono mezzi di controllo<ref>{{Cita libro|lingua=en|nome=James A.|cognome=Roffee|titolo=When Yes Actually Means Yes|url=https://link.springer.com/chapter/10.1057/9781137476159_5|accesso=2025-05-14|data=2015|editore=Palgrave Macmillan UK|pp=72–91|ISBN=978-1-137-47615-9|DOI=10.1057/9781137476159_5}}</ref>.
 
Un meccanismo di controllo sociale avviene attraverso l'uso di incentivi selettivi<ref>{{Cita web|url=https://www.thefreelibrary.com/Efficient+and+inefficient+social+control+in+collective+action.-a0284936605|titolo=Efficient and inefficient social control in collective action. - Free Online Library|sito=www.thefreelibrary.com|accesso=2025-05-14}}</ref>, ossia beni privati<ref name=":0">{{Cita libro|lingua=en|nome=Pamela|cognome=Oliver|titolo=Selective Incentives|url=https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/9780470674871.wbespm185|accesso=2025-05-14|data=2013|editore=John Wiley & Sons, Ltd|ISBN=978-0-470-67487-1|DOI=10.1002/9780470674871.wbespm185}}</ref>, che consistono in doni o servizi, resi disponibili alle persone a seconda che contribuiscano o meno al bene di un gruppo, di una collettività o al bene comune. Se le persone contribuiscono vengono ricompensate, se non lo fanno, vengono punite. [[Mancur Olson]] ha dato origine al concetto in prima istanza nel libro ''The Logic of Collective Action''<ref name=":0" />.
 
Oberschall, nel suo lavoro, identifica tre elementi della pragmatica del controllo sociale così come esiste nella società attuale. Questi sono: il controllo conflittuale, come il controllo delle sommosse e della folla, le misure preventive per scoraggiare comportamenti anomali, ovvero la legislazione che delinea i limiti attesi per il comportamento, e le misure complementari alle misure preventive, che equivalgono alla punizione dei reati penali<ref>{{Cita libro|lingua=en|nome=Anthony|cognome=Oberschall|titolo=Social Movements: Ideologies, Interests, and Identities|url=https://books.google.it/books?id=JT8761v8-x4C&pg=PA111&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false|accesso=2025-05-14|editore=Transaction Publishers|ISBN=978-1-4128-3436-0}}</ref>.
 
Le città possono implementare ordini di esclusione dai parchi (proibire agli individui di frequentare alcuni o tutti i parchi di una città per un periodo prolungato a causa di una precedente infrazione), leggi sull'ingresso non autorizzato (privatizzando aree generalmente considerate pubbliche in modo che la polizia possa scegliere quali individui interrogare) e ordini off-limit che ostacolano l'accesso a questi spazi. Queste sono solo alcune delle nuove tecniche di controllo sociale che le città utilizzano per spostare determinati individui ai margini della società<ref>Beckett, Katherine and Steve Herbert. 2008. Dealing with disorder: Social control in the post-industrial city. ''Theoretical Criminology''. 12: 5–30.</ref>. Diversi temi comuni sono evidenti in ciascuno di questi meccanismi di controllo. Il primo è la capacità di limitare spazialmente gli individui nella propria città. Violare una qualsiasi delle leggi di cui sopra è un reato penale che comporta la possibile incarcerazione. Sebbene non tutti gli individui sottoposti a un ordine di esclusione vi obbediscano, questi individui sono, come minimo, ostacolati spazialmente attraverso una ridotta mobilità e libertà in tutta la città<ref name=":1">Beckett, Katherine and Steve Herbert. 2010. "Penal boundaries: Banishment and the expansion of punishment". ''Law and Social Inquiry''. 35: 1–38.</ref>. Questa limitazione spaziale per gli individui porta a interruzioni e interferenze nelle loro vite. I [[senzatetto]] generalmente frequentano i parchi poiché l'area offre panchine per dormire, bagni pubblici, servizi pubblici occasionali e un generale senso di sicurezza derivante dalla vicinanza ad altre persone in condizioni simili. La privatizzazione di aree come biblioteche, sistemi di trasporto pubblico, campus universitari e attività commerciali che sono generalmente pubbliche dà alla polizia il permesso di rimuovere gli individui a sua discrezione, anche se l'individuo ha intenti etici in quello spazio. Gli ordini di divieto di accesso che tentano di tenere tossicodipendenti, prostitute e altri fuori dalle aree ad alta concentrazione di reati di droga e sessuali limitano comunemente la possibilità di questi individui di cercare servizi sociali utili alla riabilitazione<ref name=":1" />.
 
==== La teoria delle finestre rotte negli Stati Uniti ====
Negli Stati Uniti, le prime società erano in grado di espellere facilmente gli individui ritenuti indesiderabili dallo spazio pubblico attraverso leggi sul [[Vagabondo|vagabondaggio]] e altre forme di esilio. Negli anni '60 e '70, tuttavia, questi ordini di esclusione furono denunciati come incostituzionali in America<ref>Herbert, Steve and Katherine Beckett. 2009. Zoning out disorder: Assessing contemporary practices of urban social control. ''Studies in Law, Politics, and Society''. 47: 1–25.</ref> e di conseguenza furono respinti dalla [[Corte suprema degli Stati Uniti d'America|Corte Suprema degli Stati Uniti]]. L'introduzione della [[teoria delle finestre rotte]] negli anni '80 trasformò i concetti che le città utilizzavano per formulare le politiche, per aggirare la precedente questione di incostituzionalità<ref>Harcourt, Bernard and Jens Ludwig. 2005. "Broken windows: New evidence from New York City and a five-city social experiment". ''The University of Chicago Law Review''. 73: 271-320.</ref>. Secondo la teoria, l'ambiente di un particolare spazio segnala la sua salute al pubblico, compresi i potenziali vandali. Mantenendo un ambiente organizzato, gli individui sono dissuasi dal causare disordine in quel particolare luogo. Tuttavia, ambienti pieni di disordine, come finestre rotte o graffiti, indicano l'incapacità del quartiere di supervisionarsi, portando quindi a un aumento dell'attività criminale. Invece di concentrarsi sull’ambiente costruito, le politiche corroborate dalla teoria delle finestre rotte enfatizzano in modo schiacciante il comportamento umano indesiderato come disordine ambientale che spinge a ulteriori crimini<ref name=":2">Ranasinghe, Prashan. 2010. Public disorder and its relation to the community-civility-consumption triad: A case study on the uses and users of contemporary urban public space. ''Urban Studies''. 48: 1925–1943.</ref>. Le leggi sulla civiltà, originate tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90, forniscono un esempio dell’uso di quest’ultimo aspetto della teoria delle finestre rotte come legittimazione per discriminare gli individui considerati disordinati al fine di aumentare il senso di sicurezza negli spazi urbani<ref name=":3">Herbert, Steve and Katherine Beckett. 2009. Zoning out disorder: Assessing contemporary practices of urban social control. ''Studies in Law, Politics, and Society''. 47: 1–25.</ref>. Queste leggi sulla civiltà criminalizzano di fatto le attività considerate indesiderabili, come sedersi o sdraiarsi sui marciapiedi, dormire nei parchi, urinare o bere in pubblico e mendicare<ref name=":4">Beckett, Katherine and Steve Herbert. 2010. "Penal boundaries: Banishment and the expansion of punishment". ''Law and Social Inquiry''. 35: 1–38.</ref>, nel tentativo di costringere gli individui che svolgono queste e altre attività a trasferirsi ai margini della società<ref name=":3" />. Non sorprende quindi che queste restrizioni colpiscano in modo sproporzionato i senzatetto<ref name=":3" />.
 
Questi individui sono considerati indesiderati nello spazio urbano perché non si adattano alle [[Norma (scienze sociali)|norme sociali]], il che causa disagio a molti residenti di certi quartieri<ref>England, Marcia. Stay out of drug areas: Drugs, othering, and regulation of public space in Seattle, Washington. ''Space and Polity''. 12: 197–213.</ref>. Questa paura è stata aggravata dalla teoria delle finestre rotte e sfruttata nelle politiche che cercano di rimuovere gli indesiderati dalle aree visibili della società<ref name=":2" />. Nella [[società post-industriale]], interessata principalmente al [[Vendita al dettaglio|commercio al dettaglio]], al turismo e al settore dei servizi<ref name=":3" />, la crescente pressione per creare l'immagine di una città vivibile e ordinata ha contribuito alle forme più recenti di controllo sociale<ref>Herbert, Steve and Katherine Beckett. 2009. Zoning out disorder: Assessing contemporary practices of urban social control. ''Studies in Law, Politics, and Society''. 47: 1–25.</ref>. Queste nuove tecniche comportano tentativi ancora più intensi di espellere certi individui dallo spazio urbano poiché alla polizia è affidato un potere considerevolmente maggiore per indagare su di loro, sulla base del sospetto piuttosto che su prove certe di azioni illecite<ref name=":4" />.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{Cita libro |curatore=Fabrizio Cafaggi |titolo=Reti di imprese tra regolazione e norme sociali. Nuove prospettive tra diritto ed economia |città=Bologna |editore=Il Mulino |anno=2004 |isbn=978-88-15-10198-3 |cid=Fabrizio Cafaggi, 2004}}
* {{Cita libro |autore=A. Di Corinto |autore2=T. Tozzi |url=http://www.hackerart.org/storia/hacktivism/3_7_1.htm |capitolo=3.7.1. Il Controllo Sociale |titolo=Hacktivism. La libertà nelle maglie della rete |editore=Hacker Art |anno=2002 |cid=A. Di Corinto e T. Tozzi, 2002}}
* {{Cita libro |autore=[[Edward S. Herman]] |autore2=[[Noam Chomsky]] |titolo=La fabbrica del consenso. La politica e i mass media |editore=Il Saggiatore |città=Milano |anno=2008 |isbn=8856500078 |cid=Edward S. Herman e Noam Chomsky, 2008}}
* {{Cita libro |autore=Pietro Rescigno |capitolo=Pluralità di ordinamenti ed espansione della giuridicità |curatore=Pietro Rossi |titolo=Fine del diritto? |città=Bologna |editore=Il Mulino |anno=2009 |isbn=978-88-15-13323-6 |doi=10.978.8815/143020 |cid=Pietro Rescigno, 2009}}
* {{cita libro |autore=[[Giovanni Sartori]] |titolo=Homo videns |editore=Laterza |città=Roma/Bari |anno= 2009| p= 145|isbn=9788842061564 |cid=Giovanni Sartori, 2009}}
 
== Voci correlate ==
* [[Azione sociale (sociologia)]]
* [[ComportamentoBig data]]
* [[Comportamento]]
* [[Devianza (sociologia)]]
*[[Ingegneria sociale (scienze politiche)]]
* [[PostLibero turismoarbitrio]]
* [[Ingegneria sociale (scienze politiche)]]
*[[Società (sociologia)]]
* [[Post turismo]]
*[[Sociologia della devianza]]
* [[SocializzazioneSocietà (sociologia)]]
* [[SocietàSocializzazione (sociologia)]]
* [[Sociologia della devianza e del mutamento sociale]]
 
==Collegamenti esterni==
{{Collegamenti esterni}}
* {{Thesaurus BNCF}}
* {{cita web |autore=[[Gianfranco Bettin]] |url=http://www.ecn.org/filiarmonici/bettin.html |titolo=La Devianzadevianza eed il controllo Socialesociale (G.Bettin)]|sito=Filarmonici |editore=Isole nella Rete |data=2001}}
* {{cita web |autore=Solange Manfredi |autore2=Paolo Franceschetti |url=http://www.oltrelacoltre.com/?p=3951 |titolo=Il controllo sociale |sito=Oltre la coltre |data=18 giugno 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160305033559/http://www.oltrelacoltre.com/?p=3951}}
*[http://www.altrodiritto.unifi.it/ricerche/devianza/campesi/cap1.htm Controllo sociale e criminologia critica]
 
*[http://www.ristretti.it/areestudio/giuridici/compara/loic.htm Il controllo sociale (ristretti.it)]
{{Controllo di autorità}}
*[http://www.oltrelacoltre.com/?p=3951 Oltre la coltre: il controllo sociale]
{{portale|antropologia|sociologia}}
*[http://www.hackerart.org/storia/hacktivism/3_7_1.htm Controllo Sociale (hackerart.org)]
*[http://www.smetteredilavorare.it/2012/06/10-segreti-per-sfuggire-al-controllo.html 10 Regole per Sfuggire al Controllo Sociale]
 
[[Categoria:Concetti delle scienze etnoantropologicheEtnoantropologia]]
[[Categoria:Sociologia della devianza]]