Ascona: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Integrazione di info rielaborate con relativo riferimento bibliografico
Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile Modifica da mobile avanzata
Botcrux (discussione | contributi)
m Bot: correggo template IPA (v. richiesta), replaced: ' → ˈ
 
(11 versioni intermedie di un altro utente non mostrate)
Riga 1:
{{Nota disambigua}}
{{organizzare|La voce non risponde agli standard richiesti da [[Wikipedia:Modello di voce/Centro abitato]] nell'impostazione e nei contenuti.|geografia|aprile 2025}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Ascona
Riga 43 ⟶ 44:
}}
[[File:Ascona Hike.jpg|thumb|Ascona e il delta del fiume Maggia]]
'''Ascona''' (nel locale [[dialetto ticinese]] ''Scona'' -pronunciato {{IPA|/'ʃkonaˈʃkona/}}, in [[lingua tedesca|tedesco]] ''Aschgunen'') è un [[Comuni della Svizzera|comune svizzero]] del [[Canton Ticino]], sul [[Lago Maggiore]].
 
A partire dagli [[anni 1960|anni sessanta]] del XX secolo lo sviluppo urbanistico della zona ha di fatto unito l'abitato a quello di [[Locarno]].
Riga 59 ⟶ 60:
 
Proprietari di piccole industrie artigianali ed emigranti rientrati del borgo formarono la piccola borghesia che si affermò tra il XV e il XVI secolo. Dal 1513 Ascona, come il resto del Ticino, fu sotto il controllo dei Confederati che favorirono l'affermarsi dei borghesi e dei notabili.
 
Il 5 aprile [[1513]] il sindacato dei Cantoni sovrani svizzeri confermò ad Ascona il privilegio, già concesso dai duchi di [[Milano]], di tenere un mercato<ref>Emilio Motta, ''[[Effemeridi]] ticinesi'', ristampa Edizioni Metà Luna, Giubiasco 1991, 34.</ref>.
 
== Cultura ==
Riga 73 ⟶ 76:
 
=== Archeologia e storia ===
Ad Ascona esistevano quattro castelli:<ref name=":1">{{Cita web|url=https://www.ascona-locarno.com/it/commons/details/I-castelli/4561|titolo=I castelli}}</ref><ref>{{cita|Flüeler|p. 45}}</ref>
Ad Ascona esisteva un passaggio segreto che collegava i tre castelli: '''San Michele''' dove, sopra all'ex castello c'è una chiesa, poi il '''castello dei Carcani,''' che è occupato da un albergo e delle cui mura sono visibili solamente i resti delle grandi porte che davano accesso alla cittadella fortificata, l'antico borgo, infine il '''castello di San Materno''' che ora è casa di appartamenti. Il passaggio segreto li collegava e serviva quando ad esempio il nemico attaccava dal lago il castello di San Michele (che ha un'ottima vista sul lago) avvisava gli altri castelli che si preparavano alla difesa (si dice che anche il castello di [[Locarno]] fosse collegato).
 
* il '''castello di San Michele''', un tempo situato in posizione dominante nei pressi dell'omonima chiesa;
Il 5 aprile [[1513]] il sindacato dei Cantoni sovrani svizzeri confermò ad Ascona il privilegio, già concesso dai duchi di [[Milano]], di tenere un mercato<ref>Emilio Motta, ''[[Effemeridi]] ticinesi'', ristampa Edizioni Metà Luna, Giubiasco 1991, 34.</ref>.
* il '''castello dei Carcani,''' attualmente occupato da un albergo e delle cui mura sono visibili solamente i resti delle grandi porte che davano accesso alla cittadella fortificata (l'antico borgo);
* il '''castello di San Materno''', attualmente casa di appartamenti, un tempo situato vicino all'omonimo oratorio; e
* il '''castello dei Grillioni (o Ghiriglioni)''', situato vicino al lago, edificio del quale sopravvivono due torri e parte delle mura.
 
I quattro castelli erano collegati tra loro tramite passaggi segreti.<ref name=":1" /> In questo modo, quando - ad esempio - il nemico attaccava Ascona dal lago, il castello di San Michele (che aveva un'ottima vista sul lago) avvisava gli altri castelli che si preparavano alla difesa. Si dice che anche il castello di [[Locarno]] fosse collegato a questo sistema di passaggi segreti.
 
=== Collegio Papio ===
Il 20 agosto [[1580]] muore Bartolomeo Papio che lascia per testamento i fondi per la creazione di un collegio da erigersi ad Ascona<ref>Emilio Motta, ''Effemeridi ticinesi'', 71</ref>,. cheFu venne costruitocosì, dopo il [[1584]]<ref name=":0" />., Uno degliviene edifici più belli e rinomati del borgo è di certoistituito il [[Collegio Papio]] (denominato in onore del [[beato]] Bartolomeo Papio),. L'istituto scolastico privato, di propriètàproprietà della [[Diocesi di Lugano]]. Il collegio, è conosciuto, tra l'altro, per il magnificosuo chiostro e[[rinascimentale]]<ref l'ottima qualitàname=":0" d'insegnamento/>.
Molti furono i Capi di Stato e di Governo che visitarono lail scuolacollegio.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
Riga 90 ⟶ 98:
 
===Edilizia religiosa===
* La [[chiesa dei Santi Pietro e Paolo (Ascona)|Chiesachiesa dei Santi Pietro e Paolo]].
* La [[Chiesa di Santa Maria della Misericordia (Ascona)|Chiesachiesa di Santa Maria della Misericordia]] conserva notevoli affreschi tardogotici.
* Il [[Collegio Papio]], in adiacenza alla chiesa di Santa Maria della Misericordia.
* La chiesa barocca di San Michele al castello.
* La [[Chiesa della Madonna della Fontana (Ascona)|Chiesachiesa della Madonna della Fontana]], santuario risalente ai primi del Seicento.
* OratorioL'oratorio dei Santi Fabiano e Sebastiano.
* OratorioL'oratorio della Madonna della Ruga.
* Il Famedio e il suo muro di cinta del cimitero di Ascona.
 
===Edilizia civile===
* Il Palazzo Municipale fatto erigere da Bartolomeo Papio.
* La Casa Serodine (1620 circa) con preziosi stucchi in facciata.<ref name=":0">{{cita|Flüeler|p. 3746}}</ref>
* Il Palazzo Pancaldi tardocinquecentesco, ospita il Museo comunale d'arte moderna.
* Il Lido pubblico patriziale, opera dell'architetto [[Livio Vacchini]] degli anni 1981-1986.
Riga 111 ⟶ 120:
===Edilizia militare===
* Il Castello di San Michele, ricostruito in epoca longobarda e ampliato dalla famiglia Duni nei secoli XII e XIII.
* Il Castello di San Materno, trasformato in museo, conserva una cappella [[Architettura romanica|romanica]]<ref name=":0" /> con [[abside]] semicircolare<ref name=":0" /> dove trova posto l'affresco<ref name=":0" /> (anch'esso romanico) della ''Majestas Domini''.
* Il Castello della famiglia Griglioni sul lungolago.
 
Riga 165 ⟶ 174:
* Guglielmo Buetti, ''Note Storiche Religiose delle Chiese e Parrocchie della Pieve di Locarno, (1902), e della Verzasca, Gambarogno, Valle Maggia e Ascona (1906)'', II edizione, Pedrazzini Edizioni, Locarno 1969.
* Bernhard Anderes, ''Guida d'Arte della Svizzera Italiana'', Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 98.
*{{Cita libro|autore=Niklaus Flüeler|titolo=Guida culturale della Svizzera|annooriginale=|anno=1982|editore=Ex Libris Verlag AG|città=Zurigo|pp=|capitolo=|cid=Flüeler|ISBN=9788897664284}}
* [[Emilio Motta]], ''[[Effemeridi]] ticinesi'', ristampa Edizioni Metà Luna, Giubiasco 1991.
* Flavio Maggi, ''Patriziati e patrizi ticinesi'', Pramo Edizioni, Viganello 1997.