Prata d'Ansidonia: differenze tra le versioni

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|Divisione amm grado 2 = L'Aquila
|Amministratore locale = Paolo Eusani
|Partito = [[Lista Civicacivica]] "Insieme per il territorio"
|Data elezione = 12-6-2022
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Abitanti = 449
|Note abitanti = [https://demo.istat.it/bilmens/query.php?anno=2021&lingua=ita&Rip=S4&Reg=R13&Pro=P066&Com=74&submit=Tavola Dato Istat] - Popolazione residente al 31 dicembre 2021.
|Aggiornamento abitanti = 31-12-2021
|Sottodivisioni = San Nicandro, [[Tussio]]
|Divisioni confinanti = [[Barisciano]], [[Caporciano]], [[Fagnano Alto]], [[San Demetrio ne' Vestini]], [[San Pio delle Camere]]
|Zona sismica = 21
|Gradi giorno = 2708
|Nome abitanti = pratesi
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}}
 
'''Prata d'Ansidonia''' è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 449{{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia dell'Aquila]], in [[Abruzzo]], che comprende anche due [[frazioneFrazione geografica(geografia)|frazioni]]: [[Tussio]] e San Nicandro. Fa parte della [[Comunità montana Campo Imperatore-Piana di Navelli]] ed è stato uno dei paesi che, nel [[XIII secolo]], contribuirono alla fondazione della città dell'[[L'Aquila|Aquila]].
 
== Storia ==
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Il nuovo castrum di [[Castel Camponeschi]] fu fondato nell'[[VIII secolo]] circa, mentre la vecchia ''Peltuinum'' veniva saccheggiata per la costruzione del castello di Civitas Sidonia (antico nome che diventerà "Prata d'Ansidonia", ossia "Città di Sidonio", signore del feudo a cui era stato donato il territorio di ''Peltuinum''). Insieme a Civita Sidonia nacquero i villaggi di San Nicandro, [[Castelnuovo (San Pio delle Camere)|Castelnuovo]] (oggi nel comune di [[San Pio delle Camere]]). Il centro originario era diviso tra Castel Camponeschi e Villa Prata.
 
Insieme ai borghi di [[San Demetrio ne' Vestini]] e Sinizzo-Stiffe, Prata fece parte della terra "Sinitiensis"; dipendeva insieme a San Nicandro dalla diocesi di [[diocesi di Sulmona-Valva|Valva]] (ossia [[Sulmona]]-[[Corfinio]]). Nel [[1254]], come riporta lo storico [[Buccio di Ranallo]], ParataPrata fu tra i 99 castelli che parteciparono alla fondazione di [[L'Aquila]].
 
Nel [[1349]] Prata fu danneggiata da un terremoto, e così anche nel [[1461]]. Nel [[1423]] fu assediata dal capitano [[Braccio da Montone]] che marciava verso L'Aquila, poiché appoggiante la causa aragonese contro gli angioini aquilani. Prata insieme ai principali castelli che fondarono la città subirono l'umiliazione dell'assedio e della distruzione dei castelli. Nel [[1586]] fu feudo del barone Ortensio [[Del Pezzo (famiglia)|del Pezzo]], poi della famiglia Nardis dell'Aquila.
 
=== Il feudo di San Nicandro ===
Originalmente borgo autonomo, San Nicandro finì con diventare frazione di Prata insieme a Tussio. Nacque nel [[Medioevo]] con il materiale di spoliazione da ''Peltuinum'', ed era sorvegliata dal "castello di Leporanica", posto su una montagnetta sovrastante l'abitato. Tale castello scomparve con la distruzione di Braccio da Montone. Dal ''Chronicon Vulturnense'' si scopre che nel 998 San Nicandro faceva parte, con le terre circostanti, del territorio dell'importante [[abbazia di San Vincenzo al Volturno]]. Nel 1264 un documento del [[papa Urbano IV]] annoverava "Ecclesiam S. Nicandri et Ecclesiam S. Mariae de Leporanice" fra i possedimenti del monastero benedettino di [[Bominaco]] nella dicoesidiocesi di Valva.
 
Con la dominazione normanna ([[XII secolo]]) insieme alle altre ville, San Nicandro conquistò l'autonomia, costituendosi in "castra". Il Castrum Laeporanicae concorse a fondare la nuova città aquilana insieme a Castel Camponeschi, possedendo una porzione del quartiere di Santa Maria (tra i quattro quartieri storici aquilani). Viene menzionato dall'architetto [[Girolamo Pico Fonticulano]] il momento della distruzione del castello di Leporanica da Braccio, e dalla presa del potere di San Nicandro della zona circostante, divenuta poi succube del potere spagnolo nel XVI secolo. Venne acquistata per 2000 ducati dal barone Ottaviano Maldenti di Forlì, la cui famiglia possedette il feudo per tutto il '600. Il feudo passò i baroni Cappa, e poi a Patrizia Aquilani, la cui famiglia detenne il potere fino al 1806, eccezion fatta per il palazzo baronale.
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=== Il terremoto del 2009 ===
Il paese, come tutto il circondario, è stato duramente colpito dal [[terremoto dell'Aquila del 2009|sisma del 6 aprile 2009]]. Sono state lesionate le chiese (San Nicola, San Nicandro e San Paolo), e sono stati interrotti i lavori di restauro di Castel Camponeschi. In breve tempo la chiesa parrocchiale è stata riaperta al culto, e anche la chiesa di San Nicandro non ha registrato particolari danni. Invece la chiesa di San Paolo, messa in sicurezza e interventi, a causa di un crollo interno, è ancorastata chiusariaperta il 29 giugno 2024.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
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Nella facciata la chiesa presenta un profilo a capanna che secondo alcuni studiosi ha sostituito l'originaria terminazione a campanile a vela, come nella [[chiesa di Santa Maria di Cartignano]] a [[Bussi sul Tirino]]. Il portale centrale è l'unico elemento decorativo di rilievo, gli ampi stipiti sono leggermente aggettanti e creano un piccolo avancorpo che sale fino alla cornice di imposta del timpano.<br>Le due cimase sono lavorate in larghe foglie d'acanto, mentre nessuna decorazione arricchisce l'architrave e il giro dell'archivolto. Accanto sono inseriti, nella cortina, due rilievi di leoni. Lo spazio della lunetta mostra una cortina muraria che ricorda l'opus reticulatum; al di sopra del portale si trovava un rosone descritto da Carlo Ignazio Gavini nel manuale d'arte in Abruzzo come uno dei più antichi della regione, rubato nel [[XX secolo]]. Lungo i fianchi dell'edificio delle piccole monofore sono sovrastate da ampie finestre rettangolari, realizzate in seguito alla ricostruzione dopo il terremoto del 1703.
 
A destra si aprono due portali di tipo benedettino: uno immette nella navata minore, l'altro oggi murato ha decorazione dell'Agnus Dei, e immetteva al transetto. La chiesa mostra in maniera evidente i legami con i cantieri benedettini dell'Abruzzo (come le abbazia presso la [[MajellaMaiella]]), anche se però manomesso a causa dei vari terremoti. Ha pianta a croce egiziana (T), con navata centrale presentante una cortina muraria in pietra concia, ritmata da una teoria di cinque arcate cieche, poco aggettanti, con lesene a capitelli lavorati con il semplice motivo definito dal Gavini "cornice benedettina".
 
La parete di sinistra avanza di circa un metro e non presenta decorazioni, fatto il ripiego di materiale di spoglio, con colonne di età classica romana. Attraverso un arco gotico trionfale si accede al presbiterio, rialzato di due gradini. Ancora un'asimmetria caratterizza il transetto, il cui braccio a destra è inframmezzato da due arcate a tutto sesto, ricadenti su un pilastro centrale dalla semplice cimasa; a sinistra apre verso il vano rettangolare tramite un'unica ampia arcata, sempre a tutto sesto. La copertura a travi di legno è stata ricostruita con il restauro del 1982, perché in origine era a volta a botte in stucco, ossia un rifacimento tardobarocco dopo il sisma del 1703. La struttura fu oggetto di un grande intervento di ricostruzione dopo il terremoto del 1349, come dimostra la parete di sinistra in posizione più avanzata, in modo da restringere la larghezza della navata; venne quindi ricostruito l'arco trionfale che assunse il profilo gotico in linea col gusto del Duecento-Trecento.. Fino al 1796 la chiesa conservava l'ambone romanico del 1240, descritto anche dal Cardinale [[Anton Ludovico Antinori]] nelle sue memorie, successivamente traslato nella chiesa parrocchiale per timore di furto. Tracce di un affresco rinascimentale si conservano nella prima arcate della parete sinistra.
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Si trova sopra un'altura che sovrasta Prata. Rappresenta il tipico castrum medievale, composto dalle mura, fuse con le case, in modo da garantire una protezione totale del villaggio fortificato, a guardia della valle di Navelli. Fu costruito in epoca longobarda, e successivamente ristrutturato alla maniera dei borghi toscani, come quello di [[Monteriggioni]]. Il borgo andò nel [[1173]] in mano alla famiglia aquilana [[Camponeschi]], nel 1423 fu assediato da [[Braccio da Montone]], e nel 1508 andò in mano agli [[Orsini]]. Il nome latino completo è ''Castrum Sancti Petri Camponeschi'', per via della chiesetta all'interno; fu abitato sino al [[1963]], quando gli abitanti lo abbandonarono e si trasferirono a Prata.
 
Negli anni '70-'80 è stata sede dei raduni dei "[[Campi Hobbit]]" da parte del [[Fronte della Gioventù]], ispirati ai racconti di [[John Ronald Reuel Tolkien|Tolkien]]. Nel [[2008]] è stato parzialmente restaurato per un nuovo scopo turistico, ma a causa del terremoto del 2009, i lavori si sono conclusi a metà.<br>La struttura ha pianta ellittica delimitata da due grandi torri poligonali con porta di accesso, e da tracce di altre torri minori intorno al perimetro. L'interno è caratterizzato da case fuse con le mura, e dai due edifici più importanti centrali: il palazzo ducale e l'ex chiesa di San Pietro.
 
=== Siti archeologici ===
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[[File:Peltuinum-TratturoMagno.JPG|thumb|Ruderi di [[Peltuinum]], civiltà romana in periferia]]
{{vedi anche|Peltuinum}}
Sulla collina opposta al castello si trova il [[Area archeologica di Peltuinum|sito archeologico]] dell'antica città [[vestini|vestino]]/-[[Civiltà romana|romana]] di [[Peltuinum]], di cui rimangono importanti resti: il teatro, un tempio (forse di Apollo) provvisto di colonnato e la porta cittadina sulla [[via Claudia Nova]], quest'ultima utilizzata per secoli anche come [[dogana]] per la conta ed il pedaggio delle [[pecora|pecore]] da avviare alla [[transumanza]].
 
== Società ==
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|15 novembre [[1997]]
|Vincenzo Leopoldo Cicerone
|[[Lista Civicacivica]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|<ref>{{Cita web|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=21/11/1993&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=380740&levsut3=3&lev3=740&lev2=38&ne2=38&es2=S&levsut2=2&lev1=13&ne1=13&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|titolo=Risultato delle elezioni amministrative del 21 novembre 1993|autore=Archivio storico delle Elezioni del [[Ministero dell'Interno]]}}</ref>
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|25 maggio [[2002]]
|Francesco Cappa
|[[Lista Civicacivica]] di [[Centro-sinistra]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|<ref>{{Cita web|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=16/11/1997&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=380740&levsut3=3&lev3=740&lev2=38&ne2=38&es2=S&levsut2=2&lev1=13&ne1=13&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|titolo=Risultato delle elezioni amministrative del 16 novembre 1997|autore=Archivio storico delle Elezioni del [[Ministero dell'Interno]]}}</ref>
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|6 maggio [[2012]]
|Francesco Di Marco
|[[Lista Civicacivica]] di [[Centrismo|Centro]] ''poi'' [[Lista Civica]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|<ref>{{Cita web|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=26/05/2002&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=380740&levsut3=3&lev3=740&lev2=38&ne2=38&es2=S&levsut2=2&lev1=13&ne1=13&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|titolo=Risultato delle elezioni amministrative del 26 maggio 2002|autore=Archivio storico delle Elezioni del [[Ministero dell'Interno]]}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=27/05/2007&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=380740&levsut3=3&lev3=740&lev2=38&ne2=38&es2=S&levsut2=2&lev1=13&ne1=13&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|titolo=Risultato delle elezioni amministrative del 27 maggio 2007|autore=Archivio storico delle Elezioni del [[Ministero dell'Interno]]}}</ref>
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|''in carica''
|Paolo Eusani
|[[Lista Civicacivica]] ''Insieme per il Territorio''
|[[Sindaco (Italia)|sindaco]]
|<ref>{{Cita web|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=06/05/2012&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=380740&levsut3=3&lev3=740&lev2=38&ne2=38&es2=S&levsut2=2&lev1=13&ne1=13&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|titolo=Risultato delle elezioni amministrative del 6 maggio 2012|autore=Archivio storico delle Elezioni del [[Ministero dell'Interno]]}}</ref>
|<ref name="Elezioni 2012" />
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