Quinto Sereno Sammonico: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome = Quinto Sammonico Sereno
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|Sesso = M
|LuogoNascita =
|GiornoMeseNascita = ▼
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▲|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 212
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|Epoca = 100
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▲|Attività = scrittore
|Nazionalità = romana▼
▲|Attività2 = poeta
|FineIncipit = è stato un [[erudito]] romano, tutore di [[Geta]] e [[Caracalla]]
}}
Era "un comune uomo di lettere in un Epoca di Arcaismo<ref>Per l'natiquaria, vedi R. Marache, ''La critique littéraire de langue latine et le développement du goût archaïsant au IIe siècle de notre ère'' (1951).</ref> e un degno successore di [[Marco Cornelio Frontone|Frontone]] e [[Aulo Gellio]], uno la cui posizione e rango sociale è intimamente legata alla sua [[filologia|passione prevalente per la grammatica]] e alla padronanza delle antiche tradizioni".<ref>Edward Champlin, "Serenus Sammonicus" ''Harvard Studies in Classical Philology'' '''85''' (1981:189-212) p. 193.</ref> Secondo [[Macrobio]], il quale ne saccheggia l'opera per i suoi ''Saturnalia'', egli era "l'uomo erudito della sua epoca".<ref>"''vir saeculo suo doctus"''. citato da Edward Champlin 1981, p. 189.</ref> [[Servio Mario Onorato|Servio]] e [[Arnobio]]<ref>Arnobio non fa che ribadire la derivazione del toponimo ''[[Capitolium]]'' da una sua antica tomba di un certo Olus Vulcentanus, di cui venne rinvenuta la testa, come ''Caput Oli'' (annota Champlin 1981:193, il quale conferma, p. 194, "Un'altra caratteristica distingue Sereno Sammonico: egli è eccezionalmente sciocco.").</ref> entrambi sfruttarono la sua erudizione per i loro scopi.<ref>Champlin 1981:289.</ref>Sammonico possedeva un biblioteca di 60.000 volumi.<ref>Il fatto che il figlio ereditasse la sua sterminata libreria (si pensava fosse [[Gordiano II]]) si dimostrò essere una delle molte fantasiose creazioni della ''[[Historia Augusta]]''. - Sir Ronald Syme, ''Emperors and Biography: Studies in the Historia Augusta.'' (Oxford, 1971:10, 184).</ref>▼
== Biografia ==
La sua opera più citata era ''Res reconditae'', in almeno cinque libri, di cui restano soltanto citazioni frammentarie. Quella sopravvissuta, ''De medicina praecepta'', composta da 1115 [[esametro|esametri]], contiene un numero di rimedi popolari, presi in prestito da [[Plinio il Vecchio|Plinio]] e [[Dioscoride]], e varie formule magiche, tra cui la famosa [[Abracadabra]], per la della [[febbre]], compresa quella [[malaria|malarica]]. Il volume si conclude con una descrizione del famoso antidoto di [[Mitridate VI del Ponto]].▼
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Il fatto che il figlio ereditasse la sua sterminata libreria (si pensava fosse [[Gordiano II]]) si dimostrò essere una delle fantasiose illazioni della ''[[Historia Augusta]]''.<ref>R. Syme, ''Emperors and Biography: Studies in the Historia Augusta'', Oxford, OUP, 1971, p. 184).</ref>
La prima edizione data alle stampe di ''De medicina praecepta'' venne curata da [[Giovanni Sulpizio da Veroli]], prima del 1484.<ref>Ulteriori edizioni comprendono quelle di [[Johann Christian Gottlieb Ackermann|J.G. Ackermann]] (Leipzig, 1786), ed E. Behrens, in ''Poetae Latini minores'', iii.</ref>▼
== Opere ==
La sua opera più citata era ''Res reconditae'', in almeno cinque libri, di cui restano soltanto citazioni frammentarie.
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Fu un'opera molto in uso durante il Medioevo e di valore per la storia antica della medicina popolare. La sintassi e il metro sono notevolmente esatti.
▲La prima edizione data alle stampe
Possedeva una biblioteca privata di 62.000 libri (superiore alla più grande biblioteca pubblica di Roma, la [[Biblioteca Ulpia]] che aveva circa 30.000 volumi)
== Note ==
<references />
== Bibliografia ==
* [[
* E. Champlin, ''Serenus Sammonicus'', in "Harvard Studies in Classical Philology", n. 85 (1981).
* {{Cita libro|curatore=Antonio Aste|titolo=Quinti Sereni Liber Medicinalis|editore=Libellula edizioni|anno=2018}}
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
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