Quinto Sereno Sammonico: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome = Quinto Sammonico Sereno
|Cognome =
|
|Sesso = M
|LuogoNascita =
|GiornoMeseNascita = ▼
▲|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita =
|LuogoMorte = ▼
|GiornoMeseMorte = ▼
▲|LuogoMorte =
▲|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 212
|Attività = scrittore▼
|Attività2 = poeta▼
|Epoca = 100
|Epoca2 = 200
▲|Attività = scrittore
|Nazionalità = romana▼
▲|Attività2 = poeta
|FineIncipit = è stato un [[erudito]] romano, tutore di [[Geta]] e [[Caracalla]]
}}
== Biografia ==
La sua opera più citata era ''Res reconditae'', in almeno cinque libri, di cui restano soltanto citazioni frammentarie. Quella sopravvissuta, ''De medicina praecepta'', composta da 1115 [[esametro|esametri]], contiene un numero di rimedi popolari, presi in prestito da [[Plinio il Vecchio|Plinio]] e [[Dioscoride]], e varie formule magiche, tra cui la famosa [[Abracadabra]], per la della [[febbre]], compresa quella [[malaria|malarica]]. Il volume si conclude con una descrizione del famoso antidoto di [[Mitridate VI del Ponto]].▼
Il fatto che il figlio ereditasse la sua sterminata libreria (si pensava fosse [[Gordiano II]]) si dimostrò essere una delle fantasiose illazioni della ''[[Historia Augusta]]''.<ref>R. Syme, ''Emperors and Biography: Studies in the Historia Augusta'', Oxford, OUP, 1971, p. 184).</ref>
▲Fu un'opera molto in uso durante il medioevo e di valore per la storia antica della medicina popolare. La sintassi e il metro sono notevolmente esatti. Secondo l'inaffidabile ''[[Historia Augusta]]''<ref>"Una fonte che di primo acchito rende cauto il lettore," come sottolinea Champlin.</ref>era [[medico]] e [[Uomo Universale]]; venne ucciso insieme ad altri amici di [[Geta]], nel dicembre del 212, a un banchetto fatto imbandire da [[Caracalla]] al quale venne invitato, subito dopo l'assassinio di suo fratello.<ref>Champlin 1981:289.</ref>
== Opere ==
La prima edizione data alle stampe di ''De medicina praecepta'' venne curata da [[Giovanni Sulpizio da Veroli]], prima del 1484.<ref>Ulteriori edizioni comprendono quelle di [[Johann Christian Gottlieb Ackermann|J.G. Ackermann]] (Leipzig, 1786), ed E. Behrens, in ''Poetae Latini minores'', iii.</ref>▼
La sua opera più citata era ''Res reconditae'', in almeno cinque libri, di cui restano soltanto citazioni frammentarie.
▲
Fu un'opera molto in uso durante il Medioevo e di valore per la storia antica della medicina popolare. La sintassi e il metro sono notevolmente esatti.
▲La prima edizione data alle stampe
Possedeva una biblioteca privata di 62.000 libri (superiore alla più grande biblioteca pubblica di Roma, la [[Biblioteca Ulpia]] che aveva circa 30.000 volumi)
== Note ==
<references />
== Bibliografia ==
* [[
* E. Champlin, ''Serenus Sammonicus'', in "Harvard Studies in Classical Philology", n. 85 (1981).
* {{Cita libro|curatore=Antonio Aste|titolo=Quinti Sereni Liber Medicinalis|editore=Libellula edizioni|anno=2018}}
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
{{Controllo di autorità}}▼
* {{Collegamenti esterni}}
▲{{Controllo di autorità}}
{{Portale|antica Roma|biografie|letteratura}}
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