Angelo Mai: differenze tra le versioni
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{{F|vescovi italiani|arg2=teologi|ottobre 2021}}
{{Cardinale
|nome=Angelo Mai
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|larghezza=250px
|didascalia=[[Francesco Coghetti]], ''Ritratto del cardinale Angelo Mai'', [[1839]]
|stemma=
|ruoliricoperti=
*Segretario della [[Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli|Congregazione di Propaganda Fide]] <small>(1833-1838)</small>
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|Attività3 = filologo classico
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , celebre per il ritrovamento da parte sua di alcuni frammenti perduti del ''[[De re publica]]'' di [[Marco Tullio Cicerone]]
}}
== Biografia ==
Il futuro cardinale nasce a [[Schilpario
Quattro sono i periodi principali della sua vita: quello bergamasco dal 1782 al 1799; quello della preparazione religiosa dal 1799 al 1810; quello milanese dell’Ambrosiana dal 1810 al 1819 e quello romano dal 1819 al 1854. La sua esistenza fu condizionata dagli eventi politici di quel periodo, dalla venuta di Napoleone a quello della Repubblica romana del 1849.
Rimasto orfano del padre in tenera età, sotto tutela del predetto zio e del parroco del paese, viene avviato agli studi elementari in parrocchia, poi nel 1796 alle vicine scuole di [[Clusone]], quindi al seminario vescovile di Bergamo. Con l'invasione francese di Napoleone il seminario fu chiuso e Angelo tornò a casa.
Successivamente nel 1799 si recò a [[Colorno
Non tornò mai più al paese natale.
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Dopo un periodo vissuto a Napoli nel 1804 per far rinascere la Compagnia di Gesù nel 1806 si ritrasse a Roma presso il Collegio Romano per sostenere l'esame di teologia e di filosofia, Nel 1808 a Orvieto venne ordinato sacerdote, entrò nella compagnia di Gesù e si dedicò agli studi di paleografia. Per motivi politici fu costretto a tornare nella sua provincia natale e a mettersi in viaggio per Milano, dove visse per qualche anno. Dal 1810 fu ammesso tra gli scrittori e i dottori della Biblioteca Ambrosiana per la classe delle lingue orientali, vi rimase fino al 1819.
Nel 1819 torna a Roma, lascia la Compagnia di Gesù e viene nominato da Pio IX prefetto della Biblioteca Vaticana,
Gli studi filologici ed i conseguenti eccezionali ritrovamenti e i recuperi operati prima alla Biblioteca Ambrosiana e in seguito alla Biblioteca Vaticana, non sono da attribuire solo a circostanze fortunate, ma furono il frutto di una ricerca sistematica, di una costante e intelligente inclinazione e applicazione all'indagine. Si occupò molti altri incarichi con svariati argomenti. Apprese che con l'uso di una spugna imbevuta di acido gallico, estratto dalle noci di galla polverizzate e inumidite, si poteva rendere visibile l'inchiostro sbiadito del testo abraso e riportare alla luce antiche e preziose testimonianze.
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Angelo Mai è una figura fondamentale anche per lo studio degli [[Apocrifi dell'Antico Testamento]]. Attorno al 1825 acquisì per la Biblioteca Vaticana un manoscritto del testo etiopico del [[Libro di Enoch]] proveniente dalla Biblioteca del Card. [[Leonardo Antonelli]], rendendolo per la prima volta disponibile alla ricerca internazionale. Mai ignorava l'origine del manoscritto, ma è stato recentemente dimostrato che esso proveniva dall'esploratore [[James Bruce]] che lo aveva donato al [[papa Clemente XIV]] durante una sua visita a Roma nel dicembre 1773. Nel 1844 Mai pubblicò anche dei frammenti greci inediti dello stesso [[Libro di Enoch]], da lui scoperti alla Biblioteca Vaticana in una nota ai margini di un manoscritto dell'XI secolo.
Nel 1853 ad Albano Laziale fece testamento: destinò del denaro ai poveri di Schilpario, ai suoi segretari e servitori e stabilì che la sua ricca biblioteca fosse stimata e venduta; in caso di acquisto da parte del papa, sarebbe stata venduta alla metà del prezzo. E così avvenne. Muore improvvisamente a Castel Gandolfo
Il paese natio riconoscente gli dedicò la piazza principale (già della Croce) prossima alle case avite su una delle quali fu apposta una lapide. Nella
[[File:Busto_di_Angelo_Maj_-_Chiesa_S._Antonio_da_Padova_-_Schilpario_(Foto_Luca_Giarelli).jpg|miniatura|[[Schilpario]], Busto di Angelo Mai]]
[[File:Schilpario-
▲File:Schilpario-Lapide ad Angelo Mai.jpg|Lapide sulla casa natale
== L'ode di Leopardi ==
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== Bibliografia ==
* {{
* Gianni Gervasoni, ''Angelo Mai'', Milano 1924.
* Gianni Gervasoni, introduzione alla versione del ''Pro Archia poeta'' di Cicerone, 2ª ed., Brescia 1928.
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* [[Giuseppe Ungaretti]], ''L"Angelo Mai" del Leopardi'', in ''Vita di un uomo. Saggi e interventi'', Milano, Mondadori, 1974.
* {{cita pubblicazione|autore=Gianna Gardenal|titolo=Angelo Mai e il Terzo Mitografo Vaticano|pubblicazione=Lettere Italiane|volume=37|numero=2|pp=220-229|anno=1985|jstor=26263445}}
* {{cita pubblicazione|autore1=John Alcorn|autore2=Dario Del Puppo|titolo=Leopardi's Historical Poetics in the Canzone "Ad Angelo Mai"|url=https://archive.org/details/sim_italica_spring-1995_72_1/page/21|pubblicazione=Italica|volume=72|pp=21-39|anno=1995|lingua=en|doi=10.2307/479966}}
* {{cita pubblicazione|autore=Francesco Lo Monaco|titolo="In codicibus … qui bobienses inscribuntur": scoperte e studio di palinsesti bobbiesi in Ambrosiana dalla fine del Settecento ad Angelo Mai (1819)|pubblicazione=Aevum|volume=Anno 70, Fasc. 3|pp=657-719|anno=1996|jstor=20860668}}
* {{Cita libro |titolo=La mia vita |autore=[[Luca de Samuele Cagnazzi]] |curatore=[[Alessandro Cutolo]] |città=Milano |editore=Ulrico Hoepli |anno=1944 |cid=Cagnazzi |
* C. Castelli, ''Angelo Mai scopritore ed editore dei classici: metodi, scoperte, risultati'', in ''Storia della Biblioteca apostolica vaticana'', 5: ''La Biblioteca vaticana dall'occupazione francese all'ultimo Papa Re (1797-1878)'', ed. A. Rita, Città del Vaticano, 2020, pp. 174–192, ISBN 8821010295.
* C. Castelli, ''La condivisione difficile: Angelo Mai editore di Frontone da Milano a Roma'', in ''Filologia e società: Episodi e contesti lungo la storia'', ed. F. Gallo, Milano, 2021, pp. 309–332, ISBN 8868944707.
== Voci correlate ==
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}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|
[[Categoria:Cardinali nominati da Gregorio XVI|Mai, Angelo]]
[[Categoria:Membri dell'Accademia delle Scienze di Torino]]
[[Categoria:Latinisti italiani]]
[[Categoria:Bibliofili]]
[[Categoria:Accademici della Crusca]]
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