Angelo Mai: differenze tra le versioni
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{{F|vescovi italiani|arg2=teologi|ottobre 2021}}
{{Cardinale
|nome=Angelo Mai
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Quattro sono i periodi principali della sua vita: quello bergamasco dal 1782 al 1799; quello della preparazione religiosa dal 1799 al 1810; quello milanese dell’Ambrosiana dal 1810 al 1819 e quello romano dal 1819 al 1854. La sua esistenza fu condizionata dagli eventi politici di quel periodo, dalla venuta di Napoleone a quello della Repubblica romana del 1849.
Rimasto orfano del padre in tenera età, sotto tutela del predetto zio e del parroco del paese, viene avviato agli studi elementari in parrocchia, poi nel 1796 alle vicine scuole di [[Clusone]], quindi al seminario vescovile di Bergamo. Con l'invasione francese di Napoleone il seminario fu chiuso e Angelo tornò a casa.
Successivamente nel 1799 si recò a [[Colorno]] presso i [[Compagnia di Gesù|Gesuiti]], dove compi il noviziato e studiò filosofia insieme ad altri due suoi compaesani. Nel 1803 si trovava nel Convitto san Rocco di Parma dove studiò l’ebraico.
Non tornò mai più al paese natale.
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Angelo Mai è una figura fondamentale anche per lo studio degli [[Apocrifi dell'Antico Testamento]]. Attorno al 1825 acquisì per la Biblioteca Vaticana un manoscritto del testo etiopico del [[Libro di Enoch]] proveniente dalla Biblioteca del Card. [[Leonardo Antonelli]], rendendolo per la prima volta disponibile alla ricerca internazionale. Mai ignorava l'origine del manoscritto, ma è stato recentemente dimostrato che esso proveniva dall'esploratore [[James Bruce]] che lo aveva donato al [[papa Clemente XIV]] durante una sua visita a Roma nel dicembre 1773. Nel 1844 Mai pubblicò anche dei frammenti greci inediti dello stesso [[Libro di Enoch]], da lui scoperti alla Biblioteca Vaticana in una nota ai margini di un manoscritto dell'XI secolo.
Nel 1853 ad Albano Laziale fece testamento: destinò del denaro ai poveri di Schilpario, ai suoi segretari e servitori e stabilì che la sua ricca biblioteca fosse stimata e venduta; in caso di acquisto da parte del papa, sarebbe stata venduta alla metà del prezzo. E così avvenne. Muore improvvisamente a Castel Gandolfo
Il paese natio riconoscente gli dedicò la piazza principale (già della Croce) prossima alle case avite su una delle quali fu apposta una lapide. Nella chiesa del paese venne posizionato un monumento con busto nella navata e un ritratto in sagrestia.
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== Bibliografia ==
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* Gianni Gervasoni, ''Angelo Mai'', Milano 1924.
* Gianni Gervasoni, introduzione alla versione del ''Pro Archia poeta'' di Cicerone, 2ª ed., Brescia 1928.
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* {{cita pubblicazione|autore=Francesco Lo Monaco|titolo="In codicibus … qui bobienses inscribuntur": scoperte e studio di palinsesti bobbiesi in Ambrosiana dalla fine del Settecento ad Angelo Mai (1819)|pubblicazione=Aevum|volume=Anno 70, Fasc. 3|pp=657-719|anno=1996|jstor=20860668}}
* {{Cita libro |titolo=La mia vita |autore=[[Luca de Samuele Cagnazzi]] |curatore=[[Alessandro Cutolo]] |città=Milano |editore=Ulrico Hoepli |anno=1944 |cid=Cagnazzi |pp=187-188 |url=https://it.scribd.com/document/425645662/Luca-de-Samuele-Cagnazzi-La-mia-vita}}
* C. Castelli, ''Angelo Mai scopritore ed editore dei classici: metodi, scoperte, risultati'', in ''Storia della Biblioteca apostolica vaticana'', 5: ''La Biblioteca vaticana dall'occupazione francese all'ultimo Papa Re (1797-1878)'', ed. A. Rita, Città del Vaticano, 2020, pp. 174–192, ISBN 8821010295.
* C. Castelli, ''La condivisione difficile: Angelo Mai editore di Frontone da Milano a Roma'', in ''Filologia e società: Episodi e contesti lungo la storia'', ed. F. Gallo, Milano, 2021, pp. 309–332, ISBN 8868944707.
== Voci correlate ==
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[[Categoria:Cardinali nominati da Gregorio XVI|Mai, Angelo]]
[[Categoria:Membri dell'Accademia delle Scienze di Torino]]
[[Categoria:Latinisti italiani]]
[[Categoria:Bibliofili]]
[[Categoria:Accademici della Crusca]]
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