|Nome = Costabile
|Cognome = Carducci
|PostCognomeVirgola =
|PreData =
|Sesso = M
|LuogoNascita = Capaccio
|LuogoNascitaLink = Capaccio Paestum
|GiornoMeseNascita = 15 giugno
|AnnoNascita = 1804
|GiornoMeseMorte = 4 luglio
|AnnoMorte = 1848
|Attività = rivoluzionario ▼
|Epoca = 1800
▲|Attività = rivoluzionariopatriota
|Attività2 =
|AttivitàAltre =
|Nazionalità = italiano
[[fr:|Immagine = Costabile Carducci ]].jpg▼
|FineIncipit = è stato un rivoluzionario del [[Regno di Napoli]]
|Immagine = CostabileCarducci.jpg
|Didascalia = Ritratto di Costabile Carducci
}}
==Biografia==
Poco si sa della sua vita anteriore alla ribalta politica. NascendoNato a [[Capaccio]], nell'attuale via del Rosario, un tempo intitolata Sant'Agostino. Nel(detta 1804,anche mentrevia napoleonedel divenne ImperatoreRosario), nellada piccolaAntonio borgatadele SudGiuseppina Verduzio, vennepoco allasi lucesa Costabiledella carduccisua davita Antonioprima edell'attività Giuseppina Verduziopolitica. Il Carducci, dacchéda giovanissimo, dimostrò la sua posizione antiborbonica. Dovettee dovette misurare le sue ambizioni sociali e politiche nel clima statico di un territorio comunale dominato dal convergente potere delle famiglie dominanti, i Bellelli e i De Marco, le quali, secondo la definizione di [[Leopoldo Cassese]], «strette da parentela e da vincoli di interesse, dominavano la vita comunale e non consentivano che altri potessero pretendere di gareggiare con loro»<ref>[[Leopoldo Cassese]], ''Scritti di storia meridionale'', [[Pietro Laveglia editore]], Salerno, 1970, p. 165</ref>.
Intraprese a [[Napoli]] gli studi universitari in legge ma non conseguì la laurea. TrovòFu inimpiegato seguitodell'ufficio lavororegistro prima neglia UfficiCapaccio dele Registropoi ea comeVallo gestoredella Lucania. Fu conciliatore ad Altavilla Silentina, gestì la scafa sul [[Sele]] dei principi Doria, appaltò i servizi postali della provincia di unSalerno, albergofu proprietario di una taverna a Paestum e gestì l'hotel Europa a [[Salerno]].
Nel [[1848]], abbracciate le idee dei [[moti carbonariCarboneria|carbonare]], capeggiò i moti nel [[Cilento]]. Ottenuta la costituzioneCostituzione, Carducci rivestì il ruolo di colonnello comandante nella ''guardia nazionale'' di [[Salerno]]. Ma quando la monarchia [[Borboni di Napoli|borbonica]], prendendorispondendo spuntoalla darivolta unapopolare sommosacon delle barricate a Napoli ed alle sommosse nel regno il [[15 maggio]], sciolse il parlamento, Carducci fu costretto a fuggire prima a [[Roma]] e poi in [[Sicilia]].
Il [[14 giugno]] dello stesso anno, insieme a [[Ferdinando Petruccelli della Gattina]] ed altri rivoluzionari, tentò di organizzare delle sommosse in [[Calabria]], ma l'esercito [[Borboni di Napoli|borbonico]] represse ogni manifestazione, e Carducci tentò di riparare nel [[Cilento]]. Durante il tragitto fu costretto da una tempesta a sostare a [[Maratea]], e, il [[4 luglio]], approdò sulla ''spiaggia del Porticello'' (presso [[Acquafredda (Maratea)|Acquafredda]]). Lì fu raggiunto dal [[sacerdote]] Vincenzo Peluso di [[Sapri]], uomo fidato dei [[Borboni di Napoli|Borboni]], che, fingendo di essere loro alleato, uccise molti dei suoi compagni e lo fece prigioniero. Successivamente, nello stesso giorno, dopo essere stato esposto al pubblico ludibrio, Carducci fu portato nella pineta di [[Acquafredda (Maratea)|Acquafredda]] e lì fu ucciso con un colpo di pistola in pieno viso.
Il Peluso tornò a Sapri portando come [[trofeo]] la [[sciabola]] ed il [[cappello]] di Carducci, col risultato di venire accolto come trionfatore dai Borboni. Il cadavere del patriota, nel frattempo, venne gettato dai suoi aguzzini dall'alto di un dirupo, e ritrovato dopo qualche giorno da una pastorella. Un prete misericordioso, Daniele Faraco, lo compose e lo seppellì nella piccola chiesa di [[Immacolata Concezione|Maria Santissima Immacolata]] ad [[Acquafredda (Maratea)|Acquafredda]], al cui esterno una [[lapide]] lo ricorda tuttora.
==Note==
*Carlo Pesce, ''Costabile Carducci e il dramma di Acquafredda'', Napoli 1895.
*[[Matteo Mazziotti]], ''Costabile Carducci e i moti del Cilento del 1848'', Roma 1909
**Ristampa: Galzerano editore, [[Collana editoriale|collana]] ''Passato e presente'', 1993 pp. 378
*Gaetano Puca-Antonio Infante, ''Costabile Carducci eroe nazionale?'', a cura della libera associazione culturale di Capaccio Costabile Carducci, 1988.
*Gaetano Puca, ''Costabile Carducci da Capaccio (SA) ad Acquafredda di Maratea (PZ)'' Ed. la ginestra Capaccio (SA) 2008.
*[[Franco Maldonato]], ''Teste Mozze'', Iride-Rubbettino, Soveria Mannelli 2015.
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*[http://www.treccani.it/enciclopedia/costabile-carducci_(Dizionario_Biografico)/ Scheda biografica] dal Dizionario Biografico degli Italiani, [[Treccani]]
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