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==Racconto evangelico==
Secondo la narrazione, Bartimeo sostava al di fuori delle mura di Gerico quando Gesù uscì dalla città seguito da una gran folla, allora l'uomo si mise ad implorarlo chiamandolo con l'appellativo messianico "Figlio di Davide". Alcuni tra la folla gli intimarono di smettere, ma Gesù diede ordine di chiamarlo a sé, così il cieco, "gettato via il mantello", si recò da Gesù il quale, interrogato circa i suoi propositi di guarigione, gli ridonò la vista. Dopo l'evento l'evangelista afferma che Bartimeo divenne [[discepolo]] di Gesù.
==Simbologia==
Nelle narrazioni degli evangelisti le guarigioni di ciechi da parte del Cristo vogliono simboleggiare e affermare il cambiamento di vita che avviene in ogni uomo all'incontro con il Nazareno. Il segno della cecità e della riconquista della vista narrano il passaggio dalle tenebre alla luce, dalla morte alla vita, metafore dell'evento pasquale e quindi del [[battesimo]].
Nel Vangelo secondo Marco, l'incontro con Bartimeo chiude la "sezione della via" (8,34 - 10,52): egli è proposto come modello del vero discepolo<ref>{{Cita libro|nome=Antonio|cognome=Pitta|autore2=Francesco Filannino|titolo=La vita nel suo nome. Tradizioni e redazioni dei vangeli.|anno=2017|editore=Edizioni San Paolo|città=Milano|p=70|ISBN=978-88-922-1245-9}}</ref>.
==Note==
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*{{cita web|url=http://www.laparola.net/nomi/nomi.php?nome=Bartimeo|titolo=Bartimeo}}
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{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Bibbia}}
[[Categoria:Personaggi dei Vangeli]]
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