Sara Modigliani: differenze tra le versioni

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|strumento = [[Canto|voce]], [[flauto]]
|etichetta = [[Intingo]], Robi Droli, [[Il Manifesto]], Istituto Ernesto De Martino
|numero totale album pubblicati = 6
|numero album studio = 6
|numero album live =
|numero raccolte =
}}
{{Bio
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|Sesso = F
|LuogoNascita = Roma
|GiornoMeseNascita = 18 maggio
|AnnoNascita = 1948
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = XX
|Epoca2 = XXI
|Attività = cantante
|Nazionalità = italiana
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== Biografia ==
Sara Modigliani ha iniziato nel 1971 la sua attività di ricerca sulla musica contadina e popolare italiana collaborando con personalità del mondo musicale e culturale come [[Giovanna Marini]] e [[Alessandro Portelli]]. È stata voce femminile e flautista nella prima formazione del [[Canzoniere del Lazio]], tra il 1973 e il 1974. Con tale gruppo ha inciso i due album d'esordio ''Quando nascesti tune'' e ''Lassa stà la me creatura''<ref name=tar>[http://www.tarantularubra.it/musica/interviste/saramodigliani.htm Tarantularubra]</ref>.
 
Nel 1973, come flautista, suona nell'album ''Mentre la gente se crede che vola'', del cantautore [[Gianni Nebbiosi]], contenente la canzone ''Ma che razza de città''<ref>[http://www.pinosomma.it/wordpress/?p=89630 Verso la stratosfera]</ref>. Sempre negli [[anni Settanta]], insieme a vari musicisti [[jazz]] dell’area romana, ha contribuito alla nascita e allo sviluppo della [[Scuola Popolare di Musica di Testaccio]] (SPMT) a [[Roma]]<ref name=musica>[http://www.musicaintorno.it/interviste/sara-modigliani-nel-cuore-del-folk-sboccia-un-fiore-scarlatto/ Intervista a Sara Modigliani]</ref>.
 
Negli anni Novanta, dopo una assenza dalle scene, Modigliani ha ripreso a cantare, guidando il gruppo ''La Piazza''. Nel suo repertorio, i canti della [[Resistenza italiana|Resistenza]] e, più in generale, le canzoni e le testimonianze contro la guerra. Centrale anche il suo ruolo di ricercatrice ed interprete del repertorio della canzone romanesca, al fine di recuperarne l’immagine meno conosciuta e rivalutarne gli aspetti più raffinati<ref name=tar />.
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Con la chitarrista classica Sonia Maurer, nel 2001 ha inciso ''Barcarolo Romano'', un album contenente, oltre al celebre pezzo di [[Romolo Balzani]], anche altre canzoni romane<ref name=tar />.
 
Nel 2007 ha ripreso il brano ''Ma che razza de città'', del cantautore [[Gianni Nebbiosi]] <ref>[https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=47036&lang=it Testo di ''Ma che razza de città'']</ref> e ne ha fatto la ''title track'' di un nuovo album in cui esprime contemporaneamente canto popolare, canzone tradizionale romana, canzone sociale e d’autore.
 
Nello stesso anno ha poi diretto il “Laboratorio di canti popolari, politici e sociali” del Circolo [[Gianni Bosio]], sino al momento dello sfratto della sede (2016)<ref name=musica>< /ref>. Nell’ambito di un progetto di integrazione culturale sul territorio del quartiere romano “Casilino 23” ha creato il “Coro Multietnico Romolo Balzani” (2009).
 
Attualmente, insieme a Marco Onorati (voce), Felice Zaccheo (mandolino), Luca Mereu (mandola) e Sonia Maurer (chitarra) ha dato vita al quintetto ''Canzoniere di Roma'', con l'intento di ripercorrere la storia della canzone tradizionale della città eterna<ref>[http://www.teatriincomune.roma.it/events/canzoniere-romano/ Il Canzoniere di Roma]</ref>.
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== Note ==
<references/>
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
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{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|musica}}
 
[[Categoria:Cantanti in dialetto romanesco]]
[[Categoria:Gruppi e musicisti del Lazio]]