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==Storia==
{{Vedi anche| Sagala}}
Secondo il racconto leggendario dell'epopea indiana [[Mahābhārata|Mahabharata]], Sialkot sarebbe stata fondata dal ''Raja'' (re) Shalya, uno zio dei [[Pandava]]. Potrebbe essere stato il luogo della battaglia di Sangala, in cui [[Alessandro Magno]] inflisse una sconfitta alla tribù indiana dei ''Catai'' nel 326 a.C
Nella prima metà del [[VI secolo|VI secolo d.C.]], ''Sakala'' fu la capitale del sovrano Mihirakula, appartenente agli [[Hunas|Unni iraniani]]. Nel 1849, Sialkot fu conquistata dagli inglesi insieme all'intero Punjab. Successivamente, fu capitale di un distretto dell'attuale [[Impero anglo-indiano|provincia indiana britannica del Punjab]]. Nel 1867 vennero incorporati diversi villaggi limitrofi.
==Architettura==
A Sialkot si trovano diversi edifici di rilevanza storica, oltre a esempi di architettura coloniale britannica. Tra gli edifici più famosi c'è la casa natale dello scrittore [[Muhammad Iqbal|Allama Iqbal]]. Nel centro della città, su una collina che potrebbe essere stata abitata 5000 anni fa, si trova il "Forte di Sialkot", fondato nel II secolo, che è stato ricostruito e ampliato più volte e di cui rimangono le mura in mattoni e una torre rotonda. Al centro del forte è stata creata una piccola area verde dove è stato collocato un carro armato catturato nel [[1965]] durante le dispute di confine con l'India e dove si trova un edificio amministrativo, considerato un punto di riferimento di Sialkot.
La stazione ferroviaria, la Cattedrale della Santissima Trinità, completata nel [[1852]], e la torre dell'orologio, costruita intorno al [[1800]], risalgono al [[Impero anglo-indiano|periodo coloniale britannico]]. ==Economia==
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