Francesco Zucco: differenze tra le versioni

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|GiornoMeseMorte = 3 maggio
|AnnoMorte = 1627
|Attività = pittore
|Epoca = 1500
|Epoca2 = 1600
|Attività = pittore
|Nazionalità = italiano
}}
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== Biografia ==
La sua nascita, avvenuta nella città di Bergamo, non è databile con precisione a causa della mancanza di documenti certi, ma è comunque collocabile in un periodo compreso tra il [[1570]] ed il [[1575]]. Fin dai primi anni della propria vita dimostrò una spiccata propensione verso le arti pittoriche, tanto da convincere il padre ad inviarlo nella vicina città di [[Cremona]], dove ebbe modo di affinare le proprie abilità presso la scuola dei fratelli [[Vincenzo Campi|Campi]].<ref>{{cita libro|autore =Francesco Tassi |titolo =Vite de' pittori scultori e architetti bergamaschi scritte dal ..., Volume 1|editore =Stamperie Locatelli|anno =1742}}.</ref>
 
Al ritorno da Cremona cominciò ad introdursi nel mondo artistico bergamasco, e se non poteva essere alunno del [[Giovan Battista Moroni|Moroni]] per la sua giovane età,<ref group=nota>Il Tassi nel suo '''Vite de' pittori scultori e architetti bergamaschi'' direbbe che al rientro da Cremona lo Zucco continuasse gli studi dal Moroni, difficile considerate che forse era in una età troppo giovane.</ref> fu sicuramente studioso delle sue opere, stringendo un forte legame personale con [[Gian Paolo Cavagna]] ed [[Enea Salmeggia]], entrambi residenti nello stesso quartiere dello Zucco, ovvero ''Borgo San Leonardo'', con i quali ebbe modo di confrontarsi più volte anche in ambito professionale. Negli anni centrali della sua vita assunse un livello predominante nel contesto artistico bergamasco, dipingendo una grande quantità di opere in ambito religioso.
 
Sposatosi con ''Aurelia Chiesa'', ebbe tre figli: Bartolomeo Carlo, nato nel [[1617]], Margherita e Giovanni Battista (nel [[1623]]). Tuttavia non poté vederli crescere, dal momento che morì nel 1627 nella sua casa di Bergamo <ref>{{cita|Milesi|p. 36}}.</ref>
 
[[File:FZucco02.JPG|left|thumb|upright=0.8|''San Diego e la Vergine'', Chiesa di S.Santa Maria delle Grazie, Bergamo]]
 
== Lo stile e le opere ==
== Musei ==
L'inizio della sua attività si ebbe nel [[1592]] con l'esecuzione de ''La circoncisione'' per la chiesa di [[Stezzano]], opera che racchiudeva in sé i segni degli insegnamenti carpiti dai fratelli Campi nella loro bottega cremonese. L'anno successivo dipinse ''L'adorazione dei Magi'' e ''Vergine con bambino e Santi'' per la parrocchiale di [[Levate]], con uno stile che si rifaceva a [[Giovan Battista Moroni]].
* [[Museo d’arte Sacra di Mandello]], Lago di Como
 
== Lo stileStile e le opere ==
L'inizio della sua attività si ebbe nel [[1592]] con l'esecuzione de ''La circoncisione'' per la chiesa di [[Stezzano]], opera che racchiudeva in sé i segni degli insegnamenti carpiti dai fratelli Campi nella loro bottega cremonese. L'anno successivo dipinse ''L'adorazioneVergine deicon Magibambino e santi'' e ''VergineL'adorazione condei bambino e SantiMagi'' per la [[Chiesa dei Santi Pietro e Paolo (Levate)|parrocchiale]] di [[Levate]], con uno stile che si rifaceva a [[Giovan Battista Moroni]]. Il dipinto dei magi fu firmato ''Franciscus Zucchis F/1593'', indice di una già affermata notorietà dell'artista, di un avvicinamento al Moroni mantenendo nel contempo il vigore nel disegno dei Campi<ref>{{cita|Ravelli|p 64}}.</ref>
 
Le numerose commissioni avute nella [[provincia di Bergamo]] gli permisero di perfezionare il suo stile, indirizzato tra il naturalismo ed il manierismo tipici della scuola lombarda.
Databili verso la fine del secolo sono i suoi dipinti per le chiese di [[Albino (Italia)|Albino]], [[Alzano Lombardo]], [[Brembate]], [[Camerata Cornello]], [[Capriate San Gervasio]], [[Entratico]], [[Foresto Sparso]], [[Orio al Serio]] (la ''Vergine con bambino''), [[Scanzorosciate]], [[Villa di Serio]] e [[Zandobbio]].
 
Al secolo successivo risalgono invece i dipinti di [[Ubiale Clanezzo|Ubiale]], [[Peia]] e [[Suisio]], ma soprattutto la raffigurazione della Madonna con S.San Felice da Cantalice a [[Predore]], ''L'Annunciazione'' sita a [[Selvino]], la ''Vergine con bambino'' di [[Carobbio degli Angeli]], la ''Madonna in trono'' di [[Luzzana]] (databili attorno al [[1608]]), nonché l'''Adorazione dei Magi'' di [[Sorisole]] e ''San Diego e la Vergine'', eseguita per la chiesa cittadina di [[Chiesa di Santa Maria Immacolata delle Grazie|Santa Maria delle Grazie]].
Nel capoluogo orobico ebbe modo di lavorare anche per la [[Basilica di Santa Maria Maggiore (Bergamo)|Basilica di Santa Maria Maggiore]], la chiesa del Santo Sepolcro (nel [[Monastero di Astino]]) e la chiesa[[Basilica di Sant'Alessandro in Colonna]], sua parrocchiale, per la quale eseguì un ciclo della vita di Sant'Alessandro ed anche il suo ultimo dipinto, ''Sant'Alessandro si presenta ad un Vescovo'', datato 1627.
Del 1626 è la tela presente come pala d'altare della [[Chiesa della Natività della Beata Vergine Maria (Bergamo)|chiesa della Natività della Beata Vergine Maria]] ''Madonna con Bambino e santi''.<ref>{{cita web|url=http://parcocollipercorso.smilevisit.it/sala.aspx?id=b9ac17c2-8f67-458e-a5c3-04166518c122|titolo=chiesa della Madonna del Bosco|editore=parco dei colli|accesso=26 aprile 2020}}.</ref>
 
Il successo che lo Zucco riscosse non fu soltanto riguardante le sue opere in ambito sacro: difatti i suoi ritratti lasciano concorde sia la critica del tempo che quella attuale, prendendo spunti sia dalla pittura del Moroni che da quella del [[Paolo Veronese|Veronese]].
 
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meritano menzione il ''Ritratto di gentildonna gravida'', il ''Ritratto di bambina con cagnolino'' ed il ''Ritratto di gentiluomo con spada, libri e clessidra''.
 
Merita una citazione l'inedita Pala d'Altare con la ''Madonna con Bambino e Sansan Giorgio o Vittore e Sansan Sebastiano'', firmata e datata "Francis Zuccus 1614".<ref>{{cita|Ravelli|p 66}}.</ref>
 
== Note ==
;Annotazioni
<references group=nota/>
 
;Fonti
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore =Francesco Tassi |titolo =Vite de' pittori scultori e architetti bergamaschi scritte dal ..., Volume 1|editore =Stamperie Locatelli|anno =1742}}
* ''"{{cita libro|autore =Silvana Milesi|titolo =Cavagna, Salmeggia, Zucco e Palma il giovane - Il secondo cinquecento bergamasco"'', Silvana Milesi,|editore =Corponove editrice,| anno =1992.|cid =Milesi}}
* {{cita pubblicazione|autore=Lanfranci Ravelli|titolo=Un dipinto dinedito e raro di Francesco Zucco|rivista=[[La Rivista di Bergamo]]|anno=settembre 2019|cid=Ravelli}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Francesco Zucco}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|arte|biografie}}