Isacco I Comneno: differenze tra le versioni

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{{Nota disambigua|il patriarca di Gerusalemme|Isacco di Gerusalemme|Isacco I}}
{{Monarca
| nome =Isacco I Comneno
| immagine = INC-3060-r Номисма тетартерон. Исаак I Комнин. Ок. 1057—1059 гг. (реверс).png
| titolo =[[Basileus]]
| legenda = [[Tetarteron]] aureo di Isacco I Comneno, raffigurato con [[globo crucigero]] e [[spada]] inguainata
| immagine =GoldHistamenonIsaacIKomnenos1057-1059.jpg
| legendatitolo =[[Histamenon]]Imperatori dibizantini|Basileus Isaccodei I Comneno.Romei]]
| stemma =
| inizio regno =1º settembre [[1057]] - 22 novembre [[1059]]
| fine regno = 22 novembre [[1059]]
| incoronazione = [[Santa Sofia (Istanbul)|Basilica di Santa Sofia]], 1º settembre [[1057]]
| predecessore =[[Michele VI Bringa]]
| successore =[[Costantino X Ducas]]
| nome completo = Isaakios I Komnēnos
| luogo di mortenascita = [[Costantinopoli]]
| data di morte nascita = [[10611005]]
| luogo di morte = [[Monastero di Studion]]
| data di morte = [[1060]] o [[1061]]
| casa reale dinastia =[[Comneni]]
| padre = [[Manuele Comneno Erotico]]
| coniuge 1 =[[Caterina di Bulgaria]]
| coniuge 2 =
| figli = Manuele Comneno - <br>Maria Comnena
| religione = [[Chiesa ortodossa|Cristianesimo ortodosso]]
| casa reale =[[Comneni]]
| data di morte =[[1061]]
| luogo di morte =[[Costantinopoli]]
|}}
{{Bio
|Nome = Isacco I
|Cognome = Comneno
|PreData = in [[Lingua greca{{Lang-el|greco]]: Ισαάκιος Α΄ Κομνηνός , ''|Isaakios I Komnēnos''}}
|Sesso = M
|LuogoNascita = StudionCostantinopoli
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1005
|LuogoMorte = CostantinopoliMonastero di Studion
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 1060 o 1061
|Epoca = 1000
|Attività = imperatore
|Nazionalità = bizantino
|Immagine =
|Didascalia =
}}
Fu [[basileus]] dei [[romei]] dal 1º settembre [[1057]] fino al 22 novembre [[1059]].
 
== Biografia ==
=== Origini ===
Isacco Comneno era figlio di un umile soldato della [[Tracia]], [[Manuele Erotico Comneno]], era [[strategos]] della [[Paphlagonia (thema)|Paphlagonia]]. Incrementò il suo status con il matrimonio con una donna della casata dei Ducas, una delle più importanti dell'Impero Bizantino, entrando a pieno titolo nell'aristocrazia e ricevendo come premio dall'Imperatore per la sua fedeltà una enorme tenuta in [[Paflagonia]], dove costruì una fortezza chiamata Castra Comneni (l'attuale Kastamonu). Può essere considerato come il fondatore della casata dei [[Comneni]], che avrebbe retto l'Impero dal [[1081]] con [[Alessio I Comneno]] fino alla morte di [[Andronico I Comneno]] nel 1185. Ottenne nel [[1057]] l'investitura ad imperatore da parte degli eserciti d'[[Asia]]. Grazie all'appoggio del patriarca [[Michele Cerulario]] conquistò la capitale e costrinse l'imperatore [[Michele VI Bringa]] ad abdicare in suo favore.
 
Isacco era figlio di [[Manuele Comneno Erotico]], un umile soldato appartenente ad una famiglia di origine [[Valacchi|valacca]]<ref>{{Cita|Runciman|p. 54}}.</ref> che viveva nei pressi della cittadina di Komne, nei pressi di Filippopoli. Entrato nell'esercito, nel 978 d.C., aveva dato segno di lealtà e grandi capacità nella difesa della città di Nicea contro l'usurpatore ribelle [[Bardas Sclero]]<ref>{{Cita|Varzos|pp. 38-39}}.</ref><ref>{{Cita|Kazhdan|pp. 1143-1144}}.</ref>. In considerazione a tali meriti il basileus [[Basilio II Bulgaroctono|Basilio II]] premiò Manuele concedendogli grandi tenute agricole nei pressi di [[Kastamonu]] in [[Paflagonia]] e nominandolo "[[Stratego|strategos autokrator]]" per l'Anatolia<ref>{{Cita|Runciman|p. 55}}.</ref>.
La necessità di intensificare la lotta contro i nemici esterni ([[arabi]], [[bulgari]], [[peceneghi]]) lo costrinse ad una severa politica fiscale che provocò la reazione anche della stessa chiesa. Attaccato persino da Michele Cerulario e con l'assillo di una possibile sollevazione generale, Isacco, nel [[1059]], preferì abdicare dopo appena due anni di regno. Si ritirò a vita privata, prendendo la veste di monaco nel [[monastero di Studion]] a Costantinopoli, dove morirà nel [[1061]].
 
Sul letto di morte, nel 1020, Manuele chiese all'imperatore il favore di occuparsi dell'educazione dei suoi tre figli e Basilio II acconsentì: Isacco e suo fratello Giovanni furono così educati al monastero di Studion e ricevettero incarichi militari di grande rilevanza mentre la sorella minore, nata nel 1012, appena raggiunta l'età, sposò Michele Dokeiano, il Catepano d'Italia<ref>{{Cita|Finlay|p. 10}}.</ref>.
 
=== Ascesa al trono ===
 
Negli anni convulsi che seguirono la morte di Basilio II, Isacco tenne una condotta molto prudente che gli valse il sostegno tanto dell'esercito, quanto della corte. Dal 1042 al 1057 tenne vari comandi in Anatolia finché, morta [[Teodora Porfirogenita|Teodora]], l'ultima discendente della Casa dei Macedoni, salì al trono [[Michele VI Bringa|Michele VI]]: poco carismatico, il nuovo imperatore si alienò il sostegno dell'esercito di cui ridusse le paghe e gli effettivi; su richiesta di altri generali, Isacco cercò di perorare la causa dell'esercito e della aristocrazia anatolica ma l'imperatore l'umiliò pubblicamente e lo costrinse a dimettersi dai suoi incarichi<ref>{{Cita|Norvich|p. 328}}.</ref>.
 
In risposta alla politica imperiale, Isacco riuscì a raccogliere un vasto consenso e si ribellò al governo imperiale<ref>{{Cita|Canduci|p. 270}}.</ref>: l'8 giugno del 1057 fu proclamato imperatore dalle sue truppe ed iniziò a marciare sulla Capitale; Michele VI, pressato dalla corte, tentò di resistere con le armi ma il suo esercito, dopo alcuni iniziali successi, fu sconfitto dalle forze di Isacco nella [[battaglia di Petroe]]<ref>Attaleiates: History 55.7–56.1</ref>. Impossibilitato a resistere, Michele VI decise di adottare quale figlio ed erede al trono Isacco e gli offrì il titolo di [[Cesare (titolo)|Kaisar]] ma prima che le trattative fossero concluse, la popolazione della capitale si ribellò a Michele che, stanco, decise di abdicare in favore di Isacco<ref>{{Cita|Norvich|p. 332}}.</ref>. Il 1º settembre dello stesso anno, grazie anche al rilevante appoggio del patriarca Michele Cerulario, Isacco fu incoronato in [[Basilica di Santa Sofia (Istanbul)|Santa Sofia]]<ref name="cita-Norvich-p333">{{Cita|Norvich|p. 333}}.</ref>.
 
=== Regno ===
 
Primo atto del nuovo sovrano fu quello di premiare i sostenitori con nomine nell'esercito e nella burocrazia che li allontanassero da Costantinopoli e poi si concentrò sulla precaria situazione finanziaria dell'impero: limitò i salari dei funzionari e dei burocrati di corte, eliminò numerose pensioni e sinecure, ridusse le spese di corte, revocò numerose [[pronoia|pronoie]] ed, infine, si appropriò di parte delle terre e delle rendite dei più ricchi monasteri; il patriarca Cerulario, che pure aveva patrocinato Isacco, si oppose duramente e l'imperatore decise di esiliarlo nel 1058<ref>{{Cita|Norvich|pp. 333-334}}.</ref><ref>{{Cita|Finay|p. 11}}.</ref>.
 
Riassestato il bilancio, l'imperatore aumentò le spese militari ed intraprese una campagna militare nei Balcani contro [[Andrea I d'Ungheria]] e contro i [[Peceneghi]] i quali, nel corso degli anni precedenti, avevano ripetutamente saccheggiato la Tracia; la spedizione fu un completo successo: il re d'Ungheria accettò di ritornare nei suoi confini iniziali ed i Pechenghi furono costretti a ritirarsi<ref>{{Cita|Norvich|p. 335}}.</ref>.
 
Alcune settimane dopo essere tornato dalla spedizione, tuttavia, le condizioni di salute dell'imperatore iniziarono a peggiorare e ben presto i funzionari di corte, primo di tutti [[Michele Psello]], cominciarono a complottare in modo da influenzare la successione al trono: sempre più stanco e prostrato e ancor di più impopolare per via della severa politica economica, Isacco decise, il 22 novembre 1059, su consiglio dello stesso Psello, di abdicare in favore di un lontano parente, [[Costantino X Ducas|Costantino Ducas]], ignorando in tal modo i diritti dei figli e del fratello minore, Giovanni Comneno<ref>{{Cita|Norvich|p. 336}}.</ref>.
 
=== Ultimi anni ===
Dopo l'abdicazione, Isacco si ritirò al [[monastero di Studion]]: si riprese dalla malattia e passò gli ultimi due anni della propria vita conducendo una vita semplice e austera, allietata dalla presenza della moglie e della figlia e dagli studi letterari: scrisse un compendio all'Iliade e diverse opere sui poemi omerici, alcuni frammenti dei quali sono giunti fino a noi; morì nell'inverno del 1060 o agli inizi del 1061.<ref>{{Cita|Canduci|p. 271}}.</ref><ref>{{Cita|Finlay|p. 15}}.</ref>
 
Il regno di Isacco, sebbene breve, non fu privo di lascito: ridiede forza e prestigio all'esercito, restaurò le finanze, migliorò l'amministrazione pubblica e sebbene la sua politica sia stata estremamente impopolare tra i ceti elevati e non compresa dalla popolazione, certamente contribuì alla sopravvivenza dell'Impero Bizantino.<ref name="cita-Norvich-p333"/>
 
== Famiglia ==
Isacco si sposò con [[Caterina di Bulgaria|Caterina]] (divenuta poi suora col nome di Xene), figlia del [[re]] di [[Bulgaria]] [[Ivan Vladislav di Bulgaria|Ivan Vladislav]]. Dal loro matrimonio nacquero due figli, uno maschio e una femmina:
* [[Manuele Comneno (1059)|Manuele Comneno]], morto prima del [[1059]];
* Maria Comnena, divenne suora.
 
== Galleria d'immagini==
<gallery>
Immagine:KomnenosAttributed-fictional arms of Isaac-Arms Komnenos.svg|Bandiera dell'[[esercito bizantino]] durante il regno di Isacco I Comneno.
Immagine:Histamenon nomisma-Isaac I-sb1776.jpg|[[Histamenon]] di Isacco I Comneno.
Immagine:IzakKomnenos.jpg|[[Histamenon]] di Isacco I Comneno.
</gallery>
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro| Georg |Ostrogorsky|wkautore=Georgij |Aleksandrovič Ostrogorskij|Storia dell'Impero bizantino| 1968| Einaudi| Milano|isbn= 88-06-17362-6}}
* {{cita libro| Salvatore | Impellizzeri | Imperatori di Bisanzio (Cronografia) 2 vol. | 1984 | Vicenza}}
* {{cita libro| Gerhard |Herm | I bizantini| 1985| Garzanti| Milano }}
* {{cita libro| Giorgio |Ravegnani|wkautore=Giorgio Ravegnani|I trattati con Bisanzio 992-1198 | 1992| Il Cardo| Venezia }}
* {{cita libro| John Julius | Norwich | Bisanzio | 2000|Mondadori| Milano|isbn= 88-04-48185-4}}
* {{cita libro| Silvia |Ronchey| Lo stato bizantino |2002| Einaudi| Torino|isbn=88-06-16255-1}}
* {{cita libro| Alexander P|Kazhdan|wkautore=Aleksandr Petrovič Každan|Bisanzio e la sua civiltà | 2004| Laterza| Bari|edizione=2<sup>a</sup>ª ed |isbn= 88-420-4691-4}}
* {{cita libro| Giorgio |Ravegnani| La storia di Bisanzio |2004| Jouvence | Roma|isbn=88-7801-353-6}}
* {{cita libro| Giorgio |Ravegnani| I bizantini in Italia |2004| il Mulino | Bologna }}
* {{cita libro| Ralph-Johannes |Lilie|wkautore=Ralph-Johannes Lilie| Bisanzio la seconda Roma |2005| Newton & Compton| Roma|isbn=88-541-0286-5}}
* {{cita libro| Alain|Ducellier | Bisanzio (IV-XV secolo) | 2005| San Paolo| Milano|coautori= Michel Kapla |isbn= 88-215-5366-3}}
* {{cita libro| Giorgio |Ravegnani| Bisanzio e Venezia |2006| il Mulino | Bologna }}
* {{cita libro| Giorgio |Ravegnani| Introduzione alla storia bizantina |2006| il Mulino | Bologna }}
* {{Cita libro|autore=[[Charles Diehl,]]|autore2=|traduttore=M. ''Figure bizantine'',S. Ruffolo|altri=introduzione di [[Silvia Ronchey]],|titolo=Figure bizantine|url=https://www.worldcat.org/title/799807274|collana=ET.Biblioteca|annooriginale=1927|anno=2007 (1927 originale), |editore=Einaudi, |città=Torino|OCLC=799807274|ISBN =978-88-06-19077-4}}
* {{cita libro| Giorgio|Ravegnani | Imperatori di Bisanzio | 2008| Il Mulino | Bologna|isbn= 978-88-15-12174-5}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Isaac I Comnenus}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{En}}cita [web|http://www.wildwinds.com/coins/byz/isaac_comnenus/i.html |Monete emesse da Isacco I]|lingua=En}}
 
{{Box successione|carica=[[Imperatori bizantini|Imperatore bizantino]]|immagine=Double-headed_eagle_of_the_Greek_Orthodox_Church.svg|periodo=[[1057]]-[[1059]]| precedente=[[Michele VI Bringa]]| successivo=[[Costantino X Ducas|Costantino X]]}}
{{Imperatori bizantini}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|Bisanzio}}