Amedeo Avogadro: differenze tra le versioni

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|Attività = fisico
|Attività2 = chimico
|Nazionalità = italiano.si pensa che sia stato lui a rapire Aldo moro
|Immagine = Amedeo Avogadro2.jpg
|Didascalia = Ritratto di Amedeo Avogadro
}}
[[File:Ritratto di Amedeo Avogadro, 1800-1850 - Accademia delle Scienze di Torino - Ritratti 0087 B.jpg|miniatura|Disegno del busto di Amedeo Avogadro realizzato da Luigi Cauda e collocato nel loggiato del Rettorato dell'Università di Torino]]
È famoso soprattutto per i suoi contributi alla teoria molecolare, culminata nella legge conosciuta come [[Leggelegge di Avogadro]] del 1811 secondo la quale volumi uguali di gas diversi alla stessa temperatura e alla stessa pressione contengono lo stesso numero di particelle. In suo onore, il numero di particelle elementari (atomi, molecole, ioni o altre particelle) presenti in 1 [[mole]] di una sostanza, cioè 6,02214076×10<sup>23</sup>, è ora conosciuto come [[Costantecostante di Avogadro]], ed è una delle sette [[Costante|costanti]] fondamentali del Sistema Internazionale di Unità di Misura ([[Sistemasistema internazionale di unità di misura|SI]]).
 
== Biografia ==
Nacque nell'agosto 1776 in una famiglia di antica [[nobiltà]] [[Piemonte|piemontesepiemonte]]se, da Anna Vercellone di [[Biella]] e da Filippo Avogadro, conte di [[Quaregna]] e di [[Cerreto Castello|Cerreto]], il quale fu [[Senatore del Regno di Sardegna]] e alto magistrato.<ref>[http://www.biellaclub.it/persone/AmedeoAvogadro.php Sito dell'Associazione Biellaclub], www.biellaclub.it, url consultato nell'ottobre del 2009</ref>
 
Amedeo fu uno studente brillante; si laureò in Legge con una tesi sul [[diritto canonico]] a vent'anni, nel 1796, e iniziò a praticare la professione di avvocato. Ben presto, però, si dedicò allo studio della [[fisica]] e della [[matematica]], le sue scienze preferite, e nel [[1809]] cominciò a insegnarle al collegio di [[Vercelli]] (dove la sua famiglia aveva dei possedimenti).
 
L'8 luglio 1804 divenne socio dell'[[Accademia delle Scienze di Torino|Accademia delle scienze di Torino]].<ref>{{Cita web|url=https://www.accademiadellescienze.it/accademia/soci/amedeo-avogadro-di-quaregna|titolo=Amedeo AVOGADRO DI QUAREGNA|accesso=2020-07-17 luglio 2020}}</ref>
 
Durante la sua permanenza a Vercelli scrisse una memoria nella quale formulò un'ipotesi che viene oggi chiamata [[Legge di Avogadro]] e che si è abituati ad esprimere nella forma:
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Solamente con gli studi di [[Charles Frédéric Gerhardt]], [[Auguste Laurent]] e [[Alexander William Williamson|Alexander Williamson]] sulla [[chimica organica]] fu possibile dimostrare che la [[Legge di Avogadro]] era indispensabile a spiegare perché pari quantità di molecole, portate allo stato di vapore, avessero lo stesso volume.
 
Sfortunatamente, durante l'esecuzione degli esperimenti correlati, alcune sostanze inorganiche mostrarono un'eccezione alla legge. La conclusione della diatriba fu finalmente annunciata al [[Congresso di Karlsruhe]] del [[1860]] (quattro anni dopo la morte di Avogadro), dove [[Stanislao Cannizzaro]] spiegò che queste eccezioni erano dovute alla [[dissociazione (chimica)|dissociazione molecolare]] che occorreva a determinate temperature, e che la Legge di Avogadro poteva determinare non solo le masse molecolari, ma, come conseguenza, anche le masse atomiche.<ref>[http://www.anisn.it/matita_ipertesti/avogadro/avogadro.htm ''AMEDEO AVOGADRO, CHIMICO TORINESE''], su: anisn.it. </ref>
 
[[Rudolf Clausius]] fu in grado, con la sua [[teoria cinetica dei gas]], di dare un'altra conferma della Legge di Avogadro. Non molto dopo, nelle sue ricerche riguardanti le soluzioni diluite (e la conseguente scoperta delle analogie nel comportamento di soluzioni e gas), [[Jacobus Henricus van 't Hoff|J. H. van 't Hoff]] aggiunse il suo consenso finale al trionfo dello scienziato italiano, che da allora è considerato il fondatore della teoria atomico-molecolare.<ref>{{Cita web |url=http://online.scuola.zanichelli.it/esploriamolachimica/files/2010/03/Zanichelli_Valitutti_Avogadro.pdf |titolo=Copia archiviata |accesso=11 marzo 2016 |dataarchivio=12 marzo 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160312070658/http://online.scuola.zanichelli.it/esploriamolachimica/files/2010/03/Zanichelli_Valitutti_Avogadro.pdf |urlmorto=sì }}</ref>
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}}</ref>
 
A lui è inoltre dedicata l'[[Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro|Università degli Studi del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro"]] con sede nelle città di [[Vercelli]], [[Novara]] ed [[Alessandria]], l'[[Istituto tecnico industriale statale Amedeo Avogadro]] di Torino, il Liceo Scientifico Statale "Amedeo Avogadro" di Vercelli, il Liceo Scientifico Statale "Amedeo Avogadro" di [[Biella]], il [[Liceo Scientifico Statale "Amedeo Avogadro" (Roma)|Liceo Scientifico Statale "Amedeo Avogadro"]] di [[Roma]].
 
== Opere ==
[[File:Avogadro, Amedeo – Saggio di teoria matematica della distribuzione dell'elettricità sulla superficie dei corpi conduttori, 1844 – BEIC 6060302.jpg|thumb|''Saggio di teoria matematica della distribuzione dell'elettricità sulla superficie dei corpi conduttori'', 1844]]''(elenco parziale)''
 
* ''[https://bibdig.museogalileo.it/Teca/Viewer?an=981941 Considérations sur l’état dans lequel doit se trouver une couche d’un corps non-conducteur de l’électricité, lorsqu’elle est interposée entre deux surfaces douées d’électricités de differente espèce]'', 1806, «Journal de Physique», LXIII, pp. 450-462&nbsp;450–462.
* ''[https://bibdig.museogalileo.it/Teca/Viewer?an=981942 Second mémoire sur l’électricité, ou suite des considérations sur l’état où se trouve une couche d’un corps isolateurs interposée entre deux surfaces douées d’électricités d'espèce contraire]'', 1807, «Journal de Physique», LXV, pp. 130-145&nbsp;130–145.
 
*{{Cita libro
|titolo = Réflexions sur la théorie électro-chimique de M. Berzelius