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[[File:Pannonia popolazioni png.png|thumb|upright=1.3|Le popolazioni [[illiri]]che e [[celti]]che della [[Pannonia]] prima della conquista romana nel I secolo a.C.]]
Gli '''Scordisci''' (''Scordisces'' in [[lingua latina|latino]] o ''Scordistae'' in [[illiria|illirico]]) erano un insieme di popolazioni native alla foce del fiume [[Sava]] e di gruppi di invasori [[celti]]ci, una volta che si erano ritirati dai [[Balcani]], in seguito alle loro prime incursioni del [[278 a.C.]].
[[Image:Scordisci state.png|upright=1.3|thumb]]
Gli '''Scordisci''' (''ScordiscesScordisci'' in [[lingua latina|latino]] o ''Scordistae'' in [[illiriaIlliricum|illirico]]) erano un insieme confederato di popolazioni native alla foce del fiume [[Sava (fiume)|fiume Sava]] e di gruppi di invasori [[celtiCelti|etnia celtica]]ci,. unaQuesti voltaultimi cheerano sigruppi eranodi invasori giunti con il ritiratiripiegamento dai [[Penisola balcanica|Balcani]], ina seguito alledelle loro[[Spedizioni primeceltiche nei Balcani|incursioni delceltiche]].<ref>{{cita|Giustino|XXXII, [[2783.6-8}}; a{{cita|Livio, ''Periochae''|63.C.]]7}}.</ref>
 
==Storia==
{{Vedi anche|Celti|Spedizioni celtiche nei Balcani}}
=== Tra [[Celti]], [[Traci]], [[Daci]] e [[Germani]] ([[III secolo a.C.|III]]-[[II secolo a.C.]]) ===
[[File:National museum in Požarevac, Scordisci warrior.jpg|sinistra|miniatura|Guerriero scordisco, Museo nazionale di Požarevac]]
Si stanziarono fin dalla prima metà del III secolo a.C. nell'attuale [[JugoslaviaSerbia]] nei dintorni di [[Belgrado]] e nella bassa valle della [[Sava]].<ref>A.{{cita|Piganiol, ''Le conquiste dei [[Romani]]'', [[Milano]] [[1989]], |p. 127}}.</ref>. Confinavano a nord con il potente popolo dei [[Daci]], ad ovest con i [[Pannonia|pannoni]] [[Breuci]] ed [[Amantini]], ad est con i [[Mesi (popolo antico)|Mesi]] e a sud con i [[Dardani (popolo dei Balcani)|Dardani]].
 
Negoziarono un trattato di pace con [[Filippo V di Macedonia]] nel [[183 a.C.|183]]-[[182 a.C.]] in seguito alle guerre condotte dal re macedone contro [[Traci]] e [[Dardani]]<ref>A.{{cita|Piganiol, ''Le conquiste dei [[Romani]]'', [[Milano]] [[1989]], |p. 278}}.</ref>.
 
Al tempo in cui [[Storia di Roma|Roma]] conquistò la [[Macedonia (provincia romana)|Macedonia]] ([[168 a.C.]]), gli Scordisci non avevano ancora esteso il loro controllo allasulla [[Dardania (Balcani)|Dardania]]. Fu solo con la metà del [[II secolo a.C.]] che il loro interesse si spostò verso i territori ad occidente ed a sud dei loro possedimenti. In seguito a queste mire avvenne il primo scontro con i [[Storia romana|Romani]] nel [[156 a.C.]], ormai "vicini" nell'area [[BalcaniPenisola balcanica|balcanica]].
 
Le campagne che seguirnoseguirono negli anni sussessivisuccessivi fino al [[141 a.C.]] circa, ampliarono i loro territori fino ad inglobare l'intera [[Dardania]], tanto che il loro territorio coincideva con la futura provincia romana della [[Mesia Superiore]].
 
Nel [[135 a.C.]], il [[pretore (storia romana)|pretore romano]], [[Marco Cosconio]], combatté con successo in [[Tracia]] contro di loro.<ref>{{cita|Livio, ''Periochae''|56.7}}.</ref>
Attorno al [[113 a.C.]] riuscirono a respingere un'invasione di [[Cimbri]] provenienti dallo [[Jutland]], che in seguito a questo scontro ripiegarono sul vicino [[Norico]] scontrandosi con un esercito romano nei pressi di [[Battaglia di Noreia|Noreia]]<ref>A.Piganiol, ''Le conquiste dei [[Romani]]'', [[Milano]] [[1989]], p.334.</ref>.
 
Attorno al [[113 a.C.]] riuscirono a respingere un'invasione di [[Cimbri]] provenienti dallo [[Jutland]], che in seguito a questo scontro ripiegarono sul vicino [[Norico]] scontrandosi con un esercito romano nei pressi di [[Battaglia di Noreia|Noreia]].<ref>A.{{cita|Piganiol, ''Le1989|p. conquiste dei334}}.</ref><ref [[Romani]]''name="StraboneVII,2,2">{{cita|Strabone|VII [[Milano]] [[1989]](Germania), p2.3342}}.</ref>.
===Durante il perido repubblicano di [[Storia romana|Roma]]===
Entrarono in contatto con l'impero romano per la prima volta nel...
 
Il console [[Marco Livio Druso (console)|Marco Livio Druso]] (nel 112 a.C.), divenutoper due anni consecutivi combatté contro gli Scordisci in [[Tracia]], anche quando gli venne prolungato il mandato come proconsole di [[Macedonia (provincia romana)|Macedonia]] nel [[111 a.C.]],. Egli otteneva nel maggio dell'anno successivo (110 a.C.) il [[Trionfotrionfo]] su questo popolo<ref>''[[{{cita|Fasti triumphales]]'', |''643 ab Urbe condita'' = [[110 a.C.]]}}.</ref>, dopoche averloaveva battutocombattuto probabilmente insieme ad altri popoli suoi alleati (forsedella zona, come i [[Daci]] e [[Traci]])le vicine popolazioni della Tracia.<ref>{{cita|Livio, ''Periochae''|63.7}}.</ref>
 
Pochi anni più tardi, un certo [[Marco Minucio Rufo (console 110 a.C.)|Marco Minucio Rufo]] (console del [[110 a.C.]]), ora proconsole di [[Macedonia (provincia romana)|Macedonia]], ottenne su di loro un nuovo e memorabile [[trionfo]] nel [[106 a.C.]]<ref>[[{{cita|Velleio Patercolo]], ''Storia di [[Roma]]'', |II, 8, 3}}.<br/>''[[Fasti triumphales]]'', ''647 ab Urbe condita'' = [[106 a.C.]].</ref>.
 
Da questo momento in poi subiranno la lenta ed inesorabile avanzata romana da sud a nord. La sconfitta da cui non si ripresero più e che li costrinse ad abbandonare i territori acquisiti della [[Dardania (Balcani)|Dardania]] avvenne al tempo di [[Lucio CorenlioCornelio Silla]] tra l'[[88 a.C.|88]]-[[81 a.C.]] ad opera di uno dei suoi generali di nome [[Lucio Cornelio Scipione Asiatico (console 83 a.C.)|Lucio Cornelio Scipione Asiatico]], tanto che i vicini [[Mesi (popolo antico)|Mesi]], assogettatiassoggettati agli Scordisci da circa sessant'anni, riuscirono a romperne il giogo.
 
Nel [[75 a.C.|75]]-[[74 a.C.]], alleati ancora a [[Dardani]] e [[Daci]], combatterono contro il prefettoproconsole di [[Macedonia (provincia romana)|Macedonia]] [[Gaio Scribonio Curione (console 76 a.C.)|Gaio Scribonio Curione Burbuleio]]. E pochi anni più tardi erano costretti a chiedere la pace e ad allearsi al grande re dei [[Daci]] [[Burebista]], dopo essere stati pesantemente sconfitti.
 
===Loro annessione sotto [[Augusto (imperatore romano)|Augusto]] ([[12 a.C.]])===
{{Vedi anche|Campagne dalmato-illiriche (13-9 a.C.)|Rivolta dalmato-pannonica del 6-9}}
[[File:Rivolta pannonica 9.jpg|upright=1.7|thumb|Al termine della [[rivolta dalmato-pannonica del 6-9]], tutti i territori dell'area [[Illiricum|illirica]] a sud del fiume [[Drava]], erano ora sotto il definitivo controllo romano.]]
 
===Loro annessione sotto [[Augusto (imperatore romano)|Augusto]] ([[12 a.C.]])===
Il popolo degli Scordisci, alleatosi con i [[Denteleti]] (abitanti l'alta valle del fiume ''[[Strimone (fiume)|Strymon]]'') invadeva la [[Macedonia (provincia romana)|Macedonia]] nel [[16 a.C.]]<ref>[[Cassio Dione Cocceiano]], ''Storia romana'', LIV, 20, 3. <br/>AE 1936, 18 (Macedonia, ''Amphipolis''): ''Imperatore Caesare divi filio Augusto Lucio Tario Rufo proconsule provinciae [[legio X Fretensis]] pontem fecit''.</ref>, ma erano respinti dal neo governatore [[Lucio Tario Rufo (console 16 a.C.)|Lucio Tario Rufo]].
 
Due anni più tardi [[14 a.C.]] un certo [[Marco Vinicio (console 19 a.C.)|Marco Vinicio]] era inviato, in qualità di [[Legatus|Legato imperiale]], sul fronte [[IlliriaIlliricum|Illirico]] in seguito alle continue ribellioni delle genti dell’areadell'area di [[Lubiana|Emona]] e [[Sisak|Siscia]]. La campagna programmata dallo stesso [[Augusto (imperatore romano)|Augusto]] nel [[13 a.C.]], dopo una sua visita di ad [[Aquileia]], prevedeva l’occupazionel'occupazione dell’interadell'intera area illirica e balcanica ed era stata affidata al genero ed amico [[Marco Vipsanio Agrippa|Agrippa]].
 
L'anno successivo, [[Marco Vinicio (console 19 a.C.)|Marco Vinicio]] fu inviato nella vicina provincia di [[Macedonia (provincia romana)|Macedonia]], come nuovo governatore, sotto l'alto comando del figliastro del ''Princeps'', [[Tiberio Claudio Nerone|Tiberio]] (il futuro imperatore). Egli riuscì a condurre il suo esercito lungo il fianco orientale ed in una manovra a tenaglia, occupava l'intera area della [[Dardania]] e della bassa valle della [[Sava (fiume)|Sava]] (inclusa la piana di [[Sirmio]]), riuscendo a sottomettere anche i potenti Scordisci <ref>[[Velleio Patercolo]], ''Storia di [[Roma]]'', II, 39, 3; [[Cassio Dione Cocceiano]], ''Storia romana'', LIV, 31, 3.</ref>.
 
Nel corso della campagna militare romana del [[12 a.C.]], il comandante romano [[Tiberio]], il futuro imperatore, sottomise i pannoni [[Breuci]], grazie all'alleanza della potente tribù [[celti]]ca (sottomessa l'anno precedente) degli Scordisci,<ref>{{cita|Velleio Patercolo|II, 39, 3}}; {{cita|Cassio Dione|LIV, 31.3}}.</ref> tanto che per questi successi gli furono decretati gli ''[[Trionfo|ornamenta triumphalia]]''.<ref>{{cita|Cassio Dione|LIV, 31.4}}.</ref> E al termine di queste operazioni, o più probabilmente con la conclusione della [[rivolta dalmato-pannonica del 6-9]] il loro territorio era organizzato nella nuova provincia di [[Mesia]] entrando a far parte anche delle truppe [[Truppe ausiliarie dell'esercito romano|ausiliarie]]<ref>{{AE|1958|73}} ([[Pannonia (provincia romana)|Pannonia inferiore]], Novi Slankamen / Acumincum): ''Titus Flavius Proculus princeps'' '''praefectus Scordiscorum''' ''annorum XXXXI hic situs est Titus Flavius Dulcis pater filio suo pientissimo fecit''.</ref>.
Il loro territorio al termine della [[rivolta dalmato-pannonica del 6-9]] fu organizzato nella nuova provincia di [[Mesia]].
 
== Note ==
{{<references|}} />
 
==Bibliografia==
===;Fonti primarie===:
* {{cita libro|autore=[[Cassio Dione Cocceiano|Dione Cassio]]|titolo=[[Storia romana (Cassio Dione)|Storia romana]]|volume=libro LIV|cid=Cassio Dione|lingua=grc}} ([[Wikisource:el:Ρωμαϊκή Ιστορία|testo greco]] {{simbolo|Wikisource-logo.svg|15}} e [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Cassius_Dio/home.html traduzione inglese]).
*[[Cassio Dione Cocceiano|Dione]], ''Storia romana'' libro LIV.
* {{cita libro|autore=|titolo=[[Fasti triumphales]]|cid=Fasti triumphales|lingua=latino}} (Iscrizione latina {{AE|1930|60}} e [http://www.attalus.org/translate/fasti.html traduzione inglese]).
*[[Velleio Patercolo]], ''Storia di [[Roma]]'', libro II.
* {{cita libro|autore=[[Marco Giuniano Giustino|Giustino]]|titolo=[[Storie filippiche (Trogo)|Historiarum Philippicarum T. Pompeii Trogi]] libri XLIV in epitomen redacti |cid=Giustino|lingua=latino}} ([[Wikisource:la:Epitoma Historiarum Philippicarum Pompeii Trogi|testo latino]] {{simbolo|Wikisource-logo.svg|15}} e [http://www.forumromanum.org/literature/justin/english/index.html traduzione inglese]).
*''[[Fasti triumphales]]''.
*{{Cita libro|autore=[[Tito Livio|Livio]]|titolo=[[Ab Urbe condita libri|''Periochae ab Urbe condita'']]|cid=Livio, ''Periochae''|lingua=latino}} ([[Wikisource:la:Ab Urbe Condita – Periochae|testo latino]] {{simbolo|Wikisource-logo.svg|15}}).
* {{cita libro|autore=[[Velleio Patercolo]]|titolo=[[Historiae Romanae ad M. Vinicium consulem libri duo]]|cid=Velleio Patercolo|lingua=latino}} ([[Wikisource:la:Historiae Romanae Ad M. Vinicium Libri Duo|testo latino]] {{simbolo|Wikisource-logo.svg|15}} e [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Velleius_Paterculus/home.html traduzione inglese qui] e [[Wikisource:en:Compendium of the History of Rome|qui]] {{simbolo|Wikisource-logo.svg|15}}).
 
===;Fonti secondarie===:
* {{cita libro|autore=András Mócsy|titolo=Pannonia and Upper Moesia: History of the Middle Danube Provinces of the Roman Empire|editore=Routledge & Kegan Paul Books|città=Londra|anno=1974|cid=Mócsy 1974|lingua=inglese|isbn=9780710077141}}
* {{cita libro|autore=[[André Piganiol]]|titolo=Le conquiste dei romani|editore=Il Saggiatore|città=Milano|anno=1989|lingua=italiano|cid=Piganiol 1989}}
 
==Voci correlate==
*[[Celti]]
*[[Spedizioni celtiche nei Balcani]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
===Fonti secondarie===
* {{Collegamenti esterni}}
*András Mócsy, ''[[Pannonia]] and [[Mesia superiore|Upper Moesia]]'', [[Londra]]/[[Boston]], [[1974]].
*André Piganiol, ''Le conquiste dei [[Romani]]'', [[Milano]] [[1989]].
 
{{Portale|storiaAntica Roma|Celti}}
 
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[[Categoria:Celti|Scordisci]]
[[Categoria:Storia di Roma|Scordisci]]
[[Categoria:Nemici ed alleati di Roma|Scordisci]]