Periodo (linguistica): differenze tra le versioni
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{{F|grammatica|novembre 2009}}
In [[grammatica]], il '''periodo''', o '''frase complessa''', è un'unità complessa del discorso, composta da più [[frase|frasi]] semplici, o [[Proposizione (linguistica)|proposizioni]], combinate in una sola struttura dal senso compiuto.
Un periodo può essere suddiviso in più proposizioni, che sono pari al numero di [[Predicato|predicati]], sia [[Predicato verbale|verbali]] sia [[Predicato nominale|nominali]], [[Coniugazione (linguistica)|coniugati]] sia nei modi finiti sia in quelli indefiniti. Per esempio: ''Da due giorni <u>piove</u> senza interruzione; In casa tutti <u>si annoiano</u>''.▼
La struttura grammaticale del periodo è studiata dall'[[analisi logica del periodo]].
▲Un periodo può essere suddiviso in proposizioni che sono pari al numero di [[Predicato|predicati]], sia [[Predicato verbale|verbali]] sia [[Predicato nominale|nominali]], [[Coniugazione (linguistica)|coniugati]] sia nei modi finiti sia in quelli indefiniti.
==Periodo e proposizioni==
{{frase|Martina decise, ignorando gli avvertimenti che la madre le aveva rivolto, di seguire i consigli dello sconosciuto e di fermarsi a comprare delle rose per la nonna.}}
:a) ''Martina decise''
:b) ''ignorando gli avvertimenti''
:c) ''che la madre le aveva rivolto''
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:f) ''a comprare delle rose per la nonna.''
La prima di queste proposizioni è in questo caso la più importante, e viene chiamata [[proposizione principale]] o in qualche caso, reggente. Essa costituisce la struttura portante del periodo: tutte le altre proposizioni dipendono da essa, pertanto sono chiamate [[proposizione subordinata|proposizioni subordinate]].
La proposizione principale non è necessariamente la prima. Inoltre nel periodo a volte le proposizioni si presentano incastonate l'una nell'altra: è il caso delle proposizioni ''b'' e ''c'', inserite nel mezzo della ''a'', tra il [[soggetto (linguistica)|soggetto]] (''Martina'') e il [[predicato]] (''decise'').
Le [[proposizione subordinata|proposizioni subordinate]], chiamate anche proposizioni coordinate, possono dipendere dalla [[proposizione principale]]: è il caso di ''b'' e ''d'', che dipendono direttamente da ''a'', o da un'altra [[proposizione subordinata]].
Le proposizioni non sono necessariamente subordinate tra loro: esse possono anche essere collegate mediante un segno d'
▲Le proposizioni non sono necessariamente subordinate tra loro: esse possono anche essere collegate mediante un segno d' [[interpunzione]] debole (di solito la [[virgola]]) o una [[congiunzione (grammatica)|congiunzione]] coordinante (e, che, perché, ...): questo tipo di collegamento è chiamato coordinazione o [[paratassi]]. Nel nostro esempio, ''d'' ed ''e'' sono due [[proposizione coordinata|proposizioni coordinate]] tra loro mediante la congiunzione ''e'': sono però anche subordinate di primo grado rispetto ad ''a''. Anche la [[proposizione principale]] può avere una sua coordinata. Ci sono anche vari tipi di proposizioni coordinate, cioè:
* ''copulative'' come ''e'', ''ne'', ''neanche'', ''nemmeno'', ''anche'' e altre;
* ''avversative'' come ''ma'', ''però'', ''tuttavia'',
* ''disgiuntive'' come ''o'', ''oppure'', ''ovvero'', ''ossia'' e altre;
* ''correlative'' come ''e...e'', ''o...o'', ''ora...ora'' e altre;
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