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== Biografia ==
=== I primi anni ===
Abraham-Louis Breguet nacque ain riva al lago di [[Neuchâtel]], nel [[Canton Giura|Giura]] elveticosvizzero, il 10 gennaio 1747 e fu battezzato nella chiesa lo stesso giorno. Di origine [[prussia]]na, era il primogenito del mercante-locandiere Jonas-Louis Breguet (1719-1758) e della moglie Suzanne-Marguerite Bolle (1724-1768), che si erano sposati anella [[Lesprimavera Verrières]]del il1745, 21 aprile 1745.e Provenivaproveniva da una famiglia di notabili [[Protestantesimo|protestante]] della [[Piccardia]], rifugiata in [[Svizzera]] nel 1685, conall'epoca ldell'[[editto di Fontainebleau]] da parte di [[Luigi XIV di Francia|Luigi XIV]]. Aveva due fratelli e quattro sorelle minori: Henri-François (1748-1750), Suzanne-Marie (1750), Henri (1752), Henriette (1753), Charlotte (1756-1840) e Marie-Louise (1759-1797).
 
=== La carriera ===
Il 18 luglioNel 1759, la madre si risposò con Joseph Tattet, un primo cugino del padre, l'orologiaioche Josephproveniva Tattetda una famiglia di orologiai. Nel 1762, a soli 15 anni, si trasferì in [[Francia]] e divenne apprendista di Etienne Gide, un orologiaio a [[Versailles]], amico del patrigno. eDurante orologiaioquesti aanni incontrò [[VersaillesFerdinand Berthoud]]. Nele Jean-Antoine 1768Lépine, unche annogli dopoinsegnarono averl'arte terminatodell'orologeria. Terminato l'apprendistato nel 1767, l'anno successivo si stanziò a [[Parigi]], ma perse la madre e, nelil 1775patrigno, vie fondòdoveva anche mantenere la propriasorella manifatturaminore.<ref>Salomons orologiera:1921, lapp. celebre9-10.</ref> Si stanziò a [[Breguet (azienda)|BreguetParigi]], ancoraove, oggi attiva. Divennedopo un maestrofortunato orologiaio[[Matrimonio nel(Chiesa 1784cattolica)|matrimonio edcattolico]] eracon ormaiCécile notoMarie-Louise eL'Huillier stimato(1752-1780), inpoté tutteavviare lenel grandi1775, corti dall'[[Europa]].età Perdi 28 anni, la reginapropria [[Mariaattività Antoniettaprofessionale d'Asburgo-Lorena|Mariae Antonietta]],aprire la suapropria miglioremanifattura sostenitriceorologiera finoin allaQuai morte, realizzò ilde l''Marie Antoinette''Horloge, consideratosulle tuttorarive tradella i[[Senna]]: piùla complessi[[Breguet orologi(azienda)|Breguet]].<ref>Salomons del1921, p. mondo8.</ref>
 
Il suo successo lo rese ricco, ma mantenne sempre uno stile di vita semplice. Era conosciuto per la sua gentilezza e buon umore.<ref>Salomons 1921, p. 11.</ref> Sin dai primi anni d'attività fu impegnato nel perfezionamento tecnico dei meccanismi degli orologi e nello sviluppo e nell'invenzione di complicazioni e soluzioni tecniche sempre nuove, tanto che oggi il suo contributo all'evoluzione della tecnica orologiera è considerato decisivo, vitale e imprescindibile. Basti pensare che a soli cinque anni di distanza dall'insediamento in Quai d'Horloge, già presentò a Parigi i primi orologi automatici, detti "perpetui". Ammalierà così, grazie alla sua maestria tecnica e al suo innegabile savoir-faire estetico, la nobiltà e l'alta borghesia, tanto da divenire il principale fornitore di orologi della regina [[Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena|Maria Antonietta]] prima, del re [[Luigi XVI di Francia|Luigi XVI]] e dell'intera [[Reggia di Versailles|corte di Versailles]] poi, introdotto grazie all'aiuto del suo amico e protettore, l'abate [[Joseph-François Marie|Marie]]. Il suo primo cliente fu il [[duca d'Orléans]].<ref>Salomons 1921, pp. 10-11.</ref> Incontrò [[Abraham-Louis Perrelet]] in Svizzera e divenne un maestro orologiaio nel 1784. Nel 1787, stabilì una partnership con Xavier Gide, che durò fino al 1791.
Fu amico intimo del capo rivoluzionario e compatriota [[Jean-Paul Marat]], che aveva inoltre salvato dal linciaggio di una folla [[Legittimismo|realista]] nell'aprile 1793. Dapprima sostenitore entusiasta della [[Rivoluzione francese|rivoluzione]], sebbene totalmente estraneo alla politica, la ripudiò per sempre quando scosse la Francia. Il 12 agosto 1793, con un [[salvacondotto]] dello stesso Marat che era in debito con lui, lasciò quindi Parigi con la famiglia e si rifugiò in Svizzera da controrivoluzionario. Nel maggio 1795, dopo la caduta di [[Maximilien de Robespierre|Robespierre]], ritornò in Francia, ma il suo laboratorio era stato saccheggiato nel 1794, durante il periodo del [[Regime del Terrore|Terrore]]. Nel giugno 1796, dopo due processi, il nuovo [[Direttorio|governo]] gli consentì di rientrarne in possesso.
 
Proprio per la [[regina di Francia]], una delle ammiratrici più entusiaste dei suoi orologi e sua cliente dall'ottobre 1782 fino alla morte, realizzò l'eccezionale orologio da tasca n° 160, che successivamente venne indicato con l'appellativo "Marie Antoinette" in suo onore, considerato tuttora tra i più complessi orologi del mondo. Il ''Marie Antoinette'', noto quale "[[Lisa Gherardini|Monna Lisa]] dei segnatempo", venne commissionato nel 1783 da un misterioso ammiratore e membro della guardia reale di Maria Antonietta, il quale voleva farne dono alla sua regina, voluto da lei stessa dopo la prima commissione di un orologio da taschino a carica automatica con funzione di calendario e ripetizione. La commissione consisteva esplicitamente nella realizzazione di un orologio ricco di tutti i più importanti ritrovati tecnici dell'epoca, l'oro dovunque fosse possibile, senza limiti di spesa né termini di consegna. Ben felice di quella sfida, si impegnò quindi in un'opera senza eguali, ma nonostante il suo impegno, la regina non poté mai vedere l'orologio completato, visto che la sua progettazione e realizzazione impiegarono ben diciannove anni, interrotto a causa della [[Rivoluzione francese|rivoluzione]] dal 1789 al 1795. Fu pronto solo nel 1802, ossia nove anni dopo la morte dell'infelice sovrana, ma il risultato è stato quello che molti esperti considerano l'orologio più importante mai prodotto per ragioni tecnologiche, estetiche e storiche. Non vendette l'orologio al completamento, ma lo conservò sempre per sé in un luogo sicuro, testimoniando così la sua fedeltà nei confronti della regina. I costi di fabbrica alla fine arrivarono alla colossale somma di 30.000 franchi.<ref>Salomons 1921, p. 46.</ref><ref>{{cita web|url=http://www.orologidalmondo.it/il-mistero-del-breguet-160-detto-maria-antonietta/|titolo=Il mistero del Breguet 160 detto "Maria Antonietta"|data=9 maggio 2013|accesso=20 dicembre 2020|dataarchivio=21 settembre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210921094234/http://www.orologidalmondo.it/il-mistero-del-breguet-160-detto-maria-antonietta/|urlmorto=sì}}</ref>
Dopo l'ascesa di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]], divenne un principale orologiaio dell'[[Primo Impero francese|impero]], ma non era un uomo del regime e attendeva la sua caduta per tornare a prevalere la clientela europea. Nel 1808, divenne orologiaio dello [[zar]] [[Alessandro I di Russia|Alessandro I]] e della [[Rossijskij Imperatorskij Flot|marina imperiale russa]]. Fondò a [[San Pietroburgo]] una filiale, ma fu costretto a chiuderla nel 1811, quando lo zar proibì l'ingresso di prodotti francesi sul territorio russo, in risposta alla politica di Napoleone.
 
Incontrò [[Abraham-Louis Perrelet]] in Svizzera e divenne un maestro orologiaio nel 1784. Nel 1786, il ministro [[Charles Alexandre de Calonne|Calonne]] gli chiese di studiare la possibilità di fondare una manifattura reale di orologi a Parigi. Il 15 febbraio 1787, stabilì una partnership con Xavier Gide, il fratello del suo ex maestro, la Société Breguet et Compagnie, che durò fino ai vari disaccordi su questioni politiche e commerciali del 25 settembre 1791, due anni prima della fine del contratto.<ref>{{cita web|url=https://www.britishmuseum.org/explore/highlights/article_index/a/abraham-louis_breguet.aspx|titolo=Abraham-Louis Breguet|accesso=22 febbraio 2022|lingua=en}}</ref>
Il 10 dicembre 1814, dopo la [[Restaurazione francese|restaurazione]] dei [[Borbone di Francia|Borboni]], venne nominato artista aggiunto all'[[Bureau des longitudes|ufficio delle longitudini]]. Il 27 ottobre 1815, due anni dopo la morte di Pierre-Louis Berthoud, gli successe come orologiaio ufficiale della [[Marine nationale|marina reale francese]]. Il 21 marzo 1816, con un'ordinanza reale del ministro dell'interno [[Vincent-Marie Viénot de Vaublanc|Vaublanc]], sostituì [[Lazare Carnot]] come membro a pieno della sezione meccanica dell'[[Accademia francese delle scienze|Accademia reale delle scienze]] dell'[[Institut de France]]. Con decreto reale dell'8 settembre 1819, gli venne conferita la [[Legion d'onore]] dal re [[Luigi XVIII di Francia|Luigi XVIII]].
 
Sostenitore entusiasta della rivoluzione, sebbene totalmente estraneo alla politica, fu amico intimo del capo rivoluzionario e compatriota [[Jean-Paul Marat]]. Dal 1789 al 1791, soggiornò stabilmente in [[Inghilterra]] per sviluppare gli affari e farsi pagare da numerosi debitori, incluso il [[Giorgio IV del Regno Unito|principe di Galles]]. Data la situazione politica instabile in Francia, prese in considerazione l'idea di trasferire la maison a [[Londra]]. Nel maggio 1793, lasciati i giacobini, si schierò attivamente con i [[girondini]] fino alla sconfitta definitiva, quando si trovò classificato tra reazionari, conservatori e nemici del popolo. Il 12 agosto lasciò quindi Parigi con la famiglia con un [[salvacondotto]] di Marat e si rifugiò in Svizzera.
 
Ritornò in Francia nel maggio 1795, dopo la caduta di [[Maximilien de Robespierre|Robespierre]], quando il nuovo [[Direttorio|governo]] gli consentì, nel giugno 1796, dopo due processi, di rientrare nel suo laboratorio, che era stato saccheggiato nel 1794, durante il periodo del [[Regime del Terrore|Terrore]].<ref name=history/> Alla prima esposizione nazionale dei prodotti dell'industria francese, tenuta a Parigi, al [[Campo di Marte (Parigi)|Champ-de-Mars]], dal 17 al 21 settembre 1798, ricevette un'onorevole distinzione, il massimo riconoscimento, per meccanismi di orologeria.<ref>{{cita web|url=http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k85761z/f23.image|titolo=Catalogue des produits industriels qui ont été exposés au Champ de Mars pendant les trois derniers jours complémentaires de l'An VI|accesso=22 febbraio 2022|lingua=fr}}</ref> Era ormai noto e stimato in tutte le grandi corti d'Europa.
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=== La morte ===
[[File:Père-Lachaise - Division 11 - Bréguet 03.jpg|thumb|La tomba di Breguet]]
 
Nel 1823, fu membro della giuria per l'esame dei prodotti dell'industria, ma morì di una crisi di soffocamento tra le braccia del figlio maggiore il 17 settembre, all'età di 76 anni. Fu sepolto nel [[cimitero di Père-Lachaise]] il giorno dopo.
Il 15 settembre 1823, assistette alla riunione settimanale dell'Accademia delle scienze e fu la sua ultima comparsa in pubblico. Senza che niente lo facesse presagire, nella notte dal 16 al 17 settembre, fu colto da una crisi di soffocamento e morì tra le braccia del figlio all'età di 76 anni e otto mesi, senza aver avuto il tempo materiale per richiedere il soccorso d'un medico.
 
Fu sepolto nel [[cimitero di Père-Lachaise]]. I suoi discendenti, prima il figlio e poi il nipote [[Louis Breguet]], gli succedettero a capo dell'impresa.<ref>Salomons 1921, pp. 7-8.</ref>
 
== Le principali invenzioni ==
*Innumerevoli 1822:sono invenzionegli delinterventi cronografoapportati ada inchiostroBreguet in termini di miglioramenti di ritrovati tecnici preesistenti o di introduzione di nuovi dispositivi e complicazioni. In ordine cronologico, ricordiamo<ref>{{cita web|url=http://www.hautehorlogerie.org/en/players/famous-watchmakers/18th-century/abraham-louis-breguet.html|titolo=Timeline of Abraham-Louis Breguet|data=6 luglio 2009|accesso=22 febbraio 2022|lingua=en|dataarchivio=8 dicembre 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081208011657/http://www.hautehorlogerie.org/en/players/famous-watchmakers/18th-century/abraham-louis-breguet.html|urlmorto=sì}}</ref>:
* 1780: perfezionamento dell'[[orologio automatico]], detto perpetuo, divenuto il simbolo stesso della regalità, del potere, della ricchezza;
 
* 1780: perfezionamento dell'[[orologio automatico]], detto perpetuo, divenuto il simbolo stesso della regalità, del potere, della ricchezza;
* 1783: messa a punto della "molla sonora", ovvero il [[gong]] per gli orologi dotati di ripetizione minuti;
* 1786: perfezionamento dello [[scappamento]] ad ancora;
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* 1790: invenzione del "paracadute", sistema di protezione antiurto atto a rendere gli orologi meno fragili;
* 1791: ideazione dell'orologio con lancetta dei secondi indipendenti, detto ''à seconde d'un coup''. Rappresentano i primi antesignani del moderno [[cronografo]];
* 1795: [[brevetto]] del ''quantième perpétuel''. PerfezionòBreguet perfezionò definitivamente la funzione del [[calendario perpetuo]]. Invenzione dello scappamento a [[Cilindro (geometria)|cilindro]] di [[rubino]] e della spirale Breguet;
* 1796: costruzione della prima [[pendola]] da viaggio;
* 1798: invenzione dello scappamento a forza costante, della "pendola simpatica" e del "cronometro musicale", che funge da [[metronomo]];
* 1799: invenzione dell'orologio a tatto;
* 1801: brevetto[[Brevetto]] del [[tourbillon]];
* 1819: perfezionamento del "podometro", per regolare il passo di marcia delle truppe;
* 1820: invenzione del cronografo d'osservazione con doppia lancetta dei secondi, antenato del cronografo moderno;
* 1822: invenzione del cronografo a inchiostro.
* 1822: invenzione del cronografo a inchiostro.<ref>{{cita web|url=http://www.hautehorlogerie.org/en/players/famous-watchmakers/18th-century/abraham-louis-breguet.html|titolo=Timeline of Abraham-Louis Breguet|data=6 luglio 2009|accesso=22 febbraio 2022|lingua=en|dataarchivio=8 dicembre 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081208011657/http://www.hautehorlogerie.org/en/players/famous-watchmakers/18th-century/abraham-louis-breguet.html|urlmorto=sì}}</ref>
 
== Fuori dall'orologeria ==
Nel corso della sua vita, Breguet ebbe modo di applicare il proprio talento anche in altri campi oltre a quello orologiero: ricordiamo in particolare la costruzione di numerosi strumenti di [[fisica]] e ditelegrafi [[astronomia]]ottici. In particolare, nel 1792, mise a punto il meccanismo del telegrafo ottico di [[Claude Chappe|Chappe]], mentre nel 1796 collaborò con l'ingegnere spagnolo Juan de Bethencourt.
 
== Onorificenze ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www.orologidalmondo.it/tag/breguet/|titolo=Sito ufficiale}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|meccanica|storia}}
 
[[Categoria:Cavalieri della Legion d'onore]]
[[Categoria:Orologiai francesi]]
[[Categoria:Ingegneri francesi]]
[[Categoria:Membri dell'Accademia Francese delle Scienze]]
[[Categoria:Orologiai tedeschi]]
[[Categoria:Sepolti nel cimitero di Père-Lachaise]]