Urbi et Orbi: differenze tra le versioni
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'''''Urbi et Orbi''''' è una locuzione [[lingua latina|latina]] composta da due sostantivi, ''Urbi'' e ''Orbi'',<ref>''Urbi'' e ''Orbi'' sono rispettivamente il dativo di ''Urbs, -is'' e ''Orbis, -is'' della III [[Declinazione (linguistica)|declinazione]]. Esprimono entrambi il [[complemento di termine]].</ref> uniti dalla congiunzione ''et'': ''Urbi'' significa "all'Urbe", per gli antichi Romani la città di [[Roma]], ''Orbi'' significa "all'Orbe", nel senso di "mondo". La locuzione quindi significa "all'Urbe e all'Orbe", nel linguaggio corrente resa con "a Roma e al mondo".<ref name=":0">Cfr. Ilaria Roncone e Rachele Landi, ''[https://www.sololibri.net/Urbi-et-orbi-cosa-significa-quando-usa.html Urbi et Orbi: cosa significa e quando si usa]'', su ''[https://www.sololibri.net/+-Parole-proverbi-modi-di-dire-+.html SoloLibri.net. Significato di parole, proverbi e modi di dire]'', Sololibri.net / New Com Web srls, 24 dicembre 2020. <small>URL consultato il 18 febbraio 2021</small>.</ref> La locuzione si usa anche al genitivo: ''Urbis et Orbis'' ("di Roma e del mondo").
La locuzione evidenzia il presupposto di Roma al centro del mondo.<ref>La locuzione ''in universo Romanorum orbe'' esprime lo stesso concetto di un mondo che fa riferimento a Roma, capitale di un impero che ambisce ad essere universale. L'espressione si trova in alcune lettere di papi: [[Papa Cleto|Cleto]] o Anacleto (orientativamente 80-92), che in una lettera inviata a tutti i vescovi e fedeli, diremmo oggi un'[[enciclica]], in cui tratta dell'apostasia, scrive: «Unde iustum est, omnes in universo Romanorum orbe doctores legis ea quae legis sunt recte sapere et operari, et non regulas nascentis Ecclesiae confundere, aut fidem aut doctrinam apostolorum variis maculare doctrinis» ("Quindi, è giusto che tutti i dottori della legge nell'universo mondo dei Romani, siano istruiti ed operino correttamente nelle cose di legge, e non confondano le regole della Chiesa nascente o macchino la fede o la dottrina degli apostoli con varie dottrine"), testo latino riportato da Psudo-Liutprandus, ''Liber de pontificum Romanorum vitis'', [https://books.google.it/books?id=lI0fwPLvrocC&printsec=onepage&q=1158&f=false#v=snippet&q=1158&f=false V. S. Anacletus (Annus Christi 103.)], in Jacques-Paul Migne, [https://books.google.it/books?id=lI0fwPLvrocC&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q=Patrologiae%20cursus%20completus%3A%20sive%20Bibliotheca%20universalis%20series%20secunda%20tomus%20CXXIX&f=false ''Patrologiae Cursus completus: sive Biblioteca Universalis, Integram Uniformis, Commoda, Oeconomica, Omnium SS. Patrum, Doctorum Scriptorumque Ecclesiasticorum qui ab aevo apostolico ad usuque Innocentii III temora fluerunt'', Series secunda, Tomus CXXIX] Parisiis, excudebatur et venit apud J.-P. Migne editorem, in via dicta D'Amboise, 1853, col. 1158, capoverso B = PL 129, 1158B); [[Papa Damaso I|Damaso I]] (366-384), che ai vescovi dell'[[Illyricum|Illiria]] scrive: «Unde iustum est, omnes in Universo Romanorum Orbe Doctores legis, ea, quae legis sunt, sapere, et non fidem doctrinis variis maculare» ("Quindi, è giusto che tutti i dottori della legge nell'universo mondo dei Romani, siano istruiti nelle cose di legge, e non macchino la fede con varie dottrine"), testo latino riportato da Cassiodorus, ''Historia Ecclesiastica vocata tripartita'', liber V, Cap. XXIX, ''[https://books.google.it/books?id=3Ms_AQAAMAAJ&pg=PA1005&lpg=PA1005&dq=in+universo+Romanorum+orbe&source=bl&ots=cydNZjwFvJ&sig=ACfU3U0Ew-iPO0Ioxxsd9qNPv-HzK3Bt-Q&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjY26Cf0oDvAhWuz4UKHdJLCqkQ6AEwBnoECAkQAw#v=onepage&q=in%20universo%20Romanorum%20orbe&f=false Litterae Damasi et caeterorum ad Illyricum contra concilium in Nicaea Thraciae factum]'', in Jacques-Paul Migne, [https://books.google.it/books?id=3Ms_AQAAMAAJ&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false ''op. cit.'', Series I. Tomus LXIX], Parisiis, venit apud editorem, in via dicta D'Amboise, 1848, col. 1006 = PL 69, 250.</ref> È usata in ambito [[Chiesa cattolica|cattolico]] in iscrizioni, [[Bolla pontificia|bolle]] e altri documenti pontifici e delle [[Congregazione (Curia romana)|Congregazioni romane]], messaggi e [[Benedizione|benedizioni]]
La locuzione ''Urbis et Orbis'', oltre che in documenti della Santa Sede, è utilizzata anche per indicare la lingua latina (''Urbis et Orbis lingua''), intesa come lingua universale, di Roma e del mondo.<ref>Con questo significato ''Urbis et Orbis lingua'' è il titolo di una grammatica latina: Vittorio Tantucci, ''Urbis et Orbis lingua. Corso di Latino. Parte teorica.'' Volume unico per i Licei e gli Ist. Magistrali. Morfologia e Sintassi; Vittorio Tantucci e Teobaldo Rimondi, ''Urbis et Orbis lingua. Corso di Latino. Parte pratica'', 2 voll.: I. Esercizi e Temi di versione sulla Morfologia, II. Esercizi e Temi di versione sulla Sintassi, edd. 1º gennaio 1982, 1º gennaio 1988, 24 maggio 1995.</ref>
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La locuzione nelle due forme ''Urbi et Orbi'' e ''Urbis et Orbis'' ricorre in svariati tipi di documenti pontifici e delle Congregazioni romane:
* la [[Bolla pontificia|bolla]] ''Urbi et Orbi'' del 1256<ref>Cfr. voce ''[https://www.treccani.it/enciclopedia/guglielmo-di-saint-amour/ Guglièlmo di Saint-Amour]'', su ''[https://www.treccani.it/enciclopedia/ Treccani Enciclopedia]'', Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. <small>URL consultato il 18 febbraio 2021</small>.</ref> con cui [[papa Alessandro IV]] condannò il libro ''Libellus de novissimorum
* il decreto ''Urbis et Orbis'' del 30 settembre 1817 della [[Congregazione per le indulgenze e le sacre reliquie|Sacra Congregazione delle Indulgenze]], con il quale il pontefice [[Papa Pio VII|Pio VII]] aumentò le indulgenze ai fedeli che avessero recitato le [[litanie lauretane]];<ref>Cfr. Giovanni Sacchetto (a cura di), [https://books.google.it/books?id=bkH0_EqXXKUC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false ''Raccolta di orazioni e pie opere per le quali sono state concedute dai Sommi Pontefici le S. Indulgenze'', Padova], Giovanni Sacchetto, 1837, [https://books.google.it/books?hl=it&id=bkH0_EqXXKUC&q=Litanie.+litanie+volgarmente#v=onepage&q&f=false pp. 186-187]. <small>URL consultato il 24 febbraio 2021</small>.</ref>
* il decreto ''Urbis et Orbis'' del 10 maggio 2008 con la quale la [[Penitenzieria Apostolica|Penitenzieria apostolica]], in conformità al volere del pontefice Benedetto XVI, concesse speciali indulgenze in occasione del bimillenario della nascita di san Paolo.<ref>Cfr. Penitenzieria apostolica, ''[http://www.vatican.va/roman_curia/tribunals/apost_penit/documents/rc_trib_appen_doc_20080510_san-paolo_it.html Decreto «Urbis et Orbis» con il quale vengono concesse speciali Indulgenze in occasione dei duemila anni dalla nascita del Santo Apostolo Paolo]'', su ''[http://www.vatican.va/content/romancuria/it/tribunali/penitenzieria-apostolica/documenti.html La Santa Sede]'', Roma, 10 maggio 2008. <small>URL consultato il 24 febbraio 2021</small>.</ref>
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=== La benedizione ''Urbi et Orbi'' ===
[[File:Petersdom (Fassade).jpg|miniatura|Facciata della [[Basilica di San Pietro in Vaticano]]. È cerchiata la loggia centrale, da cui solitamente il papa impartisce la benedizione ''Urbi et Orbi''. ]]
La benedizione ''Urbi et Orbi'' è la forma più solenne di benedizione apostolica nella Chiesa cattolica ed è riservata al [[papa]]. È una forma di benedizione pubblica che il
==== Indulgenza ====
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Il rito della benedizione papale ''Urbi et Orbi'' si sviluppò nel XIII secolo durante il pontificato di [[Papa Gregorio X|Gregorio X]].
Prima dell'occupazione di Roma da parte dell'esercito del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] (20 settembre 1870), questa benedizione veniva impartita dal papa in diverse circostanze in determinate basiliche di Roma, affacciandosi alla piazza antistante la basilica dalla loggia centrale della facciata: nella [[Basilica di San Pietro in Vaticano|Basilica di San Pietro]] al [[Giovedì santo]], a [[Pasqua]], nella solennità dei [[santi Pietro e Paolo]], nel giorno dell'elezione del papa e in quello della sua incoronazione;
Dopo la perdita del [[potere temporale]] (20 settembre 1870) la benedizione viene impartita soltanto dalla Basilica di San Pietro, e le occasioni furono ulteriormente ridotte alla Pasqua e al Natale, oltre ovviamente al giorno dell’elezione del papa. Fino al 1921 i papi non si affacciarono su piazza San Pietro, ma davano la benedizione ''Urbi et Orbi'' dalla loggia interna della basilica o dal balcone di un cortile interno del Vaticano a significare che si consideravano "[[Prigioniero in Vaticano|prigionieri in Vaticano]]". [[Papa Pio XI|Pio XI]], eletto nel 1922, tornò a dare la benedizione dalla loggia esterna a significare l'intenzione di risolvere la [[questione romana]].
Fino al pontificato di [[Papa Pio XI|Pio XI]], il papa, preceduto dal [[Ministrante|crocifero]] e accompagnato da due cardinali diaconi, dal maestro delle cerimonie e dagli [[Accolito|accoliti]], si recava alla loggia delle benedizioni in [[sedia gestatoria]] col [[baldacchino]], indossando i [[Paramento liturgico|paramenti]] pontificali e il [[triregno]].<ref>Vedi Caeremoniale Romanum (a cura di), ''[https://www.youtube.com/watch?v=ICNhPPIK_7A Pope Pio XI - Benedictio Apostolica 'Urbi et Orbi']'', su ''[https://www.youtube.com/ Youtube]'', 9 settembre 2010. <small>URL consultato il 19 febbraio 2021</small>.</ref> I successori si recavano a piedi (da [[Paolo VI]] in poi senza il [[Tiara|triregno]]), talora con gli abiti pontificali talora con l'abito corale ([[Rocchetto (paramento liturgico)|rocchetto]], [[mozzetta]] e [[Stola (paramento liturgico)|stola]]).
[[Papa Francesco]] ha semplificato ulteriormente il cerimoniale, limitandosi ad indossare la stola sopra la [[Abito talare|veste talare]] per il solo tempo della benedizione.
Dopo la [[Patti Lateranensi|Conciliazione]] tra la [[Santa Sede]] e l'[[regno d'Italia (1861-1946)|Italia]] (11 febbraio 1929) in piazza, oltre la folla, ad accogliere il papa ci sono le rappresentanze militari dello Stato della [[Città del Vaticano]] e dell'[[Italia]] e le bande dei due Stati: quella della [[Gendarmeria pontificia]] che esegue l'[[Il Canto degli Italiani|inno nazionale italiano]] e quella dei [[Banda musicale dell'Arma dei Carabinieri|Carabinieri]] che esegue l'[[Gran Marcia Trionfale|inno pontificio]]. In generale, il papa, verso mezzogiorno, dopo aver celebrato la Messa nella Basilica Vaticana a Natale o sul sagrato della stessa a Pasqua, si reca alla loggia delle benedizioni, e, dopo aver ricevuto i saluti militari della [[Guardia svizzera pontificia]] e delle [[forze armate italiane]], pronuncia il messaggio ''Urbi et Orbi'', la preghiera dell'''[[Angelus]]'' a [[Natale]] o quella del ''[[Regina Caeli]]'' a [[Pasqua]] (se non è stata detta al termine della Messa), e infine, previo annuncio dell'indulgenza da parte del cardinale protodiacono, impartisce la benedizione apostolica ''Urbi et Orbi''. Questo cerimoniale viene attualmente seguito anche in occasione della benedizione impartita dal papa neoeletto, a parte l'orario e la Messa di inaugurazione del suo ministero di pastore supremo della Chiesa cattolica, che viene organizzata per un giorno festivo entro una decina di giorni. I papi che precedettero san [[Giovanni Paolo II]] non usavano tenere alcun discorso in occasione della loro prima benedizione ''Urbi et Orbi''.▼
▲Dopo la [[Patti Lateranensi|Conciliazione]] tra la [[Santa Sede]] e l'[[regno d'Italia (1861-1946)|Italia]] (11 febbraio 1929) in piazza, oltre la folla, ad accogliere il papa ci sono le rappresentanze militari dello Stato della [[Città del Vaticano]] e dell'[[Italia]] e le bande dei due Stati: quella della [[Gendarmeria pontificia]] che esegue l'[[Il Canto degli Italiani|inno nazionale italiano]] e quella dei [[Banda musicale dell'Arma dei Carabinieri|Carabinieri]] che esegue l'[[Gran Marcia Trionfale|inno pontificio]]. In generale, il papa, verso mezzogiorno, dopo aver celebrato la Messa nella Basilica Vaticana a Natale o sul sagrato della stessa a Pasqua, si reca alla loggia delle benedizioni, e, dopo aver ricevuto i saluti militari della [[Guardia svizzera pontificia]] e delle [[forze armate italiane]], pronuncia il messaggio ''Urbi et Orbi'', la preghiera dell'''[[Angelus]]'' a [[Natale]] o quella del ''[[Regina Caeli]]'' a [[Pasqua]] (se non è stata detta al termine della Messa), e infine, previo annuncio dell'indulgenza da parte del cardinale protodiacono, impartisce la benedizione apostolica ''Urbi et Orbi''. Questo cerimoniale viene attualmente seguito anche in occasione della benedizione impartita dal papa neoeletto, a parte l'orario e la Messa di inaugurazione del suo ministero di pastore supremo della Chiesa cattolica, che viene organizzata per un giorno festivo entro una decina di giorni. I papi che precedettero
Con l'avvento delle radiotrasmissioni e successivamente della televisione la benedizione ''Urbi et Orbi'', tramite l'[[Unione europea di radiodiffusione]] e altri collegamenti, ha raggiunto poco per volta un numero sempre crescente di paesi del mondo. A partire dalla Pasqua 1960 i messaggi si concludevano con i saluti nelle lingue dei paesi collegati. Si è passati dai saluti in 6 lingue<ref>Vedi Giovanni XXIII, ''[http://www.vatican.va/content/john-xxiii/it/messages/urbi_et_orbi/documents/hf_j-xxiii_mes_19600417_urbi.html Radiomessaggio Urbi et Orbi]'', 17 aprile 1960 su ''[http://www.vatican.va/content/john-xxiii/it.html La Santa Sede]''.</ref> alle 64 lingue del Natale 2012.<ref>Vedi Benedetto XVI, ''[https://www.youtube.com/watch?v=z6y-VNDPe_k Benedizione Urbi et Orbi di SS Benedetto XVI - Natale del Signore 2012]'', su ''[https://www.youtube.com/ YouTube]'', 18 maggio 2013. <small>URL consultato il 25 febbraio 2021</small>.</ref> Papa Francesco ha poi abolito questi saluti.
A Natale del 1995, a causa
Nella circostanza della [[Pandemia di COVID-19 del 2019-2021|pandemia di Covid-19]], nel 2020 [[papa Francesco]] non impartì la benedizione ''Urbi et Orbi'' dalla loggia centrale della Basilica Vaticana, ma nel giorno di Pasqua all'interno di essa dopo aver celebrato la Messa all'altare della Cattedra,<ref>Vedi ''[https://www.youtube.com/watch?v=R55nNSb7tcw Benedizione “Urbi et Orbi” del Santo Padre Francesco - Pasqua 2020]'', su ''[https://www.youtube.com/ Youtube]'', 12 aprile 2020. <small>URL consultato il 25 febbraio 2021</small>.</ref> e nel giorno di Natale nell'Aula della Benedizione.<ref>Vedi Vatican News (a cura di), ''[https://www.youtube.com/watch?v=9rNZiCmni6U&t=1394s Messaggio Natalizio e Benedizione "Urbi et Orbi” 25 dicembre 2020 Papa Francesco]'', su ''[https://www.youtube.com/ YouTube]'', 25 dicembre 2020. <small>URL consultato il 25 febbraio 2021</small>.</ref> Qualche settimana prima, il 27 marzo, lo stesso papa Francesco, sul sagrato della [[Basilica di San Pietro in Vaticano|Basilica Vaticana]], in una [[piazza San Pietro]] completamente deserta ma collegato con i fedeli tramite i mezzi di telecomunicazione, ha presieduto una supplica per ottenere la fine della pandemia e ha impartito la benedizione eucaristica ''Urbi et Orbi''. Per l'occasione l'icona della ''[[Salus populi romani]]'' e il [[crocifisso]] della [[
==== Svolgimento del rito ====
La benedizione è preceduta dall'annuncio dell'indulgenza fatto da un cardinale (di solito il [[cardinale protodiacono]]) in italiano:{{Citazione|Il Santo Padre N., a tutti i fedeli presenti e a quelli che ricevono la sua benedizione a mezzo della radio, della televisione e delle
La benedizione contiene una formula che fa riferimento alla remissione dei [[peccato|peccati]] e all'[[indulgenza]]. Va notato che la formula di remissione dei peccati non ha valore di assoluzione, ma impetratorio.
La benedizione viene pronunciata in latino, i fedeli alle singole invocazioni rispondono "Amen":<ref>La benedizione viene solitamente cantata in latino.
{{Citazione|℣. I Santi apostoli Pietro e Paolo, nel cui potere e autorità confidiamo, intercedano per noi presso Dio.
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File:Primera bendición Pio XI.jpg|[[Pio XI]] si affaccia alla loggia il giorno della sua elezione
File:Habemus papam Ioannes Paulus II.jpg|[[Giovanni Paolo II]] si affaccia alla loggia il giorno della sua elezione
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File:Papa Francisco recién elegido.jpg|[[Papa Francesco|Francesco]] si affaccia alla loggia il giorno della sua elezione
File:Pope Leo XIV on the loggia.jpg|[[Papa Leone XIV|Leone XIV]] si affaccia alla loggia il giorno della sua elezione
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{{Portale|cattolicesimo}}
[[Categoria:
[[Categoria:Liturgia cattolica]]
[[Categoria:Preghiere e inni muniti dell'indulgenza]]
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