Addio ai monti: differenze tra le versioni
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[[File:I promessi sposi - ch8.jpg|miniatura|L{{'}}''Addio ai monti'' illustrato da Luigi Riccardi nell'edizione del 1840]]
L''''''Addio ai monti''''' è un brano tratto dal capitolo VIII dei ''[[Promessi sposi]]'' di [[Alessandro Manzoni]] (1785-1873). Qui Manzoni riporta i pensieri di Lucia mentre saluta tristemente, a bordo di una barca, il paese tanto amato. Rivolge il suo addio soprattutto ai monti, paragonati ai visi dei suoi cari, ai torrenti che ricordano il suono delle voci dei suoi amici, alle ville sparse, alla chiesa in cui si sarebbe dovuta sposare, alla sua casa nativa e alla casa del promesso sposo, Renzo.
== L'inserimento all'interno del romanzo ==
La [[I promessi sposi#La notte degli imbrogli e dei sotterfugi: la fuga (capitoli VI-VIII)|notte tra il 10 e l'11 novembre 1628]], [[Renzo Tramaglino|Renzo]] e [[Lucia Mondella|Lucia]], su indicazione di [[fra Cristoforo]], abbandonano in barca il paese natale per sfuggire
==Testo==
{{
Ma chi non aveva mai spinto al di là di quelli neppure un desiderio fuggitivo, chi aveva composti in essi tutti i disegni
== Breve commento ==
[[File:ComoImmagine 067.jpg|thumb|Il [[
Il passo è il momento più [[Poesia lirica|lirico]] di tutto il romanzo, tanto che viene considerato dai commentatori [[poesia]] in prosa, tesi rafforzata dal fatto che si possono individuare all'interno del testo vari versi, [[decasillabo|decasillabi]] ed [[endecasillabo|endecasillabi]]; il registro, come si confà alla lirica, è elevato sia nelle [[figura retorica|figure retoriche]] sia nella [[sintassi]] sia nel [[lessico]] e il tono è fortemente [[idillio|idillico]]. Esiste però un elemento che incupisce in una certa misura il procedere morbido e quasi bucolico del passo, la presenza di don Rodrigo, la cui ombra aleggia, minacciosa, su tutti i pensieri di Lucia: è la vista del suo palazzotto che fa rabbrividire la giovine e la fa piombare in un profondo sconforto, sfogato nel pianto. Per tutta la durata del brano la narrazione è sospesa, il che consente all'autore di creare un "cantuccio" in cui tanto il personaggio quanto Manzoni stesso possano esternare i propri sentimenti, con una funzione simile a quella del coro nelle [[tragedia|tragedie]] del nostro. L'ambientazione notturna e il paesaggio lacustre costituiscono un contesto ideale per l'esternazione dei sentimenti della giovine. Tuttavia l'autore, come di consueto, desidera mantenere uno stretto controllo sulla narrazione e sulla propria opera, per cui, al termine del passo, chiude bruscamente il momento idillico con l'espressione ''"Di tal genere, se non tali appunto, erano i pensieri di Lucia"''.
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