Franco Teodoro: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Pagina non più orfana Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
spazio, wl |
||
(28 versioni intermedie di 8 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{NN|artisti|maggio 2022|pochissime note puntuali}}
{{Bio
|Nome = Francesco
|Cognome = Teodoro
|PostCognomeVirgola = detto '''Franco'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Torino
Riga 18 ⟶ 20:
}}
Svolge attività di grafico dal 1960 come art-director in agenzie e studi di Torino e poi come freelance. Nel 1967 prende vita a Torino lo studio di design e architettura con Piero Gatti e Cesare Paolini. Nel 1979 si trasferisce in Toscana, a Campagnatico in provincia di Grosseto, dove prosegue
==Biografia==
Si diploma
▲Si diploma all’Istituto tecnico Industriale Statale per le Arti Grafiche e Fotografiche di Torino.
Le prime esperienze lavorative evidenziano subito gli ambiti di interesse che lo caratterizzeranno durante la sua carriera, dedicandosi in questa prima fase alla grafica come cromista e fotolitista. L'incontro con [[Armando Testa]] contribuisce alla sua formazione professionale, stimolando il suo talento e l'attitudine per il disegno.
Riga 30 ⟶ 31:
Dal 1965 al 1975, durante la lunga frequentazione con la Abet, il suo lavoro di design spazia dalla ricerca di nuovi colori, decorazioni e finiture del laminato plastico allo studio di nuove applicazioni nel settore dell'architettura d'interni e degli elementi di arredo, fino agli allestimenti nel Salone del Mobile di Milano e alle Eurodomus di Genova, Torino e Milano.
Nel 1967 nasce il gruppo di lavoro con [[Piero Gatti]] (1940-2017) e [[Cesare Paolini]] (1937-1983), con un piccolo studio in piazza Hermada, a Torino. La loro collaborazione porta i tre designer a partecipare a M.I.A. Mostra Internazionale dell'arredamento di Monza nel 1968, dove ricevono il primo premio ''[[ex aequo]]'' con il prototipo di MIA '68, contenitore rotante (ideato con
La poltrona è presente in molte collezioni permanenti tra cui il [[Museum of Modern Art]] di [[New York]] fin dal 1972, il [[Victoria and Albert Museum]] di [[Londra]],
Entrano così a pieno titolo nel campo del Radical design<ref>https://www.lofficielitalia.com/arte/radical-design-movimento-artistico-italy-the-new-domestic-landscape
Parallelamente si avvia la collaborazione di Teodoro con l’Azienda Comus [[Bontempi (azienda)|Bontempi]]-[[Farfisa]] che durerà più di venticinque anni, dove affronta il tema della progettazione altamente industrializzata di strumenti musicali elettronici, dal giocattolo allo strumento musicale professionale di alta qualità tecnica.
Nel 1979 si trasferisce con la moglie Daniela Pitton, artista, e i tre figli Davide,
Il periodo toscano è molto attivo anche su altri fronti. Dal 1980 inizia un lungo rapporto lavorativo con la casa editrice [[Giunti Editore|Giunti]], per la quale si occupa di vari progetti grafici toccando tutti i settori della grande casa editrice italiana.
Fin dai primi anni inizia a collaborare con vari enti locali (Gruppo Poesia Arci, il Provinciale…) oltre che con il Comune di Grosseto, il [[Museo Archeologico e d’Arte della Maremma]], per i quali cura diversi allestimenti di mostre che hanno avuto come tema portante la storia e la cultura del Territorio. Importante è anche la partecipazione alle attività della
Nel 2003, con il ritorno in Piemonte, il nuovo studio di Francesco Teodoro sarà ad Almese, provincia di Torino. In questo periodo inizia la collaborazione con
Muore di [[leucemia]] a Torino il 18 aprile 2005.
==Attività professionale==
* 1960, inizia l’attività di grafico a Torino
* 1967, prende avvio la collaborazione con Piero Gatti e Cesare Paolini, aprendo uno studio di design e architettura a Torino con i quali si dedica a:
Riga 58:
* 1979, si trasferisce in Toscana dove continua l’attività professionale, mantenendo una collaborazione sporadica con Piero Gatti.
* 1980-1998, consulente e grafico per GIUNTI EDITORE, Firenze.
* 1989/2002, allestimento mostre: “Talete”<ref>Piero Gatti, Cesare Paolini, Teodoro Francesco, 1968-1988, Talete 1 Introduzione al design, Comune di Grosseto, Grosseto, 1989</ref>, Fortezza di Grosseto; “Relitti di storia” (Fortezza di Grosseto, Museo Civico di Rosignano M.mo); “La Casa Rossa” (Castiglione della Pescaia, GR); mostra “Collezione Ferretti” (Grosseto), “Guglielmo d’Aquitania” (Castiglione della Pescaia); “L’invenzione della Maremma”; “Le carte del Gran Duca” (Fortezza di Grosseto); “La natura illustrata” (Fortezza di Grosseto)
* 2003, nuova residenza ad Almese (TO)
Riga 71:
</ref>.
Inoltre l'Archivio annovera innumerevoli lucidi e progetti esecutivi su carta che testimoniano la collaborazione con case di produzione di strumenti musicali elettronici<ref>Farfisa Museum, [https://www.comune.camerano.an.it/zf/index.php/musei-monumenti/index/dettaglio-museo/museo/7 Camerano] (AN), si tratta di una mostra permanente dei principali e più importanti strumenti musicali prodotti dalla prestigiosa ditta Farfisa che ha prodotto ed esportato in ben 90 paesi nel mondo. </ref>, di oggetti di design domestici, di allestimenti di stand, di mostre attraverso soluzioni geniali ispirate anche a materiali nuovi e malleabili. L’archivio è inoltre ricco di documentazione fotografica e tecnica che ripercorre negli anni la storia di un lavoro
==Premi e attestati==
* 1968, primo premio ex aequo e medaglia d'oro della Camera di Commercio industria-agricoltura e artigianato agli architetti Drocco-Gatti-Paolini-Teodoro per M.I.A.- Mostra Internazionale
▲* 1968, primo premio ex aequo e medaglia d'oro della Camera di Commercio industria-agricoltura e artigianato agli architetti Drocco-Gatti-Paolini-Teodoro per M.I.A.- Mostra Internazionale dell’Arredamento di Monza
* 1971, 2º Concorso Nazionale Prototipi di Pordenone - attestato
▲* 1970, Tarama, (1° PREMIO M.I.A. MONZA)
▲* 1970, Selezione Compasso d’Oro, Sacco, prodotto dalla Zanotta
▲* 1971, 2º Concorso Nazionale Prototipi di Pordenone - attestato GATTI PAOLINI TEODORO del 12/09/1971
* 1973, Premio BIO 5, Lubiana
* 2020, [[Premio Compasso d'
==Note==▼
==Collegamenti esterni==▼
<references/>▼
* Marta Teodoro, ''[https://www.youtube.com/watch?v=z9HfjhdUxE0 Una seduta sulla poltrona Sacco]'', GAM, Torino, 23 marzo 2016▼
* Marta Teodoro con Ernaldo Data, ''[https://www.archivissima.it/2021/gli-archivi/628-archivio-francesco-teodoro Generazioni Sacco]'', Archivissima, 2021 ▼
* https://it.wikiqube.net/wiki/Bean_bag_chair▼
==Bibliografia==
* Victor Papanek, ''Progettare per il mondo reale'', Mondadori, Milano, 1970, p. 113-114
* "Argomenti e immagini del design", gennaio/febbraio 1971, editrice Brianza
* ''Italy: the new domestic landscape achievements and problems of Italian design'', a cura di Emilio Ambasz, New York: The Museum of modern art ; Di Centro Di, Firenze, 1972
* Luciano Rubino, ''Quando le sedie avevano le gambe'', Bertani, Verona, 1973
* Jocelyn de Noblet, ''Design'', Stock-Chene, Parigi, 1974, pp. 269-289
* Edward Lucie-Smith, ''Furniture'', Idea Books, Londra, 1979, p. 197
* Enzo Frateili, ''Il disegno industriale italiano (1928-1982). Quasi una storia ideologica'', Torino: Celid, 1983
* "I quaderni di Domus", ''Poltrone e divani'', ottobre 1984, Domus, Milano n. 2
* "100 idees", febbraio 1984, n. 124
* Andrea Branzi, ''La casa calda'', Idea Books, Milano, 1984, p. 75
* Franco Semenzato, ''1900-1984, Mobili, arredi e oggetti vari'', Marsilio, Venezia, 1985, p. 65
* Radice-Restany-Monnier-Besacier-Rouzaud-Marcade, ''Caravelles. Quadriennale Internationale de Design'', Studio Totem, Grenoble/Lyon/St-Etienne, 1986, p. 74
* Penny Sparke, ''Furniture'', Bell & Hyman, 1986, p. 96
* Ezio Manzini, ''La materia dell'invenzione'', Arcadia, Roma, 1986, pp. 154-234
* "Ottagono", rivista trimestrale di disegno industriale,Milano, marzo 1986, p. 56
* Enzo Frateili, ''Presentazione in Continuità e trasformazione. Una storia del design italiano, 1928-1988'', Milano: Alberto Greco Editore, 1989
* Piero Gatti, Cesare Paolini, Teodoro Francesco, ''1968-1988, Talete 1 Introduzione al design'', Comune di Grosseto, Grosseto, 1989
* Anty Pansera, ''Il design del mobile italiano dal 1946 ad oggi'', Laterza, Roma.Bari, 1990, pp. 71-109
* "Marie Claire", luglio 1991, n. 7, p. 165
* ''Le varie età dei linguaggi. Mobili italiani 1961-1991'', a cura di Claudio Donà, Cosmit, Milano, 1992, p. 102
* Sembach-Leuthäuser-Gossel, ''Möbeldesign des 20. Jahrhunderts'', Taschen Verlag, Colonia, 1993, p. 202
* ''Un'avventura internazionale. Torino e le arti 1950/70'', catalogo a cura di Ida Gianelli, Germano Celant, Paolo Fossati, Charta, Milano, 1993 pp. 68, 69, 74
* Velio Abati, ''Chi è Francesco Teodoro'', Il Gabellino. 13, Grosseto, Dossier n. 14, giugno 2006
* Corrado Barontini, ''Un designer per amico'', Il Gabellino. 13, Grosseto, Dossier n. 14, giugno 2006
* ''Pop design: fuori scala, fuori luogo, fuori schema'', a cura di Luisa Bocchietto, Cinisello Balsamo: Silvana Editoriale, [2008]
* ''SuperDesign : Italian radical design 1965-75'' a cura di Maria Cristina Didero ; introduction by Evan Snyderman ; essays by Catharine Rossi, Deyan Sudjic, New York : R & Company : Monacelli Press, c2017
* Elena Dellapiana, ''Da dove vengono i designer (se non si insegna il design)? Torino dagli anni Trenta ai Sessanta'', QuAD, 1, 2018, pp. 237-249.
* ''Radical Italian Design 1965-1985. The Dennis Freedman Collection'', a cura di Cindi Strauss con un saggio di Germano Celant, Houston, The Museum of Fine Arts; New Haven; Yale University Press, Londra, 2020
* ''XXVI Compasso d'oro'', ADI-Associazione per il Disegno Industriale, Milano, 2020
▲* ''XXVI Compasso d’oro'', ADI-Associazione per il Disegno Industriale, Milano, 2020
▲==Collegamenti esterni==
▲==Note==
▲* Marta Teodoro, ''[https://www.youtube.com/watch?v=z9HfjhdUxE0 Una seduta sulla poltrona Sacco]''
▲<references/>
▲* Marta Teodoro con Ernaldo Data, ''[https://www.archivissima.it/2021/gli-archivi/628-archivio-francesco-teodoro Generazioni Sacco]'', Archivissima, 2021
▲* {{Collegamento interrotto|1=https://it.wikiqube.net/wiki/Bean_bag_chair }}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|design}}
|