Assedi di Ueda: differenze tra le versioni

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In quel trattato, tra le altre condizioni, Tokugawa Ieyasu accettò di trasferire il castello di Numata e le terre adiacenti nella provincia di Kōzuke al [[Tardo clan Hōjō|clan Hōjō]]. Nell'aprile 1585, Ieyasu avanzò con le sue armate nella [[Kai (provincia)|provincia del Kai]] per costringere Masayuki a consegnare il castello di Numata. Masayuki comunque resistette a cederlo di nuovo dopo averlo riconquistato con innumerevoli fatiche<ref>{{cita libro|autore=A.L.Sadler|titolo=The maker of modern Japan: The life of Tokugawa Ieyasu|data=2010|lingua=en|editore=Routledge|p=89|isbn=9780415587914}}</ref>. Alla fine decise di tagliare le relazioni con Ieyasu e di allearsi con [[Uesugi Kagekatsu]] inviandogli il suo secondogenito [[Sanada Nobushige]] come ostaggio. Con questa mossa entrò nella coalizione di Hideyoshi che si opponeva all'alleanza Tokugawa-Hōjō.
 
Mesi dopo le forze Tokugawa invasero i territori del clan Sanada nel nord Shinano con {{formatnum:7000}} uomini e cinsero d'assedio il castello di Ueda che era difeso da soli {{formatnum:1200}} soldati Sanada, a cui si era unito un piccolo rinforzo del clan Uesugi. Masayuki riuscì tuttavia a infliggere {{formatnum:1300}} perdite alle forze Tokugawa con un 'abile manovra di attacco dalle retrovie e colse una vittoria tanto inaspettata quanto decisiva. Infatti Ieyasu fu costretto al ritiro dopo che altri contigenti di rinforzo Uesugi e Toyotomi stavano arrivando in aiuto al castello. Questo fu il primo assedio del castello di Ueda, una vittoria che portò a Masayuki notorietà in tutto il Giappone. In seguito a tali eventi Masayuki, da semplice servitore dei [[Clan Takeda|Takeda]], venne riconosciuto come daimyō indipendente.
 
== Secondo assedio (1600) ==