San Gusmè: differenze tra le versioni

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{{Divisione amministrativa
{{Frazione
|nomeFrazione Nome= San Gusmè
|Nome ufficiale=
|immagine =san gume piazza.jpg
|Panorama=San Gusmè piazza castello.jpg
|didascalia Didascalia= Piazza Castelli a San Gusmè
|siglaRegione = TOS
|Stemma=
|siglaProvincia = SI
|Stato=ITA
|nomeDelComune = Castelnuovo Berardenga
|Grado amministrativo=4
|nomeDelComune2 =
|Divisione amm grado 1=Toscana
|linkStemma = Castelnuovo Berardenga-Stemma.png
|Divisione amm grado 2=Siena
|linkStemma2 =
|linkStemmaDivisione =amm grado 3=Castelnuovo Berardenga-Stemma.png
|latitudineGradi = 43
|Abitanti=239
|latitudineMinuti = 23
|Note abitanti = 250
|latitudineSecondi = 16.64
|Aggiornamento abitanti=2011
|longitudineGradi = 11
|Codice postale=
|longitudineMinuti = 29
|Codice catastale=
|longitudineSecondi = 50.80
|Nome abitanti=sangusmeino, sangusmeini<ref>Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, ''Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani'', Bologna, Pàtron Editore, 1981, p.&nbsp;494.</ref>
|altitudine = 461
|patrono Patrono= [[Cosma e Damiano|Santisanti Cosma e Damiano]]
|abitanti = 250
|Festivo=
|anno = 2001
|cap =
|prefisso = 0577
|nomeAbitanti =
|patrono = [[Cosma e Damiano|Santi Cosma e Damiano]]
|festivo =
}}
'''San Gusmè''' è una [[Frazione (geografia)|frazione]] del [[comune italiano]] di [[Castelnuovo Berardenga]] situata a nord rispetto al capoluogo. È ubicato all'inizio della strada provinciale che collega la statale 484 al valdarno, sulnella crinale[[provincia di unaSiena]], collinain [[Toscana]].
 
Situata a nord rispetto al capoluogo, si trova all'inizio della [[strada provinciale]] che collega l'[[Strada statale 484 del Castello di Brolio|ex statale 484]] al [[Valdarno]], sul crinale di una [[collina]].
Si tratta di un piccolo agglomerato ancora conservato dalle sue mura circolari ancora quasi totalmente integre. All'interno delle mura stesse trovano posto la chiesa parrocchiale, intitolata ai Santi Cosma e Damiano, e la ''chiesa della Compagnia'', intitolata alla Santissima Annunziata, che ospita una tela attribuita a [[Pietro Sorri]] ed adornata dal tipico campanile.
 
Si tratta di un piccolo agglomerato ancora conservato dalle sue mura circolari ancora, quasi totalmente integre. All'interno delle mura stesse trovano posto la chiesa parrocchiale,[[parrocchia]]le intitolata ai Santi[[Cosma e Damiano|santi Cosma e Damiano]], e la ''chiesaChiesa della Compagnia'', intitolata alla [[Maria (madre di Gesù)#Denominazione e titoli|Santissima Annunziata]], che ospita una tela attribuita a [[Pietro Sorri]] ed è adornata dal tipico [[campanile]].
Appena fuori dal paese sono ubicate le sorgenti del fiume [[Ombrone]].
 
Appena fuori daldalla paeselocalità sono ubicate le [[Sorgente (idrologia)|sorgenti]] del fiume [[Ombrone]].
 
== Storia ==
{|align=right
|[[File:sanSan gumeGusmè mura.jpg|thumb|left|250px|Porta di accesso al borgo]]
San Gusmè viene citato per la prima volta in un atto di vendita del [[febbraio]] [[867]] in cui il conte senese Winigi di Ranieri dona al [[Monastero di San Salvatore (Badia Monastero)|Monastero di San Salvatore della Berardenga]] tutti i suoi beni compresi nei dintorni della chiesa dei Santi Cosma e Damiano. Nel [[XII secolo]] il paese era un feudo della famiglia [[Ricasoli (famiglia)|Ricasoli]]; feudo confermato dall' [[Arrigo VI|imperatore Arrigo VI]] nel [[1187]].
|}
Nel [[1478]] le truppe di [[Alfonso II di Napoli|re Alfonso di Aragona]] occuparono il castello. Durante la [[Repubblica_di_Siena#La_guerra_di_Siena|guerra di Siena]] il [[25 febbraio]] [[1554]] si tenne uno scontro militare tra gli Imperiali e i Senesi mentre il [[13 maggio]] [[1554]] l'esercito imperiale saccheggiò e bruciò il paese.
San Gusmè viene citato per la prima volta in un atto di vendita del [[febbraio]] [[867]] in cui il conte senese Winigi di Ranieri dona al [[Monastero di San Salvatore (Badia Monastero)|Monastero di San Salvatore della Berardenga]] tutti i suoi beni compresi nei dintorni della chiesa dei Santi Cosma e Damiano. Nel [[XII secolo]] il paese era un feudo della famiglia [[Ricasoli (famiglia)|famiglia Ricasoli]]; feudo confermato dall' [[Arrigo VI|imperatore Arrigo VI]] nel [[1187]].
San Gusmè fu anche la sede di una comunità autonoma che venne riunita al comune di Castelnuovo Berardenga il [[2 giugno]] [[1777]].
Nel [[1478]] le truppe di [[Alfonso II di Napoli|re Alfonso di Aragona]] occuparono il castello. Durante la [[Repubblica_di_Siena#La_guerra_di_Siena|guerraGuerra di Siena]] il [[25 febbraio]] [[1554]] si tenne uno scontro militare tra gli Imperiali e i Senesi mentre il [[13 maggio]] [[1554]] l'esercito imperiale saccheggiò e bruciò il paese.
San Gusmè fu anche la sede di una [[Comunità autonome della Spagna|comunità autonoma]] che venne riunita al comune di Castelnuovo Berardenga il [[2 giugno]] [[1777]].
 
== Economia ==
 
Le campagne circostanti sono caratterizzate da colture intensive di vigneti ed uliveti, mentre il centro abitato è raccolto in parte all'interno delle mura per le quali si hanno le prime testimonianze certe intorno al [[XII secolo]], ed in parte nell'immediato intorno, di più recente epoca.
 
== LuoghiMonumenti die luoghi d'interesse ==
 
== Luoghi di interesse ==
*[[Pieve dei Santi Cosma e Damiano]]
 
== ''Folclore'' ==
{|align=right
|[[File:luca cava.jpg|thumb|left|250px|''Luca Cava'']]
|}
Una tradizione locale è la '''Festafesta del Luca Cava''', una iniziativa intitolata a una statuetta fatta costruire nel [[1888]] da un contadino della zona, rappresentava un ometto nella tipica posizione del bisogno corporale e serviva ad indicare che era ben accetto farla lì, così da poter usare il refluo come fertilizzante per gli orti. La statua fu distrutta intorno agli [[anni '40]] proprio dai sangusmeini, stanchi delle prese in giro della gente dei paesi vicini, ma quando [[Silvio Gigli]] conobbe la storia, fece realizzare una nuova statua su disegno di [[Emilio Giannelli]], noto vignettista, e realizzazione in terracotta del maestro Neri delle ceramiche Santa Caterina di Siena. Da quell'anno ebbe inizio la Festa in onore di Luca Cava, che grazie all'interessamento di Gigli, ogni anno poteva annoverare tra gli ospiti nomi di spicco del panorama musicale italiano.
 
La festa ha avuto 10 anni di interruzione tra il [[1988]] ed il [[1998]], per proseguire da allora fino ai giorni nostri, tutti i primi due fine settimana di settembre, ed ha il suo clou nel premio giornalistico intitolato a Silvio Gigli ed assegnato ogni anno ad un personaggio di spicco del mondo televisivo nazionale.
 
== Note ==
== Personalità legate a San Gusmè ==
<references/>
* '''[[Pietro Sorri]]''', pittore, nato a San Gusmè nel [[1556]] e morto a [[Siena]] nel [[1622]]. Fu un allievo di [[Arcangelo Salimbeni]] e di [[Domenico Passignano]].
* '''[[Pier Pettinaio|Pietro Pettinaio da Campi]]''', citato da [[Dante Alighieri]] nel [[Purgatorio - Canto tredicesimo|XIII canto del Purgatorio]].
 
==Bibliografia==
 
*{{cita libro|cognome=Brachetti Montorselli|nome=Giovanni|coautori= Italo Moretti, Renato Stopani | titolo=Le strade del Chianti Classico Gallo Nero | anno=1984 | editore=Bonechi | città=Firenze|cid=Brachetti Montorselli}}
 
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{interprogetto|commons=Category:San Gusmè}}
{{Portale|Toscana|Valle dell'Ombrone}}[[Categoria:Frazioni di Castelnuovo Berardenga]]
 
|nomeDelComune[[Categoria:Frazioni =di Castelnuovo Berardenga ]]
{{Provincia di Siena}}
{{Portale|Toscana|Valle dell'Ombrone}}[[Categoria:Frazioni di Castelnuovo Berardenga]]