Adolfo Kind: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome = Adolfo
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|LuogoNascita = Coira
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 16 settembre 1848
|LuogoMorte = Pizzo Bernina
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 5 settembre 1907
|Epoca = 1800
|Epoca2 = 1900
|Attività = ingegnere
|AttivitàAltre =
|Nazionalità = svizzero
|PostNazionalità = , considerato il primissimo promotore dello [[sci alpino]] in Italia
|Immagine =
}}
==Biografia==
===La giovinezza, gli studi e i primi successi professionali===
Figlio di un pastore protestante svizzero, Adolf Kind nacque nel [[1848]]
Dopo il [[1890]], Kind si trasferì con moglie e figli a [[Torino]], dove fondò un'industria di [[stoppino|stoppini]] per [[candela (illuminazione)|candele]], destinate a illuminare chiese e dimore nobiliari
Ma ben presto fu chiaro che la vocazione di Kind doveva essere, in realtà, un'altra.
==
[[File:VILLINO_KIND.jpg|destra|thumb|Il "Villino Kind" a Torino, in via Vincenzo Monti 42 ]]
Nel
La rivoluzione nordica dei cosiddetti ''pattini da neve'' aveva riscosso le prime conferme con la fondazione degli "ski club" a Monaco ([[1891]]) e a Grenoble ([[1896]])
Le prime dimostrazioni di utilizzo degli "ski" avvennero proprio nel salotto del suo chalet liberty e poi nel suo giardino antistante. Qui l'ingegnere invitò alcuni fidati amici, presentando loro le due paia di rudimentali sci che si era fatto spedire dalla ditta Jakober di [[Glarona]], in Svizzera.
Nello stupore generale, i presenti calzarono gli arnesi sui tappeti di casa, tentando abbozzi di ''voltate'', come allora venivano chiamate le curve.
In quel novembre 1896, a Torino, contemporaneamente all'esordio del cinema in Italia, nasceva uno sport destinato a cambiare volto ed economia di molte valli montane
===Il debutto sulla neve===
Dopo gli esperimenti al [[Parco del Valentino]] e sui pendii collinari torinesi vicino al [[Monte dei Cappuccini]], l'8 gennaio 1896 il gruppo di dodici pionieri capitanato da Kind salì a [[Giaveno]] in tram, e da lì raggiunse le frazioni più alte, passando per Prà Fieul fino alla cima del [[Monte Cugno dell'Alpet]] (
Nel [[1901]], all'interno del [[Club Alpino Italiano]] (CAI) nacque lo Ski Club Torino, primo in Italia, allo scopo di allenarsi nel pattinaggio e nelle escursioni con gli sci. La rosa dei ventinove soci fondatori contava quasi tutti gli alpinisti più esperti d'inizio secolo: [[Adolfo Hess]], [[Giacomo Dumontel]], [[Ubaldo Valbusa]], [[Ettore Canzio]] e lo
Il 3 gennaio [[1902]], durante la seconda adunata dell'associazione, Adolfo Kind venne nominato direttore dello ''Ski Club'', ruolo che manterrà fino alla morte, nel [[1907]].
Prà Fieul, su cui era stata costruita una ''grangia'' completa di stufa e coperte, assolse per molti anni alla funzione di Stazione Sociale del Club. Col passare del tempo, però, si dimostrò limitata: località troppo bassa, spesso carente di neve e con spazi troppo stretti per le ambizioni del gruppo.
Nel gennaio del [[1906]] venne inaugurata la "prima stazione alpina italiana" a [[Oulx]], in Alta Valsusa, e nel mese di febbraio dello stesso anno, a [[Sauze d'Oulx]], si organizzò il primo corso di sci: vi parteciparono, insieme agli iscritti del Club, alcuni ufficiali dei [[Alpini|reggimenti alpini]]. Fu chiamato a dirigerlo il campione norvegese [[Harald Smith]]. Proprio a Sauze, peraltro, Adolfo Kind costruì un rifugio, tuttora esistente sotto il nome di Capanna Kind, nel comprensorio sciistico di Sportinia.
Accanto alla crescente adesione di pubblico alle gare, cui furono abbinati anche premi in denaro, emblematica è la nascita ''ex novo'' di [[Sestriere]]. Figlia di un nuovo approccio alla montagna, legato a fini turistici e speculativi secondo l'intuizione di [[Giovanni Agnelli (1866-1945)|Giovanni Agnelli]], venne terminata nel [[1933]], ufficializzando il connubio tutto torinese fra lo sci e l'onnipresente [[Fiat|industria automobilistica]]. Da notare che la figlia di Adolfo
=== Lo sci e la guerra ===
Tra i fedeli compagni di Adolfo Kind durante le prime escursioni era, oltre al figlio [[Paolo Kind|Paolo]] (1880-1952), il tenente d'artiglieria Luciano Roiti. I tre percorsero insieme, nel [[1897]], il tragitto da [[Balme]] al [[Pian della Mussa]], in [[val d'Ala]] nelle [[valli di Lanzo]].
[[File:KindFamilyGrave-CemeteryDaleuChur RomanDeckert22072023.jpg|miniatura|La tomba di Kind, di Paolo Kind e Adolf Kind (1888-1981) nel cimitero di Daleu a Coira.]]
Il 24 gennaio, inoltre, effettuarono la più difficile traversata da [[Borgone Susa|Borgone]] (Valsusa) a [[Giaveno]] (Val Sangone), valicando il Monte Salancia: cinque ore e mezza per quasi 1700 metri in salita.
Proprio il tenente Roiti raccontò l'impresa nell'articolo ''Delle marce sulla neve'', pubblicato il 12 marzo [[1897]] sulla rivista ''L'esercito italiano''. Le potenzialità militari degli sci, accanto ai gesti sportivi promossi da Kind, stavano
===La scomparsa===
Adolfo Kind non sopravvisse abbastanza per veder tutto questo e decollare lo sport che aveva contribuito a far nascere. Morì nel [[1907]]
A proseguire la sua opera fu il figlio [[Paolo Kind]], che il 7 novembre [[1908]] fondò l{{'}}''Unione Ski Club Italiani''<ref>{{cita libro|autore=Claudia Bocca|titolo=Torino Capitale|editore=Newton Compton Editori|città=Roma|anno=2011|isbn=9788854129030|url=https://books.google.it/books?id=Ir9WnHSmvoYC&pg=PT362&lpg=PT362&dq=paolo+kind+1908&source=bl&ots=7FXGRE8-mj&sig=Hu4QRIxMIPDb-2hj49pOvi7kXFQ&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj1h6_9w77PAhWDOz4KHSnYAJgQ6AEINDAE#v=onepage&q=paolo%20kind%201908&f=false}}</ref>, Kind fondò a [[Torino]] e fu il primo presidente (1908-1913) dell'Unione Ski Club Italiani (USCI)<ref>{{Cita web|url=http://www.unasci.com/web/dmdocuments/annuari/Annuario_06_07.pdf|titolo=Annuario 2006-2007|sito=Unione Nazionale Associazioni Sportive Centenarie d'Italia|formato=pdf|accesso=1º giugno 2025|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100821142823/http://www.unasci.com/web/dmdocuments/annuari/Annuario_06_07.pdf|dataarchivio=21 agosto 2010|urlmorto=sì}}</ref> e che poi confluì nella ''Federazione Italiana dello Ski'' (1913) e infine nella Federazione Italiana dello Sci nel 1920 (ridenominata nel 1933 come [[Federazione italiana sport invernali]] - FISI).<ref>{{cita web|autore=Federazione Italiana Sport Invernali|titolo=Cenni storici|sito=fisi.org|url=http://www.fisi.org/federazione/cenni-storici}}</ref><ref>[http://www.italiani-allestero.com/radioitalia/sci.htm Lo sci come sport] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140908154844/http://www.italiani-allestero.com/radioitalia/sci.htm |data=8 settembre 2014 }} {{it icon}}</ref>
Egli nel 1908 realizzò, insieme al saltatore norvegese [[Harald Smith]], il primo [[trampolino (sci)|trampolino]] di [[salto con gli sci]] a [[Bardonecchia]], che venne completato e inaugurato nel 1909 con la prima edizione del [[campionato italiano di salto con gli sci]], in cui conquistò il primo titolo. Sullo stesso trampolino, in occasione del concorso internazionale di sci di Bardonecchia, Harald Smith riuscì a conquistare il record del mondo dell'epoca, con un salto di 43 metri.<ref>[http://www.skisprungschanzen.com/EN/Ski+Jumps/ITA-Italy/Bardonecchia/0327/ Bardonecchia]</ref>
== Note ==
<references />
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
==Collegamenti esterni==
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{{Controllo di autorità}}
{{portale|biografie|sport invernali}}
[[Categoria:Morti nel Canton Grigioni]]
[[Categoria:Pionieri dello sci italiani]]
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