Andrea Tiddi: differenze tra le versioni

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|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = sociologo
|Attività2 = antropologo
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}}
 
== Biografia ==
Trae un personale approccio di ricerca dal metodo filosofico di [[Walter Benjamin]] ("L'eccezione che governa. Il concetto di politico in Walter Benjamin", 2013).
Laureatosi presso l'università [[La Sapienza]] di Roma, si dedica inizialmente all'analisi dei rapporti tra il contesto culturale della metropoli e l'emergere del [[Centro sociale autogestito]] negli anni novanta come tentativo culturale teso a produrre un'utopia concreta e possibile ''hic et nunc''. In questo ambito pubblica per la Costa &Nolan "Il cerchio e la saetta" (1997).
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Per DeriveApprodi ha pubblicato "Precari" (2001), una ricerca basata sul metodo dell'inchiesta e della 'conricerca' che indaga la soggettività del lavoro nel sistema postfordista, studio precursore del dibattito sul [[precariato]]. Nell'approfondire la relazione tra struttura economica e dinamiche sociali, Andrea Tiddi si orienta progressivamente verso lo studio di alternative distribuzioni della ricchezza. Nel 2007 è infatti tra i fondatori del [http://www.bin-italia.org/ Basic Income Network Italia] (BIN), centro studi per la riforma del welfare state e l'introduzione del reddito garantito.
 
A partire da un approccio teorico che vede nella storia uno scontro persistente di forze, studia la protostoria. Rileggendo i miti più antichi della cultura europea alla luce delle conoscenze sulle civiltà neolitiche, trova riscontro nelle teorie di [[Marija Gimbutas]], [[Mircea Eliade]] e [[Georges Dumézil]]. Alla ricerca delle radici dell'Europa nella transizione dal [[Neolitico]] alla prima [[Età del Bronzo]], pubblica "Le origini dell'Europa antica" (2013), libro nel quale descrive le conseguenze culturali del passaggio dalla società agricola autoctona fondata sulla [[matrilinearità]] a quella segnata dall'egemonia dei popoli [[popoli indoeuropei]] con una cultura pastorale e guerriera.
 
== Opere ==