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'''GuideStar USA, Inc.''' è un sito di informazione statunitense specializzato nell'ambito del [[Terzo settore|Terzo Settore]] e delle organizzazioni caritatevoli.<ref name="VirginianPilot2010">{{cita news | url = http://hamptonroads.com/2010/10/williamsburgs-guidestar-pushes-quiet-revolution | autore = Walzer, Philip | anno = 2010 | titolo = Williamsburg's GuideStar pushes quiet revolution | rivista = The Virginian-Pilot | data = 21 ottobre 2010 | accesso = 19 giugno 2020 | dataarchivio = 29 maggio 2015 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150529023346/http://hamptonroads.com/2010/10/williamsburgs-guidestar-pushes-quiet-revolution | urlmorto = sì }}</ref> È stato una delle prime fonti di informazione sul Terzo Settore negli U.S.A.<ref>{{cita web|url=https://www.philanthropy.com/article/gates-foundation-pledges-3-million-to-guidestar-to-enhance-nonprofit-database/|titolo=Gates Foundation Pledges $3-Million to GuideStar to Enhance Nonprofit Database|editore=The Chronicle of Philanthropy|data=10 novembre 2014}}</ref> e, al 2017, era divenuto uno dei più grandi database al mondo<ref>{{cita web | titolo = Rock and Roll Tendencies Will Perform Feb. 12 | rivista = Canon City Daily Record | data = 26 gennaio 2017 | accesso = 3 aprile 2017| url = http://www.canoncitydailyrecord.com/news/penrose/ci_30753340/whats-happening}}</ref>, con 2.5 milioni di titoli censiti<ref name="Wyland">{{cita
La banca dati si faceva carico di verificare le informazioni anagrafiche delle organizzazioni e la conformità fra l'effettiva destinazione dei fondi raccolti alle zone disastrate rispetto alla volontà espressa dai rispettivi donatori.<ref>{{Cita web|cognome=Hays|nome=Julie|titolo=How to help after the superstorm|url=http://us.cnn.com/2012/10/30/us/iyw-how-to-help-after-sandy/index.html?iref=24hours|opera=Impact Your World|editore=CNN|accesso= 8 novembre 2012}}</ref>
Fondata nel settembre '94 a [[Williamsburg (Virginia)|Williamsburg]], in Virginia, due anni più tardi ottenne il diritto all'esenzione dalle tasse<ref>
Nel 2013, fu introdotta una classificazione dei singoli profili in tre livelli (bronzo, argento e oro), alla quale tre anni più tardi si è aggiunto il modulo opzionale GuideStar Platinum, che permetteva ai soggetti censiti di integrare informazioni economiche sulla propria attività.<ref
Nel 2019, GuideStar si è fusa con il Foundation Center per dare vita a Candid.<ref>{{Cita web|cognome= Paynter|nome= Ben|titolo= GuideStar and the Foundation Center are merging to form the definitive nonprofit transparency organization|opera= Fast Company|accesso= 9 febbraio 2019 |data= 5 febbraio 2019 |url= https://www.fastcompany.com/90301678/guidestar-and-the-foundation-center-are-merging-to-form-the-definitive-nonprofit-transparency-organzation}}</ref>
== Storia ==
Nel 1994, Arthur "Buzz" Schmidt fondò a [[Williamsburg (Virginia)|Williamsburg]] Philanthropic Research, Inc., un'azienda che si proponeva di aiutare i donatori a fare scelte consapevoli e informate, fornendo loro notizie facilmente accessibili circa le organizzazioni beneficiarie dei loro atti.<ref>{{Cita news|cognome=Taylor|nome=April|titolo=COLLECTION OF DATA CALLED A BLESSING FOR CHARITIES|url=https://pqasb.pqarchiver.com/dailypress/access/709688081.html?FMT=ABS&FMTS=ABS:FT&type=current&date=Oct+8%2C+2004&author=APRIL+TAYLOR+Daily+Press&pub=Daily+Press&edition=&startpage=B.10&desc|opera=Daily Press|data=
Nel '96, Philanthropic Research, Inc. fu riconosciuta come organizzazione caritatevole, avente diritto all'esenzione fiscale ai sensi dell'articolo 501(c)(3) del codice civile degli Stati Uniti. A luglio fu pubblicato GuideStar Directory of American Charities, un CD contenente le dichiarazioni fiscali di 42.000 organizzazioni caritatevoli, di cui 35.000 erano complete.<ref>{{Cita web|cognome=Mayfield|nome=Dave|titolo=ONLINE INFORMATION ON CHARITIES "THERE'S HUGE CHARITABLE CAPACITY THAT'S UNTAPPED. WE JUST NEED TO INCREASE THE CONFIDENCE OF DONORS TO GIVE|url=http://www.highbeam.com/doc/1G1-73138076.html|opera=The Virginian-Pilot|accesso=19 giugno 2020|dataarchivio=6 novembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121106051934/http://www.highbeam.com/doc/1G1-73138076.html|
A dicembre del '97, l'IRS Business Master File presentava i profili di 600.000 organizzazioni caritatevoli, con l'ambizione di realizzare un censimento completo di tutte le ''charities'' esistenti negli Stati Uniti.<ref>{{Cita web|cognome=Associated Press|titolo=Warning: Be smart with charitable donations|url=https://news.google.com/newspapers?id=YIAfAAAAIBAJ&sjid=ZX0EAAAAIBAJ&pg=6959,1379617&dq=guidestar+public+charity&hl=en|opera=Sarasota Herald-Tribune|accesso=15 giugno 2011}}</ref><ref>{{Cita news|cognome=Waldman|nome=Amy|titolo=In a World of Good Causes, Beware Waste and a Few Crooks|url=https://www.nytimes.com/1997/12/09/giving/in-a-world-of-good-causes-beware-waste-and-a-few-crooks.html?pagewanted=all|opera=The New York Times|accesso= 15 giugno 2011|data= 9 dicembre 1997}}</ref><br />
Fra il '98 e il '99, iniziò a raccogliere i moduli chiamati IRS 990 e 990-EZ, i bilanci pubblici annuali con i proventi delle società censite.<ref>{{Cita news|cognome=Cay Johnston|nome=David|titolo=ACCOUNTABILITY; For Checking Out a Charity, Remember the Number 990|url=https://www.nytimes.com/2000/11/20/giving/accountability-for-checking-out-a-charity-remember-the-number-990.html|opera=The New York Times|accesso= 30 giugno 2011|data= 20 novembre 2000}}</ref><ref>{{Cita news|cognome=Roberts|nome=Fletcher|titolo=In the 990's Fine Print, the Innards of Nonprofits|url=https://www.nytimes.com/1998/11/18/giving/in-the-990-s-fine-print-the-innards-of-nonprofits.html|opera=The New York Times|accesso= 30 giugno 2011|data= 18 novembre 1998}}</ref>
Nel 2001, uscì la prima edizione del Nonprofit Compensation Report, una reportistica annuale sui livelli retributivi degli occupati nel Terzo Settore<ref>{{Cita web|cognome=Lipman|nome=Harvy|titolo=Unbalanced Pay Scales|url=http://philanthropy.com/article/Unbalanced-Pay-Scales/54350/|opera=The Chronicle of Philanthropy|accesso= 27 luglio 2011}}</ref>, elaborata dai moduli IRS di 75.000 denominazioni.<ref>{{Cita web|cognome=Wooster|nome=Martin Morse|titolo=Paying Charity CEOs|url=https://www.questia.com/read/1G1-72611064|opera=American Enterprise|accesso=
Nel febbraio 2002<ref>{{Cita web|cognome=& Karen Everhart Bedford|nome=Steve Behrens|titolo=Rumors rampant as Ottenhoff steps down
Nel 2004, l'ufficio dell'Avvocatura Generale dello Stato della California modificò il [[motore di ricerca]] Charities Search per implementare una versione personalizzata della banca dati e del motore di GuideStar.<ref>{{Cita news|cognome=Wallack|nome=Todd|titolo=Checking on charities to become easier / State attorney general's office signs contract to update Web site|url=http://articles.sfgate.com/2004-07-02/business/17433847_1_guidestar-tax-forms-charities|opera=San Francisco Chronicle|accesso= 29 settembre 2011|data= 24 giugno 2011}}</ref> Nel marzo 2005, GuideStar fu citata come risorsa per la trasparenza del settore no-profit all'interno di un rapporto ufficiale trasmesso da un gruppo di esperti alla Commissione Finanza del [[Senato degli Stati Uniti|Senato USA]].<ref>{{Cita web|cognome=Sector|nome=Independent|titolo=Panel on the Nonprofit Sector |opera=Independent Sector Interim Report |url= http://www.nonprofitpanel.org/about/interim/PanelReport.pdf|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081127040250/http://www.nonprofitpanel.org/about/interim/PanelReport.pdf}}</ref> A giugno, fu lanciato un nuovo sito web che comprendeva tutte le organizzazioni che risultavano esentate dalle tasse in base ai dati dei moduli IRS. La banca dati censiva 340.000 organizzazioni.<ref>{{Cita news|cognome=Newton|nome=Benita|titolo=Updated site gives users more info on nonprofits|url=http://nl.newsbank.com/nl-search/we/Archives?p_product=VP&p_theme=vp&p_action=search&p_maxdocs=200&p_topdoc=1&p_text_direct-0=10AC6511C4DE332E&p_field_direct-0=document_id&p_perpage=10&p_sort=YMD_date:D&s_trackval=GooglePM|opera=The Virginian-Pilot|accesso=29 settembre 2011}}</ref>
Migliorato il motore di ricerca<ref>{{Cita web|cognome=Editors|nome=GuideStar|titolo=Just in Time for the Giving Season, GuideStar Launches Improved Search |url= http://goliath.ecnext.com/coms2/gi_0199-6008766/Just-in-Time-for-the.html |opera=Business Wire|accesso= 29 settembre 2011}}</ref>, nel 2007 fu introdotta la possibilità di effettuare donazioni direttamente dal sito, tramite un modulo gestito dalla società informatica di [[fundraising]] Network for Good.<ref>{{Cita web|
Nel 2010, fu attivata una maggiore interazione con gli utenti tramite Take Action@GuideStar, che permetteva al pubblico di alimentare la banca dati con informazioni aggiuntive e con specifiche di finanza progettuale relative a specifici interventi su singole aree causali di donazione.<ref>{{Cita web|cognome=Vitanov|nome=Deyan|titolo=Announcing TakeAction@GuideStar!|url=http://www.myphilanthropedia.org/blog/2010/04/01/announcing-takeactionguidestar/|opera=Philanthropedia Blog|accesso=29 settembre 2011
Nel maggio 2011, lanciò Charting Impact, una [[piattaforma (informatica)|piattaforma]] di condivisione dei dati e delle informazioni, gestita in partenariato con BBB Wise Giving Alliance e con Independent Sector, coalizione di benefattori e beneficiari del Terzo Settore statunitense.<ref>{{Cita web|editore=Hewlett Foundation|titolo=Helping Nonprofit Organizations Explore Their Goals and Progress|url=http://www.hewlett.org/newsroom/newsletter/charting-impact|opera=Hewlett Foundation Newsroom|accesso= 6 ottobre 2011}}</ref> Nel 2012, lanciò Financial SCAN, uno strumento di analisi comparativa e temporale della situazione economico-finanziaria degli enti no-profit, ideato con il Nonprofit Finance Fund.<ref>{{Cita web|cognome=Bernholz|nome=Lucy|titolo=Philanthropy 2173|url=http://philanthropy.blogspot.com/2012/04/putting-data-in-context.html|opera=Putting Data in Context|accesso= 14 maggio 2012}}</ref><ref>{{Cita web|cognome=Joy|nome=Kyla|titolo=How to spot a fake: Nonprofits you don’t want to give to|url=http://www.kylajoyful.com/2011/06/how-to-spot-a-fake-nonprofits-you-dont-want-to-give-to/|opera=Kyla Joyful|accesso=
Ad ottobre del 2012, Jacob Harold della William and Flora Hewlett Foundation succedette a Ottenhoff nella carica di presidente e amministratore delegato, dopo dieci di governance di quest'ultimo. Appena entrato nel ruolo ad ottobre<ref>{{Cita web|titolo=Jacob Harold Selected To Head GuideStar|data= 19 luglio 2012 |editore=The NonProfit Times|accesso= 2 agosto 2012|url=http://www.thenonprofittimes.com/article/detail/jacob-harold-selected-to-head-guidestar-4760|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120806190931/http://www.thenonprofittimes.com/article/detail/jacob-harold-selected-to-head-guidestar-4760}}</ref>, pubblicò ''More Money for More Good'', una guida gratuita alla raccolta di fondi firmata con Hope Consulting.<ref>{{Cita web|cognome=Reiss|nome=Norman|titolo=Attracting New Donors to Support Your Nonprofit|url=http://www.nonprofitbridge.com/2012/10/attracting-new-donors-to-support-your-nonprofit/|editore=Nonprofit Bridge|accesso= 16 novembre 2012}}</ref>
A giugno, GuideStar annunciò modifiche maggiori al GuideStar Exchange, l'unico programma su scala nazionale che permetteva alle organizzazioni di integrare in forma pubblica le notizie dei moduli IRS e di renderli fruibili in modo trasparente a tutti gli operatori di settore.<ref>{{Cita web|
Promossa la campagna informativa ''Overhead Myth Campaign'' insieme a Charity Navigator e alla BBB Wise Giving Alliance, sul mito dei costi indiretti<ref>{{Cita web|
Dopo aver presentato Impact Call il [[24 febbraio]] 2014<ref>{{Cita web|titolo=GuideStar Hosts the First Impact Call|url=http://www.redorbit.com/news/technology/1113069169/guidestar-hosts-the-first-impact-call/|sito=redOrbit|accesso= 14 maggio 2015}}</ref>, a giugno fu presentato il piano di investimento strategico ''GuideStar 2020: Building the Scaffolding of Social Change''<ref>{{Cita web|url=https://philanthropy.com/article/Gates-Foundation-Pledges/152277|titolo=Gates Foundation Pledges $3-Million to GuideStar to Enhance Nonprofit Database|opera=The Chronicle of Philanthropy}}</ref>, e a ottobre lo strumento per l'acquisizione semiautomatica delle anagrafiche dei dipendenti e del direttivo da parte dei clienti, completati dalle demografie selezionate con D5 Coalition e Green 2.0 relative a genere, origine etnica, orientamento sessuale ed eventuale presenza di diversa disabilità.<ref>{{Cita web|url=https://philanthropy.com/article/GuideStar-Unveils-Online-Tool/152433|titolo=GuideStar Unveils Online Tool to Gauge Nonprofits’ Diversity|opera=The Chronicle of Philanthropy}}</ref> A novembre annunciò un piano di raccolta di 10 milioni di dollari per il potenziamento delle funzionalità di raccolta, elaborazione e reportistica da attuarsi in un orizzonte temporale di tre anni.<ref>{{Cita web|url=http://www.tallahassee.com/story/money/2014/11/16/notes-nonprofits-compelling-stories-attract-people-cause/19126105/|titolo=Notes on nonprofits: Compelling stories attract people to your cause|data= 16 novembre 2014|opera=Tallahassee Democrat}}</ref> Il piano strategico ricevette un contributo di 3 milioni dalla Bill and Melinda Gates Foundation strutturato su molteplici scadenze nell'arco del triennio, in funzione di obbiettivi di supporto operativo generale e del loro allineamento col piano strategico stesso.<ref>{{Cita web|url=http://www.thenonprofittimes.com/news-articles/3-million-gates-guidestar/|titolo=$3 Million From Gates To GuideStar|opera=The NonProfit Times}}</ref>
Nel 2016, fu predisposta una nuova reportistica che esponeva in modo più immediato l'impatto dei costi di struttura sulle donazioni raccolte e sull'effettivo perseguimento degli obbiettivi dichiarati, di riflesso ad un vasto dibattito fra gli operatori di settore.<ref>{{cita news | autore = O'Neil, Megan | titolo = GuideStar Redesigns Charity Profiles to Emphasize Results | rivista = [[The Chronicle of Philanthropy]] | data = 20 gennaio 2016 | url = https://www.philanthropy.com/article/GuideStar-Redesigns-Charity/234989}}</ref> A novembre, la Fondazione Trump ammise di aver violato il divieto di somministrazione di lavoro autonomo, risultante dal modulo IRS del 2015 che era stato caricato dagli stessi avvocati della fondazione.<ref>{{cita web | autore = Fahrenthold, David A. | titolo = Trump Foundation Admits to Violating Ban on 'self-dealing,' New Filing to IRS Shows | sito = The Washington Post | data = 22 novembre 2016 | url = https://www.washingtonpost.com/politics/trump-foundation-apparently-admits-to-violating-ban-on-self-dealing-new-filing-to-irs-shows/2016/11/22/893f6508-b0a9-11e6-8616-52b15787add0_story.html}}</ref><br />
A giugno, GuideStar prese contatti con lo studio legale della [[Southern Poverty Law Center]] (SPLC) per contrastare i gruppi di ''haters'' attivi nel proprio sito. Quando William Boykin, portavoce del Family Research Council, una delle organizzazioni prese di mira, dichiarò che GuideStar era diventato un braccio dell'estrema destra americana<ref>{{Cita web|titolo=Nonprofit Tracker Smears Dozens of Conservative Organizations as ‘Hate Groups’ |url= http://dailysignal.com/2017/06/21/nonprofit-tracker-smears-dozens-of-conservative-organizations-as-hate-groups/ |accesso= 22 giugno 2017}}</ref>, Guidestar reagì con la rimozione dei profili dei contestatori<ref>{{Cita news|cognome1=Hogan|nome1=Susan|titolo=After conservative backlash, charity tracker GuideStar removes ‘hate group’ labels|url=https://www.washingtonpost.com/news/morning-mix/wp/2017/06/26/after-conservative-backlash-charity-tracker-guidestar-removes-hate-group-labels/|accesso= 20 luglio 2017|opera=[[The Washington Post]]|data= 26 giugno 2017}}</ref>, sperando di procurare loro un danno economico e di immagine grazie alla propria reputazione pubblica e al numero di visitatori raggiunto. Il [[28 giugno]] fu querelata per diffamazione presso il foro territorialmente competente, il Tribunale distrettuale federale per il distretto orientale della Virginia.<ref>LIBERTY COUNSEL, INC. v GUIDESTAR USA, INC.</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.lc.org/newsroom/details/062817-liberty-counsel-sues-guidestar-over-false-hate-group-label|titolo=Liberty Counsel Sues GuideStar Over False “Hate Group” Label - Liberty
== Critiche ==
Nel 2013, il sito ''BlueAvocado.org'' recensì positivamente GuideStar come una risorsa che forniva informazioni anziché esprimere giudizi<ref>{{Cita web|url=http://www.blueavocado.org/content/charity-raters-part-i-charting-bad-and-bad |titolo=Charity Raters Part I: Charting the Bad and the Bad - Blue Avocado
== Note ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{cita web | url = http://www.guidestar.org/ | titolo = Sito ufficiale di GuideStar | urlarchivio =
* {{cita web | url = http://nccsweb.urban.org/communityplatform/nccs/organization/profile/id/541774039/popup/1 | titolo = Profilo di GuideStar al National Center for Charitable Statistics | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170630124506/http://nccsweb.urban.org/communityplatform/nccs/organization/profile/id/541774039/popup/1
* {{cita web | url = https://curlie.org/Society/Organizations/Nonprofit_Resources/Research_on_Nonprofits/ | titolo = Profilo di GuideStar nel sito di Curlie | sito = [[DMOZ]]| lingua = en }}
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{{Portale|Stati Uniti d'America}}
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