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Considerato uno dei principali intellettuali del [[XX secolo]], ha dedicato la sua vita agli studi sull'evoluzione del [[Capitalismo|capitalismo industriale]], il [[socialismo]] e il [[nazionalismo]]. Di formazione [[Marxismo|marxista]], le sue idee sociopolitiche hanno fortemente influenzato il suo lavoro. È principalmente ricordato per la sua tetralogia in cui trattò e sviluppò i concetti di ''[[lungo XIX secolo]]'', ''[[il secolo breve|secolo breve]]'' e l''[[invenzione della tradizione]]''.
 
== Biografia ==
Nato in una famiglia [[Ebraismo|ebraica]] di origini [[austria]]che, Hobsbawm – per un errore dell'anagrafe (il cognome originale, ''Hobsbaum'', fu alterato per un errore dell'anagrafe) nacque nel [[1917]] ad [[Alessandria d'Egitto]]. Sebbene fosse cresciuto a [[Vienna]] e a [[Berlino]], i genitori (Leopold Percy Obstbaum e Nelly Grün) utilizzarono con lui e con la sorella Nancy sempre la [[lingua inglese]]. All'età di soli dodici anni rimase orfano del padre, scomparso nel 1929, e poi della madre, morta due anni più tardi, della madre. Nel 1933 lui, la sorella ed i nuovi genitori adottivi, ovvero la zia materna Gretl e lo zio paterno Sidney, si trasferirono definitivamente a [[Londra]].
 
Hobsbawm proseguì i propri studi universitari presso il [[King's College (Cambridge)|King's College]] dell'[[Università di Cambridge]], dove fu ammesso nell'esclusivo circolo intellettuale degli "''Apostoli''" e dove conseguì il dottorato discutendo una tesi sulla [[Fabianesimo|''Fabian Society'']]. Durante la [[seconda guerra mondiale]], prestò servizio nel [[genio militare]] britannico e nei Corpi Reali di Educazione Militare. Nel 1947 ottenne l'incarico di svolgere una ''lectureship'' in storia presso il [[Birkbeck, Università di Londra|Birkbeck College]] di [[Londra]].
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== Politica ==
Nel 1931, a [[Berlino]], Eric Hobsbawm entrò a far parte della ''Sozialistischer Schülerbund'' (Associazione degli alunni socialisti), una propaggine della [[Lega della Gioventù Comunista di Germania]], e nel 1936 si iscrisse al [[Partito Comunista di Gran Bretagna]] (CPGB). Fu inoltre membro della sezione comunista del Party Historians Group dal 1946 fino alla sua dissoluzione e successivamente presidente della sua società derivata, la ''Socialist History Society'', fino alla morte.
 
In seguito all'[[Rivoluzione ungherese del 1956|invasione sovietica dell'Ungheria del 1956]], molti membri lasciarono il Partito Comunista Britannico in segno di protesta, ma Hobsbawm, unico tra i suoi colleghi, rimase nel partito, sebbene fu diffidato dalla sua leadership e cessò il lavoro politico entro la fine degli [[anni '50]]. Mantenne tuttavia i contatti con diversi fuoriusciti dal Partito come ad esempio [[Edward Palmer Thompson]] e John Saville, principali esponenti della [[New Left]] (Nuova Sinistra) del Regno Unito. Fu tra i firmatari di una lettera di protesta degli storici contro l'invasione sovietica dell'Ungheria. Fu fermamente a favore della [[Primavera di Praga]] del [[1968]]<ref>{{Cita web|url=https://www.theguardian.com/books/2002/sep/14/biography.history|titolo=A question of faith|autore=Maya Jaggi|sito=theguardian.com|data=14 settembre 2002|lingua=en}}</ref>.
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* ''Studi di storia del movimento operaio. Classi lavoratrici e rivoluzione industriale nell'Inghilterra del secolo XIX'', trad. Luisella Passerini, Collana Nuova Biblioteca Scientifica n.39, Einaudi, Torino, 1971-1972-1978.
* ''La Rivoluzione Industriale e l'Impero. Dal 1750 ai giorni nostri. Storia Economica dell'Inghilterra vol. III'' (''Industry and Empire. An Economic History of Britain since 1750'', 1968), trad. Aldo Martignetti, Collana Piccola Biblioteca n.196, Einaudi, Torino, 1972.
* Eric Hobsbawm -con George Rudè, ''Capitan Swing. [[Rivoluzione industriale|Rivoluzione Industriale]] e rivolta nelle campagne'', Editori Riuniti, Roma, 1973; col titolo ''Rivoluzione Industriale e Rivolta nelle Campagne'', Bologna, Res Gestae, 2013, ISBN 88-6697-028-X.
* ''I Rivoluzionari'', Collana Piccola Biblioteca, Einaudi, Torino, 1975.
* ''Il Trionfo della borghesia. 1848-1875'' (''The Age of Capital''), traduzione di Bruno Maffi, Collana Storia e Società, Laterza, Roma-Bari, 1976; Collana Universale n.493, Laterza, Roma-Bari, 1979; Il Saggiatore, Milano, 1981; Collana Economica, Laterza, 2003. ISBN 88-420-6887-X
* {{Cita libro|titolo=Intervista sul PCI|autore=Giorgio Napolitano|wkautore=Giorgio Napolitano|curatore=Eric J. Hobsbawm|editore=Laterza|città=Roma-Bari|anno=1976|collana=Saggi tascabili Laterza 22}}
* ''Storia sociale del jazz'', Roma, Editori Riuniti, 1982; ''Storia Sociale del jazz. Una Rivoluzione di Suoni'', Res Gestae, settembre 2013 ISBN 88-66-97051-4.
* con {{Cita libro|autore1=Eric J. Hobsbawm|autore2autore=[[Terence Ranger]]|titolo=L'Invenzione della tradizione|edizione=Collana Biblioteca di cultura storica|editore=Einaudi|città=Torino|anno=1987; Collana Piccola biblioteca, Einaudi, 1994-2002, ISBN 88-06-16245-4}}
* ''Lavoro, cultura e mentalità nella società industriale'', Roma-Bari, Laterza, 1986. ISBN 88-420-2677-8
* ''L'Età degli Imperi. 1875-1914'' (''The Age of Empires''), traduzione di Franco Salvatorelli, Laterza, Roma-Bari, 1976-1987 ISBN 88-420-2948-3; Collana Universale, Laterza, 1991; Collana Saggi, Oscar Mondadori 1995-1996 ISBN 88-04-40976-2; Collana Biblioteca Storica, Laterza 2000 ISBN 8842059641; Collana Economica, Laterza 2003-2012 ISBN 88-42-07670-8