Vergine delle Rocce (Londra): differenze tra le versioni

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Altro elemento che assume importanza è il fermaglio contenente una pietra preziosa, circondata da una teoria di piccole perle, che sulla sx produce un lustro, simbolo del divino. La pietra preziosa può alludere a Maria come speculum sine macula (specchio senza macchia) che riflette in sé la giustizia divina, la sua armonia, la sua verità e la sua bellezza.
I quattro personaggi colpiscono l’osservatore perché sembrano “comunicare” tra loro attraverso il linguaggio simbolico delle mani, con forti richiami palindromi numerici. Provando infatti a “leggere” la disposizione delle mani dall’alto verso il basso, avremo che le dita allargate della mano della Madonna suggeriscono il numero 5, seguito dal numero 1, rappresentato dall’indice puntato dell’arcangelo: 5 + 1 =6
Leggendo il dettaglio al contrario, cioè dal basso verso l’alto, si nota come l’indice e il medio di Gesù benedicente suggeriscono anch’essi un 5, espresso questa volta in numero romano (V); con lo stesso criterio leggeremo I il sovrastante indice puntato dell’arcangelo: da cui V + I = VI. Il numero romano VI si può ritrovare nella parte superiore destra, in visione orizzontale, dato dalla atipica disposizione a ‘V’ delle due travi rocciose poste sopra la nicchia, nel cui interno luminoso si staglia un blocco monolitico, che richiama l’indice puntato dell’arcangelo (I), così come le summenzionate “rocce-travi” ammiccano alla posizione delle due dita del piccolo Gesù benedicente; un’attenta osservazione dei singoli elementi rocciosi, che compongono la volta della grotta, ci permette di scorgere la forma della mano aperta della Madonna che identifica il numero 5; l’ultimo elemento da identificare sono le mani di San Giovannino riscontrabili scenograficamente, proprio al di sopra di lui, sotto forma di protuberanze dolomitiche, che richiamano la conformazione delle suasue mani congiunte.
Ci sarebbe un cane con guinzaglio sotto la selva che sovrasta le figure umane; quel cane è l'atto di accusa di Leonardo Da Vinci contro la corruzione del Papato dell'epoca. Attraverso quella figura nascosta sotto il fogliame, Leonardo punterebbe dunque il dito contro il papato di allora che privilegiava il potere temporale rispetto a quello spirituale; quindi Leonardo avrebbe utilizzato il dipinto per esprimere il suo pensiero e la richiesta di un rigoroso Cristianesimo che riprenda l'esempio di Dio per i Comandamenti e di Gesù come espresso nei Vangeli; quindi il cane con guinzaglio è il simbolo dell'uomo che deve obbedire a Dio, ai Comandamenti divini, a Gesù, alla vita che Gesù ha incarnato perfettamente per esprimere l'amore cristiano.