Grattacielo Pirelli: differenze tra le versioni
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Il '''grattacielo''' (o '''palazzo''') '''Pirelli''' è l'edificio di [[Milano]] dove ha sede il [[Consiglio regionale della Lombardia]]. Spesso chiamato colloquialmente '''
== Storia e caratteristiche ==
[[File:Il grattacielo Pirelli in costruzione alla fine degli anni 1950 (2).jpg|thumb|left|Il grattacielo Pirelli in costruzione in una foto della fine degli anni cinquanta del XX secolo]]
[[File:Il grattacielo Pirelli in costruzione alla fine degli anni 1950.jpg|thumb|left|Il grattacielo Pirelli in costruzione in una foto della fine degli anni cinquanta del XX secolo]]
[[File:Pirelli 1959.jpg|thumb|Un operaio sulle [[impalcature]] durante la costruzione del grattacielo, nel 1959]]
È un'opera architettonica importante, propria del [[razionalismo italiano]]<ref name="Bersano2013">{{Cita libro|autore=Giorgio Bersano|titolo=Introduzione al moderno. Breve storia dell'architettura contemporanea 1750-2000|url=https://books.google.com/books?id=v0kekJK1joMC&pg=PT182|anno=2013|editore=Editrice Compositori|isbn=978-88-7794-766-6|
Il grattacielo Pirelli fu progettato nel [[1950]] e incluso nel nascente "[[Centro Direzionale di Milano|Centro Direzionale]]".
In origine il palazzo era stato costruito per ospitare gli uffici della celebre azienda italiana di pneumatici [[Pirelli&C|Pirelli]]; nell'area su cui sorge esistevano degli stabilimenti del gruppo, distrutti dai bombardamenti aerei durante la [[seconda guerra mondiale]]. Nel [[1977]] il grattacielo fu acquistato dalla [[Regione Lombardia]], che ne fece per 34 anni la propria sede principale, dopo una ristrutturazione a opera dell'architetto [[Bob Noorda]]. Nel 1979, Giò Ponti ristruttura lo spazio del centro meccanografico, trasformandolo in aula parlamentare della Regione Lombardia.
L'edificio è stato costruito tra il [[1956]] e il [[1961|1960]] su progetto di [[Gio Ponti]], [[Giuseppe Valtolina]], [[Pier Luigi Nervi]], Antonio Fornaroli, [[Alberto Rosselli (architetto)|Alberto Rosselli]], Giuseppe Rinardi e Egidio Dell'Orto; Ponti diresse anche tutte le fasi costruttive. L'aspetto strutturale venne curato da Giuseppe Valtolina, in collaborazione con i consulenti [[Pier Luigi Nervi]], [[Arturo Danusso]], Piero Locatelli e [[Guglielmo Meardi]].<ref>{{Cita libro|nome=Tullia|cognome=Iori|titolo=Pier Luigi Nervi|url=https://www.wikidata.org/wiki/Q134727341|accesso=2025-06-07|data=2009-01-01|editore=Il Sole 24 Ore|ISBN=978-88-6116-079-8|p=54}}</ref>
<br>Il ruolo di Nervi fu fondamentale nella progettazione di una struttura che, per il suo ridotto rapporto larghezza/altezza, è particolarmente soggetta alle azioni del vento; lo schema strutturale è composto da setti rigidi triangolari alle estremità, pilastri cavi e quattro grandi pilastri-parete centrali, tutti in calcestruzzo armato.<ref>{{Cita web|url=http://www.gioponti.org/it/archivio/scheda-dell-opera/dd_161_6102/grattacielo-pirelli-in-piazza-duca-daosta|titolo=Grattacielo Pirelli in Piazza Duca d'Aosta|autore=|editore=Gio Ponti Archives|data=|accesso=6 aprile 2016}}</ref> La realizzazione venne affidata all'impresa della [[Anna Bonomi Bolchini|Bonomi]] in collaborazione con Comolli e Silce.
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