Campagne mesopotamiche di Ardashir I: differenze tra le versioni
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{{conflitto
|Tipo=Battaglia
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|didascalia=[[Ardashir I]] è incoronato sovrano dal dio [[Ahura Mazda]] in un rilievo presso [[Naqsh-i-Rustam]].▼
|Larghezzaimmagine= 300px
|luogo=[[Regno di Armenia|Armenia]] e</br>[[Mesopotamia (provincia romana)|Mesopotamia]].▼
▲|
|data=dal [[229]]-[[241]]▼
|esito=vittorie sasanidi e romane▼
|schieramento1=[[Sasanidi]] ▼
|schieramento2=[[Impero romano]]▼
|comandante1=[[Ardashir I]] di [[Persia]]▼
|comandante2=[[Alessandro Severo]]▼
|effettivi1=100.000 armati lungo [[limes orientale|''limes'' orientale]]▼
▲|
|Effettivi2=
|Perdite1=
|Perdite2=
}}
{{Campagnabox Guerre romano-sasanidi 395}}
Le '''campagne mesopotamiche di Ardashir I''' rappresentarono il primo episodio di un nuovo periodo di [[Guerre romano
== Contesto storico ==
Tra il [[224]] e il [[226]]/[[227]] avvenne un episodio importante, che cambiò le sorti dei rapporti tra [[Impero romano]] e [[Sasanidi|Impero persiano]]: in Oriente l'ultimo sovrano dei [[Parti]], [[Artabano IV]], fu rovesciato dopo essere stato sconfitto in "''tre battaglie''"<ref>[[Cassio Dione Cocceiano]], ''Storia romana'', LXXX, 3.1-2.</ref> e il rivoltoso, [[Ardashir I]], fondò la [[dinastia sasanide]],<ref>[[Agatangelo (storico)|Agatangelo]], ''Storia degli Armeni'', I, 3-9; [[Agazia]], ''Storia sul regno di Giustiniano'', IV, 24.1.</ref> destinata a essere avversaria orientale dei Romani fino al [[VII secolo]].<ref name="ErodianoVI,2.1">[[Erodiano]], ''Storia dell'impero dopo Marco Aurelio '', VI, 2.1.</ref><ref name="ZosimoI,18.1">[[Zosimo (storico)|Zosimo]], ''Storia nuova'', I, 18.1.</ref> In particolare, a partire dal [[229]]/[[230]], Sasanidi e Romani si scontrarono per la prima volta.
{{
Sul fronte romano, invece, la nuova [[dinastia dei Severi]] che regnò sull'[[Impero romano]] tra la fine del [[II secolo|II]] e i primi decenni del [[III secolo]] (dal [[193]] al [[235]], con una breve interruzione durante il regno di [[Macrino]] tra il [[217]] e il [[218]]), e che aveva avuto in [[Settimio Severo]] il suo capostipite, si trovava ora nelle mani di un giovane imperatore, [[Alessandro Severo]], che pochi anni dopo fu ucciso, rivelandosi l'ultimo discendente. La nuova dinastia era nata sulle ceneri di un lungo periodo di [[guerra civile romana (193-197)|guerre civili]], dove si erano affrontati altri tre contendenti oltre a Settimio Severo ([[Didio Giuliano]], [[Pescennio Nigro]] e [[Clodio Albino]]).
===''Casus belli''===
Il ''casus belli'' fu la rivendicazione da parte dei [[Sasanidi]], che si consideravano discendenti dei [[Persiani]], del possesso di tutto l'impero degli [[Achemenidi]], ivi compresi i territori, ora romani, dell'Asia Minore e del Vicino Oriente fino al [[mare Egeo]].<ref name="Dione80,4.1">[[Cassio Dione Cocceiano]], ''[[Storia romana (Cassio Dione)|Storia romana]]'', LXXX, 4.1</ref><ref name="ErodianoVI,2.2">[[Erodiano]], ''Storia dell'impero dopo Marco Aurelio '', VI, 2.2.</ref>
{{
==Forze in campo==
===Sasanidi===
Non conosciamo con precisione quante e quali furono le armate messe in campo da parte dei [[Sasanidi]]. [[Cassio Dione Cocceiano]] ci racconta che si trattava certamente di una grossa armata, pronta a terrorizzare non solo la
Ciò che conosciamo di questo esercito è che non era permanente come [[esercito romano|quello romano]], con soldati di professione [[paga (esercito romano)|pagati]] regolarmente per svolgere il loro mestiere. Vi era solo un'eventuale divisione del bottino finale.<ref name="ErodianoVI,5.3"/> Ci troviamo piuttosto di fronte ad un sistema simile a quello [[feudale]], dove per ogni campagna era necessario assemblare un esercito di volta in volta, composto da nobili a capo dei loro "clan", sottoposti poi sotto il comando di un principe della [[Sasanidi|casa reale]]. Non c'erano perciò ufficiali esperti d'armi che prestassero servizio in modo continuo e neppure un sistema di reclutamento durevole, poiché non vi erano unità militari permanenti, sebbene molti fossero i nobili a disposizione dell'esercito sasanide. Per questi motivi, spesso ingaggiavano [[mercenari|armate mercenarie]].<ref name="ErodianoVI,5.3">[[Erodiano]], ''Storia dell'impero dopo Marco Aurelio '', VI, 5.3.</ref> Usavano soprattutto l'arco ed il cavallo in guerra,
Vi è da aggiungere però che, a differenza dei [[Parti]] [[arsacidi di Partia|arsacidi]], cercarono di mantenere sotto le armi per più anni i loro contingenti, nel corso di importanti campagne militari, velocizzando il reclutamento delle loro armate, oltre a meglio assimilare le [[assedio (storia romana)|tecniche di assedio]] dei loro avversari romani, mai veramente apprese dai loro predecessori.<ref name="Southern231-232">Pat Southern, ''The Roman Empire: from Severus to Constantine'', pp. 231-232.</ref>
===Romani===
Sappiamo invece che per i [[Impero romano|Romani]] le forze messe in capo erano rappresentate dalle [[legione romana|legioni]] e dalle [[auxilia|truppe ausiliarie]] disposte lungo il [[limes orientale|''limes'' orientale]], che purtroppo secondo [[Cassio Dione Cocceiano]], non versavano in uno stato accettabile di preparazione, disciplina e morale, per far fronte a questo nuovo pericolo orientale.<ref name="Dione80,4.1"/> Qui sotto l'elenco delle legioni e delle loro rispettive [[fortezza legionaria|fortezze]] (a cui potremmo aggiungere successivamente anche la [[legio IIII Italica|IV ''Italica'']], costituita attorno al [[231]] da [[Alessandro Severo]]):
{| class="
! width="10%" | N. [[fortezza legionaria|fortezze legionarie]]<
! width="30%" | unità legionaria
! width="20%" | località antica
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! width="20%" | provincia romana
|-
|<div align="center">1</
|[[Legio XV Apollinaris]]
|''[[Satala]]''
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|[[Cappadocia (provincia romana)|Cappadocia]]
|-
|<div align="center">2</
|[[Legio XII Fulminata]]
|''[[Melitene]]''
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|[[Cappadocia (provincia romana)|Cappadocia]]
|-
|<div align="center">3</
|[[Legio III Parthica]]<ref name="Millar128">F.Millar, ''The Roman near East (31 BC - AD 337)'', Cambridge Massachusetts & London 1993, p.128.</ref>
|''[[Nisibis]]''<ref name="Millar128"/>
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|[[Mesopotamia (provincia romana)|Mesopotamia]]<ref name="Millar128"/>
|-
|<div align="center">4</
|[[Legio I Parthica]]<ref name="Millar128"/>
|''[[Singara]]''<ref name="Millar128"/>
Riga 80 ⟶ 77:
|[[Mesopotamia (provincia romana)|Mesopotamia e Osrhoene]]<ref name="Millar128"/>
|-
|<div align="center">5</
|[[Legio IV Scythica]]
|''[[Zeugma (città)|Zeugma]]''
|[[Belkis]]
|''[[Siria (provincia romana)|
|-
|<div align="center">6</
|[[Legio XVI Flavia Firma]]
|''[[Sura (città)|Sura]]''
|[[Sura (città)|Sura]]
|''[[Siria (provincia romana)|
|-
|<div align="center">7</
|''[[vexillationes|vexill]]''. [[Legio II Parthica]]
|''[[Apamea]]'' sull'[[Oronte]]
|
|''[[Siria (provincia romana)|
|-
|<div align="center">8</
|[[Legio III Gallica]]
|''[[Danaba]]''
|[[Mehin]]
|''[[Siria (provincia romana)|
|-
|<div align="center">9</
|[[Legio X Fretensis]]
|''[[Aelia Capitolina]]''
|[[
|''[[Siria (provincia romana)|
|-
|<div align="center">10</
|[[Legio VI Ferrata]]
|''[[Caparcotna]]''
|[[Kfar Otnay]]
|''[[Siria (provincia romana)|
|-
|<div align="center">11</
|[[Legio III Cyrenaica]]
|''[[Bostra]]''
|[[Bosra]]
|''[[Arabia (provincia romana)|
|}
== Fasi del conflitto ==
=== Prima fase: avanzata sasanide in Mesopotamia (229-231) ===▼
;[[229]] ca.: Con l'ascesa del primo sovrano [[sasanidi|sasanide]], [[Ardashir I]], le armate persiane tornarono ad [[assedio (storia romana)|assediare]] inutilmente la città di [[Hatra]] (per farne una base di attacco contro i Romani<ref name="Dione80,3.1-2"/>), che non sappiamo se fosse sotto il diretto controllo romano, o semplicemente una [[Regno cliente (storia romana)|città "cliente"]] del popolo romano.<ref name="Southern61">Pat Southern, ''The Roman Empire: from Severus to Constantine'', p. 61.</ref><ref name="Millar149">F. Millar, ''The Roman near East (31 BC - AD 337)'', Cambridge Massachusetts & London 1993, p.149.</ref><ref>F. Vattioni, ''Le iscrizioni di Hatra'', 1981; H.J.W. Drijvers, ''Hatra, Palmyra and Edessa'', in ''Aufstieg Niedergang Römischen Welt'', II.8 (1977), p. 799
▲=== Prima fase: avanzata sasanide in Mesopotamia (229-231)===
▲;[[229]] ca.: Con l'ascesa del primo sovrano [[sasanidi|sasanide]], [[Ardashir I]], le armate persiane tornarono ad [[assedio (storia romana)|assediare]] inutilmente la città di [[Hatra]] (per farne una base di attacco contro i Romani<ref name="Dione80,3.1-2"/>), che non sappiamo se fosse sotto il diretto controllo romano, o semplicemente una [[Regno cliente (storia romana)|città "cliente"]] del popolo romano.<ref name="Millar149">F.Millar, ''The Roman near East (31 BC - AD 337)'', Cambridge Massachusetts & London 1993, p.149.</ref><ref>F.Vattioni, ''Le iscrizioni di Hatra'', 1981; H.J.W. Drijvers, ''Hatra, Palmyra and Edessa'', in ''Aufstieg Niedergang Römischen Welt'', II.8 (1977), p.799.</ref><ref name="Southern61">Pat Southern, ''The Roman Empire: from Severus to Constantine'', p. 61.</ref> L'insuccesso di questo [[assedio di Hatra (229)|assedio]] costrinse il sovrano sasanide a recarsi in [[Media]] prima,<ref name="Dione80,3.1-2"/> dove riuscì a sottometterne i territori, e poi in [[Regno d'Armenia|Armenia]], dove fu però respinto da un figlio del vecchio sovrano dei [[Parti]], [[Artabano IV]].<ref name="Dione80,3.3">[[Cassio Dione Cocceiano]], ''[[Storia romana (Cassio Dione)|Storia romana]]'', LXXX, 3.3</ref><ref name="Zonara12.15"/><ref>[[Agatangelo (storico)|Agatangelo]], ''Storia degli Armeni'', I, 18-23.</ref>
;[[230]]: Nel corso di questo anno, le armate sasanidi avanzarono nella [[Mesopotamia (provincia romana)|Mesopotamia romana]] ponendo sotto assedio molte guarnigioni romane lungo l'[[Eufrate]],<ref name="ErodianoVI,2.3-5">[[Erodiano]], ''Storia dell'impero dopo Marco Aurelio '', VI, 2.3-5.</ref> cercando inoltre, senza riuscirvi, di conquistare ''[[Nisibis]]'' (importante centro del [[Via della seta|commercio con l'Oriente]] e la [[Relazioni diplomatiche sino-romane|Cina]]), e forse invadendo le [[province romane]] di [[Siria (provincia romana)|Siria]] e [[Cappadocia (provincia romana)|Cappadocia]],<ref name="Zonara12.15">[[Zonara]], ''L'epitome delle storie'', XII, 15.</ref><ref>[[Giorgio Sincello]], ''Selezione di cronografia'', 437, 15-25 (pp.673, 17-674).</ref> seppure non vi siano sufficienti indizi archeologici, almeno allo stato attuale delle conoscenze, per dire che le scorrerie abbiano colpito anche i territori ad occidente dell'[[Eufrate]].<ref name="Millar149"/>
{{
:Vi è da aggiungere che presso [[Hatra]] furono lasciati alcuni distaccamenti dell'[[esercito romano]] (della [[legio I Parthica]] e della [[Lista delle truppe ausiliarie
;[[231]]: L'imperatore [[Alessandro Severo]] organizzò allora una nuova spedizione militare contro i [[Sasanidi]], arruolando una nuova [[legione romana|legione]] in [[Italia romana|Italia]], la [[legio IIII Italica]].<ref name="Southern61"/> Erodiano riporta il discorso che Alessandro fece di fronte alle truppe schierate e racconta di come i soldati fossero incoraggiati dalle parole dell'imperatore. Dopo aver distribuito denaro alle truppe, si recò al Senato per fare un discorso simile e rendere pubbliche le sue intenzioni. Il giorno della partenza (forse nella [[primavera]]<ref name="Southern61"/> di quest'anno), dopo aver presenziato ai sacrifici di rito, Alessandro lasciò Roma ([[231]]),<ref>[[Erodiano]], ''Storia dell'impero dopo Marco Aurelio '', VI, 3.1-7, 4.1-2.</ref> per raggiungere [[Antiochia
=== Seconda fase: reazione romana (232) ===
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}}
;[[232]]: Alessandro, una volta raggiunta [[Antiochia
:La campagna iniziò con un piano strategico che prevedeva di dividere l'[[esercito romano]] in tre differenti colonne di marcia. Alessandro scelse per sé quella centrale, mentre la prima doveva inoltrarsi verso nord e sottomettere [[Regno d'Armenia|Armenia]] e [[Media (satrapia)|Media]], mentre la terza, doveva discendere il fiume [[Eufrate]], congiungendosi con quella di Alessandro Severo presso [[Ctesifonte]].<ref name="Southern61"/> La sua indecisione nell'avanzare e lo scarso livello di preparazione delle truppe orientali romane, fecero sì che al contingente meridionale venisse ad opporsi quasi l'intero [[esercito sasanide]], che sconfisse i Romani infliggendo loro gravi perdite. [[Erodiano]] racconta che la causa dell'indecisione di Alessandro fu la sua paura di mettere in gioco la propria vita o le «paure femminili» di sua madre [[Giulia Mamea]], che lo aveva seguito in Oriente. La notizia della disfatta giunse all'imperatore mentre questi era malato, e lo fece disperare sull'esito finale della [[campagna sasanide di Alessandro Severo|campagna]]. Gli stessi soldati, minati da malattie causate dall'ambiente insalubre e dalla scarsità delle provviste, accusarono l'imperatore di aver causato la distruzione dell'esercito per la sua scarsa capacità militare, tanto che vi fu un tentativo di usurpazione, subito sventato, da parte di un certo [[Uranio (usurpatore)|Uranio]]. Alessandro ordinò allora che i due gruppi superstiti di truppe si recassero a svernare ad Antiochia, e sulla strada del ritorno sembra che ingenti furono le perdite romane: l'esercito proveniente da nord fu praticamente decimato dalle temperature rigide delle montagne dell'[[Armenia]], quello meridionale a causa della disfatta subita lungo l'[[Eufrate]] a causa di un numero impari di forze sasanidi contro cui si era scontrato.<ref>Erodiano, ''Storia dell'impero dopo Marco Aurelio '', VI.4.4-7, 5, 6.1-3.</ref>
:La campagna si rivelò comunque non del tutto negativa per i [[Impero romano|Romani]], poiché i territori perduti in [[Mesopotamia (provincia romana)|Mesopotamia]] nel corso dell'avanzata sasanide degli anni [[229]]-[[230]], furono riconquistati
=== Terza fase: nuove invasioni sasanidi nella Mesopotamia romana, dopo la morte di Alessandro severo (237-241) ===
[[File:Hatra (17).jpg
{{Vedi anche|
;[[237]]-[[238]]<ref name="Carriè94">J.-M. Carriè, ''Eserciti e strategie'', ''La Roma tardo-antica, per una preistoria dell'idea di Europa'', vol. 18, Milano 2008, p. 94</ref>: Sembra che nel corso del regno di [[Massimino il Trace]], succeduto all'ultimo della [[dinastia dei Severi]], [[Alessandro Severo|Alessandro]], le città della
;[[238]]/[[239]]<ref>''Supplementum Epigraphicum Graecum'' 7, Berlin 1934, 743b (da [[
;[[240]]: Nel corso di quest'anno sembra che [[Ardashir I]] riuscì finalmente nell'impresa di [[assedio di Hatra (240)|occupare]] e distruggere l'importante città-roccaforte di [[Hatra]], alleata dei Romani,
==Conseguenze==
{{Vedi anche|Campagna sasanide di Gordiano III|Campagne siriano-mesopotamiche di Shapur I}}
La morte poi del giovane imperatore per mano di un suo generale, [[Massimino il Trace]] (nel [[235]]), e la successiva [[anarchia militare]] in cui per circa un cinquantennio versò l'[[Impero romano]], determinarono non pochi vantaggi a favore del nascente [[Sasanidi|Impero sasanide]], che non si lasciò sfuggire l'occasione di sorprendenti rivincite, fino ad occupare la stessa [[Antiochia
== Note ==
==Bibliografia==
;Fonti
{{div col}}
*[[Agatangelo (storico)|Agatangelo]], ''Storia degli Armeni'', I.
*[[Agazia]], ''Storia sul regno di Giustiniano'', IV.
Riga 180 ⟶ 177:
*[[Cassio Dione Cocceiano]], ''[[Storia romana (Cassio Dione)|Storia romana]]'', LXXX. [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Cassius_Dio/80*.html versione inglese QUI].
*[[Codex Manichaicus Coloniensis]].
*[[Erodiano]], ''Storia dell'impero dopo Marco Aurelio'', VI. [http://www.livius.org/he-hg/herodian/hre602.html versione inglese QUI] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20141105134422/http://www.livius.org/he-hg/herodian/hre602.html |data=5 novembre 2014 }}.
*[[Eutropio]], ''[[Breviarium ab Urbe condita]]'', VIII. [http://www.thelatinlibrary.com/eutropius/eutropius8.shtml versione latina QUI].
*[[Giorgio Sincello]], ''Selezione di cronografia''.
*[[Historia Augusta]], ''Alexander Severus'' e ''Gordiani tres''. [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Historia_Augusta/Severus_Alexander/3*.html versione inglese QUI] e [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Historia_Augusta/Gordiani_tres*.html QUI]
*''[[Res
*''Supplementum Epigraphicum Graecum'' 7, Berlin 1934.
*[[Zonara]], ''L'epitome delle storie'', XII. [http://www.thelatinlibrary.com/zonaras.html versione latina QUI]
*[[Zosimo (storico)|Zosimo]], ''Storia nuova'', I.
{{div col end}}
;Fonti storiografiche moderne
{{div col}}
*J.-M. Carriè, ''Eserciti e strategie'', ''La Roma tardo-antica, per una preistoria dell'idea di Europa'', vol. 18, in "''Storia Einaudi dei Greci e dei Romani''", Milano, Einaudi, 2008.
*H.J.W. Drijvers, ''Hatra, Palmyra and Edessa'', in ''Aufstieg Niedergang Römischen Welt'', II.8 (1977).
*X. Loriot, ''Les premières années de la grande crise du III *A. Maricq, ''Les dernières années d'Hatra: l'alliance romaine'', in ''Syria'' 34 (1957).
*F. Millar, ''The Roman near East (31 BC - AD 337)'', Cambridge Massachusetts & London 1993.
*{{cita libro | cognome=Southern | nome=Pat | titolo=The Roman Empire: from Severus to Constantine | città=Londra & New York | anno=2001 |
*F. Vattioni, ''Le iscrizioni di Hatra'', 1981.
{{div col end}}
{{Crisi del III secolo}}
{{Guerre antica Roma}}
{{portale|esercito romano|guerra}}
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