Slackware: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica Etichetta: Annullato |
Funzionalità collegamenti suggeriti: 2 collegamenti inseriti. |
||
(43 versioni intermedie di 19 utenti non mostrate) | |||
Riga 2:
|nome = Slackware
|logo = <!-- Wikidata -->
|screenshot = Slackware
|didascalia = Slackware con l'ambiente desktop KDE
|sviluppatore = [[Patrick Volkerding|Patrick J. Volkerding]] e team Slackware
Riga 8:
|prima_versione_pubblicata = 1.00<ref name="Announcement: Slackware 1.0">{{cita web|url=http://www.slackware.com/announce/1.0.php|titolo=Announcement: Slackware 1.0|accesso=18 dicembre 2010|sito=Slackware.com}}</ref>
|data_prima_pubblicazione = 16 luglio [[1993]]
|ultima_versione_pubblicata = 15.0<ref name="Announcement: Slackware 15.0">{{cita web|url=http://www.slackware.com/
|data_ultima_pubblicazione = 2 febbraio [[2022]]
|tipo_kernel = [[Kernel#Kernel monolitici|Monolitico]] ([[Linux (kernel)|Linux]])
Riga 16:
|licenza = [[GNU General Public License|GNU GPL]], [[Licenze BSD|BSD]]
|stadio_sviluppo = Stabile
|predecessore = 14.
|successore = ''-current''<ref name='When will the next version of Slackware be released? (Slackware.com)'>{{cita web|url=http://www.slackware.com/faq/do_faq.php?faq=general#5|titolo=When will the next version of Slackware be released?|accesso=11 giugno 2013|sito=Slackware.com|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070108012703/http://www.slackware.com/faq/do_faq.php?faq=general#5|dataarchivio=8 gennaio 2007|urlmorto=sì}}</ref>
|sito_web = <!-- Wikidata -->
}}
{{citazione
|[Slackware] intende essere [la distribuzione] Linux per chi apprezza il modo tradizionale ''UNIX-like'' di fare le cose, non teme la riga di comando, vuole che i pacchetti forniti siano il più possibile inalterati e ama poter estendere il sistema mediante il codice sorgente, senza
|Patrick J. Volkerding, fondatore di Slackware<ref name="Patrick Volkerding, Comment on Slackware (LinuxQuestion.org, 2013)">
{{Cita web
Riga 35:
}}
'''Slackware''' ([[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|/
Slackware punta alla qualità, alla stabilità e alla semplicità e intende essere la distribuzione più ''[[Unix-like]]'', attenendosi agli [[Norma tecnica|standard]], evitando di apportare modifiche non necessarie al [[software]] incluso e non aggiungendo strumenti di [[Configurazione (informatica)|configurazione]] supplementari, oltre a quelli previsti dai rispettivi autori. La configurazione e l'amministrazione del sistema avvengono principalmente attraverso la modifica manuale dei [[file di configurazione]], oppure grazie ad alcuni [[script]] dotati di [[ncurses|interfaccia semi-grafica]] o a [[Interfaccia a riga di comando|riga di comando]].
Slackware fornisce un [[sistema operativo]] completo e aggiornato che include gli [[Desktop environment|ambienti desktop]] [[KDE]] e [[Xfce]], svariati [[window manager]], un'ampia scelta di [[Applicazione (informatica)|applicazioni]], una serie completa di [[Software development kit|strumenti di sviluppo]], tutto il necessario per allestire un [[server web]], [[File Transfer Protocol|FTP]] o di [[mail server|posta elettronica]] e altro ancora. Questa distribuzione si rivolge in particolare a chi desidera avere il controllo totale del proprio sistema.<ref name='E. Cantrell, C. Lumens, L. Johnson, A. Hicks, "Slackware Linux Essentials - 1. An Introduction to Slackware Linux" (Slackbook.org)'>{{cita web | url=http://www.slackbook.org/html/introduction.html | titolo=Slackware Linux Essentials - 1. An Introduction to Slackware Linux | accesso=22 gennaio 2014 | autore=E. Cantrell | autore2=C. Lumens | autore3=L. Johnson | autore4=A. Hicks | sito=Slackbook.org}}</ref><ref name='The Revised Slackware Book Project (Slackbook.org)'>{{cita web | url=http://www.slackbook.org/beta/ | titolo=The Revised Slackware Book Project | accesso=22 gennaio 2014 | sito=Slackbook.org}}</ref><ref name="General Information (Slackware.com)">{{cita web | url=http://www.slackware.com/info/ | titolo=General Information | accesso=22 gennaio 2014 | sito=Slackware.com}}</ref><ref name='Eric Hameleers, "A history of Slackware development", 2009 (PDF)'>{{Cita web |url=http://connie.slackware.com/~alien/tdose2009/t-dose-slackware.pdf | titolo=A history of Slackware development | accesso=22 gennaio 2014 | autore=Eric Hameleers | data=2009 | formato=PDF | sito=Slackware.com}}</ref><ref name='Top Ten Distributions (DistroWatch.com)'>{{cita web| url=https://distrowatch.com/dwres.php?resource=major| titolo=Top Ten Distributions| accesso=16 luglio 2013 | sito=DistroWatch.com}}</ref><ref name='Slackware Linux (DistroWatch.com)'>{{cita web | url=https://distrowatch.com/table.php?distribution=slackware | titolo=Slackware Linux | accesso=22 gennaio 2014 | sito=DistroWatch.com}}</ref>
Riga 43:
== Nome ==
[[File:Slackware Tux.png|thumb|upright=0.5|La mascotte di Slackware: [[Tux (mascotte)|Tux]] con la pipa]]
Il nome ''Slackware'' deriva da ''Slack'' (scritto con l'iniziale maiuscola), termine non ben definito che nel contesto della satirica [[Chiesa del SubGenio]] indicherebbe la facoltà di raggiungere i propri obiettivi senza sforzo, perseguendo una vita libera e confortevole, priva di responsabilità e duro lavoro.<ref name='Carole M. Cusak, "Invented Religions: Imagination, Fiction and Faith"'>{{cita libro | nome=Carole M. | cognome=Cusack | titolo=Invented Religions: Imagination, Fiction and Faith | url=https://archive.org/details/inventedreligion0000cusa | anno=2010 | editore=Ashgate Publishing | città=Farnham (UK) | ISBN=978-0-7546-6780-3}}</ref><ref name='Solomon Davidoff, "Conspiracy Theories in American History: An Encyclopedia"'>{{cita libro | nome=Solomon | cognome=Davidoff | titolo=Conspiracy Theories in American History: An Encyclopedia | url=https://archive.org/details/conspiracytheori0002unse_y6a7 | anno=2003 | curatore=Peter Knight | editore=ABC CLIO | ISBN= 978-1-57607-812-9}}</ref><ref name='Stephen Duncombe, "Sabotage, Slack and the Zinester Search for Non-Alienated Labour"'>{{cita libro | nome=Stephen | cognome=Duncombe | titolo=Ordinary Lifestyles | anno=2005 | editore=McGraw-Hill | capitolo=Sabotage, Slack and the Zinester Search for Non-Alienated Labour | curatore=David Bell | curatore2=Joanne Hollows | ISBN=978-0-335-22420-3}}</ref> Nella fattispecie, Slackware consentirebbe di raggiungere lo ''Slack'' attraverso la semplicità d'uso, l'affidabilità, la durevolezza e il rifiuto di strumenti [[mainstream]] non necessari.<ref name='Church of the SubGenius (SlackWiki.com)'>{{cita web | url=http://slackwiki.com/Church_of_the_SubGenius | titolo=Church of the SubGenius | accesso=15 giugno 2013 | sito=SlackWiki.com}}</ref> Nonostante il nome avesse per alcuni una connotazione negativa, dapprima venne mantenuto da Volkerding per evitare che il suo lavoro venisse preso troppo sul serio, e in seguito rimase, a identificare una distribuzione ormai affermata.<ref name="Interview with Patrick Volkerding (Linux Journal, 1994)">{{Cita web |url=https://www.linuxjournal.com/article/2750 |titolo=Interview with Patrick Volkerding | accesso=31 maggio 2013 | autore=Phil Hughes | sito=Linux Journal | data=1º aprile 1994}}</ref> Come puntualizzato dallo stesso Volkerding, non vi è uno stretto legame tra Slackware e la Chiesa del Subgenio, sebbene quest'ultima sembri aver adottato sia il sistema operativo che il suo fondatore.<ref name="Patrick Volkerding, Comment on Slackware (LinuxQuestion.org, 2013)" /> Alcuni riferimenti scherzosi alla Chiesa si notano comunque nella pipa fumata dalla mascotte di Slackware, presa in prestito dal personaggio di J.R. "Bob" Dobbs, e in molte versioni del file <code>install.end</code> che indica la fine del processo di installazione.<ref name='install.end: Slackware 1.1.2 (mirrors.slackware.com)'>{{cita web | url=http://mirrors.slackware.com/slackware/slackware-1.1.2/a3/install.end | titolo=install.end: Slackware 1.1.2 | accesso=16 marzo 2014 | sito=mirrors.slackware.com}}</ref><ref name='install.end: Slackware 14.1 (mirrors.slackware.com)'>{{cita web | url=http://mirrors.slackware.com/slackware/slackware-14.1/slackware/a/install.end | titolo=install.end: Slackware 14.1 | accesso=16 marzo 2014 | sito=mirrors.slackware.com}}</ref>
== Storia ==
=== Gli inizi ===
Già nel 1992 Volkerding era al corrente del progetto, avviato l'anno precedente da [[Linus Torvalds]], che mirava allo sviluppo di un [[sistema operativo]] [[Unix-like]] liberamente distribuibile e modificabile. All'epoca egli utilizzava [[OS/2]] su un [[personal computer]] con architettura [[Intel 80386|i386SX]], tuttavia, pur avendo una buona opinione di OS/2, avrebbe preferito un sistema [[Unix]]. Prese quindi in considerazione Coherent, [[Minix]] e [[Xenix|SCO Xenix]], poi spostò l'attenzione sulle prime [[Distribuzione Linux|distribuzioni Linux]] che allora cominciavano a circolare. Esaminò il ''[[Distribuzione Linux#Storia|boot-root]]'' di H. J. Lu e MCC Interim Linux, mentre in mancanza di un lettore per [[CD-ROM]] non poté fare lo stesso con [[Yggdrasil Linux]]. Adottò infine una delle prime versioni di [[Softlanding Linux System|SLS]] (Softlanding Linux System), la distribuzione commerciale creata da Peter MacDonald.<ref name='Interview with Patrick Volkerding (LinuxQuestione.org, 2012)'>{{Cita web |url=https://www.linuxquestions.org/questions/interviews-28/interview-with-patrick-volkerding-of-slackware-949029/ |titolo=Interview with Patrick Volkerding | accesso=18 maggio 2013 | autore=Jeremy Garcia | sito=LinuxQuestions.org | data=6 luglio 2012}}</ref>
[[File:Sls-linux 1.05.png|thumb|Una schermata di SLS 1.05]]
Riga 75:
La collaborazione con Walnut Creek si interruppe a causa dello scoppio, tra il 2000 e il 2001, della [[Bolla delle dot-com|bolla speculativa]] legata allo sviluppo di [[Internet]]. La crisi fu caratterizzata da un calo drastico del flusso di investimenti nel settore. In quei frangenti e col senno del poi, la prudenza mantenuta da Volkerding alcuni anni prima e la sua lealtà verso gli utenti si dimostrarono determinanti: Slackware restò infatti a galla, mentre molte aziende che erano state trascinate dalla speculazione andarono in bancarotta. Quando Walnut Creek, dopo la fusione con BSDi, fu venduta a Wind River, un'azienda interessata a BSD ma non a Linux né al software pubblicato secondo la [[GNU General Public License|GNU GPL]], Slackware si ritrovò senza un distributore e il suo team senza uno stipendio.
Le circostanze non impedirono a Volkerding di continuare il lavoro di sviluppo, pur se in condizioni precarie, e di fondare assieme a Robert Bruce (già fondatore di Walnut Creek) la piccola azienda Slackware Linux, Inc., il cui scopo è tuttora quello di finanziare il progetto attraverso la vendita, sul sito web, dei dischi di installazione e di altri prodotti legati alla distribuzione. Questo nuovo stato di cose creò le condizioni che permisero la pubblicazione, il 1 luglio 2001, di Slackware 8.0, una versione caratterizzata fra l'altro dall'introduzione del [[browser|browser web]] [[Mozilla]]. Sebbene la speranza di Volkerding fosse quella di avere risorse sufficienti per poter ancora finanziare l'intero team, Chris Lumens, David Cantrell e Logan Johnson lasciarono il progetto per continuare la loro formazione, e in seguito avrebbero preso altre vie professionali. Ciò comportò fra l'altro l'abbandono del progetto Slackware SPARC, a cui Cantrell stava lavorando.<ref name="About this site (Slackware.com)">{{Cita web |url=http://www.slackware.com/about/ | titolo=About this site | accesso=19 maggio 2013 | sito=Slackware.com}}</ref><ref name="Announcement: Slackware 8.0">{{cita web| url=http://mirrors.slackware.com/slackware/slackware-8.0/ANNOUNCE.TXT | titolo=Announcement: Slackware 8.0 | accesso=14 giugno 2013 | sito=mirrors.slackware.com}}</ref><ref name='Sam Varghese, "The Linux distribution that`s always in the black" (The Age, 2002)' /><ref name='Interview with Patrick Volkerding (LinuxQuestione.org, 2012)' /><ref name='Michael Hall, "Slackware Commercial Distribution Left in Doubt as Developers Are Laid Off", Linux Today'>{{cita web | url=http://www.linuxtoday.com/infrastructure/2001041701420NWSL | titolo=Slackware Commercial Distribution Left in Doubt as Developers Are Laid Off | accesso=16 marzo 2014 | autore=Michael Hall | sito=Linux Today | data=17 aprile 2001 | dataarchivio=18 marzo 2014 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140318002416/http://www.linuxtoday.com/infrastructure/2001041701420NWSL | urlmorto=sì }}</ref><ref name='Interview with Slackware Linux developer David Cantrell (Linux Today, incompleta)'>{{cita web | url=http://www.linuxtoday.com/infrastructure/2000122300206NWCYSL | titolo=Interview with Slackware Linux developer David Cantrell (incompleta) | accesso=16 marzo 2014 | sito=Linux Today | data=16 aprile 2001 | dataarchivio=18 marzo 2014 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140318002457/http://www.linuxtoday.com/infrastructure/2000122300206NWCYSL | urlmorto=sì }}</ref>
=== Gli anni più recenti ===
Riga 84:
[[File:SlackwareFamilyTree1210.svg|thumb|Albero genealogico delle distribuzioni derivate da Slackware GNU/Linux dal 1994 fino al 2012]]
Il 25 agosto 2009 venne pubblicata la versione 13.0, la prima a supportare l'architettura [[AMD64|x86 a 64 bit]]. Questo risultato fu possibile grazie al fondamentale contributo di Eric Hameleers. Tra le altre cose, Hameleers rinnovò completamente gli script (denominati SlackBuilds) utilizzati per generare i pacchetti di Slackware contenenti il software compilato: il suo lavoro introduceva un miglioramento tale che i nuovi script furono adottati immediatamente anche per la versione a [[32 bit]].<ref name="Release Notes: Slackware 13.0">{{cita web| url=http://mirrors.slackware.com/slackware/slackware-13.0/RELEASE_NOTES| titolo=Release Notes: Slackware 13.0 | accesso=15 marzo 2014 | sito=mirrors.slackware.com}}</ref>
La versione stabile più recente è la
In conclusione, Slackware è stata la prima distribuzione di [[software libero]] basata su [[GNU/Linux]] a raggiungere una vasta diffusione, grazie anche al malcontento degli utenti di SLS. Molte distribuzioni nate in seguito si sono ispirate a essa, prima fra tutte [[SUSE]], nata nel 1994 come traduzione di Slackware in [[lingua tedesca]]. Nel corso degli anni sono nati altri progetti derivati, tra cui [[SLAX]], [[Zenwalk]], e [[VectorLinux]].<ref name="Interview with Patrick Volkerding (Linux Journal, 1994)" /><ref name='Interview with Patrick Volkerding (LinuxQuestione.org, 2012)' /><ref name='Joe Klemmer, "A Short History of Linux Distributions"'>{{Cita web |url=https://lwn.net/Articles/91371/ | titolo=A Short History of Linux Distributions | accesso=18 maggio 2013 | autore=Joe Klemmer | data=30 giugno 2004}}</ref><ref name='Andreas Lundqvist et al., "GNU/Linux Distribution Timeline"'>{{cita web | url=http://futurist.se/gldt/ | titolo=GNU/Linux Distribution Timeline | accesso=16 novembre 2013 | autore=Andreas Lundqvist et al. | dataarchivio=7 settembre 2008 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080907030734/http://futurist.se/gldt/ | urlmorto=sì }}</ref>
=== Evoluzione del ''core team'' ===
Riga 108:
* [[x86]]
* [[AMD64|x86-64]] (dalla versione 13.0)<ref name="Index of /slackware (mirrors.slackware.com)">{{cita web | url=http://mirrors.slackware.com/slackware/ | titolo=Index of /slackware | accesso=17 gennaio 2014 | sito=mirrors.slackware.com}}</ref>
* [[Architettura ARM|ARM 32bit]] (dalla versione 11.0 fino alla versione 15.0)<ref name="The Slackware ARM Linux Project ARM.Slackware.com)">{{Cita web | url=http://arm.slackware.com | titolo=The Slackware ARM Linux Project | accesso=17 gennaio 2014 | sito=ARM.Slackware.com}}</ref>
* [[AArch64|ARM 64bit]] (dalla futura versione 15.1)<ref name="Slackware AArch64 (ARM64) released into the wild">{{Cita web | url=http://arm.slackware.com | titolo=Slackware AArch64 (ARM64) released into the wild | accesso=13 agosto 2022 | sito=arm.slackware.com}}</ref>
Lo sviluppo del porting ufficiale ARM a 32 bit si è interrotto a marzo 2022 con la versione 15.0, concentrando i futuri sviluppi unicamente sull'architettura ARM a 64 bit. Il motivo di questa interruzione è da rilevarsi principalmente nel fatto che l'hardware ARM a 32 bit non è più in grado di tenere il passo con lo sviluppo di Slackware e le limitazioni dell'architettura stanno diventando sempre più un freno all'adozione delle nuove tecnologie. In aggiunta, dal momento che molte delle principali distribuzioni GNU/Linux hanno cessato lo sviluppo dell'architettura ARM a 32 bit, diventa sempre più oneroso supportare applicazioni la cui compilazione fallisce o che danno problemi in esecuzione. Il supporto ufficiale per l'architettura ARMv5 (32 bit senza unità in virgola mobile, Slackware ARM versione 14.2) è terminato a marzo 2023<ref name="slackwarearm14.2-EOL">{{cita web | url=https://www.linuxquestions.org/questions/slackware-arm-108/slackware-arm-14-2-eol-end-of-life-march-2023-a-4175720090/ | titolo=Slackware ARM 14.2 - EOL (End of Life): March 2023 | accesso=18 maggio 2023 | autore=Stuart Winter | sito=www.linuxquestions.org}}</ref>, con l'ultimo aggiornamento distribuito il 9 marzo 2023.
Eric Hameleers aveva inoltre iniziato a creare un [[Portabilità|porting]] non ufficiale per l'[[architettura ARM]] dedicato ai dispositivi ARM di nuova generazione come i [[netbook]]<ref name="Eric Hameleers, Alien's ARM">{{cita web | url=http://alien.slackbook.org/blog/armport/ | titolo=Alien's ARM | accesso=15 marzo 2014 | autore=Eric Hameleers | sito=alien.slackbook.org}}</ref>, rimasto però incompleto. Sia il progetto ufficiale per l'architettura [[SPARC]], chiamato Slackware Linux for SPARC, sia quello per l'architettura [[mainframe]] [[IBM]] ESA/390, denominato Slack/390, sono da tempo inattivi.<ref name="Slackware Linux for SPARC (Slackware.com)">{{cita web | url=http://www.slackware.com/ports/sparc/ | titolo=Slackware Linux for SPARC | accesso=25 novembre 2013 | sito=Slackware.com}}</ref><ref name="The Slack/390 Linux Project (Slack390.org)">{{Cita web |url=http://www.slack390.org/getslack390.html |titolo=The Slack/390 Linux Project |accesso=25 novembre 2013 |sito=Slack390.org |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161129003330/http://www.slack390.org/getslack390.html |dataarchivio=29 novembre 2016 |urlmorto=sì }}</ref> Il progetto di terze parti Splack non ha avuto maggior fortuna, mentre il porting non ufficiale su piattaforma [[PowerPC]], denominato Slackintosh Linux Project, è fermo alla versione 12.1.<ref name='Splack Linux - Slackware for Sparc (Splack.org)'>{{cita web | url=http://www.splack.org/ | titolo=Splack Linux - Slackware for Sparc | accesso=25 novembre 2013 | sito=Splack.org}}</ref><ref name='Slackintosh Linux Project (Workaround.ch)'>{{cita web | url=https://www.workaround.ch/ | titolo=Slackintosh Linux Project | accesso=25 novembre 2013 | sito=Workaround.ch}}</ref>
Il progetto non ufficiale ''slarm64''<ref name="slam64 Project">{{cita web | url=https://slarm64.org/ | titolo=slarm64 | accesso=13 agosto 2022 | sito=slarm64.org}}</ref> ha un porting delle architetture [[AArch64]] (ARM64) e [[RISC-V|riscv64]] dalla versione 15.0 di Slackware. Un altro progetto non ufficiale, ''BonSlack''<ref name="BonSlack Project">{{cita web | url=https://bonslack.org/ | titolo=BonSlack unofficial porting of Slackware GNU/Linux to ARM, DEC Alpha, HPPA, LoongArch, MIPS, OpenRISC, PowerPC, RISC-V, S/390x, SH4, SPARC, x86 | accesso=30 maggio 2023 | sito=bonslack.org}}</ref>, mette a disposizione un porting delle architetture [[Architettura ARM|ARM]] (32 bit soft e hard float), [[AArch64]] (ARM64), [[DEC Alpha|Alpha]], [[PA-RISC|HPPA]] (PA-RISC 1.1), [[Loongson|LoongArch]] (64 bit), [[Architettura MIPS|MIPS]] (32 e 64 bit), [[OpenRISC]], [[PowerPC]] (32 e 64 bit), [[RISC-V]] (64 bit), [[Z/Architecture|S/390x]], [[SuperH|SH-4]], [[SPARC]] (32 e 64 bit) e [[Architettura_x86|x86]] (32 bit con struttura "time" a 64 bit), la maggior parte a partire dalla versione 14.2.
=== Boot Loader ===
Riga 116 ⟶ 120:
=== Init system ===
Slackware utilizza, per la sua semplicità, un [[Init|init system]] di tipo [[BSD]]. A partire dalla versione 7.0 è stata comunque introdotta la compatibilità con [[System V]], così da permettere una maggiore [[interoperabilità]] con alcuni software di terze parti che installano [[script]] per quest'ultimo tipo di init system. Se da un lato un init system di tipo [[BSD]] assegna un unico script a ciascun [[runlevel]], [[System V]] gestisce invece, per ogni runlevel, un'intera [[directory]] contenente gli script (o i link simbolici a essi) che devono essere eseguiti. Nel caso di Slackware, quando l'esecuzione dell'init system è terminata viene lanciato lo script <code>rc.sysvinit</code>, il quale a sua volta determina l'esecuzione degli script basati su [[System V]] che dovessero trovarsi nel sistema.<ref name='Configuration Help (Slackware.com)'>{{cita web | url=http://www.slackware.com/config/init.php | titolo=Configuration Help | accesso=16 novembre 2013 | sito=Slackware.com}}</ref><ref name='Peter Kaagman, "Slackware`s init"'>{{cita web | url=http://www.bilbos-stekkie.com/slack_init/en/index.html | titolo=Slackware`s init | accesso=16 novembre 2013 | autore=Peter Kaagman | sito=Bilbo's stekkie}}</ref><ref name='rc.sysvinit (Hakan.Slackware.se)'>{{cita web | url=http://hakan.slackware.se/doc/rc.sysvinit.html | titolo='rc.sysvinit | accesso=20 gennaio 2013 | sito=Hakan.Slackware.se | urlmorto=sì | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304122123/http://hakan.slackware.se/doc/rc.sysvinit.html | dataarchivio=4 marzo 2016 }}</ref><ref name="ChangeLog: Slackware 7.0">{{cita web | url=http://mirrors.slackware.com/slackware/slackware-7.0/ChangeLog.txt | titolo=ChangeLog: Slackware 7.0 | accesso=20 gennaio 2014 | sito=mirrors.slackware.com}}</ref>.
Slackware è l'unica delle distribuzioni "storiche" (e una delle poche in generale, assieme a [[Devuan]], [[Void Linux]] e [[Alpine Linux]] ), a non aver introdotto il controverso
<ref>Larabel, Michael. 2 September 2014. [https://www.phoronix.com/scan.php?page=news_item&px=MTc3OTM New Group Calls For Boycotting Systemd]. ''Phoronix''</ref> package di bootstrap e management, fortemente voluto da [[RedHat]] e dal suo principale architetto [[Lennart Poettering]], chiamato [[Systemd]].
=== Interfacce utente ===
Riga 134 ⟶ 141:
==== Strumenti a riga di comando ====
Slackware offre diversi strumenti per la gestione dei pacchetti. Il comando <code>installpkg</code> permette di installare sul sistema uno o più pacchetti compatibili con Slackware, i quali possono avere come estensione [[.txz]], [[.tgz]], [[bzip2|.tbz]] o [[Algoritmo Lempel-Ziv-Markov|.tlz]]. Con <code>removepkg</code> è invece possibile rimuovere dal sistema pacchetti precedentemente installati, mentre <code>upgradepkg</code> ne permette l'aggiornamento. Con <code>explodepkg</code> i contenuti del pacchetto vengono estratti ma non installati, mentre <code>makepkg</code> consente di generare, a partire dalla [[directory corrente]], pacchetti compatibili con la distribuzione. Va segnalata anche l'esistenza di <code>slacktrack</code>, un programma con cui si possono creare pacchetti partendo direttamente dal codice sorgente. Tutti questi strumenti sono ben documentati nelle rispettive pagine [[Man (Unix)|man]] oltre che nella guida ufficiale.<ref name='E. Cantrell, C. Lumens, L. Johnson, A. Hicks, "Slackware Linux Essentials - 18. Slackware package management" (Slackbook.org)'>{{cita web | url=http://slackbook.org/html/package-management.html | titolo=Slackware Linux Essentials - 18. Slackware package management | accesso=16 marzo 2014 | autore=E. Cantrell | autore2=C. Lumens | autore3=L. Johnson | autore4=A. Hicks | sito=Slackbook.org}}</ref><ref name='The Revised Slackware Book Project (Slackbook.org)' /><ref name='Stuart Winter, "Slackware Linux stuff" (Slackware.com)'>{{cita web| url=http://www.slackware.com/~mozes/| titolo=Slackware Linux stuff | accesso=15 novembre 2013 | nome=Stuart | cognome=Winter | sito=Slackware.com}}</ref><ref name='Stuart Winter, "Overview of the Slackware package system incorporating the use of slacktrack"'>{{cita web| url=ftp://ftp.slackware.com/pub/slackware/slackware-current/source/d/slacktrack/OVERVIEW | titolo=Overview of the Slackware package system incorporating the use of slacktrack| accesso=15 novembre 2013 | autore=Stuart Winter | sito=Slackware.com}}</ref>
==== Slackpkg e pkgtool ====
Riga 156 ⟶ 163:
La decisione di pubblicare una nuova versione spetta a Patrick Volkerding ed è insindacabile. Il criterio seguito è puramente qualitativo: «La nuova versione verrà pubblicata quando sarà pronta». Questo criterio intende evitare al team di imporsi scadenze che potrebbero non trovare adeguata corrispondenza nella realtà e permette di mantenere alto il livello di qualità e stabilità del sistema.<ref name='When will the next version of Slackware be released? (Slackware.com)' />
Siccome il progetto è gestito da un numero relativamente ristretto di persone, non esiste un sistema specifico per il tracciamento dei ''[[bug]]'' e le eventuali segnalazioni avvengono in maniera informale attraverso il forum LinuxQuestions.org<ref name='Slackware Forum'>{{cita web | https://www.linuxquestions.org/questions/slackware-14/ | titolo=Slackware Forum | accesso=22 ottobre 2022 | sito=linuxquestions.com}}</ref>, dove risponde attivamente il team di sviluppo e lo stesso Patrick. Informazioni dettagliate riguardanti i cambiamenti vengono registrate nei vari [[ChangeLog]], pubblicati sul sito ufficiale,<ref name='Slackware ChangeLog (Slackware.com)'>{{cita web | http://www.slackware.com/changelog/ | titolo=Slackware ChangeLog | accesso=23 maggio 2013 | sito=Slackware.com}}</ref> e nel file <code>ChangeLog.txt</code> incluso nella distribuzione.<ref name='Index of /slackware/slackware64-current (mirrors.slackware.com)' /> Le segnalazioni relative agli aggiornamenti di sicurezza vengono diffuse grazie a una apposita [[mailing list]].<ref name='Mailing List Info (Slackware.com)'>{{cita web | url=http://www.slackware.com/lists/ | titolo=Mailing List Info | accesso=16 novembre 2013 | sito=Slackware.com}}</ref>
Il progetto non prevede nemmeno una procedura definita per entrare a far parte della squadra di sviluppo, tuttavia, in occasione di un'intervista, lo stesso Volkerding ha dato un'indicazione, in parte scherzosa, rivolta agli aspiranti nuovi membri del team: «Sorprendeteci in modo appropriato e forse vi faremo entrare, ma badate alle terribili prove di iniziazione».<ref name='Interview with Patrick Volkerding (LinuxQuestione.org, 2012)' />
Riga 163 ⟶ 170:
Slackware è in grado di funzionare su computer con architettura [[x86]] con almeno un [[Intel 80486|processore i486]], o della famiglia [[x86-64]], la più recente estensione a [[64 bit]] della prima che include le famiglie [[AMD64]], [[EM64T]] e [[IA-64|Intel 64]], o ancora su [[architettura ARM]].
Come nel caso di altre moderne distribuzioni Linux, Slackware è compatibile con la maggior parte dell'[[hardware]] più diffuso per i computer [[Computer desktop|da scrivania]], [[Computer portatile|portatili]] e [[Netbook|ultraportatili]].
Per quanto riguarda i requisiti di memoria, non c'è una quantità minima prestabilita, ma l'installazione
==Installazione==
Sul sito ufficiale si possono acquistare, anche in forma di sottoscrizione, dischi già [[Masterizzazione|masterizzati]] contenenti l'intera distribuzione: in questo modo si contribuisce al progetto e si permette materialmente a Patrick Volkerding di continuarne lo sviluppo.<ref name='Software (Slackware Store)'>{{cita web | url=http://store.slackware.com/cgi-bin/store/scan/fi=prod_slack/tf=list_order/sf=category/se=software?id=nBzm53qN&mv_pc=9 | titolo=Software | accesso=16 novembre 2013 | sito=Slackware Store | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131204232331/https://store.slackware.com/cgi-bin/store/scan/fi=prod_slack/tf=list_order/sf=category/se=software?id=nBzm53qN&mv_pc=9 | dataarchivio=4 dicembre 2013 | urlmorto=sì }}</ref> È anche possibile [[
Dopo l'accesso come utente ''[[Root (utente)|root]]'' ci si trova di fronte a un'[[interfaccia a riga di comando]] attraverso la quale è possibile interagire con il sistema, creando una o più [[Partizione (informatica)|partizioni]] e un eventuale spazio di [[Swap (informatica)|swap]]. I principali strumenti di partizionamento a disposizione dell'utente sono <code>[[Fdisk (Unix)|fdisk]]</code>, <code>[[GNU Parted|parted]]</code> e <code>[[cfdisk]]</code>, ma sono disponibili anche <code>sfdisk</code> e <code>gdisk</code>. Non appena definite le partizioni si può decidere di creare i rispettivi [[filesystem]] mediante gli strumenti <code>[[mkfs]]</code>, oppure affidarsi anche per questo al programma d'installazione. Quest'ultimo va avviato con il comando <code>setup</code> e permette di gestire i passi che, dall'assegnazione delle partizioni ai vari [[Mount|mount point]], fino alla configurazione del [[boot loader]], installeranno il sistema sul [[disco rigido]].
Riga 178 ⟶ 185:
==Versioni==
Segue una carrellata
<div style="
<div style="float: left; width: 85%">
Riga 189 ⟶ 196:
! Caratteristiche principali, cambiamenti
|-
|
|style="min-width: 110px"|
|style="background-color:#fa8072;"|No
| style="text-align: left;" |
[[Kernel Linux|Linux]]
|-
|1.00
|style="min-width: 110px"| 16.07.1993<ref name="Announcement: Slackware 1.00">{{cita web| url=http://www.slackware.com/announce/1.0.php | titolo=Announcement: Slackware 1.00| accesso=12 agosto 2022 | sito=Slackware.com}}</ref>
|style="background-color:#fa8072;"|No
| style="text-align: left;" |
[[Kernel Linux|Linux]] 0.99pl11a; [[Libreria_standard_del_C|Linux libc]] 4.4.1; [[GNU Compiler Collection|gcc]] 2.4.5; [[Perl]] 4.035; [[X Window System|XFree86]] 1.3.
|-
|1.01
|style="min-width: 110px"| 04.08.1993<ref name="Announcement: Slackware 1.01">{{cita web| url=https://mirrors.slackware.com/slackware/slackware-1.01/RELEASE | titolo=Announcement: Slackware 1.01| accesso=12 agosto 2022 | sito=Slackware.com}}</ref>
|style="background-color:#fa8072;"|No
| style="text-align: left;" |
[[Kernel Linux|Linux]] 0.99pl12a; [[Libreria_standard_del_C|Linux libc]] 4.4.1; [[GNU Compiler Collection|gcc]] 2.4.5; [[Perl]] 4.035; [[X Window System|XFree86]] 1.3.
|-
|1.1.0
|style="min-width: 110px"| 05.11.1993
|style="background-color:#fa8072;"|No
| style="text-align: left;" |
[[Kernel Linux|Linux]] 0.99pl13; [[Libreria_standard_del_C|Linux libc]] 4.4.4; [[GNU Compiler Collection|gcc]] 2.4.5/2.5.8; [[Perl]] 4.036; [[X Window System|XFree86]] 2.1.
|-
|1.1.1
|style="min-width: 110px"| 12.12.1993
|style="background-color:#fa8072;"|No
| style="text-align: left;" |
[[Kernel Linux|Linux]] 0.99pl14c; [[Libreria_standard_del_C|Linux libc]] 4.4.4; [[GNU Compiler Collection|gcc]] 2.4.5/2.5.8; [[Perl]] 4.036; [[X Window System|XFree86]] 2.1.
|-
|1.1.2
|style="min-width: 110px"| 05.02.1994<ref name="Announcement: Slackware 1.1.2">{{cita web| url=https://mirrors.slackware.com/slackware/slackware-1.1.2/1_1_2.rme | titolo=Announcement: Slackware 1.1.2| accesso=12 agosto 2022 | sito=Slackware.com}}</ref>
|style="background-color:#fa8072;"|No
| style="text-align: left;" |
[[Kernel Linux|Linux]] 0.99.15; [[Libreria_standard_del_C|Linux libc]] 4.5.19; [[GNU Compiler Collection|gcc]] 2.4.5/2.5.8; [[GNU Binutils|Binutils]] 1.9l.3 (gas 1.38.1l.2/2.2l); [[Perl]] 4.036; [[X Window System|XFree86]] 2.1.
|-
|1.2.0
|style="min-width: 110px"| 19.03.1994<ref name="Announcement: Slackware 1.2.0">{{cita web| url=http://slackware.uk/slackware/slackware-1.2.0/README.1.2.0 | titolo=Announcement: Slackware 1.2.0| accesso=12 agosto 2022 | sito=Slackware.com}}</ref>
|style="background-color:#fa8072;"|No
| style="text-align: left;" |
[[Kernel Linux|Linux]] 1.0; [[Libreria_standard_del_C|Linux libc]] 4.5.24; [[GNU Compiler Collection|gcc]] 2.4.5/2.5.8; [[GNU Binutils|Binutils]] 1.9l.4 (gas 1.38.1l.2/2.2l); [[Perl]] 4.036; [[X Window System|XFree86]] 2.1.
|-
|2.0.0
|style="min-width: 110px"| 01.07.1994<ref name="Announcement: Slackware 2.0.0">{{cita web| url=https://mirrors.slackware.com/slackware/slackware-2.0.0/README.v2 | titolo=Announcement: Slackware 2.0.0| accesso=12 agosto 2022 | sito=Slackware.com}}</ref>
|style="background-color:#fa8072;"|No
| style="text-align: left;" |
[[Kernel Linux|Linux]] 1.0.9/1.1.18; [[Libreria_standard_del_C|Linux libc]] 4.5.26; [[GNU Compiler Collection|gcc]] 2.4.5/2.5.8; [[GNU Binutils|Binutils]] 1.9l.4 (gas 1.38.1l.2/2.2l); [[Perl]] 4.036/5.00a; [[X Window System|XFree86]] 2.1.1.
|-
|2.0.1
|style="min-width: 110px"| 18.09.1994<ref name="Announcement: Slackware 2.0.1">{{cita web| url=https://mirrors.slackware.com/slackware/slackware-2.0.1/README.201 | titolo=Announcement: Slackware 2.0.1| accesso=12 agosto 2022 | sito=Slackware.com}}</ref>
|style="background-color:#fa8072;"|No
| style="text-align: left;" |
[[Kernel Linux|Linux]] 1.0.9/1.1.18; [[Libreria_standard_del_C|Linux libc]] 4.5.26; [[GNU Compiler Collection|gcc]] 2.4.5/2.6.0; [[GNU Binutils|Binutils]] 1.9l.4 (gas 1.38.1l.2/2.2l); [[Perl]] 4.036/5.00a; [[X Window System|XFree86]] 2.1.1.
|-
|2.1.0
|style="min-width: 110px"| 31.10.1994<ref name="Announcement: Slackware 2.1">{{cita web| url=https://mirrors.slackware.com/slackware/slackware-2.1/README.210 | titolo=Announcement: Slackware 2.1| accesso=12 agosto 2022 | sito=Slackware.com}}</ref>
|style="background-color:#fa8072;"|No
| style="text-align: left;" |
[[Kernel Linux|Linux]] 1.1.59; [[Libreria_standard_del_C|Linux libc]] 4.5.26; [[GNU Compiler Collection|gcc]] 2.5.8/2.6.0; [[GNU Binutils|Binutils]] 1.9l.4 (gas 1.38.1l.2/2.2l); [[Perl]] 4.036/5.000; [[X Window System|XFree86]] 3.1.
|-
|2.2.0
|style="min-width: 110px"| 30.03.1995<ref name="Announcement: Slackware 2.2.0">{{cita web| url=https://mirrors.slackware.com/slackware/slackware-2.2.0/README.220 | titolo=Announcement: Slackware 2.2.0| accesso=12 agosto 2022 | sito=Slackware.com}}</ref>
|style="background-color:#fa8072;"|No
| style="text-align: left;" |
[[Kernel Linux|Linux]] 1.2.1; [[Libreria_standard_del_C|Linux libc]] 4.6.27; [[GNU Compiler Collection|gcc]] 2.6.3; [[GNU Binutils|Binutils]] 2.5.2; [[Perl]] 4.036/5.000; [[X Window System|XFree86]] 3.1.1.
|-
|2.3
|style="min-width: 110px"| 24.05.1995<ref name="Announcement: Slackware 2.3">{{cita web| url=https://mirrors.slackware.com/slackware/slackware-2.3/README.TXT | titolo=Announcement: Slackware 2.3| accesso=12 agosto 2022 | sito=Slackware.uk}}</ref>
|style="background-color:#fa8072;"|No
| style="text-align: left;" |
[[Kernel Linux|Linux]] 1.2.8; [[Libreria_standard_del_C|Linux libc]] 4.6.27; [[GNU Compiler Collection|gcc]] 2.6.3; [[GNU Binutils|Binutils]] 2.5.2; [[Perl]] 4.036/5.001; [[X Window System|XFree86]] 3.1.1.
|-
|3.0
|style="min-width: 110px"| 24.08.1995<ref name="Announcement: Slackware 3.0">{{cita web| url=http://slackware.uk/slackware/slackware-3.0/disk1/README30.TXT | titolo=Announcement: Slackware 3.0| accesso=12 agosto 2022 | sito=Slackware.uk}}</ref>
|style="background-color:#fa8072;"|No
| style="text-align: left;" |
[[Kernel Linux|Linux]] 1.2.13/1.3.18; [[Libreria_standard_del_C|Linux libc]] 5.0.9; [[GNU Compiler Collection|gcc]] 2.7.0; [[GNU Binutils|Binutils]] 2.5.2; [[Perl]] 5.001; [[X Window System|XFree86]] 3.1.2.
|-
|3.1
|style="min-width: 110px"| 24.07.1996<ref name="Announcement: Slackware 3.1">{{cita web| url=https://slackware.mirror.garr.it/slackware/slackware-3.1/README31.TXT | titolo=Announcement: Slackware 3.1| accesso=12 agosto 2022 | sito=Slackware.com}}</ref>
|style="background-color:#fa8072;"|No
| style="text-align: left;" |
[[Kernel Linux|Linux]] 2.0.0; [[Libreria_standard_del_C|Linux libc]] 5.3.12; [[GNU Compiler Collection|gcc]] 2.7.2; [[GNU Binutils|Binutils]] 2.6.0.14; [[Perl]] 5.003; [[Apache HTTP Server|Apache]] 1.0.0; [[X Window System|XFree86]] 3.1.2.
|-
|3.2
|style="min-width: 110px"| 20.04.1997<ref name="Announcement: Slackware 3.2">{{cita web| url=http://slackware.uk/slackware/slackware-3.2/README32.TXT | titolo=Announcement: Slackware 3.2| accesso=12 agosto 2022 | sito=Slackware.uk}}</ref>
|style="background-color:#fa8072;"|No
| style="text-align: left;" |
[[Kernel Linux|Linux]] 2.0.29; [[Libreria_standard_del_C|Linux libc]] 5.4.23; [[GNU Compiler Collection|gcc]] 2.7.2.1; [[GNU Binutils|Binutils]] 2.7.0.9; [[Perl]] 5.003; [[Apache HTTP Server|Apache]] 1.1.3; [[X Window System|XFree86]] 3.2.
|-
|3.3
|style="min-width: 110px"| 11.07.1997<ref name="Announcement: Slackware 3.3">{{cita web| url=https://mirrors.slackware.com/slackware/slackware-3.3/README33.TXT | titolo=Announcement: Slackware 3.3| accesso=12 agosto 2022 | sito=Slackware.com}}</ref>
|style="background-color:#fa8072;"|No
| style="text-align: left;" |
[[Kernel Linux|Linux]] 2.0.30; [[Libreria_standard_del_C|Linux libc]] 5.4.33 ([[glibc]] 2.0.4 in <code>/contrib</code>); [[GNU Compiler Collection|gcc]] 2.7.2.2; [[GNU Binutils|Binutils]] 2.8.1.0.1; [[Perl]] 5.004_03; [[Apache HTTP Server|Apache]] 1.2.0; [[X Window System|XFree86]] 3.3.
|-
|3.4
|style="min-width: 110px"| 14.10.1997<ref name="Announcement: Slackware 3.4">{{cita web| url=https://mirrors.slackware.com/slackware/slackware-3.4/README34.TXT | titolo=Announcement: Slackware 3.4| accesso=12 agosto 2022 | sito=Slackware.com}}</ref>
|style="background-color:#fa8072;"|No (EOL: 22.05.1998)
| style="text-align: left;" |
[[Kernel Linux|Linux]] 2.0.30; [[Libreria_standard_del_C|Linux libc]] 5.4.33 ([[glibc]] 2.0.5c in <code>/contrib</code>); [[GNU Compiler Collection|gcc]] 2.7.2.3; [[GNU Binutils|Binutils]] 2.8.1.0.1; [[Perl]] 5.004_03; [[Apache HTTP Server|Apache]] 1.2.4; [[X Window System|XFree86]] 3.3.1.
Aggiunta procedura super-semplice per installazione UMSDOS -- zipslack.zip, un sistema Linux completo in un file di 33 megabyte.
|-
|3.5
|style="min-width: 110px"| 09.06.1998<ref name="Announcement: Slackware 3.5">{{cita web| url=https://mirrors.slackware.com/slackware/slackware-3.5/README35.TXT | titolo=Announcement: Slackware 3.5| accesso=12 agosto 2022 | sito=Slackware.com}}</ref>
|style="background-color:#fa8072;"|No (EOL: 15.10.1998)
| style="text-align: left;" |
[[Kernel Linux|Linux]] 2.0.34; [[Libreria_standard_del_C|Linux libc]] 5.4.44 ([[glibc]] 2.0.5c in <code>/contrib</code>); [[Experimental/Enhanced_GNU_Compiler_System|egcs]] 1.0.3, [[GNU Compiler Collection|gcc]] 2.8.1; [[GNU Binutils|Binutils]] 2.8.1.0.23; [[Perl]] 5.004_04; [[Python]] 1.5; [[Apache HTTP Server|Apache]] 1.2.6; [[X Window System|XFree86]] 3.3.2p2; [[GTK (toolkit)|GTK]] 1.0.2; [[Qt (toolkit)|Qt]] 1.41; [[Netscape Navigator]] 4.04; [[Gimp]] 0.99.23.
|-
|3.6
|style="min-width: 110px"| 28.10.1998<ref name="Announcement: Slackware 3.6">{{cita web| url=https://mirrors.slackware.com/slackware/slackware-3.6/ANNOUNCE.TXT | titolo=Announcement: Slackware 3.6| accesso=12 agosto 2022 | sito=Slackware.com}}</ref>
|style="background-color:#fa8072;"|No (EOL: 18.03.1999)
| style="text-align: left;" |
[[Kernel Linux|Linux]] 2.0.35/2.1.125; [[glibc]] 2.0.7pre6; [[Experimental/Enhanced_GNU_Compiler_System|egcs]] 1.0.3, [[GNU Compiler Collection|gcc]] 2.7.2.3/2.8.1; [[GNU Binutils|Binutils]] 2.8.1.0.23; [[Perl]] 5.005_02; [[Python]] 1.5.1; [[Apache HTTP Server|Apache]] 1.3.3; [[X Window System|XFree86]] 3.3.2p3; [[GTK (toolkit)|GTK]] 1.0.6; [[Qt (toolkit)|Qt]] 1.41; [[Netscape Navigator]] 4.07; [[Gimp]] 1.0.2.
|-
|3.9/4.0
|style="min-width: 110px"| 17.05.1999<ref name="Announcement: Slackware 4.0"/>
|style="background-color:#fa8072;"|No (EOL: 27.11.1999)
| style="text-align: left;" |
[[Kernel Linux|Linux]] 2.0.37pre10 (3.9), 2.2.6 (4.0); [[glibc]] 2.0.7pre6; [[Experimental/Enhanced_GNU_Compiler_System|egcs]] 1.1.2, [[GNU Compiler Collection|gcc]] 2.7.2.3/2.8.1; [[GNU Binutils|Binutils]] 2.9.1.0.19a; [[Perl]] 5.005_003; [[Python]] 1.5.1; [[Apache HTTP Server|Apache]] 1.3.6; [[X Window System|XFree86]] 3.3.3p1; [[GTK (toolkit)|GTK]] 1.2.2; [[Qt (toolkit)|Qt]] 1.44; [[GNOME]] 1.0; [[KDE]] 1.1.1; [[Netscape Navigator|Netscape Communicator]] 4.51; [[Gimp]] 1.0.4.
|-
|7.0
|style="min-width: 110px"| 25.10.1999<ref name="Announcement: Slackware 7.0">{{cita web| url=http://www.slackware.com/lists/archive/viewer.php?l=slackware-announce&y=1999&m=slackware-announce.701299 | titolo=Announcement: Slackware 7.0| accesso=14 giugno 2013 | sito=Slackware.com}}</ref>
|style="background-color:#fa8072;"|No (EOL: 22.06.2002)
| style="text-align: left;" |
[[Kernel Linux|Linux]] 2.2.13; [[glibc]] 2.1.3; [[Experimental/Enhanced_GNU_Compiler_System|egcs]] 1.1.2, [[GNU Compiler Collection|gcc]] 2.7.2.3/2.95.1; [[GNU Binutils|Binutils]] 2.9.1.0.25; [[Perl]] 5.005_003; [[Python]] 1.5.2; [[Apache HTTP Server|Apache]] 1.3.9; [[X Window System|XFree86]] 3.3.5; [[GTK (toolkit)|GTK]] 1.2.6; [[Qt (toolkit)|Qt]] 1.44; [[GNOME]] 1.0.53; [[KDE]] 1.1.2; [[Netscape Navigator|Netscape Communicator]] 4.7; [[Gimp]] 1.0.4.
|-
|7.1
|25.06.2000<ref name="Announcement: Slackware 7.1">{{cita web | url=http://www.slackware.com/lists/archive/viewer.php?l=slackware-announce&y=2000&m=slackware-announce.755369 | titolo=Announcement: Slackware 7.1 | accesso=14 giugno 2013 | sito=Slackware.com}}</ref>
|style="background-color:#fa8072;"|No (EOL: 26.06.2002)
| style="text-align: left;" |
[[Kernel Linux|Linux]] 2.2.16; [[
|-
|8.0
|01.07.2001<ref name="Announcement: Slackware 8.0" />
|style="background-color:#fa8072;"|No (EOL: 29.03.2003)
| style="text-align: left;" |
[[Kernel Linux|Linux]] 2.2.19; [[glibc]] 2.2.3; [[GNU Compiler Collection|gcc]] 2.95.3; [[GNU Binutils|Binutils]] 2.11.90.0.19; [[Perl]] 5.6.1; [[Python]] 2.0.1; [[PHP]] 4.0.5; [[Apache HTTP Server|Apache]] 1.3.20; [[OpenSSL]] 0.9.6a; [[OpenSSH]] 2.9p1; [[X Window System|XFree86]] 4.1.0
|-
|8.1
|18.06.2002<ref name="Announcement: Slackware 8.1" />
|style="background-color:#fa8072;"|No (EOL: 01.08.2012)
| style="text-align: left;" |
[[Kernel Linux|Linux]] 2.4.18; [[
Introdotti i nomi lunghi per i pacchetti (da [[8.3 filename|8.3]] a name-version-arch-build.tgz) e cambiati gli script per l'installazione da hdsetup a pkgtools.
|-
|9.0
|18.03.2003<ref name="Announcement: Slackware 9.0">{{cita web | url=http://mirrors.slackware.com/slackware/slackware-9.0/ANNOUNCE.9_0 | titolo=Announcement: Slackware 9.0 | accesso=14 giugno 2013 | sito=mirrors.slackware.com}}</ref>
|style="background-color:#fa8072;"|No (EOL: 01.08.2012)
| style="text-align: left;" |
[[Kernel Linux|Linux]] 2.4.20/21; [[
|-
|9.1
|26.09.2003<ref name="Announcement: Slackware 9.1">{{cita web | url=http://mirrors.slackware.com/slackware/slackware-9.1/ANNOUNCE.9_1 | titolo=Announcement: Slackware 9.1 | accesso=14 giugno 2013 | sito=mirrors.slackware.com}}</ref>
|style="background-color:#fa8072;"|No (EOL: 01.08.2012)
| style="text-align: left;" |
[[Kernel Linux|Linux]] 2.4.22/26; [[
Introdotto il supporto per [[ALSA]]. Processore minimo [[Intel_80486|486]].
|-
|10.0
|23.06.2004<ref name="Announcement: Slackware 10.0">{{cita web | url=http://mirrors.slackware.com/slackware/slackware-10.0/ANNOUNCE.10_0 | titolo=Announcement: Slackware 10.0 | accesso=14 giugno 2013 | sito=mirrors.slackware.com}}</ref>
|style="background-color:#fa8072;"|No (EOL: 01.08.2012)
| style="text-align: left;" |
[[Kernel Linux|Linux]] 2.4.26; [[glibc]] 2.3.2; [[GNU Compiler Collection|
Passati da [[XFree86]] a [[Xorg]].
|-
|10.1
|06.02.2005<ref name="Announcement: Slackware 10.1">{{cita web | url=http://mirrors.slackware.com/slackware/slackware-10.1/ANNOUNCE.10_1 | titolo=Announcement: Slackware 10.1 | accesso=14 giugno 2013 | sito=mirrors.slackware.com}}</ref>
|style="background-color:#fa8072;"|No (EOL: 01.08.2012)
| style="text-align: left;" |
[[Kernel Linux|Linux]] 2.4.29; [[glibc]] 2.3.4; [[GNU Compiler Collection|gcc]] 3.3.4; [[GNU Binutils|Binutils]] 2.15.92.0.2; [[Perl]] 5.8.6; [[Python]] 2.4; [[PHP]] 4.3.10; [[Apache]] 1.3.33; [[OpenSSL]] 0.9.7e; [[OpenSSH]] 3.9p1; [[GnuPG]] 1.2.7; [[X Window System|X11R
|-
|10.2
|15.09.2005<ref name="Announcement: Slackware 10.2">{{cita web | url=http://mirrors.slackware.com/slackware/slackware-10.2/ANNOUNCE.10_2 | titolo=Announcement: Slackware 10.2 | accesso=14 giugno 2013 | sito=mirrors.slackware.com}}</ref>
|style="background-color:#fa8072;"|No (EOL: 01.08.2012)
| style="text-align: left;" |
[[Kernel Linux|Linux]] 2.4.26; [[glibc]] 2.3.5; [[GNU Compiler Collection|gcc]] 3.3.6; [[GNU Binutils|Binutils]] 2.15.92.0.2; [[Perl]] 5.8.7; [[Python]] 2.4.1; [[PHP]] 4.4.0; [[Apache HTTP Server|Apache]] 1.3.33; [[OpenSSL]] 0.9.7g; [[OpenSSH]] 4.2p1; [[GnuPG]] 1.2.7; [[X Window System|X11R]]6.8.2 (da X.Org); [[GTK (toolkit)|GTK]] 2.6.10; [[Qt (toolkit)|Qt]] 3.3.4; [[KDE]] 3.4.2; [[Xfce]] 4.2.2; [[Mozilla Application Suite|Mozilla]] 1.7.11; [[Mozilla Firefox|Firefox]] e [[Mozilla Thunderbird|Thunderbird]] 1.0.6; [[Gimp]] 2.2.8.
L'ambiente desktop [[GNOME]] viene escluso dalla distribuzione.
|-
|11.0
|02.10.2006<ref name="Announcement: Slackware 11.0">{{cita web | url=http://mirrors.slackware.com/slackware/slackware-11.0/ANNOUNCE.11_0 | titolo=Announcement: Slackware 11.0 | accesso=14 giugno 2013 | sito=mirrors.slackware.com}}</ref>
|style="background-color:#fa8072;"|No (EOL: 01.08.2012)
| style="text-align: left;" |
[[Kernel Linux|Linux]] 2.4.33.3; [[glibc]] 2.3.6; [[GNU Compiler Collection|gcc]] 3.4.6; [[GNU Binutils|Binutils]] 2.15.92.0.2; [[Perl]] 5.8.8; [[Python]] 2.4.3; [[Ruby (linguaggio di programmazione)|Ruby]] 1.8.4; [[PHP]] 4.4.4; [[Apache HTTP Server|Apache]] 1.3.37; [[OpenSSL]] 0.9.8d; [[OpenSSH]] 4.4p1; [[GnuPG]] 1.4.5; [[X Window System|X11R
Prima versione disponibile in DVD.
|-
|12.0
|02.07.2007<ref name="Announcement: Slackware 12.0">{{cita web | url=http://mirrors.slackware.com/slackware/slackware-12.0/ANNOUNCE.12_0 | titolo=Announcement: Slackware 12.0 | accesso=14 giugno 2013 | sito=mirrors.slackware.com}}</ref>
|style="background-color:#fa8072;"|No (EOL: 01.08.2012)
| style="text-align: left;" |
[[Kernel Linux|Linux]] 2.6.21.5; [[glibc]] 2.5; [[GNU Compiler Collection|GCC]] 4.1.2; [[GNU Binutils|Binutils]] 2.17.50.0.17; [[Perl]] 5.8.8; [[Python]] 2.5.1; [[Ruby (linguaggio di programmazione)|Ruby]] 1.8.6; [[PHP]] 5.2.3; [[Apache HTTP Server|Apache]] 2.2.4; [[OpenSSL]] 0.9.8e; [[OpenSSH]] 4.6p1; [[OpenVPN]] 2.0.9; [[GnuPG]] 2.0.4; [[X Window System|X11R]]7.2 ([[XOrg]] 1.3.0.0); [[GTK (toolkit)|GTK]] 2.10.13; [[Qt (toolkit)|Qt]] 3.3.8; [[KDE]] 3.5.7; [[Xfce]] 4.4.1; [[SeaMonkey]] 1.1.2; [[Mozilla Firefox|Firefox]] e [[Mozilla Thunderbird|Thunderbird]] 2.0.0.4; [[Pidgin (software)|Pidgin]] 2.0.2; [[Gimp]] 2.2.15.
Introdotto [[Hardware abstraction layer|HAL]] e passati dala versione 2.4 a 2.6 per il kernel.
|-
|12.1
|01.05.2008<ref name="Announcement: Slackware 12.1">{{cita web | url=http://mirrors.slackware.com/slackware/slackware-12.1/ANNOUNCE.12_1 | titolo=Announcement: Slackware 12.1 | accesso=14 giugno 2013 | sito=mirrors.slackware.com}}</ref>
|style="background-color:#fa8072;"|No (EOL: 09.12.2013)
| style="text-align: left;" |
[[Kernel Linux|Linux]] 2.6.24.5; [[glibc]] 2.7; [[GNU Compiler Collection|GCC]] 4.2.3; [[GNU Binutils|Binutils]] 2.17.50.0.17; [[Perl]] 5.8.8; [[Python]] 2.5.2; [[Ruby (linguaggio di programmazione)|Ruby]] 1.8.6-p114; [[PHP]] 5.2.5; [[Apache HTTP Server|Apache]] 2.2.8; [[OpenSSL]] 0.9.8g; [[OpenSSH]] 5.0p1; [[OpenVPN]] 2.0.9; [[GnuPG]] 2.0.9; [[X Window System|X11R]]7.3 ([[XOrg]] 1.4.0.90); [[GTK (toolkit)|GTK]] 2.12.9; [[Qt (toolkit)|Qt]] 3.3.8b; [[KDE]] 3.5.9; [[Xfce]] 4.4.2; [[SeaMonkey]] 1.1.9; [[Mozilla Firefox|Firefox]] 2.0.0.14; [[Mozilla Thunderbird|Thunderbird]] 2.0.0.12; [[Pidgin (software)|Pidgin]] 2.4.1; [[Gimp]] 2.4.5.
|-
|12.2
|10.12.2008<ref name="Announcement: Slackware 12.2">{{cita web | url=http://mirrors.slackware.com/slackware/slackware-12.2/ANNOUNCE.12_2 | titolo=Announcement: Slackware 12.2 | accesso=14 giugno 2013 | sito=mirrors.slackware.com}}</ref>
|style="background-color:#fa8072;"|No (EOL: 09.12.2013)
| style="text-align: left;" |
[[Kernel Linux|Linux]] 2.6.27.7/31; [[glibc]] 2.7; [[GNU Compiler Collection|GCC]] 4.
|-
|13.0
|26.08.2009<ref name="Announcement: Slackware 13.0">{{cita web | url=http://mirrors.slackware.com/slackware/slackware-13.0/ANNOUNCE.13_0 | titolo=Announcement: Slackware 13.0 | accesso=14 giugno 2013 | sito=mirrors.slackware.com}}</ref>
|style="background-color:#fa8072;"|No (EOL: 19.06.2018)
| style="text-align: left;" |
[[Kernel Linux|Linux]] 2.6.29.6; [[glibc]] 2.9; [[GNU Compiler Collection|GCC]] 4.3.3; [[GNU Binutils|Binutils]] 2.18.50.0.9; [[Perl]] 5.10.0; [[Python]] 2.6.2; [[Ruby (linguaggio di programmazione)|Ruby]] 1.8.7-p174; [[PHP]] 5.2.10; [[Apache HTTP Server|Apache]] 2.2.13; [[
Introdotto il supporto per l'architettura [[AMD64|x86_64]]; passaggio da KDE 3.5 a 4.x e passaggio dalla compressione [[gzip]] a [[Xz (software)|xz]] per i pacchetti.
|-
|13.1
|24.05.2010<ref name="Announcement: Slackware 13.1">{{cita web | url=http://mirrors.slackware.com/slackware/slackware-13.1/ANNOUNCE.13_1 | titolo=Announcement: Slackware 13.1 | accesso=14 giugno 2013 | sito=mirrors.slackware.com}}</ref>
|style="background-color:#fa8072;"|No (EOL: 19.06.2018)
| style="text-align: left;" |
[[Kernel Linux|Linux]] 2.6.33.4; [[glibc]] 2.11.1; [[GNU Compiler Collection|GCC]] 4.4.4; [[GNU Binutils|Binutils]] 2.20.51.0.8; [[Perl]] 5.10.1; [[Python]] 2.6.4; [[Ruby (linguaggio di programmazione)|Ruby]] 1.9.1-p378; [[PHP]] 5.2.13; [[Apache HTTP Server|Apache]] 2.2.15; [[
Aggiunti [[PolicyKit]] and ConsoleKit e passati al sottosistema [[libata]].
|-
|13.37
|27.04.2011<ref name="Announcement: Slackware 13.37">{{cita web | url=http://mirrors.slackware.com/slackware/slackware-13.37/ANNOUNCE.13_37 | titolo=Announcement: Slackware 13.37 | accesso=14 giugno 2013 | sito=mirrors.slackware.com}}</ref>
|style="background-color:#fa8072;"|No (EOL: 19.06.2018)
| style="text-align: left;" |
[[Kernel Linux|Linux]] 2.6.37.6; [[glibc]] 2.13; [[GNU Compiler Collection|GCC]] 4.5.2; [[GNU Binutils|Binutils]] 2.21.51.0.6; [[Perl]] 5.12.3; [[Python]] 2.6.6; [[Ruby (linguaggio di programmazione)|Ruby]] 1.9.1-p431; [[PHP]] 5.3.6; [[Apache HTTP Server|Apache]] 2.2.17; [[
Aggiunto il supporto per [[GUID Partition Table|GPT]] e introdotti i [[Btrfs|btrfs-progs]].
|-
|14.0
|28.09.2012<ref name="Announcement: Slackware 14.0">{{cita web|url=http://mirrors.slackware.com/slackware/slackware-14.0/ANNOUNCE.14_0|titolo=Announcement: Slackware 14.0|accesso=16 ottobre 2016|sito=mirrors.slackware.com}}</ref>
|style="background-color:#
| style="text-align: left;" |
[[Kernel Linux|Linux]] 3.2.29/98; [[glibc]] 2.15; [[GNU Compiler Collection|GCC]] 4.7.1; [[
Aggiunto [[NetworkManager]] e rimosso HAL dal momento che le sue funzionalità sono state inserite in [[udev]].
|-
|14.1
|07.11.2013<ref name="Announcement: Slackware 14.1">{{cita web|url=http://mirrors.slackware.com/slackware/slackware-14.1/ANNOUNCE.14_1|titolo=Announcement: Slackware 14.1|accesso=11 novembre 2013|sito=mirrors.slackware.com}}</ref>
|style="background-color:#
| style="text-align: left;" |
[[Kernel Linux|Linux]] 3.10.17
Abbandono di [[MySQL]] a favore di [[MariaDB]]. Introduzione del supporto per la tecnologia [[UEFI]].
|-
|
|30.06.2016<ref name="Announcement: Slackware 14.2" />
|style="background-color:#fa8072;"|No (EOL: 03.01.2024)
| style="text-align: left;" |
[[Kernel Linux|Linux]] 4.4.14/276 (config per 4.6 in <code>/testing</code>); [[glibc]] 2.23; [[GNU Compiler Collection|GCC]] 5.3.0; [[LLVM]] 3.8; [[GNU Binutils|Binutils]] 2.26; [[Perl]] 5.22.2; [[Python]] 2.7.11; [[Ruby (linguaggio di programmazione)|Ruby]] 2.2.5; [[PHP]] 5.6.23; [[Apache HTTP Server|Apache]] 2.4.20; [[OpenSSL]] 1.0.2h; [[OpenSSH]] 7.2p2; [[OpenVPN]] 2.3.11; [[GnuPG]] 2.0.30;; [[XOrg]] 1.18.3; [[GTK (toolkit)|GTK]] 3.18.9; [[Qt (toolkit)|Qt]] 4.8.7; [[KDE]] 4.14.3; [[Xfce]] 4.12.1; [[SeaMonkey]] 2.40; [[Mozilla Firefox|Firefox]] 45.2.0 ESR, [[Mozilla Thunderbird|Thunderbird]] 45.1.1; [[Pidgin (software)|Pidgin]] 2.10.12; [[Gimp]] 2.8.16.
Sostituzione di [[Udev]] con Eudev, di ConsoleKit con ConsoleKit2. Introduzione di [[PulseAudio]] e VDPAU. Processore minimo nel porting a 32bit [[Pentium|Pentium (i586)]].
|-
|'''15.0''' (ultima distribuita)
|02.02.2022<ref name="Announcement: Slackware 15.0" />
|style="background-color:#A0E75A;"|Sì
| style="text-align: left;" |
[[Kernel Linux|Linux]]
Sostituzione dell'encoding di default da [[ASCII]] a [[UTF-8]], di [[ConsoleKit2]] con [[elogind]] e di [[KDE4]] con [[KDE Plasma 5]]. Aggiunto il supporto per [[Python|python3]]. Cambiato il path del database dei pacchetti da <code>/var/log/packages</code> a <code>/var/lib/pkgtools</code>. Aggiunti [[LAME]], [[Vulkan (API)|vulkansdk]], [[Simple DirectMedia Layer|SDL2]], [[FFmpeg]], [[Pluggable authentication modules|PAM]] e [[Wayland (protocollo)|Wayland]].
|-
|''current'' (15.1)
|''rolling''
|style="background-color:#87ceeb;"|''sviluppo''
|style="text-align: left"|
[[Kernel Linux|Linux]] 6.11.x; [[glibc]] 2.40; [[GNU Compiler Collection|GCC]] 14.2.x; [[LLVM]] 18.x.x; [[GNU Binutils|Binutils]] 2.4x; [[Perl]] 5.40.x; [[Python]] 2.7.18 e 3.11.1x; [[Ruby (linguaggio di programmazione)|Ruby]] 3.3.x; [[Rust (linguaggio_di_programmazione)|Rust]] 1.8x.x; [[PHP]] 8.3.1x; [[Apache HTTP Server|Apache]] 2.4.6x; [[OpenSSL]] 3.3.x; [[OpenSSH]] 9.9px; [[OpenVPN]] 2.6.1x; [[GnuPG]] 2.4.x; [[XOrg]] 21.1.1x; [[GTK (toolkit)|GTK]] 4.16.x; [[Qt (toolkit)|Qt]] 6.7.x; [[KDE Plasma 5]] 5.116.x; [[Xfce]] 4.18.x; [[SeaMonkey]] 2.53.xx; [[Mozilla Firefox|Firefox]] 128.x.x, [[Mozilla Thunderbird|Thunderbird]] 128.x.x; [[Pidgin (software)|Pidgin]] 2.14.1x; [[Gimp]] 2.10.3x.
|-
|}
Riga 315 ⟶ 463:
Define $dx = 25 # shift text to right side of bar
Define $dy = -3 # shift text to right side of bar
Define $now =
Define $start =
ImageSize = width:120 height:800
Riga 329 ⟶ 477:
bar:Leaders color:red width:30 mark:(line,white) align:left fontsize:S
from:
from:10/04/1993 till:10/04/1993 shift:($dx,$dy) fontsize:S text:pre1.0
from:16/07/1993 till:16/07/1993 shift:($dx,$dy) fontsize:S text:1.0
from:05/11/1993 till:05/11/1993 shift:($dx,$dy) fontsize:S text:1.1.0
from:
from:02/07/1994 till:02/07/1994 shift:($dx,$dy) fontsize:S text:2.0
from:31/10/1994 till:31/10/1994 shift:($dx,$dy) fontsize:S text:2.1
from:30/03/1995 till:30/03/1995 shift:($dx,-
from:24/05/1995 till:24/05/1995 shift:($dx,-2) fontsize:S text:2.3
from:30/11/1995 till:30/11/1995 shift:($dx,$dy) fontsize:S text:3.0
Riga 344 ⟶ 493:
from:09/06/1998 till:09/06/1998 shift:($dx,$dy) fontsize:S text:3.5
from:28/10/1998 till:28/10/1998 shift:($dx,$dy) fontsize:S text:3.6
from:
from:25/10/1999 till:25/10/1999 shift:($dx,$dy) fontsize:S text:7.0
from:22/06/2000 till:22/06/2000 shift:($dx,$dy) fontsize:S text:7.1
Riga 365 ⟶ 513:
from:07/11/2013 till:07/11/2013 shift:($dx,$dy) fontsize:S text:14.1
from:30/06/2016 till:30/06/2016 shift:($dx,$dy) fontsize:S text:14.2
from:02/02/2022 till:02/02/2022 shift:($dx,$dy) fontsize:S text:15.0
</timeline>
</div>
</div> ==
Segue un elenco di alcune [[Distribuzione (software)|distribuzioni]] derivate da Slackware:
* [[Austrumi]] - distribuzione live di origine [[Lettonia|lettone]].
* [[Frugalware Linux]]
* [[Platypux]] – derivante anche da [[Linux From Scratch]] (LFS).
* [[Porteus]] - distribuzione live che non richiede installazione
* [[SimpleLinux]] – utilizzante la compressione [[LZMA]] per comprimere i file di sistema
* [[TopologiLinux]] - distribuzione nata per girare su un sistema [[Microsoft]] Windows esistente
* [[VectorLinux]] - caratterizzata da un'interfaccia user friendly con funzionalità semplificate rispetto alla distro nativa
* [[Zenwalk Linux]] - distribuzione molto leggera e utilizzabile anche su hardware datato
* [[ZipSlack]] - distribuzione nata per essere leggera e portatile
== Popolarità ==
Riga 380 ⟶ 536:
=== Popolarità globale ===
I dati raccolti dal sito [[DistroWatch]] mostrano che l'interesse per la pagina dedicata a Slackware si è mantenuto, nel corso degli anni, relativamente stabile: escludendo infatti le statistiche relative ai primi due anni di vita del sito, i contatti giornalieri ricevuti dalla pagina oscillano tra un minimo di 531 (2008) e un massimo di 676 (2012), mentre nel 2004 ammontavano a 669. Per quanto riguarda invece la popolarità di Slackware rispetto alle altre [[distribuzione Linux|distribuzioni]], la sua posizione nella graduatoria è scesa progressivamente dal settimo posto del 2002 al diciassettesimo del 2013. Per leggere quest'ultimo dato va considerata la comparsa nel 2004 di [[Ubuntu]] e, negli anni successivi, di altre distribuzioni rivolte a un pubblico tecnicamente meno preparato, il quale fino ad allora era stato escluso dall'ecosistema Linux. Ciò ha fatto registrare un aumento dell'interesse per Linux in generale, spostando nel contempo l'equilibrio verso le nuove distribuzioni ''[[Usabilità|user friendly]]''.<ref name='Slackware Linux (DistroWatch.com)' /><ref name='DistroWatch (DistroWatch.com)'>{{cita web| url=https://distrowatch.com/ | titolo=DistroWatch | accesso=18 gennaio 2014 | sito=DistroWatch.com}}</ref><ref name='DistroWatch Page Hit Ranking (DistroWatch.com)'>{{cita web| url=https://distrowatch.com/dwres.php?resource=popularity | titolo=DistroWatch Page Hit Ranking | accesso=21 gennaio 2014 | sito=DistroWatch.com}}</ref> Le statistiche elaborate dal progetto [[Linux Counter]] mostrano invece che, alla fine del 2013, su un totale di circa {{formatnum:90000}} computer di cui era nota la distribuzione installata, il 6,4% funzionava grazie a Slackware GNU/Linux.<ref name='Linux Counter Distributions Report (LinuxCounter.net)'>{{cita web | url=https://linuxcounter.net/distributions/stats.html | titolo=Linux Counter Distributions Report | accesso=16 marzo 2014 | sito=LinuxCounter.net | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140219101852/http://linuxcounter.net/distributions/stats.html | dataarchivio=19 febbraio 2014 | urlmorto=sì }}</ref><ref name='The Linux Counter Relaunches (Slashdot.org)'>{{cita web | url=https://linux.slashdot.org/story/11/09/10/1249257/the-linux-counter-relaunches | titolo=The Linux Counter Relaunches | accesso=16 marzo 2014 | sito=Slashdot.org | data=10 settembre 2011}}</ref>
=== Popolarità regionale ===
Riga 445 ⟶ 601:
* [http://slackware.com/~alien/slackbuilds/ Repository di Eric Hameleers], contiene sia il software compilato, sia gli SlackBuilds e i sorgenti.
* [http://slackware.org.uk/people/rlworkman/ Repository di Robby Workman], contiene sia il software compilato, sia gli SlackBuilds e i sorgenti.
* [https://
* [http://www.z01.eu/repo-slack/slackware64-current/ Repository di ZeroUno] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120515190618/http://www.z01.eu/repo-slack/slackware64-current/ |date=15 maggio 2012 }} dedicata a ''-current'', contiene sia il software compilato, sia gli SlackBuilds e i sorgenti.
* [http://www.slacky.eu Repository di Slacky.eu], contiene un'ampia scelta di software già compilato.
* [http://ponce.cc/slackware/ Repository di Ponce.cc], contiene un'ampia scelta di software già compilato.
|