Slackware: differenze tra le versioni
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'''Slackware''' ([[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|/
Slackware punta alla qualità, alla stabilità e alla semplicità e intende essere la distribuzione più ''[[Unix-like]]'', attenendosi agli [[Norma tecnica|standard]], evitando di apportare modifiche non necessarie al [[software]] incluso e non aggiungendo strumenti di [[Configurazione (informatica)|configurazione]] supplementari, oltre a quelli previsti dai rispettivi autori. La configurazione e l'amministrazione del sistema avvengono principalmente attraverso la modifica manuale dei [[file di configurazione]], oppure grazie ad alcuni [[script]] dotati di [[ncurses|interfaccia semi-grafica]] o a [[Interfaccia a riga di comando|riga di comando]].
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La versione stabile più recente è la 15.0, pubblicata il 2 febbraio 2022 con un kernel aggiornato alla versione 5.15.19. Slackware 15.0 ha visto in particolare il passaggio alla codifica predefinita in [[UTF-8]], il passaggio da ConsoleKit2 a elogind, così come l'introduzione di [[Wayland (protocollo)|Wayland]] e di [[FFmpeg]].<ref name="Announcement: Slackware 15.0" />
In conclusione, Slackware è stata la prima distribuzione di [[software libero]] basata su [[GNU/Linux]] a raggiungere una vasta diffusione, grazie anche al malcontento degli utenti di SLS. Molte distribuzioni nate in seguito si sono ispirate a essa, prima fra tutte [[SUSE]], nata nel 1994 come traduzione di Slackware in [[lingua tedesca]]. Nel corso degli anni sono nati altri progetti derivati, tra cui [[SLAX]], [[Zenwalk]], e [[VectorLinux]].<ref name="Interview with Patrick Volkerding (Linux Journal, 1994)" /><ref name='Interview with Patrick Volkerding (LinuxQuestione.org, 2012)' /><ref name='Joe Klemmer, "A Short History of Linux Distributions"'>{{Cita web |url=https://lwn.net/Articles/91371/ | titolo=A Short History of Linux Distributions | accesso=18 maggio 2013 | autore=Joe Klemmer | data=30 giugno 2004}}</ref><ref name='Andreas Lundqvist et al., "GNU/Linux Distribution Timeline"'>{{cita web | url=http://futurist.se/gldt/ | titolo=GNU/Linux Distribution Timeline | accesso=16 novembre 2013 | autore=Andreas Lundqvist et al. | dataarchivio=7 settembre 2008 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080907030734/http://futurist.se/gldt/ | urlmorto=sì }}</ref>
=== Evoluzione del ''core team'' ===
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* [[AArch64|ARM 64bit]] (dalla futura versione 15.1)<ref name="Slackware AArch64 (ARM64) released into the wild">{{Cita web | url=http://arm.slackware.com | titolo=Slackware AArch64 (ARM64) released into the wild | accesso=13 agosto 2022 | sito=arm.slackware.com}}</ref>
Lo sviluppo del porting ufficiale ARM a 32 bit si è interrotto a marzo 2022 con la versione 15.0, concentrando i futuri sviluppi unicamente sull'architettura ARM a 64 bit. Il motivo di questa interruzione è da rilevarsi principalmente nel fatto che l'hardware ARM a 32 bit non è più in grado di tenere il passo con lo sviluppo di Slackware e le limitazioni dell'architettura stanno diventando sempre più un freno all'adozione delle nuove tecnologie. In aggiunta, dal momento che molte delle principali distribuzioni GNU/Linux hanno cessato lo sviluppo dell'architettura ARM a 32 bit, diventa sempre più oneroso supportare applicazioni la cui compilazione fallisce o che danno problemi in esecuzione. Il supporto ufficiale per l'architettura ARMv5 (32 bit senza unità in virgola mobile, Slackware ARM versione 14.2) è terminato a marzo 2023<ref name="slackwarearm14.2-EOL">{{cita web | url=https://www.linuxquestions.org/questions/slackware-arm-108/slackware-arm-14-2-eol-end-of-life-march-2023-a-4175720090/ | titolo=Slackware ARM 14.2 - EOL (End of Life): March 2023 | accesso=18 maggio 2023 | autore=Stuart Winter | sito=www.linuxquestions.org}}</ref>, con l'ultimo aggiornamento
Eric Hameleers aveva inoltre iniziato a creare un [[Portabilità|porting]] non ufficiale per l'[[architettura ARM]] dedicato ai dispositivi ARM di nuova generazione come i [[netbook]]<ref name="Eric Hameleers, Alien's ARM">{{cita web | url=http://alien.slackbook.org/blog/armport/ | titolo=Alien's ARM | accesso=15 marzo 2014 | autore=Eric Hameleers | sito=alien.slackbook.org}}</ref>, rimasto però incompleto. Sia il progetto ufficiale per l'architettura [[SPARC]], chiamato Slackware Linux for SPARC, sia quello per l'architettura [[mainframe]] [[IBM]] ESA/390, denominato Slack/390, sono da tempo inattivi.<ref name="Slackware Linux for SPARC (Slackware.com)">{{cita web | url=http://www.slackware.com/ports/sparc/ | titolo=Slackware Linux for SPARC | accesso=25 novembre 2013 | sito=Slackware.com}}</ref><ref name="The Slack/390 Linux Project (Slack390.org)">{{Cita web |url=http://www.slack390.org/getslack390.html |titolo=The Slack/390 Linux Project |accesso=25 novembre 2013 |sito=Slack390.org |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161129003330/http://www.slack390.org/getslack390.html |dataarchivio=29 novembre 2016 |urlmorto=sì }}</ref> Il progetto di terze parti Splack non ha avuto maggior fortuna, mentre il porting non ufficiale su piattaforma [[PowerPC]], denominato Slackintosh Linux Project, è fermo alla versione 12.1.<ref name='Splack Linux - Slackware for Sparc (Splack.org)'>{{cita web | url=http://www.splack.org/ | titolo=Splack Linux - Slackware for Sparc | accesso=25 novembre 2013 | sito=Splack.org}}</ref><ref name='Slackintosh Linux Project (Workaround.ch)'>{{cita web | url=https://www.workaround.ch/ | titolo=Slackintosh Linux Project | accesso=25 novembre 2013 | sito=Workaround.ch}}</ref>
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Segue una carrellata di tutte le versioni di Slackware pubblicate, con a fianco l'evoluzione temporale dalla versione 1.0 (1993) fino a oggi. Per maggiori dettagli è bene consultare gli annunci e le ''release notes'' delle rispettive versioni.<ref name='Index of /slackware/slackware64-current (mirrors.slackware.com)' /> Una tabella riassuntiva ricca d'informazioni si può trovare inoltre sul sito [[DistroWatch]], nella sezione dedicata a questa distribuzione.<ref name='Slackware Linux (DistroWatch.com)' /> Per quanto riguarda il supporto con le ''patch'' di sicurezza, dal 1º agosto 2012 queste non vengono più fornite per le versioni fino alla 12.0 (pubblicata nel 2007)<ref name="ChangeLog: Slackware 12.1" /><ref name="ChangeLog: Slackware 12.0">{{cita web| url=http://mirrors.slackware.com/slackware/slackware-12.0/ChangeLog.txt | titolo=ChangeLog: Slackware 12.0 | accesso=17 giugno 2013 | sito=mirrors.slackware.com}}</ref>, mentre dal 9 dicembre 2013 anche il supporto per le versioni 12.1 e 12.2 (pubblicate entrambe nel 2008) è stato interrotto. Le versioni 13.x sono state supportate fino al 19 giugno 2018, mentre il 3 gennaio 2024 è cessato il supporto per le versioni 14.x.
<div style="
<div style="float: left; width: 85%">
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|style="background-color:#fa8072;"|No
| style="text-align: left;" |
[[Kernel Linux|Linux]] 0.99pl13; [[Libreria_standard_del_C|Linux libc]] 4.4.4; [[GNU Compiler Collection|gcc]] 2.4.5/2.5.8;
|-
|1.1.1
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Sostituzione di [[Udev]] con Eudev, di ConsoleKit con ConsoleKit2. Introduzione di [[PulseAudio]] e VDPAU. Processore minimo nel porting a 32bit [[Pentium|Pentium (i586)]].
|-
|'''15.0''' (ultima
|02.02.2022<ref name="Announcement: Slackware 15.0" />
|style="background-color:#A0E75A;"|Sì
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from:02/02/2022 till:02/02/2022 shift:($dx,$dy) fontsize:S text:15.0
</timeline>
</div>
</div> ==Distribuzioni derivate==
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* [[Porteus]] - distribuzione live che non richiede installazione
* [[SimpleLinux]] – utilizzante la compressione [[LZMA]] per comprimere i file di sistema
* [[TopologiLinux]] - distribuzione nata per girare su un sistema [[Microsoft]] Windows esistente
* [[VectorLinux]] - caratterizzata da un'interfaccia user friendly con funzionalità semplificate rispetto alla distro nativa
* [[Zenwalk Linux]] - distribuzione molto leggera e utilizzabile anche su hardware datato
* [[ZipSlack]] - distribuzione nata per essere leggera e portatile
== Popolarità ==
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