Mathmos: differenze tra le versioni
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'''Mathmos''' è una compagnia britannica che produce articoli per l'illuminazione famosa in particolare per la [[Lava lamp|lampada Lava]], creata da [[Edward Craven Walker]]. La sede principale dell'azienda Mathmos si trova presso lo stabilimento di [[Poole]], nella regione del [[Dorset]] (UK).
== Storia
La lampada Astro o [[
Le vendite della lampada Lava hanno subito andamenti alternati. Vera e propria icona del suo tempo la lampada fu venduta in milioni di copie per tutti gli anni '60 e '70. Dopo un periodo di calo le lampade Lava conobbero un periodo di revival agli inizi degli anni ‘90 con la nuova gestione di [[Cressida Granger]] e David Mulley che rilanciarono le vendite delle lampade in modo considerevole passando da 10,000 a 800,000 unità nel giro di un decennio. Nel 1992 il nome della compagnia Crestworth fu modificato in Mathmos, termine preso in prestito dal film [[Barbarella (film)|Barbarella]] del 1968 (nel film Mathmos o matmos è riferito ad una sorta di lago in ebollizione situato sotto la città di Sogo). Attualmente la compagnia produce oltre alle lampade Lava anche altri prodotti di illuminazione sia per interni che per esterni. La Mathmos ha vinto due premi della Regina per l'esportazione e un numero di altri riconoscimenti nel campo del Design<ref>[https://www.independent.co.uk/news/business/news/wax-works-for-the-hippy-icon-that-never-die The Independent, Saeed Shah, 21 April 2000]</ref>. Edward Craven-Walker ha continuato a lavorare nell'azienda in qualità di consulente e direttore della compagnia sino all'anno della sua morte nel 2000.▼
I diritti in America sono di proprietà delle imprese Haggerty ma la produzione delle lampade a seguito della chiusura degli stabilimenti è stata trasferita in Cina. In Europa viceversa il modello originale delle lampade di Craven-Walker continua ad essere realizzato dalla Mathmos negli stessi stabilimenti avviati nel 1963 a Poole, nel Regno Unito. Anche la formula del composto della lampada Lava - sviluppata negli anni ‘60 e in seguito riadattata negli anni ‘90 da Craven-Walker stesso - è tutt'oggi in uso.
==La nuova Mathmos==▼
Le vendite della lampada Lava hanno subito andamenti alternati. Vera e propria icona del suo tempo la lampada fu venduta in milioni di copie per tutti gli anni '60 e '70. Dopo un periodo di calo le lampade Lava conobbero un periodo di revival agli inizi degli anni ‘90 con la nuova gestione di [[Cressida Granger]] e David Mulley che rilanciarono le vendite delle lampade in modo considerevole passando da 10,000 a 800,000 unità nel giro di un decennio.
Tra le nuove linee realizzate negli ultimi anni, le lampade a luci LED ricaricabili che cambiano colore hanno riscosso particolare successo oltre ad aver ottenuto riconoscimenti e premi di categoria. La Mathmos ha inoltre sviluppato nuove tecniche di illuminazione come la Airswitch, una tecnologia che permette di accendere, spegnere e controllare il livello di luce attraverso semplici movimenti della mano eseguiti in prossimità della lampada.<ref>[http://www.guardian.co.uk/lifeandstyle/2006/jul/01/shopping The Guardian, Mil Millington, 1 July 2006]</ref>. Nel 2009 la Mathmos ha inaugurato un nuovo settore di produzione con il lancio della lampada Fireflow, la prima lampada a candela tea light. Le lampade Lava della Mathmos sono oggi riconosciute come dei classici del design.▼
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▲=== La nuova Mathmos ===
▲Dal 1999 la Mathmos - sotto l'unica direzione di Cressida Granger - ha ampliato la sua gamma di prodotti mantenendo e rinforzando al contempo la linea della lampada Lava originale. I nuovi articoli sono progettati sia internamente grazie al nuovo studio dedicato Mathmos Design Studio sia in collaborazione con progettisti e designer esterni del calibro di Ross Lovegrove<ref>[http://archive.guardian.co.uk/Default/Skins/DigitalArchive/Client.asp?Skin=DigitalArchive&enter=true&AppName=2&AW=1279195015181 The Guardian, Space 27th April 2000]</ref> e El Ultimo Grito. Tra le nuove linee realizzate negli ultimi anni, le lampade a luci LED ricaricabili che cambiano colore hanno riscosso particolare successo oltre ad aver ottenuto riconoscimenti e premi di categoria. La Mathmos ha inoltre sviluppato nuove tecniche di illuminazione come la Airswitch, una tecnologia che permette di accendere, spegnere e controllare il livello di luce attraverso semplici movimenti della mano eseguiti in prossimità della lampada.<ref>
== Riconoscimenti imprenditoriali e di marketing ==
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*Lampada “Tumbler”: Premio Form 2001, Premio Red Dot 2002, menzione speciale della rivista Design Week 2002
*Lampada “Fluidium”: finalista 2001 miglior prodotto votato dai consumatori per la rivista Design Week 2001, finalista miglior prodotto d'illuminazione FX Magazine 2000
*Lampada “Bubble”: Premio di eccellenza nell'Industrial Design (IDEA) 2001<ref>
</ref>, Menzione speciale D&AD 2001, Premio Red Dot 2001, Premio della rivista Light Magazine Decorative Lighting 2001
== Esposizioni e Pubblicazioni ==
*2009 - Mostra dedicata alle lampade della Mathmos Lava vintage al London Design Festival<ref>{{cita web|url=http://www.londondesignfestival.com/news/shoreditch-design-triangle-220909|titolo=London Design Festival <!--creato automaticamente, da ricontrollare manualmente -->|lingua=
*2008 - Partecipazione con la lampada “Astro”alla mostra Design Icons presso Harrods & Design Museum<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.retrotogo.com/2008/04/design-icons-at.htm Retro to Go, Design Icons at Harrods, 14.04.08] |data=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>
*2007 - Partecipazione con la lampada “Telstar” a Era Spaziale, Museo dell'infanzia<ref>[http://www.vam.ac.uk/files/file_upload/45207_file.pdf V & A Museum]</ref>
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== Collegamenti esterni ==
*{{collegamenti esterni}}
* Miranda Haines, "[http://www.iht.com/articles/1996/01/22/lava.t.php Lava Lamps Keep Firm Floating] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20061124072603/http://www.iht.com/articles/1996/01/22/lava.t.php |date=24 novembre 2006 }}", ''[[International Herald Tribune]]'', 22 gennaio, 1996
*{{cita web|https://www.independent.co.uk/life-style/the-material-world--light-of-our-lives-1326109.html|The Independent, Melanie Rickey, Saturday, 27 January 1996 The material world / Light of our lives}}
{{Portale|aziende}}
[[Categoria:Aziende britanniche di arredamento]]
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