Mathmos: differenze tra le versioni
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|nome = Mathmos
|logo =
▲|foto = Mathmos at tradeshow.jpg
|didascalia = Mathmos, fiera commerciale di Birmingham, Inghilterra, settembre 2011
|forma societaria =
|data fondazione = 1963
|forza cat anno =
|luogo fondazione =
|fondatori = Edward Craven-Walker
|
|causa chiusura =
|nazione = GBR
|sede = [[Poole]]
|gruppo =
|controllate =
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|prodotti = articoli per l’illuminazione
|fatturato =
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|utile netto =
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|dipendenti =
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|note =
}}
'''Mathmos''' è una compagnia britannica che produce articoli per
== Storia
La lampada Astro o [[Lava lamp]] come è più spesso chiamata, fu ideata da Edward Craven-Walker intorno al 1963. Craven-Walker registrò la patente per la lampada in una serie di mercati internazionali; nel 1966 vendette i diritti di riproduzione e vendita nel mercato americano alla Lava Simplex International, mentre mantenne i diritti per la produzione nel mercato europeo che gestì attraverso la sua compagnia Crestworth.
Le vendite della lampada Lava hanno subito andamenti alternati. Vera e propria icona del suo tempo la lampada fu venduta in milioni di copie per tutti gli anni ’60 e ’70. Dopo un periodo di calo le lampade Lava conobbero un periodo di revival agli inizi degli anni ‘90 con la nuova gestione di [[Cressida Granger]] e David Mulley che rilanciarono le vendite delle lampade in modo considerevole passando da 10,000 a 800,000 unità nel giro di un decennio. Nel 1992 il nome della compagnia Crestworth fu modificato in Mathmos, termine preso in prestito dal film [[Barbarella]] del 1968 (nel film Mathmos o matmos è riferito ad una sorta di lago in ebollizione situato sotto la città di Sogo). Attualmente la compagnia produce oltre alle lampade Lava anche altri prodotti di illuminazione sia per interni che per esterni.La Mathmos ha vinto due premi della Regina per l’esportazione e un numero di altri riconoscimenti nel campo del Design<ref>[http://www.independent.co.uk/news/business/news/wax-works-for-the-hippy-icon-that-never-die The Independent, Saeed Shah, 21 April 2000]</ref>. Edward Craven-Walker ha continuato a lavorare nell’azienda in qualità di consulente e direttore della compagnia sino all’anno della sua morte nel 2000.▼
Le vendite della lampada Lava hanno subito andamenti alternati. Vera e propria icona del suo tempo la lampada fu venduta in milioni di copie per tutti gli anni '60 e '70. Dopo un periodo di calo le lampade Lava conobbero un periodo di revival agli inizi degli anni ‘90 con la nuova gestione di [[Cressida Granger]] e David Mulley che rilanciarono le vendite delle lampade in modo considerevole passando da 10,000 a 800,000 unità nel giro di un decennio.
==La nuova Mathmos==▼
Tra le nuove linee realizzate negli ultimi anni, le lampade a luci LED ricaricabili che cambiano colore hanno riscosso particolare successo oltre ad aver ottenuto riconoscimenti e premi di categoria. La Mathmos ha inoltre sviluppato nuove tecniche di illuminazione come la Airswitch, una tecnologia che permette di accendere, spegnere e controllare il livello di luce attraverso semplici movimenti della mano eseguiti in prossimità della lampada.<ref>[http://www.guardian.co.uk/lifeandstyle/2006/jul/01/shopping The Guardian, Mil Millington, 1 July 2006]</ref>. Nel 2009 la Mathmos ha inaugurato un nuovo settore di produzione con il lancio della lampada Fireflow, la prima lampada a candela tea light. Le lampade Lava della Mathmos sono oggi riconosciute come dei classici del design.▼
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== Riconosimenti imprenditoriali e di marketing ==▼
*1997 e 2000 - Premio della Regina per l’Esportazione<ref>[http://www.independent.co.uk/life-style/queens-awards-1997-winners-1268531.html The Independent 21 April 1997]</ref>▼
▲=== La nuova Mathmos ===
*1999 - Fast Track 100 (la Mathmos si attesta terza classificata tra le aziende manifatturiere con il più alto indice di crescita)<ref>[http://www.fasttrack.co.uk/fasttrack/leagues/dbDetails.asp?siteID=1&compID=382&yr=1999 Fast Track 100]</ref>▼
▲Dal 1999 la Mathmos - sotto l'unica direzione di Cressida Granger - ha ampliato la sua gamma di prodotti mantenendo e rinforzando al contempo la linea della lampada Lava originale. I nuovi articoli sono progettati sia internamente grazie al nuovo studio dedicato Mathmos Design Studio sia in collaborazione con progettisti e designer esterni del calibro di Ross Lovegrove<ref>[http://archive.guardian.co.uk/Default/Skins/DigitalArchive/Client.asp?Skin=DigitalArchive&enter=true&AppName=2&AW=1279195015181 The Guardian, Space 27th April 2000]</ref> e El Ultimo Grito. Tra le nuove linee realizzate negli ultimi anni, le lampade a luci LED ricaricabili che cambiano colore hanno riscosso particolare successo oltre ad aver ottenuto riconoscimenti e premi di categoria. La Mathmos ha inoltre sviluppato nuove tecniche di illuminazione come la Airswitch, una tecnologia che permette di accendere, spegnere e controllare il livello di luce attraverso semplici movimenti della mano eseguiti in prossimità della lampada.<ref>
▲*1997 e 2000 - Premio della Regina per
▲*1999 - Fast Track 100 (la Mathmos si attesta terza classificata tra le aziende manifatturiere con il più alto indice di crescita)<ref>[http://www.fasttrack.co.uk/fasttrack/leagues/dbDetails.asp?siteID=1&compID=382&yr=1999 Fast
*1997 - Premio Yell per il miglior sito web commerciale<ref>[http://www.marketingmagazine.co.uk/news/58649/NEW-MEDIA-London-grabs-top-prize-Yell-Awards/?DCMP=ILC-SEARCH Marketing Magazine, Derek Scanlon, DEREK SCANLON, 16 July 1998 NEW MEDIA: This Is London grabs top prize at Yell Awards]</ref>
*Anno 1998 – Miglior sito per consumatori secondo Design Week
== Premi per Design di prodotto ==
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*2003 - Menzione speciale della rivista Design Week per la lampada “Aduki”
*Lampada “Tumbler”: Premio Form 2001, Premio Red Dot 2002, menzione speciale della rivista Design Week 2002
*Lampada “Fluidium”: finalista 2001 miglior prodotto votato dai consumatori per la rivista Design Week 2001, finalista miglior prodotto
*Lampada “Bubble”: Premio di eccellenza
</ref>, Menzione speciale D&AD 2001, Premio Red Dot 2001, Premio della rivista Light Magazine Decorative Lighting 2001
== Esposizioni e Pubblicazioni ==
*2009 - Mostra dedicata alle lampade della Mathmos Lava vintage al London Design Festival<ref>
*2008 - Partecipazione con la lampada “Astro”alla mostra Design Icons presso Harrods & Design Museum<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.retrotogo.com/2008/04/design-icons-at.htm Retro to Go, Design Icons at Harrods, 14.04.08] |data=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>
*2007 - Partecipazione con la lampada “Telstar” a Era Spaziale, Museo
*2006 - Le lampade “Bubble, Airswitch tc, Aduki ni, Grito” sono dal 2006 in esposizione nella collezione permanente del V&A<ref>[http://collections.vam.ac.uk/search/?listing_type=&offset=0&limit=15&narrow=&q=mathmos&commit=Search&quality=0&objectnamesearch=&placesearch=&after=&after-adbc=AD&before=&before-adbc=AD&namesearch=&materialsearch=&mnsearch=&locationsearch V&A Museum]</ref>
*2005 - Partecipazione con la lampada “Airswitch tc”
*2005 - Partecipazione con la lampada “Fluidium” alla mostra “Blobjects and Beyond” presso il San Jose Museum of Art
*2003 - Partecipazione con la lampada ‘bubble” al Great Expectations Exhibition presso il Design Council<ref>[http://museumvictoria.com.au/designarchive/exhibition/great_bubble.asp Bubble in Museum of Victoria] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20081202155034/http://museumvictoria.com.au/designarchive/exhibition/great_bubble.asp |data=2 dicembre 2008 }}</ref>
*2003 - La lampada “Aduki” è stata pubblicata sul catalogo International Design Year Book 2003
*2002 - La lampada “Tumbler” è stata pubblicata sul catalogo International Design Year Book 2002
*2001 - Partecipazione con le lampade “Bubble” e “Skin”
*2001 - La lampada “bubble” è stata presentata
== Note ==▼
<references/>▼
== Voci correlate ==
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* [[Edward Craven Walker]]
* [[Cressida Granger]] (imprenditrice)
▲== Note ==
▲<references/>
== Collegamenti esterni ==
*{{collegamenti esterni}}
* Miranda Haines, "[http://www.iht.com/articles/1996/01/22/lava.t.php Lava Lamps Keep Firm Floating] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20061124072603/http://www.iht.com/articles/1996/01/22/lava.t.php |date=24 novembre 2006 }}", ''[[International Herald Tribune]]'', 22 gennaio, 1996
*
▲*[http://www.independent.co.uk/life-style/the-material-world--light-of-our-lives-1326109.html The Independent, Melanie Rickey, Saturday, 27 January 1996 The material world / Light of our lives]
{{Portale|aziende}}
[[Categoria:Aziende britanniche di arredamento]]
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