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Il [[dolore]] viene definito come un’esperienza sgradevole, la cui [[sensazione]] implica la partecipazione di una [[percezione]] proveniente da una regione corporea e il cui vissuto è legato all’elaborazione cosciente ed emozionale della percezione stessa. Questa difficile definizione deriva dall’estrema soggettività dell’esperienza “dolore”, la cui comunicazione è affidata esclusivamente alle risorse linguistiche e gestuali del soggetto nell’ambito del proprio contesto sociale. In altri termini, anche la più semplice esperienza, come ad esempio quella di [[scottatura|scottarsi]] con una fiamma, o pungersi con uno [[spillo]], può essere variamente comunicata ed intesa in diverse comunità umane, per cui se per alcune rappresentano esclusivamente un’esperienza [[trauma|traumatica]] e offensiva, per altre possono addirittura divenire un percorso di [[estasi mistica]].
 
In [[medicina]] il vissuto del dolore si mostra in tutte le sue contraddittorie implicazioni teoriche e pratiche: il dolore è il sistema di segnalazione che guida il [[medico]] nella [[diagnosi]] di [[lesione|lesioni]] del corpo, è l’ostacolol'ostacolo che si frappone alla manipolazione [[chirurgia|chirurgica]] delle malattie, è il sottile velo che separa il destino tra la "[[dolce morte]]" e l’l'[[Agonia (medicina)|agonia]], è la [[malattia]] in sé che, qualora perduri senza cause evidenti pone forse la più grande problematica socio-sanitaria dei nostri tempi civilizzati e invecchiati: il [[dolore cronico primario]], cioè non direttamente legato ad una "[[causa]]". Questo assume diverse entità cliniche: le [[emicrania|emicranie]], le [[nevralgia|nevralgie]], molte [[cefalea|cefalee]], il dolore da [[deafferentazione]] (quale esito di [[amputazione|amputazioni]] o di [[lesione|lesioni]] midollari o [[encefalo|encefaliche]]), le [[algodistrofia|algodistrofie]] (quale esito di [[immobilizzazione|immobilizzazioni]] prolungate e di lesioni [[sistema nervoso|nervose]] periferiche). In più, un’enorme massa di [[anzianità|anziani]] soffre quotidianamente dell’altra grande malattia sociale cronica e invalidante: la degenerazione [[osteoartorsi|osteoartrosica]] cronica, dominata dal dolore [[articolare|articolare]] e [[neuromuscolare]], costante, invalidante e progressivo.
 
 
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