Discussione:Dolore: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Notifica di fonti modificate che necessitano di revisione #IABot (v1.6.4)
m Annullata la modifica di 49.229.151.15 (discussione), riportata alla versione precedente di Corsaiolo
Etichetta: Rollback
 
(2 versioni intermedie di 3 utenti non mostrate)
Riga 6:
Il [[dolore]] viene definito come un’esperienza sgradevole, la cui [[sensazione]] implica la partecipazione di una [[percezione]] proveniente da una regione corporea e il cui vissuto è legato all’elaborazione cosciente ed emozionale della percezione stessa. Questa difficile definizione deriva dall’estrema soggettività dell’esperienza “dolore”, la cui comunicazione è affidata esclusivamente alle risorse linguistiche e gestuali del soggetto nell’ambito del proprio contesto sociale. In altri termini, anche la più semplice esperienza, come ad esempio quella di [[scottatura|scottarsi]] con una fiamma, o pungersi con uno [[spillo]], può essere variamente comunicata ed intesa in diverse comunità umane, per cui se per alcune rappresentano esclusivamente un’esperienza [[trauma|traumatica]] e offensiva, per altre possono addirittura divenire un percorso di [[estasi mistica]].
 
In [[medicina]] il vissuto del dolore si mostra in tutte le sue contraddittorie implicazioni teoriche e pratiche: il dolore è il sistema di segnalazione che guida il [[medico]] nella [[diagnosi]] di [[lesione|lesioni]] del corpo, è l’ostacolol'ostacolo che si frappone alla manipolazione [[chirurgia|chirurgica]] delle malattie, è il sottile velo che separa il destino tra la "[[dolce morte]]" e l’l'[[Agonia (medicina)|agonia]], è la [[malattia]] in sé che, qualora perduri senza cause evidenti pone forse la più grande problematica socio-sanitaria dei nostri tempi civilizzati e invecchiati: il [[dolore cronico primario]], cioè non direttamente legato ad una "[[causa]]". Questo assume diverse entità cliniche: le [[emicrania|emicranie]], le [[nevralgia|nevralgie]], molte [[cefalea|cefalee]], il dolore da [[deafferentazione]] (quale esito di [[amputazione|amputazioni]] o di [[lesione|lesioni]] midollari o [[encefalo|encefaliche]]), le [[algodistrofia|algodistrofie]] (quale esito di [[immobilizzazione|immobilizzazioni]] prolungate e di lesioni [[sistema nervoso|nervose]] periferiche). In più, un’enorme massa di [[anzianità|anziani]] soffre quotidianamente dell’altra grande malattia sociale cronica e invalidante: la degenerazione [[osteoartorsi|osteoartrosica]] cronica, dominata dal dolore [[articolare|articolare]] e [[neuromuscolare]], costante, invalidante e progressivo.
 
 
Riga 37:
 
Saluti.—[[:en:User:InternetArchiveBot|'''<span style="color:darkgrey;font-family:monospace">InternetArchiveBot</span>''']] <span style="color:green;font-family:Rockwell">([[:en:User talk:InternetArchiveBot|Segnala un errore]])</span> 00:28, 1 mar 2018 (CET)
 
== ipocognizione ==
 
Aggiungo questa notizia sull'"ipocognizione",parola coniata negli anni 50 dall'antropologo Bob Levy,il quale studiando i frequenti casi di suicidio nella popolazione di Tahiti,scoprì che il concetto di ''dolore''nella loro lingua era riferito al solo dolore fisico,mancando un lemma che definisse altri tipi di dolore ad esempio emotivo.http://inoz.ilcannocchiale.it/2009/01/13/suicidarsi_a_tahiti_per_colpa.html . Mi fa pensare a questa voce.--[[Utente:Blablato|Blablato]] ([[Discussioni utente:Blablato|msg]]) 23:04, 24 ott 2018 (CEST)
Ritorna alla pagina "Dolore".