Regno d'Aragona: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|il dominio creato da [[Carlo Magno]], prima vassallo dell'impero dei [[Franchi]] e poi indipendente oppure il regno nato dall'unione di Aragona e Catalogna|Contea d'Aragona|titolo2=Corona d'Aragona}}
{{Stato storico
| nomeCorrente = Regno d'Aragona
| nomeCompleto =
| nomeUfficiale = Reino d'Aragón
| portale =
| linkStemma = Historic Coat of ArmsCruz ofd'Eneco AragonArista.svg|thumb|50px
| linkBandiera = SiñalHistoric Coat of Arms of d'AragónAragon.svg
| linkLocalizzazione = Kingdom of Aragon 1190.svg
| didascaliaLocalizzazione = IlUnione del Regno d'Aragona nelcon la Contea di Barcellona 1190(Catalogna)
| linkMappa = Expansión peninsular de la Corona de Aragón.svg
| didascalia = L'espansione dell'unione del Regno d'Aragona e la Catalogna dal 1035 al 1327
| paginaStemma = |stemma del regno d'Aragona
| paginaBandiera =
| motto =
| lingua ufficiale = [[Lingua latina|Latino]]
| lingua = In prevalenza [[Lingua catalana|catalano]] e [[Lingua castigliana|castigliano]], in misura minore [[lingua aragonese|aragonese]] e con possibili [[enclavi]] di [[lingua mozarabica]] e [[Lingua araba|arabo]] nella valle dell'[[Ebro]].
| capitale principale = [[Saragozza]]
| altre capitali = [[Jaca]], [[Huesca]]
| dipendenze = Contee di [[Sobrarbe]] e [[Ribagorza]]
| forma di stato = monarchia ereditaria
| governo =
| titolo capi di stato = Re di Aragona
| elenco capi di stato = Elenco di monarchi d'Aragona
| inizio = [[1035]]
| primo capo di stato = [[Ramiro I di Aragona|Ramiro I]]
| stato precedente = {{simbolo|Cross of Íñigo Arista Arms.svg}} [[Contea d'Aragona]]
| evento iniziale = proclamazione del regno
| fine = [[1707]] (''[[de iure]]'')<br />
[[1162]] (''[[de facto]]'')
| ultimo capo di stato = [[Petronilla di Aragona|Petronilla]]
| stato successivo = {{simbolo|Estandarte de la Corona de Aragon.png}} [[Corona d'Aragona]]
| evento finale = [[Decreti di Nueva Planta]] emanati da [[Filippo V di Spagna|Filippo V di Borbone]] (''[[de iure]]'')<br />
Unione dinastica tra il regno d'Aragona e la [[Contea di Barcellona]] e le altre contee catalane, con [[Alfonso II di Aragona|Alfonso II il Casto]], all'abdicazione di Petronilla (''[[de facto]]'')
| area geografica = Nord-est della [[penisola iberica]]
| territorio originale = la valle del fiume Aragona ed altre valli tra i [[Pirenei]] e la valle dell'[[Ebro]]
| periodo massima espansione = [[1130]]
| periodo popolazione =
| moneta =
| religione di stato = [[Chiesa cattolica|Cattolica]]
| altre religioni = [[ebraica]] e [[musulmana]]
}}
Il '''Regno d'Aragona''' fu un [[re]]gno medievale situato nella porzione nordorientale della [[penisola iberica]] esistito dal 1035 al 1162, quando in seguito al matrimonio dinastico di [[Petronilla d'Aragona]] con [[Raimondo Berengario IV di Barcellona]] fu unito alla [[Contea di Barcellona]] nella [[Corona d'Aragona]]. Il regno sopravvisse comunque come entità giuridica fino al 1707, anno in cui [[Filippo V di Spagna]] emanò i [[Decreti di Nueva Planta]] che determinarono la riorganizzazione amministrativa del [[Regno di Spagna]].
{{vedi anche|Contea d'Aragona}}
 
[[Sancho III Garcés di Navarra|Sancho III Garcés "il Grande"]] aveva riunito la quasi totalità della cristianità della [[penisola iberica]] in un unico stato che si estendeva, a nord del fiume [[Duero]], dalla [[Galizia (Spagna)|Galizia]] alla [[contea di Barcellona]] e comprendeva, oltre alla [[contea d'Aragona]], il [[regno di Navarra]], le contee di [[Sobrarbe]] e [[Ribagorza]], la [[contea di Castiglia]] e parte del [[regno di León]] e dal [[1034]] Sancho si fece chiamare ''Imperator Totus Hispaniae'' e con questo titolo batté moneta. Quando morì, nel [[1035]], divise il suo impero tra i quattro figli maschi:
==Storia==
===L'origine del regno===
[[Sancho III Garcés di Navarra|Sancho III Garcés "il Grande"]], [[re di Pamplona]], aveva riunito la quasi totalità della cristianità della [[penisola iberica]] in un unico stato che si estendeva, a nord del fiume [[Duero]], dalla [[Galizia (Spagna)|Galizia]] alla [[contea di Barcellonad'Aragona]], e comprendeva, oltre alla [[contea d'Aragona]], il [[regno di Navarra]], le contee di [[Sobrarbe]] e [[Ribagorza]], la [[contea di Castiglia]] e parte del [[regno di León]] e dal [[1034]] Sancho si fece chiamare ''Imperator TotusTotius Hispaniae'' e con questo titolo batté moneta. Quando morì, nel [[1035]], divise il suo impero tra i quattro figli maschi:
* a [[Ferdinando I di Castiglia|Ferdinando]] la [[contea di Castiglia]] e parte del [[Regno di León|León]]. Ferdinando fu il capostipite della linea navarrese di [[Re di Castiglia|Castiglia]] e fu il primo a usare il titolo di [[Monarca|Re]] di Castiglia e riunì il [[regno di León]] col [[Regno di Castiglia]];
* a [[GarciaGarcía III SanchezSánchez di Navarra|Garcia]] il [[regno di Navarra|regno di Pamplona]], che era il cuore dell'impero che aveva costruito e che aveva il miglior esercito;
* a [[Gonzalo di Ribagorza|Gonzalo]] le contee di [[Sobrarbe]] e [[Ribagorza]];
* a [[Ramiro I di Aragona|Ramiro]], il bastardo, capostipite della linea navarrese di [[Regno di Aragona|Aragona]], la contea d'[[Aragona]], che da quel momento divenne regno d'Aragona, anche se Ramiro si autodefiniva conte, figlio del re Sancho III Garcés il Grande.
 
=== Distacco dalla Navarra e ritorno all'indipendenza ===
[[File:Signum Regis Remiro I d'Aragón.svg|left|thumb|80px|Il ''signum regis'' di Ramiro.]][[File:Sancho Remíriz.jpg|left|thumb|Sancho Ramirez di Aragona]]
Ramiro riteneva che il fratellastro Garcia avesse meno diritti di lui sulla Navarra, in quanto più giovane, pertanto nel [[1043]] invase la Navarra, ma fu sconfitto nella battaglia di Tafalla. Rientrato in Aragona, nello stesso anno, ottenne che il suo fratellastro più giovane, Gonzalo, gli trasferisse i suoi diritti sulle contee di Sobrarbe e Ribagorza e alla sua morte, nel 1045, gli subentrò in entrambe le contee. Approfittando della debolezza dei [[Taifa|regni di Taifa]], cercò di estendere i propri domini attaccando i [[Mori (storia)|Mori]], morendo nel tentativo di conquistare [[Graus]].
 
Gli succedette, nel [[1063]], il figlio [[Sancho Ramirez diRamírez d'Aragona|Sancho Ramirez]] all'età di 18 anni. Quest'ultimo proseguì la politica di conquista del padre: nel [[1064]] riuscì a catturare la capitale della [[taifa di Saragozza]], la città fortificata di [[Barbastro]], che inutilmente il re Al-Muqtadir tentò di recuperare con l'aiuto degli altri regni di al-Andalus, l'anno seguente.<br />Aiutò il re di Navarra [[Sancho IV Garcés di Navarra|Sancho IV]] contro il re di Castiglia [[Sancho II di Castiglia|Sancho II ''il Forte'']] nella guerra conosciuta come la "guerra dei tre Sanchi", dove i castigliani, guidati da [[El Cid]] riportarono una iniziale vittoria, ma la guerra terminò nel [[1068]] con la vittoria dei re di Navarra ed Aragona alleati. Nello stesso anno, si recò a [[Roma]] per incontrare e rendersi vassallo del [[papa Giovanni XIII]], così da rafforzare il giovane regno di Aragona.
 
==== Elenco dei Re d'Aragona ====
* [[1035]] [[1063]] [[Ramiro I di Aragona]]
* [[1063]] [[1076]] [[Sancho Ramírez di Aragona|Sancho Ramirez I]]
 
=== Conquista della Navarra e unione dei due regni ===
In seguito all'assassinio del re di Navarra, Sancho IV, nel [[1076]], ad opera del fratello, Raimondo di Navarra, Sancho acquisì anche il trono di [[Navarra]] (assumendo il nome di Sancho V di Navarra) in quanto i Navarresi rifiutarono di avere come re il fratricida, Raimondo di Navarra. Nel [[1078]] costruì la fortezza di Castellar, nei pressi di Saragozza, imponendo al suo re di diventare tributario del regno d'Aragona; nel [[1083]] si impossessò di alcune località tra cui [[Graus]], per il quale era morto suo padre, che iniziò a ripopolare e, per la loro protezione, costruì dei nuovi castelli. Poi, nel [[1086]], conquistò [[Monzón (Spagna)|Monzón]]. Inoltre migliorò le relazioni col regno di Castiglia, aiutando il re [[Alfonso VI di Castiglia|Alfonso VI]] nella battaglia di Sagrajas, nel [[1086]], e nella difesa di [[Toledo]], nel [[1090]]; siglò anche, nel [[1092]], un trattato di mutua assistenza col protettore dei regni [[musulmani]] di [[Saragozza]] e [[Lleida]], il [[El Cid|Cid Campeador]]. Infine completò l'accerchiamento di [[Huesca]] dove morì, colpito da una freccia durante l'assedio, nel [[1094]].
 
[[File:Pietro I d'Aragón.jpg|upright=1.2|thumb|Pietro I di Aragona]]
Il figlio di Sancho, [[Pietro I di Aragona]], gli subentrò, governando i due regni separatamente e conquistando [[Huesca]], nel [[1096]], dopo aver sconfitto, nei pressi della città, alla [[battaglia di Alcoraz]] (19 novembre), il re di [[Saragozza]], Al-Musta'in II. Sempre nel [[1096]] si alleò con [[el Cid]], che aveva occupato [[Valencia]], con il proposito di fermare insieme l'avanzata almoravide; cosa che avvenne alla battaglia di Bairén. Nel [[1097]] spostò la capitale del regno da [[Jaca]] a [[Huesca]] e nel [[1101]] tentò inutilmente di occupare [[Saragozza]]. Con la sua politica aggressiva contro i [[Mori (storia)|Mori]], consolidóconsolidò la supremazia militare delle truppe cristiane su quelle musulmane e ricevette un'indulgenza da "crociata" da [[papa Pasquale II]].
 
[[File:Zaragoza - Estatua Alfonso I el Batallador.jpg|thumb|left|Statua di Alfonso I a [[Saragozza]].]]
Il fratello [[Alfonso I di Aragona|Alfonso I il Battagliero]] gli successe nel [[1104]], continuando nelle campagne militari iniziate da Pietro e sconfiggendo, per la seconda volta, al-Mustain II, re della [[taifa di Saragozza]], a Valtierra. Nel [[1009]] sposò la regina di León e CasigliaCastiglia, [[Urraca di Castiglia|Urraca]]. Fu un matrimonio disgraziato che venne annullato da [[Papa Pasquale II]] nel [[1114]] (anno in cui aveva strappato [[Tudela (Navarra)|Tudela]] ai musulmani), ma lasciò una controversia per i confini dei regni, che Alfonso I risolse, dopo la morte di Urraca ([[1126]]), con il successore [[Alfonso VII di Castiglia|Alfonso VII]], occupando alcuni territori castigliani ([[Calahorra]] e le province di [[GuipúzcoaGipuzkoa]] e di [[Álava]]).
 
Nel [[1118]] [[Saragozza]] fu conquistata e divenne la capitale del regno d'Aragona. Poi conquistò anche [[Fuentes de Ebro]], Tudela, [[Cervera]], [[Tarazona]], [[Magallón]], [[Borja (Spagna)|Borja]], [[Alagón (Spagna)|Alagón]], [[Novillas]], [[Mallén]], [[Rueda de Jalón]] ed [[Épila]] ([[1119]]). Ripopolò [[Soria]] ed i suoi dintorni. Nel [[1119]], dopo aver posto l'assedio a [[Calatayud]], dovette far fronte ad un esercito di [[almoravidi]], che sconfisse nella battaglia di [[Cutanda]], [[Calamocha]], [[provincia di Teruel]], poi tornò a Calatayud e la conquistò; inoltre, nel 1120, occupò [[Bubierca]], [[Alhama de Aragón]], [[Ariza]] e [[Daroca]]. Nel [[1122]] fondò a [[Belchite]] un ordine militare, che fu pioniere degli ordini militari in Aragona, per la lotta contro i musulmani; tuttavia, i musulmani che vivevano nelle città conquistate da Alfonso non solo vennero difesi da eventuali angherie, ma furono anche beneficiati con particolari privilegi.
 
Nel [[1125]] tentò inutilmente di invadere i terrori di [[Valencia]], [[Murcia]] e [[Andalusia]] orientale e nel [[1126]] organizzò un'incursione militare contro [[Granada]] e contro [[Cordova]]; al termine della campagna riportò con sé 14.000 [[mozarabi]], con i quali ripopolò i territori a sud dell'[[Ebro]]. Nel [[1131]] pose l'assedio a [[Bayonne]] (dove redasse il testamento che lasciava tutti i suoi regni all'[[Cavalieri templari|Ordine del Tempio del Santo Sepolcro]], che conquistò dopo un anno di assedio) e annesse il [[Labourd]]. Cercando di conquistare tutta la valle dell'Ebro sino alla foce del fiume, assediò ed occupò [[Mequinenza]], nel [[1133]]. Poi assediò [[Fraga (Spagna)|Fraga]] con soltanto 500 cavalieri, tra cui [[GarciaGarcía IV RamirezRamírez di Navarra|Garcia IV Ramirez]], futuro re di Navarra, ma il 17 luglio del [[1134]] fu sconfitto. Allora passò ad assediare il castello di Lizana, nella zona di [[Huesca]], dove morì, il 7 settembre [[1134]], in seguito alle ferite ricevute nella battaglia avvenuta tra le località di [[Sariñena]] e [[Grañén]]. Il suo testamento non fu accettato né dalla chiesa né dalla nobiltà che, dato che Alfonso non aveva eredi, decisero per la separazione dei due regni:
* la Navarra andò a [[GarciaGarcía IV RamirezRamírez di Navarra|Garcia IV Ramirez]], "il Restauratore", discendente dal re di Navarra, [[GarciaGarcía III SanchezSánchez di Navarra|Garcia III Sanchez]];
* l'Aragona andò al fratello di Alfonso, [[Ramiro II di Aragona|Ramiro II]] "il Monaco".
 
==== Elenco dei Re d'Aragona e Navarra ====
* [[1076]] [[1094]] [[Sancho Ramírez di Aragona|Sancho Ramirez, I di Aragona e V di Navarra]]
* [[1094]] [[1101]] [[Pietro I di Aragona|Pietro I di Aragona e Navarra]]
* [[1104]] [[1134]] [[Alfonso I di Aragona|Alfonso I di Aragona e Navarra]]
 
=== Separazione dal [[Regno di Navarra]] ===
[[File:Remiro II d'Aragón.jpg|thumb|Ritratto di [[Ramiro II d'Aragona]]]]
I nobili aragonesi, riuniti a [[Jaca]], rifiutarono di adempiere alle volontà testamentarie di Alfonso I e riconobbero come re d'Aragona Ramiro che, pur essendo vescovo[[Diocesi di [[Roda|vescovo dedi Barà|Roda]] e [[Barbastro]], accettò e quindi successe ad Alfonso sul trono di Aragona. Appena salito al trono, Ramiro si trovò quasi subito in difficoltà con le bande di nobili, che cercavano di prendere il sopravvento, pensando di sostituire il monarca e, nel [[1135]], dovette rifugiarsi nella contea di [[Besalú]], dove dimostrò di avere doti di comando, riprendendo così il controllo della situazione. Nel corso del [[1135]] il re di León e Castiglia, [[Alfonso VII di Castiglia|Alfonso VII]], dopo aver occupato il regno di Navarra, era entrato in Aragona, imponendole il vassallaggio (e assumendo il titolo di "Imperatore"), e, nel [[1136]], ne aveva occupato la capitale, [[Saragozza]].
 
Dopo aver preso moglie, nel [[1136]] nacque l'erede, [[Petronilla di Aragona|Petronilla]], che fu subito promessa in sposa al conte di Barcellona, [[Raimondo Berengario IV di Barcellona|Raimondo Berengario IV]] e l'impegno matrimoniale fu firmato a [[Barbastro]], l'11 agosto [[1137]]; mentre il 27 agosto, nel castello di [[Ayerbe]], Ramiro redasse un documento in cui si impegnava a non prendere importanti decisioni senza l'approvazione del futuro genero. Ed infine abdicò, in favore della figlia Petronilla, e, per contrastare l'ingombrante re di León e Castiglia, Alfonso VII, delegò il futuro genero, conte di Barcellona, a governare il regno d'Aragona con il titolo di principe d'Aragona e conte di Barcellona, e tornò definitivamente alla vita monastica, come la moglie.
 
=== L'unione con la [[contea di Barcellona]] ===
[[File:Petronila_Ramon_Berenguer.jpg|thumb|Ritratto di Petronilla e Raimondo Berengario IV, olio del 1634 (Museo del Prado).]]
Nel [[1137]], all'età di circa un anno, Petronilla divenne regina sotto la tutela del futuro marito, [[Raimondo Berengario IV di Barcellona|Raimondo Berengario IV]].
Nel [[1143]], a [[Zamora (Spagna)|Zamora]], di fronte al legato di [[papa Innocenzo II]], il [[re di Castiglia]] [[Alfonso VII di Castiglia|Alfonso VII]] riconobbe il contratto di matrimonio, poi celebrato nel [[1150]], tra il conte di Barcellona, Raimondo Berengario IV e la giovanissima regina di Aragona, [[Petronilla d'Aragona|Petronilla]], accettando così l'unione di tutte le contee catalane con l'Aragona, econ la [[contea di fattoBarcellona]], uncioè grandela regno d'AragonaCatalogna. Nel [[1162]], alla morte del conte Raimondo Berengario, Petronilla abdicò a favore del figlio primogenito che salìereditò alla trono con il nome[[contea di Alfonso IIBarcellona]] e chesalì ereditòal anche le contee catalane unificando il regnotrono d'Aragona con lail [[conteanome di Barcellona]]Alfonso II.
 
==Il Regno fino all'unione dinastica con la Corona di Castiglia ==
{{vedi anche|Corona d'Aragona}}
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== Elenco dei Re d'Aragona ==
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