Pseudochirops albertisii: differenze tra le versioni

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|sinonimi= ''Pseudocheirus albertisi'' Peters, 1974
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|suddivisione_testo=[[File:D'Albertis'_Ringtail_Possum_area.png|230px]]
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Il '''coda ad anello di d'Albertis''' ('''''Pseudochirops albertisii''''' <span style="font-variant: small-caps">{{zoo|[[Wilhelm Peters|Peters]], [[|1874]]</span>}}) è un [[marsupiale]] [[arboricolo]] della [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] degli [[Pseudocheiridae|Pseudocheiridi]]<ref name=msw3>{{MSW3|pagine=|id=11000128}}</ref>. Deve il nome all'esploratore e naturalista italiano [[Luigi Maria d'Albertis]], che procurò l'[[Tipo nomenclaturale|olotipo]].
 
==Descrizione==
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==Distribuzione e habitat==
Questa specie occupa un areale relativamente esteso, comprendente le regioni occidentali e settentrionali della [[Nuova Guinea]]<ref name=Flannery/>. La sottospecie ''P. a. albertisii'' vive unicamente nella [[penisola deldi Vogelkop]], con avvistamenti documentati sui monti Tamrau e Arfak; ''P. a. schultzei'' è relegato alla catena costiera settentrionale, con avvistamenti documentati sui [[monti Cyclops]] ([[Papua (provincia indonesiana)|Provincia di Papua]]) e, più a est, sui monti Torricelli ([[Provincia di Sandaun]], [[Papua Nuova Guinea]]); ''P. a. insularis'' vive solamente sull'isola di [[Yapen]] nella baia di Cenderawasih<ref name=Flannery/>. Gli avvistamenti effettuati sui monti Weyland vengono attribuiti a una sottospecie indeterminata, ma probabilmente sono riferibili alla sottospecie nominale ''P. a. albertisii''. La specie non è presente lungo il fiume Idenburg, mentre resta ancora da stabilire la sua presenza sui [[Montagne Foja|monti Foja]]<ref name=Flannery/>.
 
==Conservazione==
Sulla Lista Rossa della IUCN il coda ad anello di Schlegel viene classificato come «prossimo alla minaccia» (''Near Threatened''). È localmente abbondante in alcune aree, e nelle zone in cui abita è più numeroso delle altre specie di coda ad anello con cui condivide l'ambiente. Tuttavia, è probabile che il numero di esemplari sia in dimunzionediminuzione a causa della pesante pressione venatoria in tutto il suo areale, in particolare nella regione costiera settentrionale, dove le popolazioni sono meno numerose e appaiono relegate ad aree molto piccole sulle vette più alte. Lo stato di conservazione della sottospecie propria della penisola del Vogelkop è tuttora ignoto, così come quello di ''P. a. insularis'', noto unicamente a partire dall'olotipo (un tempo conservato presso il Museo di Storia Naturale di Karlsruhe, ma andato perduto) e da una serie di 10 esemplari (5 maschi e 5 femmine) catturati nell'agosto del 1938. Ciononostante, sembra che tale sottospecie sia numerosa nelle zone di habitat favorevole di Yapen, dove la signorina Cheeseman ne incontrò in gran numero nei pressi della sommità del remoto monte Eiori<ref name=Flannery/>. La specie è presente in alcune aree protette.
 
==Tassonomia==
Attualmente vengono riconosciute tre [[sottospecie]] di coda ad anello di d'Albertis<ref name=msw3/>:
 
* ''P. a. albertisii'' <span style="font-variant: small-caps">{{zoo|Peters, |1874</span>}}: penisola del Vogelkop;
* ''P. a. insularis'' <span style="font-variant: small-caps">{{zoo|Stein, |1933</span>}}: isola di Yapen;
* ''P. a. schultzei'' <span style="font-variant: small-caps">{{zoo|Matschie, |1915</span>}}: regione costiera settentrionale.
 
==Note==
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==Altri progetti==
{{interprogetto|commons=Category:Pseudochirops albertisii|wikispecies=Pseudochirops albertisii}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Portale|Mammiferi}}