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{{Personaggio
'''Pellinore''', o '''ser Pellinore''' o '''re Pellinore''', è un personaggio leggendario del [[Ciclo bretone|ciclo bretone]], sovrano alleato di [[Re Artù]] e [[Cavalieri della Tavola Rotonda|cavaliere della Tavola Rotonda]].
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|immagine = Francis Arthur Fraser - 'King Pellinore and the Damsel at the Well'. Book illustration.JPG
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|didascalia = ''Re Pellinore e la Damigella al Pozzo'' di [[Francis Arthur Fraser]] (1884)
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}}'''Pellinore''', o '''ser Pellinore''' o '''re Pellinore''', è un personaggio leggendario del [[Ciclo bretone|ciclo bretone]], sovrano alleato di [[Re Artù]] e [[Cavalieri della Tavola Rotonda|cavaliere della Tavola Rotonda]].
 
== Biografia ==
Pellinore è figlio di re Pellam e fratello di [[Re Pescatore|re Pelles]], e lui stesso è re di ''Listenoise'' o ''delle Isole''. Entrambi i luoghi non sono facilmente identificabili e possibilmente sono immaginari. Listenoise è, secondo un'interpretazione, la regione in cui si trova il [[Corbenic|castello di Carbonek]], nel quale è custodito il [[Sacro Graal]]. Per le "isole" è stata suggerita [[Anglesey]]. Talvolta Pellinore viene chiamato "Re Ferito", visto che, secondo una versione della leggenda, egli fu colpito da una lancia e ricevette una ferita maledetta, che non guariva mai ma nemmeno lo uccideva, fino a quando non lo salvò il potere del Sacro Graal. QuestaIn versionealtre loversioni metteinvece intale strettaferita relazioneera constata inferta a suo fratello, il [[Re Pescatore]], che invece, secondo un'altra versione, non era lui bensì suo fratello. Re Pellinore è poi padre di diversi figli, sia legittimi chesia extraconiugali, fra questi [[Sir Tor|Tor]], [[Sir Aglovale|Aglovale]], [[Lamorak]], [[Dornar]] e [[Perceval]], tutti [[cavalieri della Tavola Rotonda]], eassieme al padre, anchenonché una figlia, [[Elaine di Listenoise]], che diventaassieme servaalla cugina [[Elaine di Corbenic|Elaine di Carbonek]] vive nel castello del [[Sacro Graal]].
 
Pellinore è impegnato soprattutto nella sacra missione di catturare la favolosa [[Glatisant la Bestia|Bestia Errante]] (una creatura magica con la testa di un [[Serpentes|serpente]], il torso di un [[leopardo]], le cosce di un [[leone]], i piedi di un [[Cervidae|cervo]]), missione che lo impegnerà per anni, ma lui morirà senza riuscire a completarla. A proseguire la ricerca al suo posto sarà [[Palamede (ciclo arturiano)|ser Palamede]], il cavaliere [[saraceno]].
 
Nel poema ''[[Le Morte d'Arthur]]'' di [[Thomas Malory]], re Pellinore si schiera col giovane [[Re Artù|re Artù Pendragon]], quando questi deve difendere in battaglia i suoi diritti alla corona di [[Britannia]] contro vassalli in rivolta e rivali al trono. Artù e i suoi battono in guerra undici re minori e riunificano la Britannia, e Pellinore uccide il re [[Lot del Lothian|Lot di Lothian e Orkney]] nella battaglia di Tarabel (o Dimilioc). Questo provoca però lo scoppio di una sanguinosa [[faida]] tra la famiglia di Pellinore e quella di Lot, i cui figli diventano anch'essi cavalieri della Tavola Rotonda. Pellinore stesso viene ucciso da [[Gawain|ser Galvano]] e [[Gaheris|ser Gaheris]], figli di Lot.
 
== Adattamenti ==
{{Portale|letteratura|mitologia}}
Una versione più comica di re Pellinore compare nel romanzo ''[[Re in eterno]]'' di [[Terence Hanbury White|T.H. White]], quasi come una parodia degli [[Cavalleria medievale|ideali cavallereschi]] tanto celebrati nei [[Letteratura cavalleresca|poemi]] del [[Materia di Britannia|ciclo bretone]]. Alla sua prima apparizione, Pellinore si imbatte in un altro [[cavaliere errante]], tal ser Grummore, e i due, seguendo rigorosamente il costume dei cavalieri, prima si scambiano insulti e provocazioni di sfida, poi si affrontano in un [[duello]] accanito, infine diventano amici. A loro si unirà poi anche [[Palamede (ciclo arturiano)|ser Palamede il Saraceno]]. Anche qui Pellinore è impegnato nella caccia alla favolosa [[Glatisant la Bestia|Bestia Errante]], un fardello che si tramanda nella sua famiglia da generazioni, senza evidenti prospettive di successo. Pellinore e il mostro poi sono affezionati l'uno all'altro, tanto che, quando una volta il cavaliere trova la Bestia in fin di vita e si rende conto che la colpa è sua, perché ha trascurato la caccia, la rifocilla, le promette di non mancare più ai suoi doveri e infine, datole un po' di vantaggio, riprende l'eterno inseguimento. L'autore del romanzo dà anche una spiegazione perché in ''[[Le Morte d'Arthur]]'' (cui lui stesso si ispirò) in seguito fu Palamede a proseguire la caccia alla Bestia: nel tentativo di far tornare all'amico Pellinore, momentaneamente immalinconito, la voglia di cacciare il mostro, il saraceno si era travestito da Bestia Errante, venendo però scambiato dal mostro autentico per una femmina della propria specie, quindi la Bestia si affezionò a Palamede e accettò di venire in seguito cacciata da lui.
 
Dal ''Re in eterno'' è stato tratto il [[Lungometraggi Disney|film Disney]] [[La spada nella roccia (film)|''La spada nella roccia'']] (1963). Qui Pellinore (che nella versione italiana è chiamato Pilade) è uno smilzo cavaliere amico di [[Sir Ector|ser Ettore]].
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Re Artù nel ciclo bretone}}
{{Portale|letteratura|mitologiaMedioevo|Mitologia}}
 
[[Categoria:Cavalieri della Tavola Rotonda]]