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'''Nahr al-Bared''' (in [[Lingua araba|arabo]]: نهر البارد, letteralmente "fiume freddo") è un [[Campi-profughi palestinesi|campo- profughi palestinese]] situato nel nord del [[Libano]], a 16 chilometri dalla città di [[Tripoli (Libano)|Tripoli]]; all'incirca 30.000 palestinesi e loro discendenti vivono nel campo o nei suoi dintorni. In base ai termini degli [[Accordiaccordi del Cairo]] del 1969, la sicurezza del campo è affidata alle forze [[Palestina|palestinesi]] e non a quelle libanesi.
Il campo fu stabilito nel dicembre del 1949 dalla [[Croce Rossa]] per ospitare i profughi palestinesi cacciati da Israele alle prese con le difficoltà date dal clima invernale che imperversava nella vicina [[Valle della Beqa']] e nei sobborghi di Tripoli. La posizione di Nahr al-Bared lo rende isolato dai maggiori centri cittadini libanesi se paragonato ad altri campi profughi palestinesi; a dispetto di ciò, tuttavia, la sua collocazione attraverso la principale via di comunicazione con la [[Siria]] e la sua vicinanza al confine siriano lo rendono un importante punto di passaggio commerciale.
Nel 2007 miliziani filo-al Qaeda del gruppo integralista Fatah al Islam uccisero 427 libanesi tra civili e militari. L'esercito libanese condotto da militari coraggiosi salvarono la popolazione da quest'attentato vigliacco considerato il piu volento mai visto all'interno del Libano dai tempi della guerra civile. L'agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e il lavoro ha subito dopo costruito 5000 case, 1500 negozi e 6 scuole completamente nuove per accogliere di nuovo gli abitanti palestinesi quando i libanesi stessi di Tripoli vivono nelle favelas.
