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{{Citazione|''L'eclisse'' è una scommessa folle: presentandoci dei personaggi "inattivi", alla deriva in paesaggi vuoti, il regista ci invita a scoprire le tempeste che si agitano all'interno dei personaggi.|[[Alain Resnais]]}}
{{Film
|titolo italiano = L'eclisse
|titolo alfabetico = Eclisse, L'
|titolo originale = L'eclisse
|lingua originale = [[lingua italiana|italiano]], [[lingua inglese|inglese]]
|immagine = L'eclisse (1962) - 1.jpg
|didascalia = [[Alain Delon]] e [[Monica Vitti]] in una scena del film
|paese = [[Italia]]
|paese 2 = [[Francia]]
|anno uscita = [[1962]]
|tipo colore = B/N
|aspect ratio = 1,85:1
|genere = Drammatico
|regista = [[Michelangelo Antonioni]]
|soggetto =
|sceneggiatore = [[Michelangelo Antonioni]], [[Tonino Guerra]], [[Elio Bartolini]], [[Ottiero Ottieri]]
|produttore = [[CinerizRaymond Hakim]], Inteuropa[[Robert Film, Paris Film ProductionHakim]]
|casa distribuzione italianaproduzione = [[Cineriz]], Inteuropa Film, Paris Film (1962)Production
|casa distribuzione italiana = Cineriz (1962)
|attori =
|attori = * [[Monica Vitti]]: Vittoria
* [[Alain Delon]]: Piero
* [[Francisco Rabal]]: Riccardo
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* [[Mirella Ricciardi]]: Marta
* [[Cyrus Elias]]: ubriaco
|doppiatori originali = *[[Gabriele Antonini]]: Piero
*[[Gabriele Antonini]]: Piero
*[[Aldo Giuffré]]: Riccardo
*[[Franco Odoardi]]: Ercoli
|fotografo = [[Gianni Di Venanzo]]
|montatore = [[Eraldo Da Roma]]
|musicista = [[Giovanni Fusco]]
|scenografo = [[Piero Poletto]]
|costumista = [[Bice Brichetto]], [[Gitt Magrini]]
|truccatore = [[Franco Freda (truccatore)|Franco Freda]]
}}
{{Citazione|''L'eclisse'' è una scommessa folle: presentandoci dei personaggi "inattivi", alla deriva in paesaggi vuoti, il regista ci invita a scoprire le tempeste che si agitano all'interno dei personaggi.|[[Alain Resnais]]}}
'''''L'eclisse''''' è un [[film]] del [[1962]] diretto da [[Michelangelo Antonioni]].
 
'''''L'eclisse''''' è un film del [[1962]], ottavoOttavo [[lungometraggio]] direttodel daregista, [[Michelangelo Antonioni]]. Èè il capitolo conclusivo della cosiddetta "trilogia esistenziale" o "dell'incomunicabilità", segue ''[[L'avventura]]'' e ''[[La notte (film 1961)|La notte]]''.
 
Presentato in concorso al [[Festival di Cannes 1962|15º Festival di Cannes]], vinse il [[Premio della giuria|Premio speciale della giuria]], ''ex aequo'' con ''[[Processo a Giovanna d'Arco]]'' di [[Robert Bresson]].<ref>{{cita web|url=http://www.festival-cannes.fr/en/archives/1962/allAward.html|titolo=Awards 1962|editore=festival-cannes.fr|accesso=11 giugno 2011|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131225122805/http://www.festival-cannes.fr/en/archives/1962/allAward.html|dataarchivio=25 dicembre 2013|urlmorto=sì}}</ref>
 
==Trama==
[[Roma]], [[1961]]. In una mattina di luglio, l'inquieta Vittoria lascia il compagno Riccardo, architetto, che non ama più. Il loro addio è freddo, indolore, quanto il loro rapporto era stato apatico. Sola, avvilita, segnata dalla fatica di vivere, «cerca negli altri un calore di vita, una facoltà di appassionarsi di cui essa stessa è ormai svuotata.»<ref>{{cita|Grazzini, 1980|p. 10}}.</ref>
 
Una sera fa visita alla sua amica Anita, con la quale però non si sente così in confidenza da poter parlare di sé ed aprirsi. Vittoria cerca anche di recuperare un rapporto serio con la madre, che vederiesce conad certezzaincontrare solamente allapresso la [[Borsa di Roma]], luogo dove la madre si reca quotidianamente. Durante una visitadi queste visite incontra Piero, giovane e cinico [[broker|agente di cambio]].
 
Piero, avendo saputo che Vittoria è libera, lascia subito la propria ragazza e inizia a farle la corte. Comincia una relazione, malgrado la differenza di carattere e sensibilità tra i due e l'apparente mancanza di reale coinvolgimento e interesse. Dopo pochi incontri Vittoria si concede a Piero. Nei giorni successivi i due sono felici. Una mattina, nel salutarsi, Piero le ricorda l'orario del loro appuntamento serale. “Alle 8. Solito posto”. Ma sono le ultime parole che si scambiano quel giorno: nessunonon deisi sa se i due effettivamente si presenteràrivedranno.
 
IInfatti i luoghi dove Piero e Vittoria erano soliti incontrarsi, ora appaiono senza i loro protagonisti: l'angolo di strada, l'edificio in costruzione accanto, la fermata d'autobus e i volti delle persone che Vittoria incrocia quando torna a casa a piedi. Scende la sera, nella città si accendono le luci. Nella completa oscurità la vista rimane quasi accecata dal bagliore di un lampione che illumina una strada.
 
[[ImmagineFile:L'eclisse (1962) - 2.jpg|thumb|left|]]
==Commento==
== Accoglienza ==
[[Immagine:L'eclisse (1962) - 2.jpg|thumb|left|
===Incassi===
Una delle caratteristiche architetture mostrate nel film]] Antonioni continua la sua ricognizione critica in una società caratterizzata da un crescente benessere materiale, grazie all'inarrestabile crescita economica, ma anche da una profonda crisi esistenziale.
Il film incassò un totale di 296.712.263 [[lira italiana|lire]].
 
=== Critica ===
Una delle caratteristiche architetture mostrate nel film]] Antonioni continua la sua ricognizione critica in una società caratterizzata da un crescente benessere materiale, grazie all'inarrestabile crescita economica, ma anche da una profonda crisi esistenziale.
 
Lo fa alternando sequenze di rumore e caos, ambientate nelle sale della [[Borsa di Roma]], a lunghi silenzi e paesaggi di architetture fredde, geometriche (il quartiere dell'[[EUR]]), che riflettono l'incomunicabilità dei sentimenti e l'insuperabile senso di estraneità che caratterizza il rapporto fra i personaggi.
 
Il finale del film è il punto di arrivo (e di non ritorno) di questa rappresentazione visiva, esteriore, dell'interiorità fragile, inadeguata, di un'intera generazione: gli oggetti inerti e le architetture metafisiche (che molti hanno associato ai quadri di [[Giorgio De Chirico]]) si sostituiscono completamente ai personaggi («Gli ultimi 10 minuti silenziosi e senza narrazione, da cui scompaiono la Vitti e Delon, sconcertarono il pubblico; oggi appaiono di una bellezza abbacinante» commenta [[Alberto Pezzotta]]<ref>{{Cita news|autore=[[Alberto Pezzotta]]|url=http://archiviostorico.corriere.it/2004/dicembre/27/eclisse_Michelangelo_Antonioni_dvd_Come_co_7_041227013.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140425224409/http://archiviostorico.corriere.it/2004/dicembre/27/eclisse_Michelangelo_Antonioni_dvd_Come_co_7_041227013.shtml|titolo=«L' eclisse» di Michelangelo Antonioni in dvd Come far scomparire la Vitti e Delon|pubblicazione=[[Il Corriere della Sera]]|data=27 dicembre 2004|urlmorto=sì|dataarchivio=25 aprile 2014}}</ref>).
 
== Riconoscimenti ==
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==Curiosità==
*Si tratta della quinta e ultima collaborazione (dopo ''[[L'amore in città]]'', ''[[Le amiche (film)|Le amiche]]'', ''[[Il grido (film 1957)|Il grido]]'' e ''[[La notte (film 1961)|La notte]]'') con [[Gianni Di Venanzo]], il [[direttore della fotografia]] con cui Antonioni ha avuto il più lungo sodalizio (il secondo è [[Carlo Di Palma]], col quale ha fatto quattro film).
*Il film è stato selezionato tra i [[100 film italiani da salvare]]<ref>[http://www.retedeglispettatori.it/index.php?section=i-cento-film&id=65-l-eclisse Rete degli Spettatori]</ref>.
*''Eclisse twist'' che fa da sottofondo ai titoli di testa è cantato da [[Mina (cantante)|Mina]], su musica di Giovanni Fusco e testo di "Ammonio", pesudonimopseudonimo dietro il quale si cela [[Michelangelo Antonioni]].
*Viene citato da Bruno Cortona ([[Vittorio Gassman]]) ne ''[[Il sorpasso]]'' di [[Dino Risi]] e da Elide Catenacci ([[Giovanna Ralli]]) in ''[[C'eravamo tanto amati (film)|C'eravamo tanto amati]]'' di [[Ettore Scola]].
 
==Note==
<references />
 
==Incassi==
Il film incassò un totale di 296.712.263 [[lira italiana|lire]].
 
==Bibliografia==
* {{Cita libro|autore=[[Giovanni Grazzini]]|anno=1980|titolo=Eva dopo Eva: la donna nel cinema italiano dagli anni '60 ad oggi|editore=[[Casa editrice Giuseppe Laterza & figli|Laterza]]|città=Roma-Bari|pagine=362|isbn=978-88-420-1746-2|cid=Grazzini, 1980}}
* [[Gianni Rondolino]], ''Catalogo Bolaffi del cinema italiano 1956/1965''
 
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* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.davidsaulrosenfeld.com/|''Michelangelo Antonioni's «L'eclisse» - A broken piece of wood, a matchbook, a woman, a man'' di David Saul Rosenfeld|lingua=en}}
* {{cita web|httphttps://upload.wikimedia.org/wikipedia/tr/1/1d/L%27Eclisse_afi%C5%9F.jpg|Manifesto del film}}
* {{cita web|url=http://www.davinotti.com/index.php?option=com_content&task=view&id=377&Itemid=79|titolo=I luoghi in cui è stato girato ''L'eclisse''}}