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{{Film
|titoloitalianotitolo = Campo di maggio
|immagine=
|didascalia=
|titolooriginaletitolo originale = Campo di maggio
|paese = [[Italia]]
|annouscitaanno uscita = [[1935]]
|tipo colore = B/N
|durata = 100 min
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|tipocolore = B/N
|genere = neroStorico
|tipoaudio = sonoro
|genere2genere 2 = Biografico
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|genere2 = Biografico
|regista = [[Giovacchino Forzano]]
|soggetto = [[Giovacchino Forzano]]
|sceneggiatore = [[Giovacchino Forzano]]
|produttore= Consorzio Vis - ENIC Tirrenia
|distribuzioneitaliacasa distribuzione italiana = ENIC
|attori =
*[[Corrado Racca]]: Napoleone Bonaparte
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*[[Emilia Varini]]: Letizia Bonaparte
*[[Lamberto Picasso]]: Metternich
*[[Pino Locchi]]: Il Re di Roma
*[[Giovanni Cimara]]:
*[[Giorgio Capecchi]]:
*[[Augusto Marcacci]]: Talleyrand
*[[Marcello Giorda]]: Cambronne
*[[Carlo Duse]]:
*[[Gaetano Verna]]:
*[[Vinicio Sofia]]: Un deputato
*[[Paola Barbara]]: Governante
*[[Gemma Bolognesi]]:
*[[Dino Di Luca]]:
*[[Luigi Erminio D'Olivo]]:
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|doppiatoriitaliani=
|fotografo = [[Mario Albertelli]], [[Augusto Tiezzi]]
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|effetti speciali =
|effettispeciali =
|musicista = [[Giuseppe Becce]]
|scenografo = [[Antonio Valente]], [[Ezio PollioniPolloni]]
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|premi =
}}
'''''Campo di maggio''''' è un [[film]] del [[1935]] direttoscritto dale diretto registada [[Giovacchino Forzano]].
 
==NoteGenesi==
Il dramma, che risultava inizialmente scritto dal solo [[Giovacchino Forzano]], fu rappresentato per la prima volta al [[Teatro Argentina]] di [[Roma]] il 20 dicembre [[1930]] dalla compagnia teatrale Za-Bum di [[Mario Mattoli]]<ref>{{cita web|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,7/articleid,1153_01_1930_0303_0007_24388230/anews,true/|titolo=Il Duce assiste alla «prima» di «Campo di Maggio» di Forzano|sito=La Stampa|data=21 dicembre 1930|p=7}}</ref><ref>{{cita web|url=http://archivio.corriere.it/Archivio/interface/view.shtml#!/NjovZXMvaXQvcmNzZGF0aWRhY3MzL0AxNjE5ODY%3D|titolo="Campo di Maggio" di Forzano all'Argentina di Roma|sito=Corriere della Sera|data=21 dicembre 1930|p=7}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.ilgiornale.it/news/palcoscenico-mussolini.html|autore=Emanuela Scarpellini|titolo=Un palcoscenico per Mussolini|sito=il Giornale|data=11 gennaio 2006}}</ref>.
 
Il dramma, che risultava inizialmente scritto dal solo [[Giovacchino Forzano]], fu rappresentato per la prima volta al [[Teatro Argentina]] di [[Roma]] il 18 dicembre [[1930]], dalla compagnia teatrale Za-bum di [[Mario Mattoli]]. [[Benito Mussolini]] concesse all'amico Forzano di inserire anche il suo nome sui manifesti destinati alle rappresentazioni all'estero. Da questo traspare la collaborazione tra il regista e Mussolini. Forse scritto a quattro mani o forse solo ideato o suggerito dal [[Duce]] (che avrebbe poi apportato personalmente alcune modifiche nelle successive rappresentazioni) l'opera non presenta particolari meriti artistici o storici se non quello di creare una sorta di parallelismo tra [[Mussolini]] e [[Napoleone Bonaparte]], un personaggio storico da sempre amato dal capo del fascismo italiano. Ciò è evidente anche dall'interpretazione dell'attore [[Corrado Racca]] che imita la gestualità e la parlata di Mussolini<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/giovacchino-forzano_(Enciclopedia-del-Cinema)/|titolo=Giovacchino Farzano (Enciclopedia del Cinema)|sito=Treccani}}</ref>. La storia è ispirata alla propaganda antiparlamentarista: il parlamentarismo francese avrebbe impedito a Napoleone di agire liberamente e avrebbe portato alla fine dell'Impero.
Vi è qui, secondo le intenzioni del regime, la dimostrazione della inutilità della [[Camera dei Deputatideputati del Regno d'Italia|Camera]] e della necessità di un capo forte per la buona conduzione di uno [[Stato]].
 
==Trama==
Come la rappresentazione teatrale, il film ripercorre gli ultimi [[cento giorni]] dell'epopea napoleonica con il ritratto di un duce neldalla momentorisurrezione dellaalla sconfitta. definitiva.
 
Napoleone lascia l'esilio dell'Isola d'Elba per approdare in Francia. A Grenoble le truppe dell'esercito francese, invate per fermarlo, cambiano fronte e lo scortano sino a Parigi, dove convoca i Rappresentanti del popolo al [[Campo di Marte (Parigi)|Campo di Marte]], ribattezzato "Campo di Maggio". Dopo la [[Battaglia di Waterloo]] i deputati gli negano i poteri dittatoriali chiedendogli di abdicare. La pellicola si conclude con il commiato dalla madre e dai familiari.
 
==Produzione==
Il film fu girato negli stabilimenti cinematografici di [[Tirrenia]]<ref>{{cita web|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,6/articleid,1141_01_1934_0269_0006_24296234/anews,true/|titolo=A Tirrenia|sito=La Stampa|data=13 novembre 1934|p=6}}</ref>, prima città del cinema italiana, e in esterni all'[[Isola d'Elba]]<ref>{{cita web|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1625_02_1934_0251_0004_22443164/|autore=Sandro Foresi|titolo=L'Isola d'Elba rivive l'epopea napoleonica|sito=La Stampa|data=22 ottobre 1934|p=4}}</ref>, a [[San Piero a Grado]] (per la battaglia di Waterloo)<ref>{{cita web|url=http://archivio.corriere.it/Archivio/interface/view.shtml#!/NTovZXMvaXQvcmNzZGF0aWRhY3AxL0AxMjQ1MA%3D%3D|titolo=La proiezione di «Campo di Maggio» fissata per il 15 febbraio|sito=Corriere della Sera|data=4 febbraio 1935|p=2}}</ref>, a [[Colle di Val d'Elsa]] (per l'ingresso di Napoleone a Grenoble).
 
DelFu filmcontemporaneamente fu fatta anchegirata una versione in lingua tedesca, ''[[Hundert Tage]]'', con la regia di [[Franz Wenzler]].
 
==Distribuzione==
''Campo di maggio'' uscì nelle sale cinematografiche italiane lunedì 4 marzo 1935 e uscì in [[Francia]], sempre nel 1935, con il titolo ''Les Cent Jours'' (''I Cento giorni'').
Il film era scomparso dopo la caduta del [[fascismo]] ed è statostata ritrovato, inritrovata una copia di lavorazione, che presenta varie lacune, presso il CNC - Archives Françaises du Film<ref>{{fr}}[http://lise.cnc.fr/Fiches/Oeuvre/ResultatRechercheSimple.aspx ''Campo di maggio''] su Archives Françaises du Film</ref>, e riproposto nella rassegna ''Il cinema ritrovato'' a Bologna nel 1992<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Campo di maggio|rivista=Il cinema ritrovato|anno=1992|p=52|url=http://www.cinetecadibologna.it/files/festival/CinemaRitrovato/archivio/fcr1992.pdf}}</ref>.
 
Come la rappresentazione teatrale il film ripercorre gli ultimi cento giorni dell'epopea napoleonica con il ritratto di un duce nel momento della sconfitta.
==La critica==
Il film fu girato negli stabilimenti cinematografici di [[Tirrenia]], prima città del cinema italiana, e, in esterni, a [[Colle di Val d'Elsa]]. Uscì in [[Francia]], dove fu messo all'indice dai socialisti, con il titolo “I Cento giorni”.
Per [[La Stampa]]: «...si potrebbe obiettare che qualche scena andava senz'altro tolta dal soggetto e alcune altre abbreviate per amor di sintesi e per non toglliere l'impressione più vivida degli episodi assolutamente essenziali.»<ref>{{cita web|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1137_01_1935_0055_0004_24300811/|autore=Vice|titolo=Sullo schermo: "Campo di maggio" di Giovacchino Forzano|sito=La Stampa|data=5 marzo 1935|p=4}}</ref>
 
Per il [[Corriere della Sera]]: «(...) Forzano ha sentito ancora una volta vivificare tutti i motivi patetici ed epici di quella vicenda grandiosa, dandosi un'opera colorita e piena di entusiasmo, e che senza dubbio trascinerà gli spettatori. (...) [la battaglia di Waterloo] è senza dubbio la parte più nuova e, dal punto di vista cinematografico, la più importante del film.»<ref>{{cita web|url=http://archivio.corriere.it/Archivio/interface/view.shtml#!/NDovZXMvaXQvcmNzZGF0aWRhY3MzL0A2NTgw|autore=Filippo Sacchi|titolo=Rassegna cinematografia. Campo di Maggio|sito=Corriere della Sera|data=6 marzo 1935|p=6}}</ref>
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
* Francesco Savio, ''Ma l'amore no'', Milano, Sonzogno, 1975, p.&nbsp;54
 
==Collegamenti esterni==
Del film fu fatta anche una versione in lingua tedesca [[Hundert Tage]] con la regia di [[Franz Wenzler]].
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Cita pubblicazione|titolo=Campo di maggio|rivista=Il cinema ritrovato|anno=1992|pp=51-53|url=http://www.cinetecadibologna.it/files/festival/CinemaRitrovato/archivio/fcr1992.pdf}}
 
{{Portale|cinema}}
 
[[Categoria:Film storicisu Napoleone Bonaparte]]