Barocco a Gallipoli: differenze tra le versioni
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▲[[File:Puglia Gallipoli2 tango7174.jpg|thumb|250px|La facciata della [[concattedrale di Sant'Agata]], esempio di Barocco a Gallipoli.]]
A '''Gallipoli''' si hanno numerose architetture '''barocche''', che declinano, con piccole varianti locali, il [[Barocco leccese]] o salentino in generale, nel [[XVII secolo]].
== Caratteristiche ==
Questo stile si caratterizza dalla presenza del [[Carparo]] (una pietra calcarenitica, derivante dalla cementazione di sedimenti di roccia calcarea) e dai numerosi motivi floreali e angelici stravaganti ed eccessivi, in sintonia con i canoni del [[Barocco romano]] e [[Barocco leccese|leccese]], nonché a quelli della etimologia della parola stessa "barocco", che si riferisce ad una pietra irregolare. Questi caratteri hanno la funzione di meravigliare l'uomo, facendo capire che la realtà non è così semplice, ma presenta diverse sfaccettature. Si diffuse a [[Gallipoli (Italia)|Gallipoli]] grazie alla presenza di artisti come Zimbalo, Cino, Riccardi e Penna, che non furono dei veri e propri architetti, ma degli scalpellini con una esperienza pluriennale.<ref name="Pindinelli" >{{cita|Pindinelli}}.</ref>
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[[File:Palazzo Tafuri Gallipoli.jpg|
La città salentina di [[Gallipoli (Italia)|Gallipoli]] nel XVI secolo subì dapprima l'assedio degli spagnoli e poi dei Borbone; con
La fioritura dell'arte barocca a Gallipoli dal [[1571]], quando, con la [[battaglia di Lepanto]], fu definitivamente allontanata la minaccia delle incursioni da parte dei turchi. Questa corrente artistica, esplose nelle sue caratteristiche più rilevanti, tuttavia solo nella seconda metà del XVII e perdurò per buona parte del Settecento. Emerge tuttavia una differenza: se a [[Lecce]] viene utilizzata la "pietra leccese", a Gallipoli si utilizza il [[Carparo]], preso nelle cave vicino alla Chiesa di Santa Maria delle Grazie nei pressi della vicina [[Alezio]]. Questo materiale è molto malleabile e modificabile facilmente con martello e lime, ma con i raggi solari tende a solidificarsi; era consuetudine da parte degli artisti, di passare del latte di capra che lo rendeva impermeabile e lo proteggeva dalla acqua marina. Questo stile interessò in primo luogo le chiese e palazzi signorili, ma con il passare del tempo interessò anche le case più semplici.▼
[[File:Gallipoli Cattedrale 5.JPG|thumb|left|Soffitto ligneo della concattedrale]]▼
▲La fioritura dell'arte barocca a Gallipoli dal [[1571]], quando, con la [[battaglia di Lepanto]], fu definitivamente allontanata la minaccia delle incursioni da parte dei turchi. Questa corrente artistica, esplose nelle sue caratteristiche più rilevanti, tuttavia solo nella seconda metà del XVII e perdurò per buona parte del Settecento. Emerge tuttavia una differenza: se a [[Lecce]] viene utilizzata la "pietra leccese", a Gallipoli si utilizza il [[Carparo]], preso nelle cave vicino alla Chiesa di Santa Maria delle Grazie nei pressi della vicina [[Alezio]]. Questo materiale è molto malleabile e modificabile facilmente con martello e lime, ma con i raggi solari tende a solidificarsi; era consuetudine da parte degli artisti, di passare del latte di capra che lo rendeva impermeabile e lo proteggeva dalla acqua marina.Questo stile interessò in primo luogo le chiese e palazzi signorili, ma con il passare del tempo interessò anche le case più semplici.
=== Basilica concattedrale ===
Il prospetto, in carparo, è diviso in due ordini. Il primo si presenta scandito da lesene-paraste scanalate di ordine dorico intervallate dai portali di accesso alle navate e dalle nicchie contenenti le statue di Sant'Agata, di San Fausto e di San Sebastiano. Sotto alla statua di San Sebastiano è === Altri edifici ===
▲[[File:Palazzo Tafuri Gallipoli.jpg|miniatura|Ingresso principale Palazzo Tafuri]]
Oltre alla basilica si ricorda il [[Monastero]] delle [[Carmelitane scalze]], e la Chiesa della purità. Sono numerosi i palazzi barocchi come il Palazzo Tafuri e Munittola. Gallipoli è una città importante in questo settore,
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore=Elio Pindinelli|titolo=Gallipoli: il mito... la storia... i monumenti|editore=Corsano|città=Gallipoli|anno=2006|cid=Pindinelli}}
== Voci correlate ==
* [[Barocco leccese]]
* [[Carparo]]
* [[Gallipoli (Italia)
* [[Premio Barocco]]
{{Barocco}}
{{Salento}}
{{portale|architettura|arte|Puglia}}
[[Categoria:Architettura barocca in Italia|Gallipoli]]
[[Categoria:Gallipoli
[[Categoria:Barocco leccese]]
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