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{{Film
|titolo
|titolo originale = Desenterrando Sad Hill
|lingua originale = spagnolo
|immagine = Cementerio Sad Hill 1.jpg
|didascalia = Sad Hill nel 2016
|anno uscita =
|paese = [[Spagna]]
|genere = documentario
|regista = [[Guillermo de Oliveira]]
|produttore = [[Luisa Cowell]], Guillermo de Oliveira
|musicista = [[Zeltia Montes]]
|fotografo = [[Lenny Gómez]]
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== Trama ==
Nel 1966 si svolsero in [[spagna franchista|Spagna]] le riprese del film ''[[Il buono, il brutto, il cattivo]]''. Parte delle località erano situate nella valle [[Mirandilla]], nella [[provincia di Burgos]], a [[Contreras (Spagna)|Contreras]] e [[Santo Domingo de Silos (Spagna)|Santo Domingo de Silos]], vicino a [[Covarrubias]]. Per facilitare le riprese di questa produzione internazionale, il governo, presieduto dal generale [[Francisco Franco]], offrì la collaborazione di diverse centinaia di soldati che, debitamente pagati, lavorarono sia alla costruzione dei set che come comparse<ref>{{cita news|cognome=Pontevedra|nome=Silvia R.|titolo=Cuando el Ejército de Franco construyó el cementerio de ‘El bueno, el feo y el malo’|url=https://elpais.com/cultura/2018/10/17/actualidad/1539805246_126274.html|accesso=5 febbraio 2019|giornale=El País|anno=2019}}</ref>. Per la sequenza finale del film, il [[Stallo alla messicana|triello]] fra Tuco, Sentenza e il Biondo, venne costruito un cimitero circolare con circa quattromila tombe.
Una volta terminate le riprese, il set fu abbandonato agli elementi della natura e rimase nell'oblio fino a quando, nel 2014, un gruppo di fan del film decise di ricostruirlo, fondando l'Associazione Culturale Sad Hill e ottenendone il permesso dalla Junta de Castilla y León<ref name="El" />. Dato il lavoro enorme, i fan diffusero il progetto attraverso i [[
Nel documentario vengono intervistati i quattro promotori del progetto: David Alba, Sergio Garcia, Diego Montero e Joseba del Valle, e due loro collaboratori, Jean-Pierre e Anne-Marie Lanoue. Segue poi una serie interviste ai membri del cast de ''[[Il buono, il brutto, il cattivo]]'' fra i quali: [[Ennio Morricone]], [[Eugenio Alabiso]], [[Clint Eastwood]], [[Sergio Salvati]], [[Carlo Leva]] e [[Sergio Leone]], attraverso registrazioni risalenti al 1977, e a tre dei soldati che lavorarono alla costruzione dei set e come comparse: Juan José de la Horra, José Urrutia e Rafael Solana.
Inoltre, vengono raccontate le diverse versioni dell'incidente del brillamento anticipato del ponte costruito dall'Esercito, quando le cineprese non erano ancora state avviate.
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Jordi Costa de ''[[El País]]'' ha scritto che il film abusa delle interviste e che si "avvicina pericolosamente al reportage", ma apprezza positivamente il modo in cui mostra lo sforzo di questo gruppo di fan che sviluppa un'opera vicino all'archeologia per recuperare un posto di finzione.<ref>{{cita news|cognome=Costa|nome=Jordi|titolo=Una psicogeografía cinéfila|url=https://elpais.com/cultura/2018/10/17/actualidad/1539813151_536470.html|accesso=5 febbraio 2019|giornale=[[El País]]|anno=2018|città=[[Madrid]] e [[Barcellona]]}}</ref>.
D'altra parte Jesús Palacios di ''Fotogramas'' ha scritto che il film "è emotivo ed inquietante, riflettendo un'opera di archeologia cinematografica su un cinema che non esiste più".<ref>{{cita news|cognome=Palacios|nome=Jesús|titolo=Desenterrando Sad Hill|url=https://www.fotogramas.es/peliculas-criticas/a23769641/desenterrando-sad-hill-pelicula-critica/|accesso=5 febbraio 2019|giornale=Fotogramas|anno=2018|città=Madrid}}</ref><ref>{{cita news|cognome=Mullor|nome=Mireia|titolo=''Desenterrando Sad Hill'': Cómo el lejano oeste resucitó en Burgos|url=https://www.fotogramas.es/noticias-cine/a24022188/desenterrando-sad-hill-documental-el-bueno-el-feo-el-malo/|accesso=7 febbraio 2019|giornale=Fotogramas|anno=2018|città=Madrid}}</ref>
Il critico de ''[[La Razón]]'' ha scritto che il documentario è "un canto d'amore al cinema come deposito di memoria storica e sentimentale", ma crede che "sfrutti la lacrima complice che solo i fan irredenti di Leone possono versare".<ref>{{cita news|cognome=Sánchez|nome=S.|titolo=«Desenterrando Sad Hill»: Genius Loci|url=https://www.larazon.es/cultura/cine/desenterrando-sad-hill--genius-loci-GC20222361|accesso=7 febbraio 2019|giornale=[[La Razón]]|anno=2018|città=Madrid}}</ref>.
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