Eyalet d'Egitto: differenze tra le versioni
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|linkMappa = Egypt_under_Muhammad_Ali_Dynasty_map_en.svg
|didascalia = L'espansione dell'Egitto dal 1805 al 1914: benché esso fosse formalmente parte dell'[[Impero ottomano]], i governanti della [[dinastia alawita]] riuscirono a perseguire una politica indipendente. Nel 1867 il sultano ottomano elevò l'eyalet a [[Chedivato d'Egitto]], che però dal 1882 in poi fu sotto occupazione britannica.
|paginaStemma = Stemma dell'Egitto
|paginaBandiera = Bandiera dell'Egitto
|inno =
|motto =
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L'[[Egitto]] venne conquistato dall'[[Impero ottomano]] nel [[1517]], a seguito della [[Guerra turco-mamelucca (1516–1517)|guerra ottomano-mamelucca del 1516-17]] e la perdita della Siria da parte dei turchi nel [[1516]].<ref name="Faroqhi">{{Cita libro | url=http://books.google.com/books?id=e0p2cfVe6EEC&pg=PA60 | titolo=The Ottoman Empire: A Short History | nome=Saraiya | cognome=Faroqhi | altri = Shelley Frisch, translator | editore = Markus Wiener Publishers | città = Princeton, New Jersey | oclc = 180880761 | anno = 2008 | id=ISBN 978-1-55876-449-1 | pagine=60}}</ref> L'Egitto venne amministrato come un ''[[eyalet]]'' dell'Impero ottomano ({{turco|Mısır Eyaleti}}) dal [[1517]] sino al [[1867]], con un'interruzione durante l'[[Campagna d'Egitto|occupazione francese]], tra il [[1798]] ed il [[1801]].
L'Egitto fu da sempre una provincia difficilmente amministrabile da parte dei sultani ottomani, soprattutto a causa della continua e potente influenza dei [[mamelucchi]], la casta militare egiziana che per secoli aveva dominato l'area, malgrado [[Selim I]] l'avesse sconfitta, e che fu lasciata spesso a gestire la cosa pubblica, in condizione di vassalla. Per questo l'Egitto rimase ''de facto'' sempre semi-autonomo sotto i mamelucchi sino all'invasione nel [[1798]] delle truppe francesi dell'allora console [[Napoleone Bonaparte]]. Dopo che i francesi lasciarono il Paese, il potere fu assunto nel [[1805]] da [[Mehmet Ali|Muhammad ʿAli Pascià]], un comandante militare
L'Egitto sotto la [[Dinastia alawita|dinastia di Muhammad Ali]] rimase nominalmente una provincia dell'Impero ottomano. Esso ottenne lo status di [[Stati vassalli e tributari dell'Impero ottomano|Stato vassallo autonomo]], detto ''[[Chedivato d'Egitto|Chedivato]]'', nel [[1867]].
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Nel [[1840]], i britannici bombardarono [[Beirut]] e le forze anglo-ottomane sbarcarono ad [[Acri (Israele)|Acri]].<ref name="country-data1">{{cita web|url=http://www.country-data.com/cgi-bin/query/r-4039.html |titolo=Egypt - Muhammad Ali, 1805-48 |editore=Country-data.com |data= |accesso=31/10/2010}}</ref> Gli egiziani vennero costretti a ritirarsi verso l'Egitto e la Siria tornò ad essere nuovamente una provincia ottomana. Come risultato della [[Convenzione di Londra (1840)|convenzione di Londra del 1840]], Muhammad ʿAli rinunciò a tutte le conquiste a eccezione del Sudan, e in cambio si vide riconosciuto dal sultano turco il titolo di governatore ereditario dell'Egitto per sé e per i propri eredi.
===I successori di
Dal 1848, per
A Ibrāhīm succedette suo nipote ʿAbbās I che venne poi assassinato da due suoi schiavi nel 1854 e lasciò la successione al quarto figlio di
Saʿīd governò per soli nove anni, e suo nipote Ismāʿīl, altro nipote di
== Note ==
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