|nomeCorrente = Eyalet d'Egitto
|nomeCompleto = Eyalet-i Mısır
|nomeUfficiale = <bigspan style="font-size: 120%;">إيالة مصر</bigspan>
|portale =
|linkStemma = Coat of arms of the Wāli of Egypt.svg
|linkBandiera = Flag of Egypt 1826(1844-1867 and 1881-1914).pngsvg
|linkLocalizzazione = Egypt underEyalet, MuhammadOttoman AliEmpire map de(1795).svgpng
|didascaliaLocalizzazione = L'eyalet d'Egitto nel 1795
|linkMappa =
|linkMappa = Egypt_under_Muhammad_Ali_Dynasty_map_en.svg
|didascalia = L'espansione dell'Egitto dal 1805 al 1914: benché esso fosse formalmente parte dell'[[Impero ottomano]], i governanti della [[dinastia alawita]] riuscirono a perseguire una politica indipendente. Nel 1867 il sultano ottomano elevò l'eyalet a [[Chedivato d'Egitto]], che però dal 1882 in poi fu sotto occupazione britannica.
▲|paginaStemma = Stemma dell'Egitto
▲|paginaBandiera = Bandiera dell'Egitto
|inno =
|motto =
|capitaleAbitantiAnno =
|altre capitali =
|dipendente da = [[Impero Ottomano]]{{OTT}}
|dipendenze =
|forma di stato = Provincia
|governo = monarchia costituzionaleassoluta
|titolo capi di stato =
|elenco capi di stato = Sultani ottomani
|inizio = 22 gennaio [[1517]]
|primo capo di stato =
|stato precedente = [[File:{{simbolo|Mameluke Flag.svg|20px]]}} [[Sultanato mamelucco (Il Cairo)|Sultanato mamelucco]]<br />[[File:{{simbolo|No flag.svg|20px]]}} [[Regno di Sennar|Sultanato del Sennar]]
|evento iniziale =
|fine = 8 giugno [[1867]]
|ultimo capo di stato =
|stato successivo = [[File:{{simbolo|Flag of Muhammad Ali.svg|20px]]}} [[Khedivato diChedivato d'Egitto]]<br />[[File:{{simbolo|Flag of the FirstThird Saudi State-01.svg|20px]]}} [[Emirato di Dirʿiyya]]<br />[[File:Ottoman_flag.svg{{bandiera|20px]]Impero ottomano}} [[Vilayet di Hejazdell'Hegiaz]]
|evento finale = Formazione della provincia
|area geografica = Egitto-Sudan
|popolazione = 6.076.000
|periodo popolazione = 1867
|moneta = Lira egiziana (''ghiné'')
|risorse = cotone, oro, avorio
|produzioni =
|commerci con = [[Impero Ottomanoottomano]]
|esportazioni =
|importazioni =
|telefono =
|targa =
|religioni preminenti = [[Islam]] - [[Cristianesimo copto]]
|religione di stato = [[Islam]]
|altre religioni = [[Ebraismo]]
|classi sociali =
}}
{{Cronologia dell'Egitto}} L' '''Eyaleteyalet d'Egitto''' (in {{arabo|إيالة مصر}}) eraè stato una [[provincia dell'[[Impero Ottomanoottomano]], nell'area dell'[[Egitto]].
L'[[Egitto]] venne conquistato dall'[[Impero Ottomanoottomano]] nel [[1517]], a seguito della [[Guerra turco-mamelucca (1516–1517)|guerra ottomano-mammeluccamamelucca del 1516-17]] e la perdita della Siria da parte dei turchi nel [[1516]].<ref name="Faroqhi">{{Cita libro | url=http://books.google.com/books?id=e0p2cfVe6EEC&pg=PA60 | titolo=The Ottoman Empire: A Short History | nome=Saraiya | cognome=Faroqhi | altri = Shelley Frisch, translator | editore = Markus Wiener Publishers | città = Princeton, New Jersey | oclc = 180880761 | anno = 2008 | id=ISBN 978-1-55876-449-1 | pagine=60}}</ref> L'Egitto venne amministrato come un ''[[eyalet]]'' dell'Impero ottomano ({{turco|Mısır Eyaleti}}) dal [[1517]] sino al [[1867]], con un'interruzione durante l'[[Campagna d'Egitto|occupazione francese]], tra il [[1798]] ed il [[1801]].
}}</ref> L'Egitto venne amministrato come un ''[[eyalet]]'' dell'Impero Ottomano (in turco:''Mısır Eyaleti'') dal [[1517]] sino al [[1867]], con un'interruzione durante l'[[Campagna d'Egitto|occupazione francese]] tra il [[1798]] ed il [[1801]].
L'Egitto fu da sempre una provincia difficilmente amministrabile da parte dei sultani ottomani, soprattutto a causa della continua e potente influenza dei [[mamelucchi]], la casta militare egiziana che per secoli aveva dominato l'area, malgrado [[Selim I]] l'avesse sconfitta, e che fu lasciata spesso a gestire la cosa pubblica, in condizione di vassalla. Per questo l'Egitto rimase ''de facto'' sempre semi-autonomo sotto i [[mamelucchi]] sino all'invasione nel [[1798]] delle truppe francesi dell'allora console [[Napoleone Bonaparte]] nel [[1798]]. Dopo che i francesi vennerolasciarono il espulsiPaese, il potere vennefu presoassunto nel [[1805]] da [[MuhammadMehmet Ali d'Egitto|Muhammad AliʿAli PashaPascià]], un comandante militare albanesegreco al servizio dell'armatadelle ottomanaforze militari ottomane in Egitto, che riuscì a disfarsi violentemente dell'ingombrante e inefficiente presenza neo-mamelucca.
[[Storia dellL'Egitto sotto la dinastia[[Dinastia di Muhammadalawita|L'Egitto sotto la dinastia di Muhammad Ali]] rimase nominalmente una provincia dell'Impero ottomano. Esso ottenne lo status di [[Stati vassalli e tributari dell'Impero ottomano|statoStato vassallo autonomo]], detto anche ''[[Khedivato diChedivato d'Egitto|KhedivatoChedivato]]'', nel [[1867]].
==Storia==
===Il primo periodo ottomano===
Dopo la conquista dell'Egitto, il [[sultano ottomano ]] [[Selim I ]] lasciò il paesePaese e ne rimandòaffidò il governo ala [[Hayır Bey]],<ref>Che col suo vicerétradimento aveva abbandonato alla sua sorte [[ KhairQansuh Beyal-Ghuri|Qanṣūh al-Ghūrī]] per passare nelle file degli Ottomani.</ref> con unauno guardiastuolo di 5.000circa {{m|5000}} [[giannizzeri]], ma fece alcuni cambiamenti nell'amministrazione del paese. Lo statoStato divenne infatti una provincia, non uno statoStato vassallo, dell'Impero. ▼
[[File:Egypt Eyalet, Ottoman Empire (1609).png|thumb|L'Eyalet d'Egitto nel 1609]] ▼
▲Dopo la conquista dell'Egitto, il sultano ottomano [[Selim I]] lasciò il paese e ne rimandò il governo al suo viceré [[Khair Bey]] con una guardia di 5.000 [[giannizzeri]], ma fece alcuni cambiamenti nell'amministrazione del paese. Lo stato divenne infatti una provincia, non uno stato vassallo, dell'Impero.
La storia della prima dominazione ottomana in Egitto si riassume essenzialmente in una competizione di poteri tra neo-mamelucchi e rappresentanti dei sultani turchi.
Gran parte delle terre erano ancora infeudate ai neo-[[mamelucchi]], permettendo quindi a questi di tornare ben presto in posizione di grande influenza sostanziale. Gli [[emiro|emiri]] mamelucchi vennero tenutimantenuti in carica come capi dei 12 ''[[sangiaccato (suddivisione amministrativa)|sanjakssanjak]],'' nei quali l'Egitto era stato suddiviso;. sottoSotto il governo del sultano ottomano successivo, [[Solimano il Magnifico]], vennero create due camereassemblee parlamentarigovernative, chiamate [["Grande Divan]]" e [["Piccolo Divan]]", ove erano rappresentate sia legli autoritàesponenti dell'esercito chesia quellequelli religiosereligiosi, con la competenza di assistere ile pasciàconsigliare nelle sue deliberazioni il Pascià ottomano designato da [[Istanbul]] alla guida del Paese. Selim I aveva costituito sei reggimenti permanenti, mentre un settimo di [[Circassi]] venne aggiunto da Solimano, di [[circassiani]].
====1527 - 1610====
▲[[File:Egypt Eyalet, Ottoman Empire (1609).png|thumb |left|L' Eyaleteyalet d'Egitto nel 1609]]
Nel [[1527]] era ormai completata la prima fase della presenza ottomana in Egitto. Le terre egiziane erano divise in quattro classificazioni: le terre di dominio diretto del sultano, iin feudi, lein terre per mantenere l'esercito e lein terre di proprietà religiosa.
Era di diritto alladella [[Sublime porta]] quellonominare die cambiarerimuovere il governatore dell'Egitto dopo circa un anno di servizio. Il terzo governatore, Ahmad PashaPascià, avendo sentito che da [[Costantinopoli]] era giunto l'ordine di esecuzione a suo danno, tentò di rendersi sovrano indipendente dell'Egitto e coniò monete a suo nome. I suoi schemi vennero interrotti da due degli emiri che egli aveva fatto imprigionare e che, fuggiti, lo attaccarono nel suo bagno''[[hammam|ḥammām]]'' e lo uccisero.
I costanti cambiamenti nel governo dell'area causarono spesso problematiche con l'esercito ed all'inizio del [[XVII secolo]] gli ammutinamenti erano ormai molto frequenti; nel [[1604]] il governatore [[Ibrahim PashaPascià (XVII secolo)al-Maqtul|Ibrahim PashaPascià]] venne ucciso dai suoi stessi soldati e la sua testa venne posta sulsulla [[Bab ZuwaylahZuwayla]]. La ragione di questa rivolta era statastato il tentativo di estorsione chiamato ''[[tulbahtulba]]'', un pagamento forzato richiesto dalle truppe agli abitanti del paese per il loro mantenimento.
Nel [[1609]] scoppiò una guerra civile tra l'esercito ede il pasciàPascià, che aveva dalla sua parte deivari reggimenti lealisti eed deielementi [[beduini]]. I soldati vennero sconfitti dal governatoreGovernatore [[MahommedÖküz PashaKara Mehmed Pascià|Mehmed Pascià]] il quale, il 5 febbraio [[1610]], entrò trionfante al Cairo, decapitando i capi della rivolta e bandendo gli altri nella regione dello [[Eyalet dello Yemen|Yemen]]. Gli storici sono soliti definire questo evento come la seconda conquista dell'Egitto da parte degli ottomani. MuhammadÖküz Mehmed Pascià introdusse fin dall'inizio una riforma finanziaria che rimise in sesto le tasse imposte con un sistema proporzionato alle possibilità contributive di ciascuno.
====1623 - 1656====
Coi problemi nelle principali metropoli dell'Impero ottomano, il rispetto degli egiziani nei confronti dei loro governatori divenne sempre più flebile. Nel luglio del [[1623]], un ordine pervenne dalla Sublime Porta per dimettere [[ÇobanKara Mustafa PashaPascià|Mustafa PashaPascià]] e nominare al suo posto governatore [[Çeşteci Ali PashaPascià]]. GLiGli ufficiali incontrarono il nuovo deputato governatore incaricato e gli chiesero glidei omaggidonativi necessarid'uso, ma questi rifiutò e lorocostoro inviarono lettere a Costantinopoli dichiarando la loro preferenza come governatore per Mustafa Pasha,Pascià invecee chenon Aliper Pasha,ʿAli come governatorePascià. Nel frattempo, AliʿAli PashaPascià era arrivato ad [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]] ede aveva incontrato una delegazione del Cairo che gli comunicò la notizia che egli era divenuto persona non gradita in Egitto. Per tutta risposta egli fece arrestare ede imprigionare il capo della delegazione. La guarnigione di Alessandria attaccò dunque il locale castello e riprese il prigioniero, pertanto AliʿAli PashaPascià venne costretto ad imbarcarsi nuovamente. Poco dopo giunse da [[Costantinopoli]] la notizia che Mustafa PashaPascià era stato confermato quale nuovo governatore. A Mustafa vennesuccedette succeduto dacomunque [[Bayram PashaPascià]] nel 1626.
Gli ufficiali dell'esercito ottomano in egittoEgitto vennerovenivano nominati tra le file delle varie milizie locali, profondamente legate all'aristocrazia localedel posto.<ref name="Raymond">Raymond, André (2000) ''Cairo'' (translated from French by Willard Wood) Harvard University Press, Cambridge, Massachusetts, [http://books.google.com/books?id=tdLALt9AbQQC&pg=PA196 page 196], ISBN 0-674-00316-0</ref> RidwinRidwan Bey, un emiro mamelucco, fu in grado di esercitare ''[[de facto]]'' la propria autorità sull'Egitto dal [[1631]] al [[1656]].<ref name="Raymond" /> Nel [[1630]] MoussaMusa PashaPascià venne prescelto quale nuovo governatore ma venne sopraffatto e deposto dall'esercito, indignato per l'esecuzione di [[Kits Bey]], un ufficiale che aveva comandato le forze egiziane in [[Persia]]. Nel [[1631]] uno scritto proveniente da [[Costantinopoli]] approvava la condotta dell'esercito e nominava [[Khalil PashaPascià]] quale successore di MoussaMusa. Il paesePaese in questo periodo conobbe molte carestie e pestilenze, al punto che nella primavera del [[1619]] erano già morte 635.000 persone, elasciando nel [[1643]] aveva lasciato desolati già 230 villaggi.
=== L'ultimo periodo ottomano ===
====1707 - 1755====
[[File:Khalili Collection Hajj and Arts of Pilgrimage Mss 1025 fol 18b.jpg|thumb|L'''Amīr al-Ḥajj'' nell'esercizio delle sue funzioni (dal manoscritto di Safi ibn Vali, ''Anis al-Ḥujjāj'' (Il Compagno del Pellegrinaggio). Originale indiano (forse del [[Gujarat]]), tra il 1677–80. Inchiostro, acquarello e doratura della carta: 33cm x 32,2cm.]]
Dal XVIII secolo l'importanza del pascià venne surclassata da quella dei bey mamelucchi; due di questi ultimi, lo sceicco di [[al-Balad]] e l'emiro di [[al-Hajj]] rappresentarono i veri capi della comunità egiziana. Il processo di come ciò avvene è rimasto ad oggi oscuro in quanto le cronache turche dell'epoca quasi non ne parlano per questioni propagandistiche. Nel [[1707]] lo sceicco di al-Balad, [[Qasim Iywaz]], che era a capo delle fazioni mamelucche dei [[qasimiti]] e dei [[fiqariti]], si portò con le sue armate appena fuori del Cairo, rimanendovi per otto giorni. Dopo la fine di quel periodo, Qasim Iywaz venne ucciso ed il suo incarico passò al figlio Ismail che ne mantenne l'incarico per i successivi 16 anni, mentre i pascià tentavano in ogni modo di riconciliare le fazioni avverse. Nel [[1724]], Ismail venne assassinato per le macchinazioni del pascià in carica e [[Shirkas Bey]] (dell'opposta fazione) venne elevato all'incarico di sceicco di al-Balad al suo posto. Questo ben presto concesse il affidamento il suo incarico al fido [[Dhu-'l-Fiqar]] e si recò nell'[[Alto Egitto]]. Dopo un breve periodo di tempo, egli fece ritorno alla testa di un grande esercito col quale si scontrò col governatore, perendo. Lo stesso Dhu-'l-Fiqar venne assassinato nel [[1730]]. Al suo posto venne nominato [[Othman Bey]], che aveva prestato servizio come generale durante quell'ultima guerra. ▼
Dal [[XVIII secolo]] l'importanza del Pascià venne avvilita dall'azione dei Bey mamelucchi; due dei quali, lo ''[[Shaykh al-Balad]]'',<ref>Titolo che letteralmente significa "Signore del Paese", con cui i Bey egiziani si riferivano a chi tra loro essi riconoscevano come capo.</ref> e l<nowiki>'</nowiki>''[[Amir al-Hajj|Amīr al-Ḥajj]]''<ref>Titolo che letteralmente significava "Comandante del [[Hajj|Ḥajj]]", assegnato al responsabile della imponente e fastosa cerimonia annuale organizzata per il grande Pellegrinaggio a [[La Mecca|Mecca]], la cui carovana - chiamata ''maḥmal'' - trasportava la nuova ''[[kiswa]]'' per la [[Caaba]]. Il titolo era secondo al solo ''Shaykh al-Balad''.</ref> rappresentavano il vertice del potere politico neo-mamelucco.
▲DalCome XVIIIciò secolosia l'importanza del pascià venne surclassata da quella dei bey mamelucchi; due di questi ultimi, lo sceicco di [[al-Balad]] e l'emiro di [[al-Hajj]] rappresentarono i veri capi della comunità egiziana. Il processo di come ciò avveneavvenuto è rimasto ada tutt'oggi oscuro , in quanto le cronache turche dell'epoca quasi non ne parlano , per evidenti questioni propagandistiche. Nel [[1707]] lo sceicco di''Shaykh al-Balad ,'' [[Qasim Iywaz]], che era a capo delle fazioni mamelucche dei [[qasimiti]] e dei [[fiqariti]], si portò con le sue forze armate appena fuori del Cairo, rimanendovi per otto giorni. Dopo la fine di quel periodo, QasimQāsim Iywaz venne ucciso ede il suo incarico passò al figlio IsmailIsmāʿīl che ne mantenne l'incarico per i successivi 16 anni, mentre i pasciàPascià tentavano in ogni modo di riconciliare le fazioni avverse. Nel [[1724]], IsmailIsmāʿīl venne assassinato per le macchinazioni del pasciàPascià in carica e [[Shirkas Bey]] (dell'opposta fazione) venne elevato all'incarico di sceicco di''Shaykh al-Balad '' al suo posto. Questo ben presto concesse il affidamento il suo incarico al fido [[Dhu-'l-Fiqar]] e si recò nell'[[Alto Egitto]]. Dopo un breve periodo di tempo, egli fece ritorno alla testa di un grande esercito col quale si scontrò col governatore, perendo. Lo stesso Dhu-'l-Fiqar venne assassinato nel [[1730]]. Al suo posto venne nominato [[Othman Bey]], che aveva prestato servizio come generale durante quell'ultima guerra.
Nel [[1743]], Othman Bey venne forzato ad abbandonare l'Egitto per le macchinazioni di due avventurieri, Ibrahim e [[Ridwan Bey]], i quali avevano programmato di spodestarlo e di uccidere tutti coloro che si opponevano a questo progetto. I due procedettero dunque al governo dell'Egitto insieme, ricoprendo rispettivamente gli incarichi di sceicco di al-Balad e di emiro di al-Hajj ad anni alternati. Il tentativo del pascià di rimuovere i due mamelucchi tramite un colpo di stato fallì ed anzi lo stesso pascià venne costretto a recarsi a [[Costantinopoli]]. Il suo successore, sulla base di un ordine segretamente ricevuto da Costantinopoli, riuscì ad uccidere i due nel [[1755]]. ▼
Questo ben presto affidò il suo incarico al fido [[Dhu l-Fiqar|Dhū l-Fiqār]] e si recò in [[Alto Egitto]]. Dopo un breve periodo di tempo, fece ritorno alla testa di un grande esercito, col quale si scontrò col governatore, perendo. Lo stesso Dhū l-Fiqār venne assassinato nel [[1730]]. Al suo posto venne nominato [['Othman Bey|ʿOthmān Bey]], che aveva prestato servizio come generale durante quell'ultima guerra.
Ali Bey, che si era distinto in un primo momento per la difesa delle carovane in [[Penisola araba|Arabia]] contro i bandini, decise di vendicare la morte dell'amico Ibraihim e trascorse otto anni della sua vita nel cercare di guadagnarsi la fiducia dei mamelucchi ed altri sostenitori della sua causa, attirandosi il sospetto dello sceicco di al-Balad, Khalil Bey, che infatti tentò di farlo uccidere nelle strade del Cairo, ragione per cui Ali fu costretto a recarsi nell'[[Alto Egitto]]. Qui egli incontrò anche [[Salib Bey]] che serbava rancori antichi nei confronti di Khalil Bey, ed i due organizzarono un'armata per tornare al Cairo e sconfiggere Khalil. Khalil venne forzato ad abbandonare la capitale per recarsi a [[Iaifla]] dove per un breve periodo di tempo rimase solo ma al sicuro. Scoperto poi dai suoi nemici venne portato ad Alessandria ed infine strangolato. Dopo la vittoria di Ali Bey nel [[1750]], egli divenne il nuovo sceicco di al-Balad, ponendo come proprio primo obbiettivo l'uccisione dei carnefici del suo maestro Ibrahim, ma il risentimento che questo atto gli causò poi presso i vari beys gli causò l'allontanamento in [[Siria]] ove egli seppe guadagnarsi la fiducia del governatore di [[Acri (Israele)|Acri]], [[Daher El-Omar]], che intercedette per lui presso il governo ottomano e lo ristabilì al suo posto di sceicco di al-Balad. ▼
▲Nel [[1743]], OthmanʿOthmān Bey venne forzato ad abbandonare l'Egitto per legli macchinazioniintrighi di due avventurieri, Ibrahim e [[Ridwan Bey|Riḍwān Bey]], i quali avevano programmato di spodestarlo e di uccidere tutti coloro che si opponevano a questo progetto. I due procedettero dunque al governo dell'Egitto insieme, ricoprendo rispettivamente gli incarichi di sceicco di''Shaykh al-Balad '' e di emiro di''Amīr al- HajjḤajj'' ad anni alternatialterni. Il tentativo del pasciàPascià di rimuovere i due mamelucchi tramite un colpo di statoStato fallì ed anzi lo stesso pasciàPascià venne costretto a recarsi a [[Costantinopoli]]. Il suo successore, sulla base di un ordine segretamente ricevuto da Costantinopoli, riuscì ada uccidere i due nel [[1755]].
[[File:Murad Bey by Dutertre in Description de l Egypte 1809.jpg|thumb|[[Murad Bey]] in un'incisione di Dutertre nella ''[[Description de l'Égypte]]'', 1809.]] ▼
▲AliʿAli Bey, che si era distinto in un primo momento per la difesa delle carovane in [[Penisola araba|Arabia]] contro i bandinibanditi, decise di vendicare la morte dell'amico IbraihimIbrahim e trascorse otto anni della sua vita nel cercare di guadagnarsi la fiducia dei mamelucchi ed altri sostenitori della sua causa, attirandosi il sospetto dello sceicco di''Shaykh al-Balad '', KhalilKhalīl Bey, che infatti tentò di farlo uccidere nelle strade del Cairo, ragione per cui AliʿAli fu costretto a recarsi nell'[[Alto Egitto]]. Qui egli incontrò anche [[Salib Bey]] che serbava rancori antichi nei confronti di KhalilKhalīl Bey, ede i due organizzarono un 'armata esercito per tornare al Cairo e sconfiggere KhalilKhalīl. KhalilKhalīl venne forzato ad abbandonare la capitale per recarsi a [[Iaifla]] dove per un breve periodo di tempo rimase solo ma al sicuro. Scoperto poi dai suoi nemici venne portato ad Alessandria ede infine strangolato. Dopo la vittoria di AliʿAli Bey nel [[1750]], egli divenne il nuovo sceicco di''Shaykh al-Balad '', ponendo come proprio primo obbiettivoobiettivo l'uccisione dei carnefici del suo maestro IbrahimIbrāhīm, ma il risentimento che questo atto gli causò poi presso i vari beys[[Bey (carica)|Bey]] gli causò l'allontanamento in [[Siria]] , ove egli seppe guadagnarsi la fiducia del governatore di [[Acri (Israele)|Acri]], [[ DaherZahir Elal-'Umar|Ẓāhir al- OmarʿOmar]], che intercedette per lui presso il governo ottomano e lo ristabilìfece ristabilire al suo posto di sceicco di''Shaykh al-Balad ''.
====1766 - 1798====
Nel [[1766]], dopo la morte dei suoi sostenitori, il [[gran visir]] [[RaghibKoca PashaMehmed Ragıp Pascià|Koca Ragıp Pascià]], venne nuovamente costretto a lasciare l'Egitto alla volta dello [[Yemen]], ma l'anno successivo una ripresa di potere del suo partito al Cairo gli concesse di ritornare in sicurezza. Riprendendo il suo incarico, egli elevò 18 dei suoi più stretti collaboratori al rango di beyBey (tra i quali vi eranocui anche IbrahimIbrāhīm e MuradMurād, che prenderanno poi le redini dello statoStato) come fece con [[Muhammad Abu l-'Dhahab|Muḥammad Abū l-Dhahab]], che era legato alla fazione di AliʿAli Bey. AliQuesti Beyricorse utilizzòa misure severe per reprimere il brigantaggio dei beduini nel [[Basso Egitto]].
Nel [[1769]], ad AliʿAli Bey pervenne la richiesta di 12.000 uomini da inviare presso Costantinopoli per la [[Guerra russo-turca (1768-1774)|Guerraguerra russo-turca]] del [[1768]]–[[1774]]. La risposta che egli diededette a Costantinopoli fu che avrebbe provveduto a trovare gli uomini necessari se nevi avessefosse avutostato un surplus ditra quanti gli erano necessari per difendere ede assicurare l'indipendenza del proprio governatorato. La risposta di Costantinopoli fu di uccidere AliʿAli e lo stesso AliʿAli fece quindi uccidere il messaggero da Costantinopoli. La presa di posizione di AliʿAli portò alla dichiarazione d'indipendenza dell'Egitto, ede al pasciàPascià vennero concesse 48 ore per abbandonare il paesePaese. [[DaherZahir Elal-Umar|Ẓāhir al-OmarʿOmar]], pasciàPascià di Acri, promise l'aiuto necessario.
L'Impero ottomano non fu in grado di prendere misure attive contro il movimento di AliʿAli Bey e come tale l'operazione iniziata da quest'ultimo ebbe successo. AliʿAli iniziò un programma di riforma delle finanze e della giustizia. Suo genero [[Abu l-'Dhahab|Abū l-Dhahab]], venne inviato ad assoggettare gli [[HawwarahHawwara|Banū Hawwāra]], che avevano occupato i territori tra [[Assuan]] e [[Asyūṭ]], ede una forza di 20.000 uomini venne inviata a conquistare lo [[Yemen]]. Un ufficiale di nome [[IsmailIsma'il Bey]] venne inviato con 8.000 uomini ad acquisire la sponda orientale del [[Mar Rosso]], e [[Ilasan Bey]] venne inviato ada occupare [[Gedda (Arabia Saudita)|JiddaGedda]]. In sei mesi gran parte della [[Penisolapenisola araba]] era stata assoggettata ad AliʿAli Bey ed egli nominò suo cugino in qualità di [[SceriffoSharif di Ladella Mecca]] ed egli stesso si proclamò Sultano d'Egitto e "[[Khan|Khān]] dei Due Mari". Nel [[1771]], in virtù di questo, egli coniò monete col suo nome e fece apporre la sua firma su tutti i decreti pubblici.
Abu-'Abū l-Dhahab venne inviato con una forza di 30.000 uomini in quello stesso anno ad occupare la [[Siria]] ed alleati vennero inviati per negoziare alleanze con la [[Repubblica di Venezia]] e con la [[Impero russo|Russia]]. RinfrzatoRinforzato dall'aleatoalleato di AliʿAli Bey, [[DaherZahir Elal-Umar|Ẓāhir al-OmarʿOmar]], Abu-'Abū l-DahabDhahab prese facilmente le principali città della [[Palestina]] e della [[Siria]], raggiungendo infine [[Damasco]], punto al quale dovette fermarsi pena entrare in contatto diretto coi domini dell'Impero ottomano. Egli iniziò ad evacuare dunque la Siria e marciò con tutte le forze che poté trovare nell'Alto Egitto, occupando [[Asyūṭ]] nell'aprile del [[1772]]. Avendo ottenuto truppe ulteriori dai [[beduini]], egli marciò verso il Cairo. ImailIsmāʿīl Bey venne inviato da AliʿAli Bey con una forza di 3.000 uomini per controllare l'avanzata nemica, ma [[Bastin IsmilIsma'il]] e le sue truppe preferirono aderire a quelle di Abu-'Abū l-Dhahab. AliʿAli Bey in un primo momento pensò ada opporre una strenua difesa dall'interno della cittadina del Cairo, ma ricevendo poi informazioni dall'amico [[DaherẒāhir Elal-Omar]]ʿOmar di [[Acri (Israele)|Acri]] che era intenzionato a concedergli rifugio, lasciò il Cairo per la Siria l'8 aprile [[1772]], il giorno prima dell'entrata trionfale in città di Abu-'Abū l-Dhahab.
Ad Acri la fortuna di AliʿAli sembrò tornare all'antico splendore. Un vascello russo ancorato al porto rientrava negli accordi previsti tra Egitto e [[Impero russo|Russia]] e gli avrebbe fornito tutti i rifornimenti necessari oltre che munizioni ed una forza di 3.000 guerrieri albanesi al suo servizio. Egli inviò uno dei suoi ufficiali, AliʿAli Bey al-TantawiṬanṭāwī, a riprendere possesso dei villaggi siriani evacuati da Abu-'Abū l-Dhahab ora in possesso degli ottomani. Egli personalmente guidò la presa di [[Giaffa]] e [[Gaza]] che cedette formalmente all'amico [[DaherẒāhir Elal-Omar]]ʿOmar di Acri. Il 1º febbraio [[1773]], egli ricevette informazioni dal Cairo che Abu-'Abū l-Dhahab si era autoproclamato sceicco di''Shaykh al-Balad'', e con quel potere stava ora praticando estorsioni tali che il popolo egiziano acclamava il ritorno di AliʿAli Bey. Egli partì dunque alla volta dell'Egitto alla testa di 8.000 uomini ede il 19 aprile si scontrò con l'esercito di Abu-' l-Dhahab a [[Salihiyya|Ṣāliḥiyya]]. Le forze di AliʿAli riuscirono a vincere la prima battaglia, ma quando gli scontri ripresero due giorni dopo, eglisi venneebbero disertatole dadiserzioni di molti ufficiali e, gravatoafflitto da una malattia, non poté occuparsi direttamente delle questioni belliche. Il risultato fu una sconfitta completa per lale suasue armataforze, ed AliʿAli stesso vennefu catturato e portato al Cairo, ove morì sette giorni dopo.
Dopo la morte di AliʿAli Bey, l'Egitto tornò ad essere una provincia dipendente dall'Impero ottomano, governata da Abu-'Abū l-Dhahab come sceicco di''Shaykh al-Balad'', col titolo di ''pascià''Pascià. Poco dopo egli ricevette il permesso dal sultano ottomano di invadere nuovamente la Siria con l'intento di punire il sostenitore di AliʿAli Bey, [[DaherẒāhir Elal-Omar]]ʿOmar, e lasciando IsmailIsmāʿīl Bey e IbrahimIbrāhīm Bey quali suoi rappresentanti al Cairo. Dopo aver preso possesso di molte città della Palestina, Abu-'Abū l-Dhahab morì per cause ancora oggi sconosciute; [[Murad Bey|Murād Bey]], disertore della battaglia di SalihiyyaṢāliḥiyya, riportò le forze in Egitto il 26 maggio [[1775]].
IsmailIsmāʿīl Bey divenne a quel punto sceicco di''Shaykh al-Balad'', ma venne presto coinvolto in una disputa con IbrahimIbrāhīm e MuradMurād che dopo alcuni tentativi riuscirono ad espellere IsmailIsmāʿīl dall'Egitto ede installaronoinsediarono una diarchia, così come era stata in precedenza (come sceiccolo di''Shaykh al-Balad'' ede emiro dil'''Amīr al-HajiḤajj'' rispettivamente). Il governo congiunto perdurò sino al [[1786]], quando gli ottomani inviarono in Egitto una spedizione militare per restaurare il loro pieno potere sull'area. MuradMurād Bey tentò di opporre resistenza, ma venne facilmente sconfitto. Egli, assieme ad Ibrahim, decise di abbandonare l'area nord per passare nell'[[Alto Egitto]] ed attendere un cambio degli eventi in loro favore. Il 1º agosto, il comandante turco fece il suo ingresso al Cairo dopo che violente misure erano state prese per restaurare l'ordine e fu lui a consentire al detronizzato IsmailIsmāʿīl Bey di riottenere il titolo ed il ruolo di sceicco di''Shaykh al-Balad'', con la conseguente installazione di un nuovo pascià come governatore. Nel gennaio del [[1791]], una terribile epidemia di peste colpì il Cairo e altrove nell'Egitto, nella quale IsmailIsmāʿīl Bey e gran parte della sua famiglia caddero vittime. Necessitando di governanti competenti, IbrahimIbrāhīm e MuradMurād Bey vennero richiamati dall'esilio e ripresero il loro governo duale, rimanendo in carica sino al [[1798]] quando [[Napoleone Bonaparte]] invase l'Egitto.
===L'occupazione francese===
====Oggetto d'invasione====
Il motivo dell'[[Campagna d'Egitto|invasione francese dell'Egitto]] era rivoltaquello adi diminuireindebolire l'autorità della Sublime Portaporta e sopprimere i [[mamelucchi]];. nellaNella proclamazione, stampata in caratteri arabi dopo poco la presa di Alessandria, il[[Napoleone Bonaparte]] dichiarò la sua intenzione di riverirerendere omaggio ad [[Allah]], ilal profeta [[Maometto]] ede ilal [[Corano]] più di quanto non avessero fatto i mamelucchi, aggiungendo che tutti gli uomini erano uguali e si distinguevano solo per il loro intelletto e le loro eccellenze morali. Nel futuro, sotto l'occupazione francese, tuttiogni gli incarichiincarico in Egitto sarebberosarebbe statistato apertiaperto a tutte le classi di abitanti; la conduzione degli affari di statoStato sarebbe stata concessa a uomini notirinomati per talento, virtù e conoscenze e per dar prova che i francesi fosseroerano sinceri musulmani, il Bonaparte propose anche la detronizzazione dell'autorità papale a Roma (che poi mise effettivamente in pratica per ben altri scopi).
Non vi erano dubbi inoltre dellsull'amicizia tra Francia e Impero ottomano, in quanto villaggi e città che capitolavano sotto i francesi dovevano portare sia la [[Bandiera dell'Impero ottomano|bandiera ottomana]] chesia quella della repubblicaRepubblica francese. Sembra ad ogni modo che questa proclamazione non convinseconvincesse molto gli egiziani. Dopo la [[Battagliabattaglia di Embabeh]] (nota comunemente col nome di ''Battaglia[[battaglia delle Piramidi]]''), nelle quali sia le forze di [[Murad Bey]] chesia quelle di [[Ibrahim Bey]] vennero dispersesgominate, la popolazione prontamente si gettò a saccheggiare le case dei beysbey. <!--Una delegazione venne inviata da [[Moschea di alti i canoni del proclmaproclama emesso ad Alessandria, ma con l'aggiunta di prestare ora solo fedeltà ai francesi, segno che ormai la parentesi ottomana dovesse considerarsi archiviata. (chiarire)-->
Al Cairo venne fondato un consiglio municipale composto da persone tratte dai ranchiranghi di sceicchi, mamelucchi e francesi. Poco dopo vennero aggiunti anche delegati da Alessandria e da altre città importanti dell'Egitto. Questo consiglio non fece altro se non ratificare i proclami ed i decreti emessi dal comandante militare francese, che continuava ad esercitare un potere di tipo dittatoriale.
[[File:Girodet.jpg|thumb|upright=1.3|La [[Rivoltarivolta del Cairo]] contro gli occupanti francesi.]]
====La battaglia del Nilo====
La distruzione della flotta francese nella [[Battaglia del Nilo (1798)|Battagliabattaglia del Nilo]] ed il mancato arrivo di nuove forze francesi nell'[[Alto Egitto]] (ove avevano raggiunto la prima cataratta) per catturare Murad Bey, fece capire agli egiziani che anche gli europei non erano invincibili. Come conseguenza anche di una serie di innovazioni non benvolute, le relazioni tra conquistatori e conquistati si deteriorarono giorno dopo giorno sino alla goccia che fece traboccare il vaso. L'imposizione di una nuova tassa sulle case datata al 22 ottobre [[1798]] portò allo scoppio di un'insurrezione al Cairo. Il quartier generale della rivolta si trovava presso l'[[Università di al-Azhar]] e fu proprio in quest'occasione che il generale francese [[Dominique Martin Dupuy|Dupuy]], luogotenente-governatore del Cairo, venne ucciso. Le pronte misure del Bonaparte, aiutato dall'arrivo del generale [[Jean-Baptiste Kléber]] da Alessandria, riuscirono a sopprimere la rivolta ma provocarono ulteriori danni e mancanze di rispetto per la popolazione come lo stabilire il quartier generale della cavalleria francese nella moschea di al-Azhar che provocò verso i francesi il risentimento anche dei capi religiosi locali.
Di conseguenza a questi eventi, il consiglio deliberativo del Cairo venne soppresso, ma il 25 dicembre [[1798]] venne creato un proclama col quale si ricostituivano i due "divan[[Diwan|Divan]]" che erano stati creati dai turchi; i nomi vennero cambiati in "Divan specialeprivato" (composto da 14 persone prescelte per estrazione e da 60 nominate dal governo che si riunivano giornalmente in assemblea) ede il "Divan generalepubblico" (composto prettamente da funzionari e che si riuniva in caso di emergenza).
Il 3 gennaio [[1799]] Napoleone ricevette un dispaccio secondo il quale l'Impero ottomano aveva manifestato l'intenzione di voler invadere l'Egitto per riprendersi ciò che gli spettava e perciò optò per una spedizione in [[Siria]], nominando dei governatori per le aree del Cairo, di Alessandria e dell'Alto Egitto durante la sua assenza.
====La sconfitta dell'esercito turco====
▲[[File:Murad Bey by Dutertre in Description de l Egypte 1809.jpg|thumb|[[Murad Bey]] in un'incisione di Dutertre nella ''[[Description de l'Égypte]]'', 1809.]]
Napoleone fece ritorno in egittoEgitto dalla sua spedizione all'inizio di giugno del [[1799]]. Murad Bey e Ibrahim Bey avevano colto l'occasione dell'assenza del generale francese per attaccare il Cairo con delle forze che avevano raccolto, ma il Bonaparte giunse in tempo per sconfiggerli. Nelle ultime due settimane di luglio, egli riuscì ada infliggere una pesante sconfitta all'armataesercito turcaturco sbarcatasbarcato ad [[AboukirAbukir]], aiutatiaiutato dalla flotta inglesebritannica comandata da sir [[William Sidney Smith|Sidney Smith]].
Poco dopo questa vittoria, il Bonaparte lasciò l'Egitto dopo aver nominato Kléber quale suo governatore, informando gli sceicchi locali che non sarebbe rimasto distante per più di tre mesi. Kléber riteneva che la condizione dei francesi in Egitto fosse estremamente pericolosa e scrisse al governo francese per esporre le sue ragioni. Dopo la partenza di Napoleone giunsero due spedizioni ottomane in Egitto per riprendere il controllo dell'area, una intercettata all'altezza di [[Damietta]], mentre l'altra sotto il controlloocontrollo di [[YousufYusuf PashaPascià]] riuscì a prendere possesso dell'area di [[Damasco]]. La prima di queste ebbe un certo rilievo in quanto i turchi riuscirono a firmare una convenzione il 24 gennaio [[1800]] secondo la quale i francesi dovevano lasciare entro breve l'Egitto. Le truppe turche avanzarono intanto a [[Bilbeis]] dove vennero ricevute dagli sceicchi del Cairo; nella capitale fecero ritorno anche i mamelucchi che nel frattempo erano stati costretti all'esilio.
Prima che i preparativi per la partenza dei francesi fossero completati, a Smith pervennero ordini dal governo inglese di trattare i soldati francesi come prigionieri di guerra. Quando questi ordini vennero comunicati a Kléber, egli cancellò l'ordine precedentemente dato ai suoi uomini e pose il paese in stato di difesa. La sua partenza, con gran parte dell'esercito, per attaccare i turchi aad [[Alal-MatariyyahMatariyya]] portò allo scoppiare di rivolte al Cairo, nel corso delle quali molti cristiani vennero uccisi barbaramente. Il partito nazionale non fu in grado di prendere possesso della cittadella della capitale, e Kléber dopo aver sconfitto l'armata turca, fu presto in grado di fare ritorno al Cairo. Il 14 aprile di quell'anno egli bombardò [[Bulaq]] e passò a bombardare [[Il Cairo]] stesso, che venne presa quella stessa notte. L'ordine venne in breve tempo ristabilito ed un totale di 12 milioni di franchi vennero imposti sui rivoltosi come taglie. Murad Bey ebbe un colloquio con Kléber e riuscì ad ottenere per sé il governo dell'Alto Egitto. Murad Bey morì poco dopo e venne succedutogli dasuccedette Osman Bey al-Bardisi.
====L'assassinio di Kléber====
Il 14 giugno di quell'anno, Kléber venne assassinato da un fanaticomusulmano di nome [[SolimanoSuleiman di Aleppoal-Halabi]], il quale agì secondo sua spontanea confessoneconfessione per incitazione di un [[giannizzeri|giannizzero]] rifugiatosi a [[Gerusalemme]] che aveva inviato delle lettere degli sceicchi[[Grande Imam di al-Azhar|Shaykh di al-Azhar]]. Pur non avendogli concesso supporto, tre sceicchi vennero uccisi dai francesi per rappresaglia. L'assassino stesso venne torturato ed impaltoimpalato, malgrado la promessa di perdono che era stata fatta a lui e ad iai suoi associaticomplici. Il comando dell'armataesercito venne passato al generale barone [[Jacques François Menou|Jacques-Francois Menou]], uomo che si era convertito all'[[Islam]] e che stava operando per la conciliazione della popolazione musulmana congrazie a varievari misureprovvedimenti, tra cui l'esclusione dei cristiani (con l'eccezione di un francese) dal ''divan'', rimpiazzandoli coi [[coptiCopti]] cristiani, ma monofisiti.
Durante le prime settimane del marzo [[1801]], glii inglesiBritannici al comando di Sir [[Ralph Abercromby (generale)|Ralph Abercromby]] effettuarono uno sbarco ad [[Abu QirAbukir|Abuqir]] e procedettero verso Alessandria dove vennero attaccati da Menou; i francesi vennero respinti, ma il comandante inglesebritannico venne mortalmente ferito durante l'operazione. Il 25 marzo giunsero nuove truppe turche di rinforzo con la flotta didel ''[[Kapudan PashaPascià]]'' [[Küçük Hüseyin PashaPascià|Hüseyin]]. Forze combinate inglesi e turche presero la città di [[Rosetta (città)|Rosetta]]. Il 30 maggio, il generale [[Augustin Daniel Belliard]], comandante francese al Cairo, venne assalito su due fronti dalle forze inglesi al comando del generale [[John Hely-Hutchinson, II conte di Donoughmore|John Hely Hutchinson]] e dalle forze turche al comando di [[Yusuf PashaPascià]]; dopo alcuni negoziati, Belhiard concordò di evacuare il Cairo e salpò coi suoi 13.734 uomini alla volta della [[Francia]]. Il 30 agosto, Menou venne costretto ad accettare condizioni simili e le sue forze di 10.000 uomini lasciarono Alessandria per l'Europa nel settembre di quello stesso anno. Questi due atti insieme segnarono la fine dell'occupazione francese dell'Egitto. Uno dei monumenti più significativi di questo periodo fu l'opera scritta ''[[Description de l'Égypte]]'', compilata da un servo francese che accompagnò la spedizione.
===L'Egitto sotto il governo Muhammad AliʿAli===
{{vedi anche|Egitto sotto MuhammadMehmet Ali|KhedivatoChedivato d'Egitto}}
====La presa di potere di Muhammad AliʿAli====
Poco dopo l'evacuazione francese dell'Egitto, il paesePaese divenne teatro di molti altrealtri problematicheproblemi che ebberoconobbero il loro l'apice nelcol tentativo degli ottomani di distruggere il cresciuto potere dei mamelucchi. Malgrado le promesse del governo inglesebritannico, venne trasmesso da Costantinopoli a Hüseyin PashaPascià l'ordine di epurare i principali beysbey, mettendoli a morte. Secondo lo storico egiziano contemporaneodell'epoca, [[al-Jabarti]], i bey vennero invitati ada una festa a bordo di una nave da guerra turca e qui vennero attaccati; ad ogni modo, sir [[Robert Wilson ]] e [[M.F. Mengin]] riportaronoriferirono che i bey vennero uccisi su una nave presso la [[ Baiabaia di Abukir]]. I bey si batterono ma vennero sopraffatti e alcuni di loro vennero uccisi, altri vennero fatti prigionieri. Tra i prigionieri vi era anche [[Osman Bey al-Bardisi]], che era stato pesantementegravemente ferito. Il generale inglesebritannico Hutchinson, informato di questo ingannotranello, immediatamente prese dei provvedimenti contro i turchi, consentendo di avere sottoaccordando la propria protezione a tutti i feriti e i prigionieri. Allo stesso tempo, Yusuf PashaPascià arrestlarrestò ttuttitutti i bey del Cairo, ma presto glii inglesibritannici lo costrinsero a consegnarglieliconsegnarli loro per venire rilasciati. ▼
{{vedi anche|Presa di potere di Muhammad Ali}}
▲Poco dopo l'evacuazione francese dell'Egitto, il paese divenne teatro di molti altre problematiche che ebbero l'apice nel tentativo degli ottomani di distruggere il cresciuto potere dei mamelucchi. Malgrado le promesse del governo inglese, venne trasmesso da Costantinopoli a Hüseyin Pasha l'ordine di epurare i principali beys mettendoli a morte. Secondo lo storico egiziano contemporaneo [[al-Jabarti]], i bey vennero invitati ad una festa a bordo di una nave da guerra turca e qui vennero attaccati; ad ogni modo, sir [[Robert Wilson]] e [[M.F. Mengin]] riportarono che i bey vennero uccisi su una nave presso la [[Baia di Abukir]]. I bey si batterono ma vennero sopraffatti e alcuni di loro vennero uccisi, altri vennero fatti prigionieri. Tra i prigionieri vi era anche [[Osman Bey al-Bardisi]], che era stato pesantemente ferito. Il generale inglese Hutchinson, informato di questo inganno, immediatamente prese dei provvedimenti contro i turchi, consentendo di avere sotto la propria protezione tutti i feriti e i prigionieri. Allo stesso tempo, Yusuf Pasha arrestl ttutti i bey del Cairo, ma presto gli inglesi lo costrinsero a consegnarglieli per venire rilasciati.
[[Koca Mehmed Hüsrev Pascià|Husrev PashaPascià]] fu il primo governatore ottomano dell'Egitto dopo l'espulsione dei francesi. La forma di governo, ad ogni modo, non era ad ogni modo la stessa esistente prima dell'invasione francese ede i mamelucchi non vennero mantenutirimasero al potere. Il pasciàPascià, ede attraverso di lui il Sultanosultano, ripetutamente tentò di sanare le problematiche interne, spingendo Husrev a scontrarsi in campo aperto con 7.000 uomini contro i mamelucchi a [[Damanhur]] ma non solo i primi vennero sconfitti mae nelle mani dei mamelucchi caddero anche munizioni, cannoni e molte armi degli egiziani fedeli al sultano ottomano. Questo fatto portò ad una [[Presa di potere da parte di Muhammad Ali|guerra civile]] tra albanesi, mamelucchi e ottomani.
====La campagna contro i sauditi (1811–1818)====
{{Vedi anche|Guerra turcoottomano-saudita}}
Muhammad Ali preparò un esercito di 20.000 uomini (tra cui 2.000 cavalieri) al comando di suo figlio [[Tusun PashaPascià|Tusun]], ragazzo di soli sedici anni, e lo inviò contro i sudditi dell'[[Emirato di Dirʿiyya|sauditi]] innecando launa [[Guerraguerra turcoottomano-saudita]]. Dalla fine del [[1811]], Tusun aveva ricevuto rinforzi ede aveva catturatoconquistato [[Medina]] dopo un prolungato assedio. Egli prese successivamente [[Gedda (Arabia Saudita)|JeddahGedda]] e [[La Mecca]], sconfiggendo i sauditi e catturando il loro generale.
Dopo la morte del capo dei sauditi, [[SaudSa'ud ibnbin AbdulAbd al-Aziz ibnbin Muhammad ibnbin SaudSa'ud|SaudSaʿūd]], Muhammad AliʿAli concluse un trattato col suo figlio e successore, [[AbdullahAbd ibnAllah Saudbin Sa'ud|AbdullahʿAbd Allah I]], nel 1815.
Tusun fece ritorno in Egitto dopo aver sentito dello scoppio di rivolte militari al [[Il Cairo|Cairo]], ma morì nel [[1816]] all'età di 20 anni. Muhammad AliʿAli, insoddisfatto della conclusione del trattato coi sauditi, e non completamente soddisfatto della sua posizione, si determinò ad inviare un nuovo esercito in [[Arabia]]. Questa spedizione, comandata dal suo figlio primogenito [[Ibrahim Pasha d'Egitto|Ibrahim PashaPascià]], lasciò l'Egitto nell'autunno del [[1816]] e catturòprese la capitale saudita di [[Dirʿiyya]] nel [[1818]].
==== Riforme ====
Durante l'assenza di Muhammad AliʿAli in Arabia i suoi rappresentanti al Cairo avevano completato la confisca, iniziata nel [[1808]], di gran parte delle terre appartenenti ai grandi proprietari terrieri della zona che vennero forzati ad accettare una corrispondente pensione. Con questo rivoluzionario metodo di nazionalizzazione della terra, Muhammad AliʿAli iniziò a divenire fisicamente proprietario di tutto il suolo egiziano.
Il pascià inoltre tentò di riorganizzare le sue truppe secondo linee europee, ma questo portò a non pochi ammutinamenti proprio nella capitale. La vita di Muhammad AiAli era in pericolo ed egli cercò rifugio di notte nella cittadella, mentre i suoi soldati commettevano saccheggi in tutta la regione. La rivolta venne ridotta di furore con la presa di alcuni capi e insorgenti e fu lo stesso Muhammad Ali a prevedere che quanti fossero stati danneggiati venissero rimborsati dei danni subiti. Il progetto del ''[[Nizam-ı Jedid|Nizam Gedid]]'' (Nuovo SistemaOrdinamento) venne però, come conseguenza di questo ammutinamento, abbandonato per il momento.
Mentre Ibrahim venne coinvolto nella seconda campagna araba, il pascià rivolse la sua attenzione nel rafforzare l'economia egiziana. Egli creò dei monopoli di stato sui prodotti principali del paesePaese. Costruì diverse fabbriche e dal [[1819]] iniziò l'escavazione di un nuovo canale ad [[Alessandria d'Egitto]], chiamato [[MahmoudiyahMahmudiyya]] (dal sultano regnante in Turchia all'epoca). Il vecchio canale è rimasto per lungo tempo in disuso e la necessità di un nuovo canale tra Alessandria ed il [[Nilo]] era operazione molto sentita dalla popolazione. La conclusione nel [[1838]] del trattato commerciale con la [[Turchia]], negoziato da Sirsir [[Henry Bulwer]] (Lord Darling), diede un duro colpo al sistema dei monopoli, anche se l'applicazione dei termini del trattato per l'Egitto venne rimandata di alcuni anni.
Altro fatto notabile nel progresso economico del paesePaese fu lo sviluppo della coltivazione del [[Gossypium|cotone]] lungo il [[Delta del Nilo]] a partire dal [[1822]]. Il cotone piantato proveniva dal [[Sudan]] ed era acquistato da [[Maho Bey]], dando vita ad una nuova industria che nel giro di pochi anni fece guadagnare a Muhammad AliʿAli introiti considerevoli.
Molti sforzi vennero fatti per promuovere l'educazione e lo studio della medicina. Ai mercanti europei, dai quali dipendeva per le sue esportazioni, Muhammad AliʿAli mostrò particolare favore e sotto la sua influenza il porto di Alessandria crebbe notevolmente per importanza. Fu sempre su incoraggiamento di Muhammad AliʿAli che vennero ripresi stabili collegamenti commerciali tra [[Europa]] e [[India]] attraverso l'[[Egitto]].
====L'invasione della Libia e del Sudan====
Nel [[1820]] Muhammad AliʿAli diede ordine di iniziare la conquista della parte orientale della [[Libia]]. La sua prima spedizione (febbraio [[1820]]) conquistò ed annetté l'oasi di [[Siwa (oasi)|oasi di Siwa]]. L'intento di AliMuhammad ʿAli per il Sudan era quello di estendere i suoi domini verso sud per trarre ampi commerci dalle carovane che si dirigevano verso il [[Mar Rosso]] ed assicurarsi le ricche miniere d'[[oro]] presso [[Sennar (Sudan)|Sennar]]. Egli sperava conseguentemente di riuscire a costituire un nuovo esercito anche con l'uso di reclute locali.
Le forze destinate a quest'impresa erano guidate da [[Isma'il Pascià]], figlio minore di Muhammad AliʿAli. Esse consistevano di 4000-5000 uomini tra turchi ed arabi. Le truppe lasciarono il Cairo nel luglio del [[1820]] sconfiggendo poco dopo la [[Nubia]], la provincia di [[Dongola]] ed i rimanenti mammelucchi dispersi.
[[Mahommed Bey]], con forze di eguale consistenza, venne inviato da Muhammad AliʿAli contro [[Kordofan]] sempre con risultati positivi per l'Egitto, ma non senza sanguinosi scontri. Nell'ottobre del [[1822]], Ismail, assieme ai suoi uomini catturati, venne arso vivo da [[Nimr]], il mek (king) di [[Shendi]], e Mahommed Bey che era noto per la sua crudeltà rispose a questo atto con atti terribili e richieste di tasse sulla popolazione. In questo periodo venne fondata la città di [[Khartum]], e negli anni successivi il governo degli egiziani venne esteso sino al controllo del [[Mar Rosso]] tramite l'ottenimento dei porti di [[Suakin]] e [[Massaua]].
====La campagna greca====
{{vedi anche|Guerra d'indipendenza greca}}
Muhammad AliʿAli era conscio del fatto che l'impero che aveva laboriosamente costruito era di fattidifatti dipendente da quello che era anche il suo padrone, ovvero il sultano turco [[Mahmud II]], la cui politica era orientata a piegare gli eccessi di potere dei suoi sottoposti con la forza, sfruttando se necessario anche i nemici del pascià in Egitto, tra i quali spiccava il grandgran visir [[Husrev Pasha]], che non aveva dimenticato l'umiliazione del [[1803]].
Mahmud stava nel frattempo pianificando delle riforme sul modello occidentale e Muhammad AliʿAli, che aveva avuto diverse occasioni per osservare la superiorità dei metodi europei, era determinato ad anticipare il sultano nella creazione di una flotta e di un esercito moderno e sul modello europeo, in parte come misura precauzionale, in parte come strumento per la realizzazione del suo schema di ambizioni. Prima dello scoppio della [[Guerraguerra d'indipendenza greca]] nel [[1821]], egli aveva già speso tempo ed energie nell'organizzare una propria flotta sotto la supervisione di istruttori fracesifrancesi di modo da formare ufficiali ed artificieri locali anche se si dovette attendere sino al [[1829]] perché nel porto di Alessandria venisse costruito un vero e proprio arsenale in grado di costruire ed equipaggiare vascelli da guerra. Dal [[1823]], ad ogni modo, egli ebbe successo nel riorganizzare l'esercito rimpiazzando i turbolenti turchi ede albanesi al suo servizio con sudanesi e ''[[fulani|fellahinFulani]]''. La forza delle nuove unità venne dimostrata nella soppressione della rivolta del [[1823]] degli albanesi al Cairo con l'uso di sei reggimenti disciplinati di sudanesi; dopo quell'evento Mehemet Ali non venne più disturbato da rivolte interne.
La sua preparazione e la sua forza portò il sultano a richiedere l'intervento dell'Egitto nella soppressione della rivolta degli insorgenti greci, offrendo come ricompensa i pascialiti di [[Peloponneso|Morea]] e [[Siria]]. Mehemet Ali era già dal [[1821]] governatore di [[Creta (Grecia)|Creta]], isola che era stata occupata per mano di una piccola forza militare greca. Nell'autunno del [[1823]] una flotta di 60 navi da guerra egiziane con un carico di 17.000 uomini si concentrarono nella [[Baiabaia di Suda]] e nel marzo successivo il comandante IbrahinIbrahim sbarcò in Morea.
Malgrado le vittorie navali dettate dalla superiorità della flotta egiziana, le truppe di terra non ebbero egual fortuna dal momento che la presenza di molte bande di insorgenti greci che bene conoscevano il loro territorio rese difficile organizzare uno scontro in campo aperto come le truppe egiziane erano state abituate ad affrontare. La storia degli eventi che portarono poi alla [[Battagliabattaglia di Navarino]] ed alla liberazione della [[Grecia]] è spiegata altrove, ma il ritiro delle forze egiziane dalla Morea fu l'ultima azione che l'Egitto compì all'estero per conto dell'Impero ottomano.
==== Le guerre contro i turchi ====
Anche se Muhammad AliʿAli aveva ottenuto il solo titolo di ''[[wali (governatore)|wali]]'', egli si era autoproclamato ''[[ Chedivéchedivè]]'', ovvero viceré ereditario, già durante il suo periodo di incarico. Il governo ottomano, sebbene irritato, non fece nulla per contrastare questo potere sin quando Muhammad AliʿAli non [[Prima guerra turco-egiziana|invase la Siria governata dagli ottomani nel 1831]]. La Siria era stata promessa a Muhammad dal sultano [[Mahmud II]] per la sua assistenza durante la [[ Guerraguerra d'indipendenza greca]], ma dopo la conclusione nefasta della guerra il territorio non gli era stato corrisposto come da contratto.<ref name="infoplease1">{{cita web|url=http://www.infoplease.com/ce6/people/A0834351.html |titolo=Private Tutor |editore=Infoplease.com |data= |accesso=31/10/2010}}</ref> Questo fatto portò ad un'alleanza degli ottomani con gli inglesi per il [[seconda guerra turco-egiziana|contrattacco del 1839]]. ▼
{{vedi anche|Prima guerra turco-egiziana|Seconda guerra turco-egiziana}}
▲Anche se Muhammad Ali aveva ottenuto il solo titolo di ''[[wali (governatore)|wali]]'', egli si era autoproclamato ''[[Chedivé]]'', ovvero viceré ereditario, già durante il suo periodo di incarico. Il governo ottomano, sebbene irritato, non fece nulla per contrastare questo potere sin quando Muhammad Ali non [[Prima guerra turco-egiziana|invase la Siria governata dagli ottomani nel 1831]]. La Siria era stata promessa a Muhammad dal sultano [[Mahmud II]] per la sua assistenza durante la [[Guerra d'indipendenza greca]], ma dopo la conclusione nefasta della guerra il territorio non gli era stato corrisposto come da contratto.<ref name="infoplease1">{{cita web|url=http://www.infoplease.com/ce6/people/A0834351.html |titolo=Private Tutor |editore=Infoplease.com |data= |accesso=31/10/2010}}</ref> Questo fatto portò ad un'alleanza degli ottomani con gli inglesi per il [[seconda guerra turco-egiziana|contrattacco del 1839]].
Nel [[1840]], glii inglesibritannici bombardarono [[Beirut]] e le forze anglo-ottomane sbarcarono ad [[Acri (Israele)|Acri]].<ref name="country-data1">{{cita web|url=http://www.country-data.com/cgi-bin/query/r-4039.html |titolo=Egypt - Muhammad Ali, 1805-48 |editore=Country-data.com |data= |accesso=31/10/2010}}</ref> Gli egiziani vennero costretti a ritirarsi verso l'Egitto e la Siria tornò ad essere nuovamente una provincia ottomana. Come risultato della [[Convenzione di Londra (1840)|Convenzioneconvenzione di Londra]] del [[1840]], Muhammad AliʿAli rinunciò a tutte le conquiste ada eccezione del Sudan, ede in cambio si vide riconosciuto dal sultano turco il titolo di governatore ereditario dell'Egitto per sé e per i propri eredi.
===I successori di Muhammad Ali===
Dal 1848, per Muhammad Ali ormai vecchio e affetto da [[demenza senile]], il figlio Ibrāhīm chiese le dimissioni da governatore e promosse la sua ascesa al trono. Il sultano ottomano accettò questa richiesta e Muhammad Ali venne rimosso dal potere. Ad ogni modo, Ibrāhīm morì di tubercolosi il mese successivo, mentre suo padre morirà solo nel 1849.
A Ibrāhīm succedette suo nipote ʿAbbās I che venne poi assassinato da due suoi schiavi nel 1854 e lasciò la successione al quarto figlio di Muhammad Ali, Saʿīd. Questi portò avanti molti dei progetti iniziati da suo padre ma il suo fu un regno secondario e non denso di eventi come quello del genitore.
Saʿīd governò per soli nove anni, e suo nipote Ismāʿīl, altro nipote di Muhammad Ali, gli succedette alla sua morte. Nel 1867, il sultano ottomano consentì a Ismāʿīl l'uso del titolo di chedivè.
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* David Ayalon, “Mamlūk Military Aristocracy during the First Years of the Ottoman Occupation of Egypt”, in: ''The Islamic World from Classical to Modern Times: Essays in Honor of Bernard Lewis'', ed. [[C. E. Bosworth]], Charles Issawi, Roger Savory and A. L. Udovitch, Princeton, Darwin Press, 1989.
*Mustafa Banister, "The Abbasid Caliphate of Cairo (1261-1517): History and Tradition in the Mamluk Court", 539 pp. (tesi di [[PhD]] discussa nel 2015 nel Department of Near and Middle Eastern Civilizations della [[University of Toronto]] [https://tspace.library.utoronto.ca/bitstream/1807/81437/3/Banister_Mustafa_201511_PhD_thesis.pdf]
{{Divisioni amministrative dell'Impero ottomano}}
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