Un viaggio chiamato amore: differenze tra le versioni
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{{S|film drammatici}}
{{Film
|
|paese = [[Italia]]
|anno uscita = 2002
|genere = drammatico
|genere 2 = biografico
|regista = [[Michele Placido]]
|soggetto = [[Sibilla Aleramo]], [[Dino Campana]]
|sceneggiatore = [[Michele Placido]], [[Diego Ribon]], [[Heidrun Schleef]]
|produttore =
|produttore esecutivo =
|
|
|attori = *[[Laura Morante]]: Sibilla Aleramo▼
▲*[[Laura Morante]]:Sibilla Aleramo
*[[Stefano Accorsi]]: Dino Campana
*[[Alessandro Haber]]: Andrea
*[[Galatea Ranzi]]: Leonetta
*[[Diego Ribon]]: Emilio
*[[Katy Louise Saunders]]: Rina/Sibilla Aleramo *[[Dario Bandiera]]: Ulderico
*[[Andrea Coppola (attore)|Andrea Coppola]]: Padre di Rina▼
*[[Vincenzo Maurizio Battista]]: cameriere
*[[Consuelo Ciatti]]: madre di Rina
*[[Giorgio Colangeli]] e [[Vittorio Franceschi]]: Giovanni Campana
*[[Emiliano Coltorti]]: Sebastiano
*[[Michele Melega]]: Giovanni Papini
*[[Marit Nissen]]: Karin
*[[Teresa Ricci]]: Fanny Campana
*[[Franco Vella]]: Barone
*[[Paco Reconti]]: amico di Sibilla e Dino
|fotografo = [[Luca Bigazzi]]
|montatore = [[Esmeralda Calabria]]
|effetti speciali =
|musicista = [[Carlo Crivelli (compositore)|Carlo Crivelli]]
|scenografo = [[Giuseppe Pirrotta]]
}}
'''''Un viaggio chiamato amore''''' è un [[film]] del [[2002]] diretto da [[Michele Placido]].
== Trama ==
Si racconta la tormentata storia d'amore tra la scrittrice [[Sibilla Aleramo]] e il poeta [[Dino Campana]], soprattutto attraverso le loro lettere. Nel 1916 la poetessa Sibilla riceve lettere e versi da Dino Campana, poeta sopra le righe, considerato come uno squilibrato nei circoli letterari di [[Firenze]]. Tuttavia ne resta affascinata e lo va a trovare nel suo villaggio sugli Appennini toscani, dove viene considerato "il matto", e immediatamente Sibilla si innamora di lui. Andati a vivere in una villa isolata, i due scrivono poesie insieme.
==Riconoscimenti==▼
*[[59ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia|2002]] - '''[[Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia]]'''▼
**''[[Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile|Miglior interpretazione maschile]]'' a [[Stefano Accorsi]]▼
**''Nomination [[Leone d'oro al miglior film|Leone d'oro]]'' a [[Michele Placido]]▼
Il film si alterna tra sequenze di presente e passato, con vari flashback che alludono all'infanzia sofferta da Sibilla, con la madre instabile di mente, e il sottoposto Ulderico, che la importunò per diverse settimane, fino alla violenza sessuale, approfittando dello stato mentale di lei. L'idillio tra Sibilla e Dino si incrina, quando lei vede il male mentale che s'impossessa del poeta, costantemente incline a sbalzi d'umore, e a isterismi contro l'intellighenzia fiorentina, accusata da Campana di ostacolare la sua ascesa letteraria in ogni modo. Dino arriverà ad insultare Sibilla anche per i suoi rapporti d'amicizia con Papini, Soffici, Prezzolini e altri intellettuali, ricordandole come Soffici smarrì il suo manoscritto dei ''Canti Orfici'' che gli aveva inviato per un parere.
*[[David di Donatello 2003|2003]] - '''[[David di Donatello (premio)|David di Donatello]]''' ▼
**''Nomination [[David di Donatello per il miglior costumista|Migliori costumi]]'' a [[Elena Mannini]]▼
Dopo una lite, l'internamento e l'uscita dal manicomio, Dino torna a cercare Sibilla, e viene ospitato nella sua villa. Ma presto il male si ripresenta, e il giovane scappa di casa dopo una violenta lite. Il film si chiude con una didascalia, che spiega come l'idillio tra i due poeti finì nel 1918, quando Campana venne ricoverato nel Manicomio di Villa Castelpulci, fino alla morte nel 1932.
* [[Nastri d'argento 2003|2003]] - '''[[Nastri d'argento]]'''▼
**''Nomination [[Nastro d'argento al migliore produttore|Migliore produttore]]'' a [[Cattleya (azienda)|Cattleya]]▼
**''Nomination [[Nastro d'argento alla migliore attrice protagonista|Migliore attrice protagonista]]'' a [[Laura Morante]]▼
**''Nomination [[Nastro d'argento alla migliore fotografia|Migliore fotografia]]'' a [[Luca Bigazzi]]▼
**''Nomination [[Nastro d'argento ai migliori costumi|Migliori costumi]]'' a [[Elena Mannini]]▼
== Produzione ==
Il film è stato girato a [[Frattura vecchia]] di [[Scanno]] (Abruzzo), a Castello di Rota, e nella Villa Parisi di [[Monte Porzio Catone]]. Alcuni esterni sono stati girati a [[Roma]].
▲== Riconoscimenti ==
▲*[[59ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia|2002]] - '''[[Mostra internazionale d'arte cinematografica
▲**''[[Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile|Miglior interpretazione maschile]]'' a [[Stefano Accorsi]]
▲*[[David di Donatello 2003|2003]] - '''[[David di Donatello (premio)|David di Donatello]]'''
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* [[European Film Awards 2002|2002]] - '''[[European Film Awards]]'''
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== Collegamenti esterni ==
{{Michele Placido}}
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[[Categoria:Film drammatici]]
[[Categoria:Film diretti da Michele Placido]]
[[Categoria:Film girati
[[Categoria:Film girati a Ronciglione]]
[[Categoria:Film biografici sugli scrittori]]
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