Anna Bolena: differenze tra le versioni

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|successore = [[Jane Seymour]]
|altrititoli = Lady d'Irlanda,<br />[[Marchese di Pembroke]]<ref name=MarchesePembroke>Da notare che il titolo concesso ad Anna Bolena fu quello di ''marchese'' e non ''marchesa'' (titolo, quest'ultimo, che una donna di norma acquisiva sposando un marchese), a dimostrazione del fatto che il titolo era stato ottenuto per proprio diritto (''[[suo jure]]''). Quello di "marchese di Pembroke" fu il primo titolo concesso a una donna inglese.</ref>
|data di nascita = [[1507]] circa
|luogo di nascita = [[Blickling Hall]]
|data di morte = 19 maggio [[1536]]
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| didascalia1 = [[Margherita d'Asburgo]], reggente dei Paesi Bassi.<br />Anna fu la sua [[dama di compagnia|damigella d'onore]] dalla primavera del 1513 all'autunno del 1514.
| immagine2 = 1496 Mary Tudor.jpg
| didascalia2 = [[Maria Tudor (regina di Francia)|Maria Tudor]], regina consorte di Francia. Anna fu la sua damigella d'onore dall'ottobre 1514 alla fine dello stesso anno.
| immagine3 = Portrait of unknown, formerly known as Claude de France (Corneille de Lyon, 1535-1540, Pushkin museum).jpg
| didascalia3 = [[Claudia di Francia|Claudia di Valois-Orléans]], regina consorte di Francia. Anna fu la sua damigella d'onore dal 1º gennaio 1515 alla fine del 1521.
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Nel 1512 Thomas fu uno dei tre inviati assegnati ai [[Paesi Bassi]], nomina ottenuta grazie alla sua abilità nel parlare [[Lingua francese|francese]] e alle conoscenze della sua famiglia. Qui si mise in luce presso la reggente [[Margherita d'Asburgo]] (figlia di [[Massimiliano I d'Asburgo]]), stringendo con lei un'amicizia che gli permise di ottenere un prestigioso incarico per le figlie Maria e Anna, nominate [[dama di compagnia|damigelle d'onore]] proprio al suo servizio. Alla corte fiamminga Anna rimase dalla primavera del 1513 fino all'autunno del 1514, dove beneficiò di un'istruzione all'epoca riservata a pochissime donne.
 
A ottobre del 1514, in occasione del matrimonio tra [[Maria Tudor (regina di Francia)|Maria Tudor]] (sorella di [[Enrico VIII d'Inghilterra]]) e [[Luigi XII di Francia]], il padre dispose il loro trasferimento alla corte francese, dove Anna rimase fino al 1521.<ref name=Starkey>David Starkey, ''Six Wives: The Queens of Henry VIII'', 2003.</ref> Qui fufurono lale damadame di compagnia dapprima della stessa regina di Francia Maria Tudor. , inIn seguito alla morte del re, avvenuta il 1° gennaio 1515, Maria Tudor ritornò in Inghilterra ma Maria e Anna rimasero in Francia, dove entrarono al servizio della quindicenne regina [[Claudia di Francia]], figlia del precedente re e consorte del nuovo sovrano; Maria divenne l'amante del nuovo re [[Francesco I di Francia|Francesco I]] e Anna entró al servizio della quindicenne regina Claudia di Francia come damigella d'onore edivenne traduttrice ufficiale della regina in occasione di ospiti inglesi.
 
Durante la sua permanenza alla corte di Francia Anna ebbe modo di apprendere la lingua francese, sviluppando anche interessi per l'arte, i manoscritti miniati, la letteratura, la musica, la poesia e la filosofia religiosa, oltre ad acquisire conoscenze sulla cultura francese, sulla danza, sul galateo e sull'[[amor cortese]]<ref name=Starkey />, grazie anche a un suo probabile incontro con [[Margherita d'Angoulême]] (sorella del re [[Francesco I di Francia]]), mecenate di umanisti e riformatori, nonché poetessa e scrittrice lei stessa (fra le sue opere ve ne furono alcune trattanti il tema del misticismo cristiano, tendenti all'[[eresia]]).<ref name=Ives /> La qualità dell'educazione che Anna ricevette fu dimostrata al suo rientro in patria, quando ispirò nuovi pensieri e mode fra le dame della corte inglese.<ref name=Ives />
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Nata leggermente prematura, la bambina venne chiamata ''Elisabetta'' probabilmente in onore della madre di uno o di entrambi i genitori (da [[Elizabeth Howard]], la madre di Anna, o da [[Elisabetta di York]], la madre di Enrico)<ref name=Williams>Neville Williams, ''Henry VIII and His Court'', 1971.</ref>. Aver avuto un'altra femmina deluse molto Enrico, soprattutto in ragione del fatto che tutti, dai medici reali agli astrologi, avevano predetto la nascita di un figlio maschio<ref name=Starkey />. Il re aveva già provveduto a chiedere al re francese Francesco I di essere il padrino dell'erede e aveva fatto preparare in anticipo le lettere in cui si annunciava la nascita del principe (lettere che dovettero essere frettolosamente corrette al femminile), oltre ad avere già organizzato il torneo tradizionale per celebrare la nascita del principe erede (poi annullato).
 
Anna avrebbe voluto allattare personalmente la figlia, ma Enrico non glielo permise, così ella si premurò di procurare alla bambina le migliori balie.<ref>{{Cita web|url=https://onthetudortrail.com/Blog/2011/10/28/breastfeeding-in-tudor-england/|titolo=Breastfeeding in Tudor England|sito=onthetudortrail.comOn the Tudor Trail|data=28 ottobre 2011|lingua=EN|accesso=31 ottobre 2024|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20111104033752/https://onthetudortrail.com/Blog/2011/10/28/breastfeeding-07in-29tudor-england/|dataarchivio=4 novembre 2011|urlmorto=no}}</ref>
 
Con la nascita della piccola Elisabetta, Anna temeva che [[Maria I d'Inghilterra]], la primogenita che Enrico aveva avuto da Caterina d'Aragona, potesse spogliarla del titolo di principessa. Enrico, per tranquillizzare Anna, separò allora le due figlie e mandò Elisabetta a [[Hatfield House]] dove, assistita dalla servitù personale e dalle frequenti visite della madre Anna, trascorse la sua infanzia.
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In quegli stessi giorni, con l'accusa di essere stati amanti della regina, furono arrestati: Lord [[George Bolena|Giorgio Bolena]] (fratello di Anna, ora visconte George Rochford), [[Mark Smeaton]] (musicista di corte d'origine [[Fiamminghi|fiamminga]], in particolare suonatore di [[Organo (strumento musicale)|organo]] e [[Clavicembalo#Virginale|virginale]]), il poeta [[Thomas Wyatt]], Henry Norris (cortigiano della Camera della Corona e amico del re fin dall'infanzia), [[Francis Weston]] (un giovane gentiluomo facente parte della cerchia di intimi della regina), William Brereton e Richard Page (entrambi cortigiani della Camera Privata del re).
 
I presunti amanti della Bolena furono processati a [[Westminster]] a partire dal 12 maggio 1536. Il primo a essere arrestato e processato fu [[Mark Smeaton]]; all'inizio egli negò fermamente l'accusa, ma poi confessò, forse dietro tortura, o forse dietro la promessa di libertà (fra tutti coloro che vennero sottoposti a processo egli fu l'unico a confessare di essere stato l'amante della regina Bolena). Durante gli interrogatori venne fatto il nome di Henry Norris, amico della coppia reale. Norris fu arrestato allenel [[CalendimaggioMay Day (festività)|May Day]] (il 1º maggio), ed essendo di origine aristocratica, probabilmente non fu sottoposto a tortura; al processo egli negò ogni accusa, proclamando l'innocenza di Anna e di sé stesso, ma a suo sfavore c'era una conversazione sentita per caso tra lui e Anna verso la fine di aprile, dove la Bolena lo accusava di recarsi troppo spesso nei suoi alloggi con la scusa di corteggiare una delle sue dame di compagnia (identificata in [[Margaret e Mary Shelton|Mary Shelton]] o [[Margaret e Mary Shelton|Madge Shelton]]), ma con il reale intento di sedurre proprio la regina. Due giorni più tardi venne arrestato Francis Weston con la stessa accusa, e così fu pure per William Brereton, possidente del Cheshire e già macchiato da vari scandali. Anche [[Thomas Wyatt]], poeta e amico della Bolena (e della quale era infatuato), fu arrestato con la stessa accusa, ma venne poi rilasciato, probabilmente grazie alla sua amicizia (e a quella della sua famiglia) con il primo ministro [[Thomas Cromwell, I conte di Essex|Thomas Cromwell]]. Per Richard Page l'accusa cadde quando, a seguito di ulteriori indagini, gli fu riconosciuta la totale estraneità ai fatti e quindi il pieno proscioglimento da tutte le accuse. L'imputato finale fu il fratello della regina Anna, Giorgio Bolena, sul quale gravava pure l'accusa di [[incesto]] con Anna<ref name=Williams />. Processato il 15 maggio 1536 nella [[Torre di Londra]], gli fu attribuita la responsabilità di due episodi di incesto in particolare: uno nel novembre 1535 a [[Whitehall]] e l'altro il mese seguente a [[Eltham]]<ref name=Ives />. Giorgio respinse tutte le accuse, proclamando la propria innocenza; la sola testimonianza in merito al presunto [[incesto]] proveniva dalla moglie di lui, [[Jane Parker|Lady Rochford]]. Sebbene le prove contro di loro non fossero convincenti, Mark Smeaton, Henry Norris, Francis Weston, William Brereton e Giorgio Bolena furono riconosciuti colpevoli e condannati a morte; verranno giustiziati il 17 maggio 1536 nella [[Tower Hill]], il luogo della Torre di Londra adibito alle esecuzioni. Prima di essere giustiziati tutti gli accusati giurarono fedeltà al sovrano; solo Mark Smeaton chiese perdono per le colpe commesse, mentre Giorgio fece un piccolo discorso alla folla. Era costume all'epoca, qualora il condannato proferisse parole sconvenienti, coprire la sua voce con il rullo di tamburi, ma per Giorgio questo non avvenne: «Signori tutti, non sono qui per predicare e fare sermoni, ma per morire, come vuole la legge, e alla legge mi sottometto», esortando poi gli astanti a seguire i dettami del Vangelo e a credere in Dio «e non nella mutevole fortuna o nelle vanità della corte, perché se io l'avessi fatto, adesso sarei ancora vivo in mezzo a voi»<ref name=Fraser />. Lo stesso giorno dell'esecuzione dei condannati l'arcivescovo [[Thomas Cranmer]] dichiarò nullo il matrimonio tra Anna e il re e, di conseguenza, illegittima la loro figlia [[Elisabetta I d'Inghilterra|Elisabetta]].
[[File:Tower 1597.PNG|thumb|upright=1.4|La [[Torre di Londra]] in un disegno del 1597.]]
Il 15 maggio 1536, il medesimo giorno in cui venne processato Giorgio, ebbe inizio anche la causa contro Anna, seppure in stanze separate della Torre di Londra. Di fronte a una giuria di [[Paria britannica|Pari]], che comprendevano [[Henry Percy, VI conte di Northumberland|Henry Percy]] – il suo antico fidanzato – e uno dei suoi zii materni [[Thomas Howard, III duca di Norfolk]], Anna fu processata per [[adulterio]], [[incesto]], [[stregoneria]] e [[alto tradimento]]<ref name=Hibbert>Christopher Hibbert, ''Tower Of London: A History of England From the Norman Conquest'', 1971.</ref> per aver tramato, con i suoi supposti amanti, un piano per uccidere il re e poter finalmente sposare Henry Norris<ref name=Ives />. Una delle testimonianze più pesanti contro la regina fu fornita dalla sua stessa cognata, [[Jane Parker|Lady Rochford]], che l'accusò esplicitamente di incesto con il fratello e lasciò intendere di aver ricevuto da Anna confidenze in merito alla presunta [[Disfunzione erettile|impotenza]] del re, cosa questa che avrebbe messo in dubbio l'effettiva paternità di eventuali figli. Anna negò con veemenza tutte le accuse e si difese con eloquenza, ma inutilmente. Al termine del processo fu giudicata colpevole, condannata a morte e giustiziata quattro giorni più tardi.
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Il 30 maggio 1536, appena undici giorni dopo l'esecuzione della Bolena, il re Enrico VIII sposò [[Jane Seymour]], facendo di lei la sua terza moglie.
 
== Discendenza ==
Da Enrico VIII, Anna Bolena ebbe un'unica figlia:
 
* [[Elisabetta I d'Inghilterra|Elisabetta I]] (7 settembre 1533 - 24 marzo 1603). Dopo la caduta in disgrazia di sua madre, suo padre dapprima sospetto fosse frutto di un adulterio, in seguito la confermò nuovamente come sua ma riducendola allo status di bastarda, avendo reso nullo il suo matrimonio con Anna Bolena. Elisabetta divenne infine regina d'Inghilterra nel 1558, dopo la morte della sua sorellastra [[Maria I d'Inghilterra|Maria I]], e portò definitivamente il paese nell'era anglicana. Morì nubile e senza figli, ponendo fine alla [[dinastia Tudor]].
 
Dopo la nascita di Elisabetta, Anna affrontò anche un numero imprecisato di aborti, compreso fra uno e tre:<ref>{{Cita libro|nome=Linda R.|cognome=Porter|titolo=Mary Tudor: the first queen|anno=2008|url=https://archive.org/details/marytudorfirstqu0000port_t5a0|edizione=Paperback ed|data=2009|editore=Piatkus|p=[https://archive.org/details/marytudorfirstqu0000port_t5a0/page/n358 337]|ISBN=978-0-7499-0982-6}}</ref>
 
* Estate 1534: aborto tardivo, parto morto o falsa gravidanza. A partire da gennaio 1534 fino a settembre 1534, diverse lettere riportano notizie di una gravidanza di Anna, del quale tuttavia non è noto l'esito. Sebbene si pensi possa aver avuto un aborto tardivo o un parto morto non registrato, diversi storici pensano piuttosto a una gravidanza isterica, facendo anche riferimento a una lettera del 27 settembre 1534, in cui si afferma che Enrico dubitava che Anna fosse davvero incinta.
* 1535: possibile aborto o parto morto. L'unica prova di una gravidanza nel 1535 è contenuta in una lettera datata giugno 1535, in cui si fa riferimento a una Anna visibilmente incinta. Tuttavia, esistono dubbi sulla datazione della lettera, che potrebbe invece risalire al 1534 o addirittura al 1533.
* 29 gennaio 1536: aborto. Venne riportato che, il giorno dei funerali di Caterina d'Aragona, Anna, incinta di circa tre mesi e mezzo, abortì quello che "sembrava essere un figlio maschio". Venne commentato che con quell'aborto Anna "perse il suo salvatore" e che da quel momento nulla avrebbe potuto salvarla dal ripudio.
 
== Leggende ==
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Molte sono le leggende e le storie fantastiche riguardanti la Bolena sopravvissute nel corso dei secoli. Secondo una di queste la salma di Anna sarebbe stata segretamente sepolta nella chiesa di [[Salle (Norfolk)|Salle]] nel [[Norfolk]], sotto a una lastra nera, vicino alle tombe dei suoi antenati<ref name=Lofts>Norah Lofts, ''Anne Boleyn'', 1979.</ref>, mentre secondo altri le sue spoglie riposerebbero in una chiesa dell'[[Essex]], sulla strada per Norfolk. C'è anche una leggenda in base alla quale il cuore della regina, su sua esplicita richiesta, sarebbe stato sepolto nella chiesa di Santa Maria a [[Erwarton]], nel [[Suffolk]], da suo zio, sir Philip Parker.
 
Nel [[XVIII secolo]] circolò in Sicilia una leggenda secondo cui, a detta dei contadini del villaggio di [[Nicolosi]], per aver fatto allontanare il re Enrico VIII dalla Chiesa cattolica, Anna fu condannata a bruciare per l'eternità all'interno dell'[[Etna]]<ref>{{Cita libro|autore = Michael Pratt|titolo = Nelson's Duchy, A Sicilian Anomaly|url = https://archive.org/details/nelsonsduchysici0000prat|anno = 2005|pagina = 48|isbn = 1-86227-326-X}}</ref>.
 
Una leggenda popolare vuole che dopo la [[decapitazione]] di Anna i ceri posti presso la tomba di Caterina d'Aragona si fossero accesi da soli.<ref>{{Cita libro|titolo=Henry VIII and his wives|url=https://doi.org/10.5040/9781472926630.ch-034|accesso=2025-03-07|editore=Bloomsbury Information Ltd|ISBN=978-1-4729-2663-0}}</ref>
 
La leggenda più famosa, però, è quella del suo fantasma, a volte avvistato con la testa sotto il braccio: molti sostengono di aver distinto la figura della regina al [[castello di Hever]], alla [[Blickling Hall]], alla chiesa di Salle, alla [[Torre di Londra]] e alla Marwell Hall<ref name=Lofts />. Tuttavia, il più famoso avvistamento del fantasma regale è stato descritto dallo studioso dei [[Paranormale|fenomeni paranormali]] [[Hans Holzer]]. Egli racconta che nel 1864 fu alloggiato nella Torre di Londra un certo J.D. Dundas, generale maggiore del sessantesimo reggimento dei ''King's Royal Rifle Corps''; guardando fuori dalla finestra del suo alloggio, Dundas notò una guardia che si comportava in maniera strana nel cortile sottostante, davanti agli alloggi dove – secoli prima – era stata imprigionata Anna. Secondo il suo racconto sembrava che la guardia sfidasse qualcosa, descritta dal generale come «una figura femminile biancastra che "slittava" verso il soldato». La guardia caricò la figura con la sua [[baionetta]] e poi svenne<ref>Hans Holzer, ''Ghosts I've Met'', 1965.</ref>. Solo la testimonianza del generale presso la [[corte marziale]] salvò la guardia da una lunga pena detentiva per essere svenuto mentre era in servizio.
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|1914||''[[Anne de Boleyn]]''||[[Laura Cowie]]||Cortometraggio
|-
|1920||''[[Anna Bolena (film 1920)|Anna Bolena]]'' (''Anna Boleyn'')||[[Henny Porten]]||
|-
|rowspan="2"|1933||''[[Don't Play Bridge with Your Wife]]''||[[Marjorie Beebe]]||Cortometraggio
|-
|''[[Le sei mogli di Enrico VIII (film)|Le sei mogli di Enrico VIII]]'' (''The Private Life of Henry VIII'')||[[Merle Oberon]]||style="background:#99FF99;"|{{Premio|Oscar|al miglior attore|1934}}
|-
|1937||''[[Le perle della corona]]'' (''Les perles de la couronne'')||[[Barbara Shaw]]||
|-
|1951||''[[Anna Bolena (film 1951)|Anna Bolena]]'' (''Catalina de Inglaterra'')||[[Mary Lamar]]||
|-
|1952||"''The Trial of Anne Boleyn"'', episodio della serie ''[[Omnibus (serie televisiva)|Omnibus]]''||[[Lilli Palmer]]||
|-
|rowspan="2"|1953||''[[La regina vergine]]'' (''Young Bess'')||[[Elaine Stewart]]||
|-
|"''The Crisis of Anne Boleyn (May 16, 1536)"'', episodio della serie ''[[You Are There (serie)|You Are There]]''||[[Beatrice Straight]]||
|-
|1956||"''The White Falcon"'', episodio della serie ''[[BBC Sunday-Night Theatre]]''||[[Jeanette Sterke]]||
|-
|1966||''[[Un uomo per tutte le stagioni (film 1966)|Un uomo per tutte le stagioni]]'' (''A Man for All Seasons'')||[[Vanessa Redgrave]]||style="background:#99FF99;"|[[File:Oscar mini icon.png]] 6 [[Premio Oscar|Premi Oscar]]<br />{{simbolo|Golden Globe icon (gold).svg|10}} 4 [[Golden Globe]]<br />[[File:ALTIN.png|15px|Premio BAFTA]] 7 [[British Academy Film Awards|Premi BAFTA]]
|-
|1968||''[[Heinrich VIII. und seine Frauen]]''||[[Christine Wodetzky]]||Film TV
|-
|rowspan="2"|1969||"''Perkin Warbeck to Bloody Mary"'', episodio della serie ''[[Complete and Utter History of Britain]]''||[[Melinda Mays]]||
|-
|''[[Anna dei mille giorni]]'' (''Anne of the Thousand Days'')||[[Geneviève Bujold]]||style="background:#99FF99;"|{{Premio|Oscar|ai migliori costumi|1970}}<br />{{simbolo|Golden Globe icon (gold).svg|10}} 4 [[Golden Globe]]
|-
|1970||''[[Le sei mogli di Enrico VIII (miniserie televisiva)|Le sei mogli di Enrico VIII]]'' (''The Six Wives of Henry VIII'')||[[Dorothy Tutin]]||Miniserie TV
|-
|1972||''[[Tutte le donne del re]]'' (''Henry VIII and His Six Wives'')||[[Charlotte Rampling]]||
|-
|1977||"''La segunda señora Tudor"'', episodio della serie ''[[Mujeres insólitas]]''||[[Teresa Rabal]]||
|-
|1979||''[[The Famous History of the Life of King Henry the Eight]]''||[[Barbara Kellerman]]||Film TV
Riga 364 ⟶ 377:
|2000||''[[Monarch (film)|Monarch]]''||[[Jean Marsh]]||
|-
|rowspan="3"|2001|||"''The King's Servant"'', episodio della serie ''[[Timewatch]]''||[[Sophie Clarke]]||Serie TV documentaristica
|-
|"''L'anello reale"'', episodio della serie ''[[Relic Hunter]]''||[[Sarah Pratt]]||Serie TV d'avventura
|-
|''[[The Six Wives of Henry VIII (miniserie televisiva 2001)|The Six Wives of Henry VIII]]''||[[Julia Marsen]]||Miniserie TV
Riga 376 ⟶ 389:
|rowspan="2"|2006||''[[The Madness of Henry VIII]]''||[[Ioana Flora]]||Film TV
|-
|"''Heinrich VIII. - Mörder auf dem Königsthron"'', episodio della serie ''[[Sphinx - Geheimnisse der Geschichte]]''||[[Lisa Ivana Brühlmann]]||Serie TV documentaristica
|-
|2007-2010||''[[I Tudors]]'' (''The Tudors'')||[[Natalie Dormer]]<br />[[Muireann O'Donoghue]] (giovane)||Serie TV
|-
|rowspan="3"|2008||''[[L'altra donna del re]]'' (''The Other Boleyn Girl'')||[[Natalie Portman]]<br />[[Daisy Doidge-Hill]] (giovane)||
|-
|''[[Tudor Rose]]''||[[Sarah R. Lotfi]]||Cortometraggio
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|rowspan="2"|2011||''[[Anna Bolena (film 2011)|Anna Bolena]]''||[[Anna Jur'evna Netrebko|Anna Netrebko]]||Film TV
|-
|''[[Anna Bolena (opera)|Anna Bolena]]'': opera lirica di [[Gaetano Donizetti]]. Performance live del ''[[Metropolitan Opera HD Live]]''||[[Anna Jur'evna Netrebko|Anna Netrebko]]||Serie di performance live
|-
|2013||''[[The Six Wives of Henry VIII (film 2013)|The Six Wives of Henry VIII]]''||[[Zarrina Bull]]||Cortometraggio