Don Camillo monsignore... ma non troppo: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
riformulo voce (copyviol web )
 
Botcrux (discussione | contributi)
m Bot: sostituisco parametro "titolo italiano" con "titolo" nel template:Film (v. richiesta)
 
(332 versioni intermedie di oltre 100 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{Film
<!--tabella per la realizzazione di una scheda film-->
|titolo = Don Camillo monsignore...<br /> ma non troppo
<!--questa tabella memorizza solo i parametri - la struttura/layout è nel template Film-->
|immagine = Don_Camillo_Peppone_il_ritorno.jpg
<!--NON modificare la prima riga e le righe dove compare il simbolo uguale-->
|didascalia = [[Fernandel]] e [[Gino Cervi]] in una scena del film
<!--NON inserire ritorni a capo salvo nei campi dove espressamente previsto-->
|paese = [[Italia]]
{{Film|
|anno uscita = 1961
titoloitaliano = Don Camillo monsignore... ma non troppo<!--scrivere qui il titolo italiano del film-->
|tipo colore = B/N
|
|genere = Commedia
titolooriginale = Don Camillo monsignore... ma non troppo<!--scrivere qui il titolo originale del film - se italiano si può riscriverlo o inserire (&nbsp;)-->
|regista = [[Carmine Gallone]]
|
|soggetto = [[Giovannino Guareschi]]
immagine = [[Immagine:Don_Camillo_Peppone_il_ritorno.jpg|280px]]
|sceneggiatore = [[Leonardo Benvenuti]], [[Piero De Bernardi]] e Carmine Gallone
|
|produttore = [[Angelo Rizzoli (1889-1970)|Angelo Rizzoli]]
didascalia=[[don Camillo]] ([[Fernandel]]) e [[Peppone]] ([[Gino Cervi]]) ritornano al paese dopo tre anni a Roma
|casa produzione = [[Cineriz|Cinema Rizzoli]]
|
|attori = *[[Fernandel]]: [[don Camillo]]
nomepaese = [[Italia]]<!--nome del paese di produzione - con doppie parentesi quadre-->
*[[Gino Cervi]]: [[Peppone]]
|
*[[Leda Gloria]]: Maria Bottazzi
annoproduzione = [[1961]] <!--anno di produzione - con doppie parentesi quadre-->
*[[Gina Rovere]]: Gisella Marasca
|
*[[Carl Zoff]]: Walter Bottazzi<ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,0083_01_1961_0260_0004_17194925/anews,true/ La Stampa, 2 novembre 1961, p. 4] archiviolastampa.it</ref>
durata = 117' <!--durata della pellicola -->
*[[Valeria Ciangottini]]: Rosetta Grotti
|
*[[Saro Urzì]]: il Brusco
tipocolore = B/N <!--colore della pellicola - da scegliere tra 'colore' o 'B/N'-->
*[[Marco Tulli]]: lo Smilzo
|
*[[Andrea Checchi]]: dirigente del PCI di Roma
tipoaudio = sonoro <!--audio della pellicola - da scegliere tra 'muto' o 'sonoro'-->
*[[Ruggero De Daninos]]: segretario di don Camillo
|
*[[Emma Gramatica]]: Desolina
nomegenere = commedia <!--genere del film - scelto esclusivamente tra quelli indicati nel progetto-->
*[[Carlo Taranto (attore)|Carlo Taranto]]: Marasca
|
*[[Armando Bandini]]: don Carlino
nomeregista = [[Carmine Gallone]] <!--nome del regista - con doppie parentesi quadre-->
*[[Giuseppe Porelli]]: dott. Galluzzi
|
*[[Andrea Scotti]]: il capo dei giovani atleti
nomesoggetto = [[Giovanni Guareschi]] ''(romanzo)'' <!--nome del soggetto - con doppie parentesi quadre -->
*[[Giulio Girola]]: Grotti, il padre di Rosetta
|
*[[Alexandre Rignault]]: Bagotti
nomesceneggiatore = [[Leo Benvenuti]], [[Piero De Bernardi]], [[Carmine Gallone]] <!--nome dello sceneggiatore - con doppie parentesi quadre-->
*[[Carlo Giuffré]]: maresciallo dei carabinieri
|
*[[Armando Migliari]]: un esponente democristiano
nomeattori = *[[Fernandel]]: [[Don Camillo]]
*[[Ignazio Balsamo]]: un compagno socialista
*[[Gino Cervi]]: Giuseppe Bottazzi ([[Peppone]])
*[[LedaFranco GloriaPesce]]: il Maria Bottazzisacrestano
*[[GinaGustavo RovereSerena]]: Gisella Marascapopolano
*[[Mario Siletti (1897-1977)|Mario Siletti]]: un altro esponente democristiano
*[[Valeria Ciangottini]]: Rosetta Grotti
|doppiatori originali = *[[Paul-Emile Deiber]]: voce crocifisso
*[[Saro Urzì]]: Il sindaco Brusco
|doppiatori italiani = *[[Carlo Romano]]: don Camillo
*[[Marco Tulli]]: Lo Smilzo
*[[Rina Morelli]]: Maria Bottazzi
*[[Andrea Checchi]]: L'esponente comunista di Roma
*[[EmmaLydia GramaticaSimoneschi]]: Gisella DesolinaMarasca
*[[KarlMassimo ZoffTurci]]: Walter Bottazzi
*[[Maria Pia Di Meo]]: Rosetta Grotti
*[[Carlo Taranto (attore)|Carlo Taranto]]: Marasca
*[[ArmandoMario BandiniPisu]]: il Don CarlinoBrusco
*[[Emilio Cigoli]]: dirigente del PCI di Roma
*[[Giuseppe Porelli]]: Dott. Galluzzi
*[[Giuseppe Rinaldi]]: segretario di don Camillo
*[[Giulio Girola]]: Signor Grotti, padre di Rosetta
*[[RenzoAchille RicciMillo]]: Gesù (voce) Marasca
*[[Edoardo Toniolo]]: dott. Galluzzi
*[[Sergio Fantoni]]: Voce Narrante <!--nome degli attori - gli attori vanno inseriti uno per riga, iniziando con un *, seguito dal nome dell'attore con doppie parentesi quadre, seguito dal nome del personaggio senza parentesi quadre-->
*[[Bruno Persa]]: maresciallo dei carabinieri
|nomedoppiatoriitaliani=
*[[Manlio Busoni]]: un esponente democristiano
*[[Carlo Romano]]: Fernandel
*[[Cesare Fantoni]]: un compagno socialista
|
*[[Gianfranco Bellini]]: don Cesare Salvi
nomefotografo = [[Carlo Carlini]] <!--nome del fotografo - con doppie parentesi quadre -->
*[[Renzo Ricci]]: voce crocifisso
|
*[[Sergio Fantoni]]: voce narrante
nomemontaggio = [[Niccolò Lazzari]] <!--nome del responsabile del montaggio - con doppie parentesi quadre -->
|fotografo = [[Carlo Carlini]]
|
|montatore = [[Niccolò Lazzari]]
nomeeffettispeciali = <!--nome del responsabile effetti speciali della pellicola - con doppie parentesi quadre -->
|effetti speciali =
|
nomemusicista|musicista = [[Alessandro Cicognini]] <!--nome di chi ha realizzato la colonna sonora - con doppie parentesi quadre -->
|scenografo = [[Piero Filippone]]
|
|costumista = [[Lucia Mirisola]]
nomescenografo = [[Piero Filippone]] <!--nome dello scenografo - con doppie parentesi quadre -->
|
nomepremi = <!--eventuali premi -->
}}
<!-- fine della tabella film -->
 
'''''Don Camillo monsignore... ma non troppo''''' è ilun quartofilm episodiodel della saga di [[Don Camillo]] e [[Peppone]],1961 diretto da [[Carmine Gallone]], tratto dai racconti di [[Giovanni Guareschi]]. Molti degli ambienti e oggetti presente nel film esistono realmente nel paese di Brescello.
 
Si tratta del quarto episodio della saga di [[don Camillo]] e [[Peppone]], tratto dai racconti di [[Giovannino Guareschi]].
 
==Trama==
[[File:Brescello Madonnina del Borghetto.JPG|thumb|left|Madonnina del Borghetto a [[Brescello]].]]
La storia narra delle continue dispute fra Don Camillo (monsignore) e Peppone (senatore) che coinvolgono la piccola città di [[Brescello]]. I due già in passato avevano avuto alcune diatribe, mai superate.
1960. Da tre anni i superiori di don Camillo si sono sbarazzati di lui facendolo [[monsignore]] e trasferendolo a [[Roma]]. Lo stesso hanno fatto i dirigenti del [[Partito Comunista Italiano|partito comunista]] con Peppone, eletto finalmente al [[Parlamento italiano|Parlamento]] come [[Senato della Repubblica|senatore]]. Gli giunge da [[Brescello]], loro paese natale, la notizia che è stato approvato il progetto della costruzione di una casa popolare per alloggiare alcune famiglie in difficoltà; il problema è che sul luogo di costruzione sorge la cosiddetta «Madonnina del Borghetto», di proprietà della Curia. Don Camillo e Peppone, indipendentemente l'uno dall'altro, decidono di tornare al loro paese con lo scopo di seguire la vicenda da vicino, con il risultato che si incontrano per caso nel vagone letto del treno che li sta riconducendo a casa.
Appena tornati al paese vedranno nuovi problemi da affrontare come la costruzione di una [[Casa Popolare]] a discapito di una piccola cappella votiva, il matrimonio civile del figlio di [[Peppone]] e le offese che ha ricevuto la moglie di questi.
 
Arrivati a destinazione il sindaco di Brescello e Peppone vogliono abbattere la cappella e strumentalizzare politicamente il fatto che presumibilmente la Chiesa avrebbe rifiutato il terreno, cosa che invece non si verifica, a patto però che gli alloggi vengano distribuiti equamente tra famiglie proposte dalla chiesa e famiglie proposte dal comune. La cappella resiste a tutti i tentativi di abbatterla e diventa infine parte dell'edificio.
Altra questione che Peppone deve risolvere al suo arrivo è quella del matrimonio di Walter, suo figlio maggiore: il padre, per una serie di questioni legate al partito in cui milita, vuole che il figlio si sposi nella sola forma civile, mentre la moglie di Peppone, così come la futura nuora e i genitori di lei, vorrebbero un matrimonio in chiesa. Peppone, per avere l'assenso del futuro [[consuocero]] alla forma civile, gli offre un posto di usciere in comune. Don Camillo, di contro, promette che gli farà avere la concessione di una pompa di benzina, giungendo a un'impasse.
 
Gisella, una militante del partito comunista di Brescello, ruba i vestiti di don Camillo, che era andato a cercare refrigerio dalla calura estiva con una nuotata nel fiume [[Po]]. Peppone, pensando di avere tolto di mezzo temporaneamente il rivale, si appresta a fare celebrare il matrimonio civile ma la notizia, che poi si scoprirà falsa, che don Camillo sia annegato nel fiume interrompe il matrimonio. La situazione sembra giunta a uno stallo, ma alla fine si trova un compromesso, dovuto anche al fatto che Peppone vince al [[totocalcio]], con lo pseudonimo di Pepito Sbazzeguti (ottenuto anagrammando il suo nome e cognome di battesimo Giuseppe Bottazzi), ma non sa come ritirare il premio senza essere scoperto dai "[[Compagno (politica)|compagni]]": don Camillo lo aiuta nell'intento, andando lui in città a ritirare i soldi e strappandogli la promessa di un matrimonio anche in forma religiosa, che viene celebrato in una [[Chiesa di San Martino (Godezza)|chiesina di campagna]], mentre la cerimonia civile avviene in pompa magna in municipio.
 
Intanto da don Camillo si presenta il marito di Gisella, disperato perché la moglie è troppo presa dalla politica e non sta mai a casa trascurando così la famiglia; nell'esternare la sua disperazione di marito si fa scappare che è stata proprio la moglie a rubare i vestiti al monsignore, così che don Camillo prende ancora più a cuore la vicenda dell'uomo. Il giorno dopo arriva la notizia che Gisella è stata aggredita: viene infatti trovata in un bosco con un sacco in testa e le terga dipinte di rosso con il [[minio]]. La donna si ritrova così coperta di vergogna per via dello scherno dei compaesani e non ha più il coraggio di uscire di casa.
 
Ormai i vari problemi sono stati risolti e sia don Camillo che Peppone non possono più ignorare i richiami da parte dei loro superiori a rientrare a Roma. La malinconia nel dover lasciare i luoghi a cui sono affezionati è molta, ma entrambi ritornano ai loro doveri con la consapevolezza che a Roma non sono più distanti l'uno dall'altro di quanto lo sarebbero stati a Brescello.
 
==Produzione==
Le riprese iniziarono il 22 maggio 1961 e si conclusero nel luglio successivo.
 
===Fonti storiche===
Nel film vengono citati e messi in risalto i fatti di [[Reggio Emilia]], del ''[[Strage di Reggio Emilia|7 luglio 1960]]'', dove morirono cinque militanti del [[Partito Comunista Italiano|PCI]], nell'occasione che seguì ai [[Fatti di Genova del 30 giugno 1960|fatti di Genova]] e che spinse moltissimi militanti di [[Sinistra (politica)|sinistra]] a protestare animatamente contro il [[Governo Tambroni]], composto dalla [[Democrazia Cristiana|DC]] e appoggiato esternamente dall'[[Movimento Sociale Italiano|MSI]] e dai [[Partito Democratico Italiano di Unità Monarchica|monarchici]].
 
===Fonti letterarie===
Alcuni episodi del film sono stati ideati ex novo, ma altri provengono dai racconti originali di Guareschi: ''Il pittore'' (1947), ''In riva al fiume'' (1947), ''Il muraglione'' (1951), ''Vincita Sisal'' (1952), ''Il campanone'' (1960) e ''La vendetta'' (1961).
 
===Riprese===
Per le riprese in esterna è nuovamente [[Brescello]] il luogo principale e in luoghi lontani dalla Bassa Padana [[Godezza]] (casa dei Grotti e [[chiesa di San Martino (Godezza)|chiesa San Lucio]]), [[Boretto]], [[Castelnovo di Sotto]] ([[Stazione di Castelnovo Sotto|ex stazione]] e dintorni) e [[Roma]] ([[Palazzo Madama (Roma)|Palazzo Madama]], [[Arcispedale di Santo Spirito in Saxia|Palazzo del Commendatore]]).
 
== Distribuzione ==
=== Data di uscita ===
In Italia il film fu proiettato in pubblico per la prima volta il 7 ottobre 1961.
 
== Accoglienza ==
=== Incassi ===
Il film incassò [[Lira italiana|₤]] {{formatnum:1125428000}} (circa 13 milioni di euro) con {{formatnum:6620165}} spettatori, classificandosi come sesto maggiore incasso dell'anno<ref>{{Cita web|url=http://www.hitparadeitalia.it/bof/boi/boi1961-62.htm|titolo=Hit Parade Italia - Classifica Film 1961 - 62|accesso=2018-04-03}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://boxofficebenful.blogspot.com/2012/09/box-office-italia-1961-el-cid.html|titolo=Box Office Italia 1961: El Cid|sito=boxofficebenful.blogspot.it|lingua=it|accesso=2018-04-03}}</ref>.
 
== Seguito ==
* ''[[Il compagno don Camillo (film)|Il compagno don Camillo]]'' (1965)
* ''[[Don Camillo e i giovani d'oggi (film incompiuto)|Don Camillo e i giovani d'oggi]]'' (1970) (incompiuto)
 
==Scene del film<ref>In ordine sequenziale</ref>==
<gallery>
File:ArmandoBandini donCarlino.jpg|Don Carlino ([[Armando Bandini]]) in una scena, dove spiega una faccenda di “un [[Brescello|certo paese]]”.
File:Fernandel ride.jpg|Don Camillo ([[Fernandel]]) diventato monsignore.
File:Cervi ride.jpg|Peppone ([[Gino Cervi]]) diventato senatore.
File:Don Camillo monsignore... ma non troppo - Emma Gramatica.jpg|Desolina ([[Emma Gramatica]]) in una scena, mentre prega alla ''Madonnina del Borghetto'' per il figlio morto in guerra.
File:Don Camillo monsignore... ma non troppo - Giulio Girola.jpg|Grotti, il padre di Rosetta ([[Giulio Girola]]) in una scena.
File:Don Camillo monsignore... ma non troppo - Valeria Ciangottini.jpg|Rosetta Grotti ([[Valeria Ciangottini]]) in una scena.
File:Don Camillo monsignore... ma non troppo - Gina Rovere, Marco Tulli, Saro Urzì, Ignazio Balsamo.jpg|Gisella Marasca ([[Gina Rovere]]) con lo Smilzo ([[Marco Tulli]]), Il Brusco ([[Saro Urzì]]) e un compagno socialista ([[Ignazio Balsamo]]) in una scena, mentre leggono sul giornale il vincitore del totocalcio, ''Pepito Sbazzeguti''.
File:Don Camillo monsignore... ma non troppo.jpg|Peppone ([[Gino Cervi]]) fa una visita notturna a don Camillo per la terza volta per riprendersi i soldi, in una scena.
File:Don Camillo monsignore... ma non troppo - Fernandel e Carlo Taranto.jpg|Don Camillo (Fernandel) con il Marasca ([[Carlo Taranto (attore)|Carlo Taranto]]) in una scena, mentre spiega il problema con la moglie Gisella.
</gallery>
 
==Note==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Pasquale Iaccio, ''Non solo Scipione. Il cinema di Carmine Gallone'', Liguori, Napoli, 2003, ISBN 978-88-207-3313-1.
* Riccardo F. Esposito, ''Don Camillo e Peppone. Cronache cinematografiche dalla Bassa Padana 1951-1965'', Le Mani - Microart's, Recco, 2008, ISBN 9788880124559.
* Riccardo Esposito, ''Don Camillo e Peppone. Cronache cinematografiche dalla Bassa Padana 1951-1965'', Le Mani, Recco 2008, ISBN 978-88-8012-455-9.
* Elisa Soncini, ''I rossi e il nero. Peppone, don Camillo e il ricordo del dopoguerra italiano'', Lupetti, Milano 2009, ISBN 88-8391-199-7.
 
==Altri progetti==
{{interprogetto|q|etichetta=''Don Camillo monsignore... ma non troppo''}}
 
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
*{{imdb|id=0054814}}
 
{{Don Camillo}}
{{portale|cinema|televisione}}
 
[[Categoria:Film commedia]]
 
[[Categoria:Film commedia italiani]]
[[de:Hochwürden Don Camillo]]
[[Categoria:Film ambientati in Emilia-Romagna]]
[[eml:Don Camél munsgnōr... mó mìa trôp]]
[[Categoria:Film girati in Emilia-Romagna]]
[[fr:Don Camillo Monseigneur]]
[[Categoria:Film ambientati a Roma]]
[[Categoria:Film girati a Roma]]
[[Categoria:Film di Don Camillo]]
[[Categoria:Film diretti da Carmine Gallone]]
[[Categoria:Film con composizioni originali di Alessandro Cicognini]]