Un invito a pranzo: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Guiseppe (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Botcrux (discussione | contributi)
m Bot: sostituisco parametro "titolo italiano" con "titolo" nel template:Film (v. richiesta)
 
(11 versioni intermedie di 5 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{Film
|titolo = Un invito a pranzo
|titolo originale =
|immagine =
|didascalia =
|paese = [[Italia]]
|titolo alfabetico = Gerusalemme liberata, La
|anno uscita = 1912
|durata =
|tipo colore = B/N
|film muto = sì
|aspect ratio = 1.33 : 1
|genere = Comico
|regista = [[Enrico Guazzoni]]
|soggetto =
|sceneggiatore =
|casa produzione = [[Cines]]
|attori =
|fotografo =
|montatore =
|effetti speciali =
|musicista =
|scenografo =
}}
 
'''''Un invito a pranzo''''' è un [[cortometraggio]] [[Cinema muto|muto]] del 1907<ref>{{Cita libro|nome=Valerio|cognome=Venturi|titolo=Cesare Andrea Bixio. L'attività musicale di Bixio per l'industria cinematografica (1920-1945)|url=https://books.google.com/books?id=_bTs3y0JeVsC&newbks=0&printsec=frontcover&pg=PA47&dq=Un+invito+a+pranzo+Enrico+Guazzoni&hl=it|accesso=2022-11-02|data=2010|editore=libreriauniversitaria.it ed.|lingua=it|ISBN=978-88-6292-022-3}}</ref> o del 1912<ref>{{Cita libro|nome=Aldo|cognome=Bernardini|nome2=Vittorio|cognome2=Martinelli|titolo=Il cinema muto italiano: I film degli anni d'oro, 1912 (2 pt.)|url=https://books.google.com/books?id=9JUHAQAAIAAJ&newbks=0&printsec=frontcover&dq=Un+invito+a+pranzo+Enrico+Guazzoni&q=Un+invito+a+pranzo+Enrico+Guazzoni&hl=it|accesso=2022-11-02|data=1995|editore=Nuova ERI|lingua=it}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=Roberto|cognome=Poppi|titolo=I registi: dal 1930 ai giorni nostri|url=https://books.google.com/books?id=kcDqXrcqSWoC&newbks=0&printsec=frontcover&pg=PA224&dq=Un+invito+a+pranzo+Enrico+Guazzoni&hl=it|accesso=2022-11-02|data=2002|editore=Gremese Editore|lingua=it|ISBN=978-88-8440-171-7}}</ref> diretto da [[Enrico Guazzoni]].<ref>{{Cita libro|titolo=B & N: rivista del Centro sperimentale di cinematografia|url=https://books.google.com/books?id=lpIHAQAAMAAJ&newbks=0&printsec=frontcover&dq=Un+invito+a+pranzo+Enrico+Guazzoni&q=Un+invito+a+pranzo+Enrico+Guazzoni&hl=it|accesso=2022-11-02|data=1995|editore=Gremese|lingua=it}}</ref>
 
== NoteTrama ==
<ref name=":1">{{Cita web|url=https://www.rockol.it/news-712666/pink-floyd-atom-heart-mother-anniversario-storia-album-parte-2|titolo=√ Pink Floyd, i 50 anni di “Atom Heart Mother”: La storia dell’album – parte 2|autore=Rockol com s.r.l|sito=Rockol|lingua=it|accesso=2022-10-10}}</ref>
Il signor Stout è molto lusingato dall'invito a cenare a casa di un amico. Dopo essersi procurato un enorme bouquet, arriva ricevendo un cordiale benvenuto dal suo ospite e dalla sa famiglia. Dopo il pranzo si scopre che i bambini gli hanno fracassato il cappello e riempito d'acqua le tasche del cappotto.
 
== StoriaNote ==
<references />
La prima versione del brano, una lunga suite che avrebbe dovuto occupare tutto il primo lato del nuovo album, frutto della collaborazione di tutti i membri del gruppo, venne provata in diversi concerti con dal gennaio 1970 con il titolo provvisorio di "''The Amazing Pudding''"; a marzo il gruppo entrò in studio per inciderla su nastro usando, tra l'altro, un nuovo mixer della EMI.<ref name=":2" /> La versione del brano che venne suonato per la prima volta durante un concerto a [[Cottingham]] il 17 gennaio 1970 durava circa quindici minuti ed era privo di arrangiamento orchestrale; il gruppo ritenne ritenne che potesse essere migliorato in tal senso e ai primi di marzo registrarono la sezione strumentale della suite, genericamente indicata come "''Untitled''", con batteria, basso, organo, pianoforte e chitarra elettrica; l'introduzione del brano venne realizzata con l'uso di [[gong]] e [[Piatti orchestrali|piatti]] e alcuni vocalizzi di Gilmour e Wright; quando si arrivò a dover scrivere la partitura per l'orchestra, nessuno dei membri del gruppo reputò di esserne in grado e si decise di chiamare un collaboratore esterno, [[Ron Geesin]], al quale il 6 aprile, prima della partenza del gruppo per gli USA, venne consegnata una copia delle registrazioni e autonomamente di si occupò dell'orchestrazione del brano fornendo le partiture per il coro e l'orchestra. Al ritorno del gruppo, il 21 maggio 1970 Gilmour e Wright si recarono negli studi di Geesin per discutere del brano e, dal 25 maggio, Geesin iniziò a concretizzare quanto ideato fino a quel momento, in modo da essere pronti per le le registrazioni in studio del coro e dell'orchestra previste per il 19 giugno, espandendo alcune melodie estratte dalle registrazioni del brano fornite dal gruppo con interventi personali e trovando nuove soluzioni come, ad esempio, un coro con parole nonsense, imprimendo alla suite il suo personalissimo stile.<ref name=":2">{{Cita web|url=https://www.rockol.it/news-712659/pink-floyd-atom-heart-mother-anniversario-canzoni-atom-heart-mother-1|titolo=√ Pink Floyd, i 50 anni di “Atom Heart Mother”: una canzone al giorno. “Atom Heart Mother” – parte 1|autore=Rockol com s.r.l|sito=Rockol|lingua=it|accesso=2022-10-07}}</ref><ref name=":1" />
 
== Bibliografia ==
A giugno il gruppo lavorò in studio sulla base originale modificando quanto registrato in aprile ad esempio eliminando i vocalizzi di Gilmour e Wright in modo da sostituirli con la registrazione del coro; il 19 giugno venne registrata la parte orchestrale con dieci fiati e un violoncello; venne poi registrato il coro diretto da John Alldis. Quando il brano fu completato, venne eseguito dal vivo con un'orchestra diretta dallo stesso Alldis al [[Festival di Bath]] che venne registrata dal vivo il 16 luglio e trasmessa dalla [[BBC Radio 1]] nel programma “In concert” di John Peel, che la presentò come “''The Atom Heart Mother''”.<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.rockol.it/news-712660/pink-floyd-atom-heart-mother-anniversario-canzoni-atom-heart-mother-2|titolo=√ Pink Floyd, i 50 anni di “Atom Heart Mother”: una canzone al giorno. “Atom Heart Mother” - parte 2|autore=Rockol com s.r.l|sito=Rockol|lingua=it|accesso=2022-10-07}}</ref>
 
* Valerio Venturi, Cesare Andrea Bixio. L'attività musicale di Bixio per l'industria cinematografica (1920-1945), libreriauniversitaria.it ed., 2010, {{ISBN|978-88-6292-022-3}}.
== Titolo ==
* Aldo Bernardini e Vittorio Martinelli, Il cinema muto italiano: I film degli anni d'oro, 1912 (2 pt.)
Il brano completato e registrato era ancora privo di un titolo definito e il produttore esecutivo O’Rourke chiese a Geesin di proporne qualcuno da dare alle diverse sezioni che costituivano la suite e questi fornì diverse proposte che vennero poi accettate dal gruppo:<ref name=":0" />
* Roberto Poppi, I registi: dal 1930 ai giorni nostri, Gremese Editore, 2002, {{ISBN|978-88-8440-171-7}}.
* B & N: rivista del Centro sperimentale di cinematografia, Gremese, 1995
 
{{Portale|Cinema}}
* “Father’s Shout”(2:52; “Il grido del padre”, riferito al pianista jazz Earl Hines di cui Geesin era appassionato)
* “Breast Milky” (2:30; “Latte materno”)
* “Mother Fore” (4:49; “Madre alla ribalta”)
* “Funky Dung” (4:45; “Sterco funky”)
* “Mind Your Throats Please” (4:15; “Pensa alla tua gola, per favore”)
* “Remergence” (4:32; “Riemersione”).
 
[[Categoria:Film drammatici]]
 
[[Categoria:Film diretti da Enrico Guazzoni]]
 
== Bibliografia ==
 
* ''Lo scrigno dei segreti - L'odissea dei Pink Floyd'', di Nicholas Schaffner, 2014
* ''The Lunatics “Pink Floyd. Il fiume infinito”, pubblicato da Giunti,''
 
== Note ==
{{Reflist|30em}}{{Pink Floyd|state=collapsed}}{{Authority control}}