Contrabbasso: differenze tra le versioni

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Una delle prime testimonianze sull'uso del contrabbasso è data dal quadro ''[[Nozze di Cana (Veronese)|Nozze di Cana]]'' ([[1562]]-[[1563|63]]) di [[Paolo Veronese|Veronese]] in cui Tiziano è raffigurato mentre suona un contrabbasso. [[Claudio Monteverdi|Monteverdi]] nel [[1608]] richiede un "basso di viola".
 
Inizialmente il contrabbasso serviva solo a raddoppiare la [[viola da gamba]] (o il [[violoncello]]) all'[[ottava (musica)|ottava]] bassa. Successivamente e in particolare nel periodo in cui fu attivo [[Ludwig van Beethoven|Beethoven]] grazie a virtuosi (Michele Berini e [[Domenico Dragonetti]]) il contrabbasso si svincola dalla veramera funzione d'[[accompagnamento]] per raggiungere, con [[Giovanni Bottesini]], le più alte vette espressive.
 
Le accordature e il numero delle corde variano in tutta [[Europa]] fino alla fine dell'[[XIX secolo|Ottocento]].
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== Sviluppo nel jazz ==
[[File:Ron plays.JPG|thumb| Il contrabbassista jazz Ron Carter]]{{Vedi anche|Basso jazz}}
Nel corso del XX secolo il contrabbasso ha trovato un naturale campo di sviluppo espressivo nella musica dei neri d'America, ossia nel [[blues]] e nel [[jazz]]. Soprattutto in quest'ultimo genere musicale il contrabbasso ha trovato la possibilità di elevarsi, da strumento di mero accompagnamento e sostegno armonico, a vero e proprio strumento solista. Inoltre, sempre nel jazz si è andato sviluppando lo stile tipico di accompagnamento con il contrabbasso: il [[walking bass]].
Il nome di questo stile deriva dalla particolare suggestione offerta dalla linea del contrabbasso: le note sembrano seguirsi l'una dopo l'altra così come i piedi che si alternano quando si cammina (''to walk'', in lingua inglese, significa ''camminare'').